| inviato il 12 Aprile 2024 ore 10:13
non ho letto bene ma qui non è nulla di pubblicitario, c'è solo copertina+intervista a un personaggio, con altre foto all'interno. è "giornalismo" vero e proprio, insomma, non si promuove né direttamente né indirettamente alcun brand. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 10:42
Farei una precisazione sul livello in cui l'editoria è al giorno d'oggi. @Tykos prima però dico una cosa che può essere illuminante per tutti. Quello che regola oggi e a mio avviso con presunzione di essere il padresanto è il marketing. Ora come ho detto sopra tutto si mischia per far apparire a meglio di b e sostenere che basta che vedi qualcosa per considerarlo vero. Quindi al Marketing va benissimo che si parli di un testimonial così come alle società sportive o di categoria a cui si riferisce. Quindi di giornalismo vero oggi rimane solo il termine. Ma questo è il mio parere dopo decenni di vita lavorativa toccando con mano il giornalismo. Ora qui si sta parlando di una foto, ma se date un'occhiata alle testate in generale dal fatto quotidiano che fa errori nelle immagini dei titoli sui social, al corriere della sera che non ha un articolo con un errore di battitura, passando anche per le testate politiche. Nel 2024 esiste un correttore di testo automatico oggi con AI correggere un testo in sola battitura è gratis per tutti, eppure si continuano a leggere errori su errori. La verità è che oggi nell'editoria chi scrive manda il suo pezzo e il testo va diretto in impaginazione del giornale. Il giornale quindi non corregge il testo tanto se ci sono errori la figura barbina la fa il giornalista. Tutto questo per costare meno all'editore e badate bene per fare questo hanno licenziato un sacco di persone e ritenuto obsolete decine di mansioni che erano la base per avere un risultato di primo piano, che oggi si potrebbe chiamare di eccellenza visto il decadimento generale. Nello sport le testate locali sono più di 10 anni che non mandano il fotografo, mandano il giornalista con una compatta ed oggi col telefonino a fare foto. Quindi facile che anche con l'immagine oggi succede questo, il fotografo manda una foto e la testa la manda diretta in impaginazione (diretta vuol dire che il file finisce diretto all'impaginatore) che probabilmente ha un'ora o meno per chiudere la segatura o la copertina se la testat è auto-copertinata finisce nella prima segnatura la prima di copertina e la seconda, la terza e la quarta di copertina nell'ultima segnatura. Questo non viene detto chiaramente, ma basta vedere i risultati per mettersi le mani nei capelli. Insomma la qualità è scaduta fino alla indecenza e i costi son diminuiti. Altra cosa che in pochi magari immaginano, ma non sanno: il profitto dell'editore per il marketing deve tendenzialmente essere sempre in salita per ammortizzare l'inflazione e aumentare i dividendi dei grossi azionisti, che senza venderebbero le azioni il secondo dopo che le ritengono ormai senza futuro. Quindi si tagliano i costi, la gente legge sempre meno i giornali cartacei, ma non li mandano in pensione come la pellicola, solo perché rendono fondi in valuta sonante. Buona luce a tutti. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:21
Ma la colpa della crisi dei giornali stampati è di internet. ******************** Non ne sono tanto sicuro. Se i giornali avessero ancora quell'aura di onesta irreprensibilità, e autorevolezza certificata che una volta si attribuiva loro, QUASI SEMPRE a ragione peraltro, quella fabbrica di fake news che è internet non avrebbe la vita facile che ha |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:24
uh beh.. l'antico soprannome della Stampa (il giornale torinese per eccellenza), tra i torinesi e' sempre stato: "la busiarda" (la bugiarda) insomma se ne erano accorti gia' i nonni.... |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:26
beh, a brescia il "giornale di brescia" è detto "il bugiardino"....oggi sarebbe meglio "l'analfabeta" @Paolo: ero ironico, non credo ci sia una sola persona che oggi possa difendere la carta(ccia) stampata |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:27
Visto che sono in ballo finisco con l'analisi di tutto quanto io possa aver capito dopo questo chiamiamolo incidente. La copertina la lasciamo per ultimo, ora vediamo di cosa si tratta e a chi potrebbe servire che 7 parlasse della Goggia. Va detto per onestà che si tratta di una intervista, quindi di un servizio che interessa la testata per poter avere un personaggio trainante in copertina e all'interno. Inoltre nell'intervista è ovviamente una parte importante l'incidente avuto dalla sportiva e il come lo ha superato. Questo omaggia quindi le associazioni sportive a cui fa riferimento la sportiva per poter avere accesso e assistenza nelle manifestazioni internazionali. In piccola parte fa felice la Atomic con un paio di foto di repertorio in cui si vede bene il logo degli sci. A mio avviso è più un interesse della rivista avere la Goggia come personaggio trainante e da un contentino allo sponsor e alle associazioni di riferimento. Ora viene il bello del problema. nell'intervista della giornalista Manuela Croci, il testo parla della vita, delle aspettative, dei sacrifici della sportiva ed anche della sua vita privata ed anche del suo stile di vita. Inoltre elogia Il fotografo che ha curato il