| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 11:42
sovrapproduzione energia “ La produzione annuale da fonti rinnovabili elettriche in Italia sta crescendo notevolmente e in alcune zone, in particolare nel Sud Italia, si verifica ormai in modo costante una sovrapproduzione di energia elettrica nelle ore di maggiore insolazione dovuta agli impianti fotovoltaici. „ è un articolo relativo alla produzione di idrogeno...comunque, giusto per evidenziare che la sovrapproduzione di energia del fotovoltaico è GIA' un problema. E, come continuo a ritenere analogamente per TUTTO quello che viene fatto in italia ormai da tanti decenni, NON ci sono piani ne' studi per prevenire le inevitabili disfunzioni di un sistema che cresce senza regola e progetto. Infatti, nell'articolo si parla di ipotetiche centraline di produzione di idrogeno, ma così come sempre a livello di "sarebbe bello se", "qualcuno dovrebbe fare", "in futuro ci saranno". Dubito seriamente che il problema delle linee elettriche residenziali verrà affrontato prima che comincino a bruciarsi, per troppo assorbimento durante la ricarica delle auto elettriche, o per troppa produzione. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 13:37
Stiamo parlando di una transizione che dovrebbe, a CARISSIMO prezzo, portare l'italia/europa all'indipendenza economica. Lo stato italiano sta investendo quote considerevoli del bilancio nazionale (non voglio nemmeno pensare cosa sta succedendo al debito pubblico) per ridurre la dipendenza energetica dall'estero. Perchè lo scopo è questo, non garantire ad alcuni cittadini un reddito aggiuntivo a spese della comunità. Non è quindi una banale questione commerciale, se il sistema non funziona non è un semplice problema di penali di e-distribuzione e di rapporti economici privati tra questa e i cittadini. La generazione e conseguente utilizzo di una certa quota di energia da fotovoltaico dovrebbe essere un piano strategico nazionale, e dovrebbe essere stato valutato anche nello scenario che venga raggiunto l'obiettivo. Se il sistema distribuzione non sarà in grado di consumare tutta l'energia prodotta, significa che lo stato italiano sta BUTTANDO miliardi di euro a finanziare un sistema che non ritornerà l'investimento. E non sarà e-distribuzione a pagarne le conseguenze. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 14:07
Guarda che Terna il Piano di Difesa per la Sicurezza del Sistema Elettrico Nazionale lo ha stabilito già nel 2012. I progetti pilota per l'accumulo nelle aree più critiche (Il sud Italia che hai citato, 8 MW in Sicilia ed 8 MW in Sardegna) sono partiti nel 2015. Sin'ora sono 30mw di accumulo sperimentale. Altri 24MW di accumulo sperimentale sono in previsione. Questo "Storage Lab" è un impianto unico al mondo per varietà di tecnologie disponibili ed innovatività nei sistemi di controllo In base ai risultati, si muoveranno di conseguenza, ed infatti si parla anche di riconvertire l'energia di picco nella produzione di idrogeno verde. Chi t'ha detto che non stanno facendo niente? |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 16:51
Ci metti qualche fonte per approfondire? Ancora, attenzione a potenza (MW) ed energia (MWh o GJ) che è l'unica che può essere accumulata. Pensare che una azienda di stato sia responsabile è ingenuo. Se e-distribuzione sbaglia qualcosa non ci rimette lei, né i manager né i dipendenti ma i cittadini che pagano le tasse. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 16:56
Angor pone l'accento su un fattore fondamentale. Ed ha ragione che occorre pensare in termini sistemici. Nel caso del fotovoltaico, ma sostanzialmente anche nel caso del'eolico, la miniera energetica è al sud. Andrebbe gestita questa potenzialità in maniera integrata. Io in questi giorni di sole con un impianto da soli 5kW produco fino a 12 kWh al giorno con meno di 7 ore di sole (8.30-15.30). Immaginiamo cosa può succedere in Sicilia. Disporre ti tanta energia di giorno mi richiede un ripensamento delle abitudini. Prima concentravo il consumo di sera, ora il più possibile durante la produzione (ovviamente quando c'è ed in proporzione alla disponibilità ). Si è parlato di Capacity Factor del fotovoltaico in Germania. Ma in Italia è completamente diverso e molto migliore, in particolare al sud. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 16:59
