| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:18
Il posto sbagliato forse riguarda gli amatori e quelli che si avvicinano alla fotografia per la prima volta, ma i professionisti ovunque vivano, ovunque vadano, hanno l'occhio giusto per scattare |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:27
“ Si certo, infatti è quello che fanno molti di noi, ma sono pur sempre solo 15 - 20 giorni in un anno, non mi sembra un granché; e poi ripeto ancora una volta che magari c'è chi cerca di coltivare più di un interesse, quindi quei 15 - 20 giorni potrebbero essere destinati un anno alla fotografia, un anno all'hobby X e l'anno dopo all'hobby Y. Vi rendete conto di quanto poco tempo c'è a disposizione per ciascun hobby?!Eeeek!!! „
be', la vita è fatta di scelte. A me piaceva andare in Islanda per vedere l'aurora e ci sono andato 5 inverni di fila, scegliendo di non andare da altre parti. Ho fatto reportage in Europa, Africa e Giappone, scegliendo di non andare da altre parti o di non lavorare in quei periodi.
Se uno ha più hobby, che li ordini in base alle priorità, godendoseli il più possibile. Se poi fa di necessità virtù, e si appassiona di qualcosa che può fare la sera dietro casa (ho amici che si trovano a suonare tutte le settimane, per esempio), allora sarà ancora più contento.
Non è scritto da nessuna parte che uno deve per forza fare la foto al leone nella savana o all'aurora boreale, per divertirsi e essere soddisfatto. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 11:36
La vita non è fatta soltanto di scelte, Perbo.
Molte volte sono le scelte altrui a raggiungerti e a deviare le tue rotte. Altre volte sono le semplici circostanze globali a ridimensionare i tuoi intenti particolari (ad esempio il Covid, che per me è stato un flagello).
Mi sembri una persona troppo intelligente per cadere in questo tranello del "volere=potere" ancora in questi anni.
Volere è potere a prescindere, solo laddove esistono i presupposti e le possibilità specifiche di qualcuno. Poi, per carità, il mutare delle maree intreressa chiunque, prima o dopo, ed il tracollo è dietro l'angolo, ma il discorso che >tutti possono< non è realista. E' un bello slogan e tale resta.
E bada bene, io sono uno che in quasi tre anni di disoccupazione s'è dilapidato il conto bancario per aacquistare dischi e monili pagani inutili facendo la cresta sulla spesa alimentare e su tanti altri bisogni primari, ma se l'ho fatto è stato perchè ho potuto permettermelo.
“ Non è scritto da nessuna parte che uno deve per forza fare la foto al leone nella savana o all'aurora boreale, per divertirsi e essere soddisfatto. „
quoto pienamente, così come quoto anche questo:
“ Il posto sbagliato forse riguarda gli amatori e quelli che si avvicinano alla fotografia per la prima volta, ma i professionisti ovunque vivano, ovunque vadano, hanno l'occhio giusto per scattare „ |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 12:36
“ La vita non è fatta soltanto di scelte, Perbo.
Molte volte sono le scelte altrui a raggiungerti e a deviare le tue rotte. Altre volte sono le semplici circostanze globali a ridimensionare i tuoi intenti particolari (ad esempio il Covid, che per me è stato un flagello).
Mi sembri una persona troppo intelligente per cadere in questo tranello del "volere=potere" ancora in questi anni.
Volere è potere a prescindere, solo laddove esistono i presupposti e le possibilità specifiche di qualcuno. Poi, per carità, il mutare delle maree intreressa chiunque, prima o dopo, ed il tracollo è dietro l'angolo, ma il discorso che >tutti possono< non è realista. E' un bello slogan e tale resta.
E bada bene, io sono uno che in quasi tre anni di disoccupazione s'è dilapidato il conto bancario per aacquistare dischi e monili pagani inutili facendo la cresta sulla spesa alimentare e su tanti altri bisogni primari, ma se l'ho fatto è stato perchè ho potuto permettermelo. „
Forse mi sono spiegato male, non ho detto che puoi fare tutto.
Il succo era nel “di necessità virtù”.
Se ti capita un'incidente o una malattia e resto bloccato a letto per un lungo periodo, ti puoi disperare perché non puoi andare a fare le foto in Tibet con gli amici come puoi anche approfittarne per studiare, documentarti, imparare cose nuove.
Intendevo questo, con il mio discorso: puoi scegliere di subire le situazioni che ti si presentano, o girarle al meglio.
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| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 13:18
“ Se ti capita un'incidente o una malattia e resto bloccato a letto per un lungo periodo, ti puoi disperare perché non puoi andare a fare le foto in Tibet „
c'è chi fa anche quello, nonostante i limiti del caso.
Io personalmente non sono tra quelli, oppure lo sono. Dipende dalle volte e dai periodi.
Ci sono volte che fatico fatica ad alzarmi dal letto dopo aver fatto nulla ed altre che consumo più energie in due ore che in quattro mesi, per le attività che svolgo freneticamente.
Ma queste sono scelte che partono da me.
Alle volte, quello che capita attorno non permette di fare scelte immediate e nemmeno a breve-medio termine, e quindi, si, bisogna anche subirne le conseguenze.
Non è un disonore, subire ognitanto.
E' quando è sempre, che girano le favelle. |
| inviato il 06 Gennaio 2023 ore 17:34
Per me il problema invece è un altro, le belle occasioni per fotografare mi capitano quando o non ho l'attrezzatura dietro o pur avendola sono in viaggio e non posso fermarmi per rimanere nei tempi di marcia ... capita poi che una volta giunti alla destinazione fotografica, il meteo non sia come previsto (nonostante la consultazione di almeno tre siti meteo) e quindi rimpiango di non essermi fermato lungo il tragitto ... insomma, spesso le immagini rimangono impresse nella mia memoria ... |
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