servizio fotografico. Difatti ci sono un paio di immagini e un video che sono fatti nella sua casa. Quello che noto è che nessuna foto e nemmeno il video sono firmate da Sestini e nemmeno hanno una didascalia sotto la foto per dare paternità alla foto anche in sede legale per i diritti fotografici. (di solito si mette la didascalia con copyrigh:nome autore) Questa didascalia visto che è stata pubblicata vale in sede legale per i diritti d'autore. Anche qui molte testate non danno importanza ai diritti d'autore e fanno firmare contratti in cui si cedono tutti i diritti all'editore. Quindi sono padroni anche del file che hanno ricevuto. Cosa che in realtà si palesa in modo diverso, perchè se tu mi compri anche fisicamente il file di scatto, io fotografo sono il padrone del raw o degli originali che custodisco nel mio archivio perchè l'originale è di proprietà indiscussa del fotografo. Ora vediamo quanti dubbi si possono scatenare su questo che abbiamo osservato, La copertina ha la firma del fotografo, gli scatti all'interno no. Possiamo quindi anche pensare che non siano suoi e che quindi lui a casa Goggia non ci sia mai andato. Cosa plausibile visto che se ci andava avrebbe dovuto essere pagato in funzione della sua trasferta e magari la testata non vuole aver spese e lo scatto lo potrebbe aver fatto chiunque anche la giornalista stessa visto che era li. Però si potrebbe anche pensare che nemmeno la giornalista sia andata a casa Goggia e che l'intervista sia stata fatta al telefono o in video conferenza. Le foto le potrebbe quindi averle scattate un parente o amico della Goggia visto che sono foto che chiunque può fare con una compatta o col telefonino. Resta però la copertina e qui il disastro è da imputare sia al fotografo che alla testata. I comportamenti poi del fotografo e della testata a riguardo dello scempio non li sto nemmeno a commentare visto il bassissimo livello a cui son scesi. Io personalmente La Goggia invece la salverei e aggiungerei che ha avuto anche senso dell'umorismo. Anche perchè la Goggia la foto pubblicata in copertina l'ha vista quasi sicuramente sul giornale stampato. Ora chi potrà trarre vantaggio in futuro? 1) Atomic che vede abbinato il suo logo a uno scandalo editoriale. 2) Associazioni sportive legate alla sportiva. Come saranno risarciti? Ovviamente non in soldoni ma in favori editoriali, chiaramente non su 7 ma su testate più prestigiose dell'editore. Morale della favola come nelle elezioni politiche non perde mai nessuno tutti vincono. Buona luce a Tutti. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 12:38
“ Io personalmente La Goggia invece la salverei „ ma che colpa dovrebbe avere lei? non è la committente della foto, ne è solo il soggetto. Sarebbe come prendersela con una modella di un poster perchè lo stampatore ha sbagliato i colori e l'ha fatta verde. Al limite sarebbe lei a dover essere la più arrabbiata, ma non certo colpevole di qualcosa |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:21
Fossi la Goggia ci farei un quadretto con quella copertina, così da avere una bella storia da raccontare. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:26
“ ma che colpa dovrebbe avere lei? non è la committente della foto, ne è solo il soggetto. Sarebbe come prendersela con una modella di un poster perchè lo stampatore ha sbagliato i colori e l'ha fatta verde. Al limite sarebbe lei a dover essere la più arrabbiata, ma non certo colpevole di qualcosa „ lo chiedo da una settimana e ancora non mi hanno risposto, boh, mi sembra una roba lunare... |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:29
Ma non ha colpa lei dai... è assurdo pensare possa avere colpe secondo me. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:37
“ A mio avviso è più un interesse della rivista avere la Goggia come personaggio trainante e da un contentino allo sponsor e alle associazioni di riferimento. „ mi piace la dietrologia applicata a una situazione buffa come: un giornalista fa un contenuto in funzione di un contentino alla marca di sci più nota al mondo in una rivista generalistissima su cui quella marca non farà praticamente mai pubblicità. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:39
anche perché se andate sul sito online di corriere7, la copertina è diversa e non se ne fa nessun cenno, ma si parla solo dell'intervista |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 13:52
@Paolo: ero ironico, non credo ci sia una sola persona che oggi possa difendere la carta(ccia) stampata ********************* Eh si Angor, purtroppo hai ragione ma sai la mia in fondo voleva solo essere una difesa d'ufficio in ricordo, o forse solo in memoria di un bel tempo antico che a ben vedere - forse - non è mai esistito. |
| inviato il 12 Aprile 2024 ore 14:06
aggiungo per completezza: in testa all'articolo c'è scritto "foto Massimo Sestini", quindi pienamente attribuite. C'è una foto con scritto "instagram", quattro piccolissime di archivio con la fonte, quelle che restano di sestini sono una doppia pagina in esterni e una posa in casa. In entrambi i casi (sto guardando l'edizione online dal pc, quindi boh) c'è un fastidioso flash innaturale e soprattutto un colore del viso grigiastro da notte dei morti viventi. Non roba che si poteva fare col cellulare, ma roba abbastanza terribile. |
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