Dove sei Luinge? Io ho ordinato 6 kWp che mi dovrebbero installare all'inizio di febbraio e sono curioso di vedere quanto produrra' (sono a Cagliari) |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:07
Provincia di Napoli. Ho pannelli bifacciali messi in orizzontale per allinearsi al tetto, ad una distanza di circa 20 cm. Sarebbe stato meglio averli inclinati. Tanto in inverno (anche 60 gradi perché il sole è molto basso) e circa 30 in estate. Ma con i bifacciali si recupera in parte lo svantaggio. In alcune condizioni favorevoli (cielo perfettamente terso) registro quasi il 50% del picco nominale di potenza. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:13
Ah pero'. Ti ricordi mica quanto tempo è passato da quando hanno finito l'installazione a quando hai potuto usare l'elettricità prodotta dai panelli? |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:19
Guarda a Cagliari quante ore di sole hai nei mesi. A gennaio il minimo è 6 ore. A luglio più di 12. A Catania il minimo è poco meno di 7 ore a gennaio. Per il tempo di attivazione servono mesi. Da 2 a 4, in dipendenza dalla zona. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:28
Nik, quei progetti di accumulo non servono a nulla: prima di tutto sono solo una minima frazione di quello che servirebbe, e poi sono centralizzati. Il problema del fotovoltaico residenziale è che non esce dalla microcella di bassa tensione locale. Puoi anche rivedere in qualche modo di riorganizzare i consumi, ma se le persone non sono a casa, il grosso del consumo non c'è. E comunque, se un impianto produce 6kW, qualcuno deve usarli mentre sono prodotti, oppure accumularli. Non considerare la situazione attuale, dove i pannelli sono talmente pochi che in un modo o nell'altro la potenza prodotta viene anche consumata. Considera quello che dovrebbe essere lo scenario che si vuole ottenere. Altrimenti, i GW che vengono sbandierati, diventano come i km di piste ciclabili: numeri sulla carta e inutili strisce di colore nella realtà. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:37
Grazie Luinge “ Per il tempo di attivazione servono mesi. Da 2 a 4, in dipendenza dalla zona „ Me lo avevano detto, ma mi stupisce sempre |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:57
Luinge non ho confuso MW con MWh. Sono impianti con una taglia di tot MW e quindi con capacità di MWh ben più ampia. www.terna.it/it/sistema-elettrico/innovazione-sistema/progetti-pilota- E si tratta di progetti sperimentali del 2015, dai quali ricavare dati per progetti da usare "sul campo". Il fine è scritto nel link e nei PDF allegati. Insomma per intervenire proprio sui temi sollevati da Angor. |
| inviato il 28 Dicembre 2022 ore 17:58
“ Considera quello che dovrebbe essere lo scenario che si vuole ottenere „ Credo ci sia un punto importante che si sottovaluta. Siamo tutti d'accordo, probabilmente, che il tallone d'Achille del fotovoltaico attuale è l'accumulo di energia elettrica non consumata sul posto, anche non considerando il fatto che il consumo elettrico è destinato ad aumentare notevolmente (per la diffusione di auto elettriche, pompe di calore al posto di termosifoni a metano, etc.). Una soluzione è riversare in rete questo surplus, l'altra è lo storage vero e proprio. J.B. Goodenough, M.S. Whittingham e A. Yoshino: sono tre signori che hanno vinto il premio Nobel per la Chimica nel 2019 per la batteria agli ioni di litio. La loro ricerca è stata molto importante (non a caso gli è valsa il Nobel) perchè ha portato la tecnologia delle batterie elettriche dall'età della pietra al medioevo. Ora serve qualche altro colpo di genio da parte di altri chimici, fisici dello stato solido, etc. che porti questa tecnologia nell'età moderna. Mezzo mondo sta lavorando a questo problema e, sono ragionevolmente fiducioso, una soluzione arriverà in tempi brevi. E' come quando, in una partita di calcio, una squadra costringe costantemente l'altra nella propria area di rigore: batti e ribatti, dopo tiri usciti di pochi centimetri, respinte sulla linea, parate miracolose, pali, traverse, prima o poi il gol arriva. Quando si cerca di immmaginare gli scenari a venire delle rinnovabili, non si deve ragionare sullo stato attuale della tecnologia di storage: la batteria dei prossimi decenni non so se sara' a sali sciolti, a idrogeno, a CO2, ma sarà molto migliore, di quanto abbiamo ora. |
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