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Sicuramente se statisticamente una cosa vale per una percentuale considerevole é chiaro che volendo fare una comunicazione efficace mi atterrò a quel modo di comunicare
“ Ma, nelle arti e nel campo dell'estetica vigono veramente legge principi rigorosi oppure la valutazione estetica dei colori è esclusivamente soggettiva? Questa domanda è stata posta assai spesso dagli allievi e sempre ho risposto: “se lei, di intuito, riesce a creare dei capolavori coloristici, può procedere ignorando le leggi cromatiche. Ma se ignorandole non crea dei capolavori, deve impegnarsi nel loro studio. „
Rimetto, l'avevo scritta nelle note, forse avevo aggiunto e corretto rileggendola ma ora non ne ho il tempo:
Io ho una relazione particolare col colore, una necessità diciamo. Me ne accorsi quando un mio socio dai gusti non particolarmente brillanti pitturò una parete rosso bordò vinaccia davanti un mobile verde mela acido e fastidioso. Io lavoravo a computer davanti e avevo continuamente qualcosa che mi disturbava. Eppure rosso e verde dovrebbero funzionare assieme, sono colori complemnetari, no? Ma quei due, non erano solo brutti da soli, ma non avevano armonia assieme, non legavano.
Feci un corso serale di pittura, mi pare 6 lezioni, ero l'unico ragazzo in mezzo a una decina di casalinghe. Poi comprai l'Arte del colore, e tutto divenne più colorato. Letteralmente.
Premessa: ora non parlo di questioni tecniche, da Newton alle lunghezze d'onda della luce visibile alla sintesi sottrattiva o additiva e alla gestione del colore digitale perché non è un'argomento che mi entusiasma, diciamo. Qui vi linko un po' di strumenti utili. Dovete considerare l'uso del colore come quello di uno strumento (allo stesso modo di strumento musicale), che potete riconoscere o che potete usare.
Partiamo da ARTE DEL COLORE di Johannes Itten Con questo libro capii che in quei due colori c'erano troppo contrasto di saturazione e di luminosità, oltre che io sono leggermente neurodivergente. Niente di grave, lo siamo in tanti.
Da insegnante a Stoccarda, Vienna, Berlino e al Bauhaus di Weimar si interesso ai colori soggettivi degli allievi e con l'aiuto delle diverse attitudini cromatiche dei suoi studenti sviluppò le sue ricerche sul colore.
Dalla ruota dei colori di Goethe
sviluppa una teoria dell'armonia che razionalizza i rapporti tra i colori. Per chi ha delle rimostranza che ognuno ha la sua sensibilità al colore, cito dall'intro:
Ma, nelle arti e nel campo dell'estetica vigono veramente legge principi rigorosi oppure la valutazione estetica dei colori è esclusivamente soggettiva? Questa domanda è stata posta assai spesso dagli allievi e sempre ho risposto: “se lei, di intuito, riesce a creare dei capolavori coloristici, può procedere ignorando le leggi cromatiche. Ma se ignorandole non crea dei capolavori, deve impegnarsi nel loro studio.
Uno strumento utile, soprattutto finchè non si acquisce una propria sensibilità può essere questo:
“ Inoltre anche la distribuzione dei colori ha la sua importanza. Esiste una regola se non sbaglio dal nome "60 30 10". Il 60% è il colore principale, dominante. Il 30% è rappresentato da un colore secondario. Il 10% è un colore d'accento; è quel colore che dà un tocco di carattere in più all'ambiente. Ci sono anche palette di colore basate sulla ruota dei colori. „
60-30-10 è una semplificazione, e nel libro trovate questi accordi armonici e i loro pesi. Ad esempio, il giallo, che è il colore più pesante sta bene in rapporto di 1:3 col viola, secondo Goethe, ovvero crea armonia, equilibrio. Ma non sempre cerchiamo equilibrio, che è così scontato, potremmo anche cercare lo squilibrio. Mettevi davanti a un grande Rotchko, per esempio.
Di questo libro c'è la versione estesa, ma per iniziare è sufficiente quella ridotta che linko
E come ottenere i colori in fotografia? Ci sono tre modi, e tutti i loro intrecci
VIRAGGIO O sbilanciamento del bianco, su tutta la scena. Non ne sono molto appassionato, ma si usa molto nelle serie (di immagini intendo) o nei film, per contrasto dinamico nelle immagini in successione.
LUCE COLORATA Come nella copertina di questo libro, per esempio:
OGGETTI COLORATI: MACCHIE O BLOCCHI DI COLORE Che è il mio modo preferito. Si usano oggetti e sfondi colorati, a blocchi, più o meno ampi. È un po' quello che si impara a fare alle elementari, coi pennarelli. Poi ho re-imparato studiando pittori e illustratori. Si può essere attivi o passivi, si può progettare da una palette o si può trovare in natura (vedete Franco Fontana su tutti).
Una cosa che faccio spesso è disegnare i set, semplificando al massimo faccio schizzi così:
Ma ovunque attorno a noi ci sono rimandi a immagini e dipinti che possiamo aver visto. Lo schermo del mio computer è un quadro di Malevic, ci vedete qualcosa qui?
E dopo un po' viene facile risolvere situazioni improvvisando
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