| inviato il 14 Giugno 2024 ore 12:45
Secondo me quando si parla di "stampa perfetta" ci si dimentica che BeN non è solo fotografia, ma anche cinema, con una lunga tradizione. Lì le mascherature non c'erano. E' una questione di linguaggio: andrebbe valutato quale valorizza il messaggio.
Per questo l'immagine, o la stampa, perfette (dove la tecnica e comunque da ammirare) non sempre sono l'ideale.
A volte la perfezione finisce per rendere l'immagina asettica, non reale. E questo succede non solo col BeN. Se poi aggiungiamo che col digitale certi effetti wow sono divenuti di moda ecco che il resto ci sembra moscio. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 12:49
“ uno standard di qualità esiste. „
Ciao,
probabilmente si, ma temo non nei termini che riporti tu.
Per la scuola Americana il benchmark sarà stato quello della massima estensione tonale, e per il gruppo 64 tutto a fuoco, etc.
Per Giacomelli, Moryama, Fan Ho ed altri forse parametri diversi? |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 13:11
Pensa che Giacomelli é molto apprezzato negli stati uniti e le sue foto sono state esposte in quasi tutti i grandi musei
Tra gli italiani é uno dei più conosciuti |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 14:32
Questi ultimi 3 interventi a conferma di quello che scrivevo nell'ultimo mio a pagina precedente!  |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 14:38
Sono d'accordo con il signor Mario, le foto le faccio x me (prima di tutto) e qualche volta le
faccio vedere a qualche amico (senza cercare consensi), a volte mi piace l'estensione dei grigi, e a volte, i neri profondi con bianchi più o meno sparati. Ogni foto (x me) ha una sua storia, quella che passa nell' anima di chi la scatta, l'emozione che si ha nello scattarla, l'emozione deve essere la mia, poi se piace anche agli altri sono contento, xchè anche loro hanno un emozione. Questo è quanto, né più né meno, non voglio dire che non ci siano regole (diverse tra le varie scuole), ma stiamo parlando di fotografia, lo scatto e la stampa devono dare un emozione a chi fa la foto.
Mi scuso con chi la pensa diversamente, non ho intenzione di essere nel vero, ma solamente nel mio. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 14:45
+1 |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 15:21
"lo scatto e la stampa devono dare un emozione a chi fa la foto."...infatti stampando si impara, purché si sia autocritici. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 15:23
Purché si sia autocritici...e qui non hai scuse, Vincé, non può essere colpa del correttore  |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:07
Rambo ho cannato senza volere, mea culpa. Corretto grazie |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:14
Discussione oziosa come la lunghezza delle gambe di Abramo Lincoln. Poiché era alquanto allampanato per metterlo in imbarazzo gli chiesero quanto, secondo lui, dovessero essere lunghe le gambe di un uomo in rapporto alla statura. Lincoln rispose : "lunghe in modo tale che partendo dalle anche arrivino fino a terra".
A me piace molto più la fotografia in BN che quella a colori: il BN fa lavorare di più la fantasia. Premesso questo, una foto in BN può essere contrastatissima o no, in high o low key, con le ombre chiuse ecc. Deve piacere innanzitutto all'autore. Il fatto che debba contenere tutta la scala di grigi (composta come? Di quale frazione di lux un grigio dovrà differenziarsi dal precedente e dal successivo ?) è una delle tante opzioni. Questo si fa nelle fato documentaria, che è solo una branca della fotografia. Ma se deve essere documentaria, penso che vada fatta a colori con tanto di inserimento della scala Kodak, tipo riproduzione di quadri, perché alla fine trattasi di riproduzione. Ma la fotografia, nata per questo, non è solo questo. Le regole...vi ricordate la scena iniziale del film "l'attimo fuggente"? Quando il professore strappa dall'antologia i fogli relativi all'introduzione dove l'autore del libro aveva riportato le regole necessarie per scrivere una buona poesia ? |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:20
@Vincenzo
Stavolta invece prima di Rambo ti sei scordato "John J.". |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:26
John j.?  |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:28
Non ci è mai riuscito una volta a scriverlo giusto |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 16:44
cmq "mea culpa" |
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