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Ma anche movimenti che altrimenti sarebbero di tutto rispetto sono viziati, in realtà, da una profonda ignoranza da parte di un'importante fetta dei loro aderenti; ambientalisti che non hanno un'idea sufficientemente precisa del concetto stesso di "ambiente naturale", o di "nicchia ecologica" e men che meno di "evoluzionismo"; ecologisti che non conoscono alcun concetto base di ecologia. Eppure si tratta di tematiche importanti e reali, non di baggianate, ma vengono generalmente affrontate con lo stesso spirito degli allenatori da Bar dello Sport. A me vengono i sudori freddi ogni volta che tento di parlare con qualche "animalista", non perché non ci sia qualche reale fondamento in alcune delle loro rivendicazioni, ma perché (e lo si capisce dal nome stesso: animalisti anziché naturalisti) rivendicano diritti "vitali" esclusivamente per gli animali.
E le piante (o funghi, licheni ecc.) chi se le fila?
Ah, già, quelle spuntano semplicemente come escrescenze prodotte dal terreno, non ti prendono a ceffoni se gli tagli un ramo (ovvero non provano sensazioni paragonabili al dolore fisico degli animali ), nessuno le ha mai viste "mangiare" o "respirare", dunque non sono certo "vive"! Quanto al concetto di "essere vivente", molte di queste persone (per fortuna non tutte) sono ferme ad un grado di "conoscenza empirica" addirittura Paleolitico.
user198779
inviato il 25 Agosto 2022 ore 17:33
Le piante sono la forma di vita più evoluta seconda solo ai funghi.
E il fatto che tutti gli organismi superiori (animali, piante, funghi superiori) sono in realtà dei simbionti con una miriade di altri organismi unicellulari, senza i quali non potrebbero sopravvivere, dove lo mettiamo? Ok, molti esseri umani (me compreso) sono ormai simbionti anche col cane o il gatto di casa, ma questo è frutto della "evoluzione culturale" non di quella "biologica"
Però non bisogna dimenticare che l'evoluzione culturale è una stratificazione dell'evoluzione e discende sempre e comunque da essa.
user207929
inviato il 25 Agosto 2022 ore 18:21
Daniele & Giordano. Non sono certo animalista, ma non sopporto più di detenere animali domestici, ormai da molti anni. Non critico chi ha cani e gatti o generalmente altro, si tratta solo dell'espressione di un'istanza personale. Ma mi fa specie una mia amica animalista, di quelle dure e pure, che una volta andavano con la bomboletta di vernice a rovinare la pelliccia delle signore fuori dai teatri. Nulla da obiettare per i suoi cani e gatti, ci mancherebbe, ma gli uccellini detenuti in gabbia, per i quali si vanta pure di aver vinto dei concorsi... beh, quelli mi fanno un po' pensare. Quando si dice coerenza.
“ Però non bisogna dimenticare che l'evoluzione culturale è una stratificazione dell'evoluzione e discende sempre e comunque da essa. „
Yes, e che quindi il modo in cui ragioniamo, o sragioniamo, ha profondi legami col nostro essere una specie animale, legata alle altre dalla convivenza nello stesso ambiente e dalla condivisione di larghissima parte del patrimonio genetico. In altre parole non è che solo perché abbiamo un filo (mica di più) di intelligenza, il linguaggio, l'uso di utensili che ci hanno permesso di sviluppare delle culture possiamo pensare di essere dio. E d'altra parte, siccome le nostre caratteristiche ci hanno fatto diventare la specie dominante del pianeta dobbiamo capire che è nostra responsabilità prendercene cura, senza pensare che ci sia un dio, o la Natura o qualsiasi altra entità superiore che lo farà per noi. Per il semplice fatto che questa ipotetica identità non esiste. E anche se esistesse (lo dico per i credenti) vale il detto "Aiutati che Dio ti aiuta". Quindi se le cose sulla terra non vanno troppo bene, invece di a stare a diventar matti per capire di chi sia stata la colpa dovremmo invece realizzare che farle andar bene sono solo caxxi nostri e di nessun altro.
Noi siamo indissolubilmente legati al fatto evolutivo e anche le nostre 'malefatte" lo sono. Come sono legati a loro insaputa anche i creazionisti, terrapiattisti, e compagnia bella. Noi, come il resto dei viventi, ci comportiamo secondo una logica 'opportunistica". Ciò che stride è che l'essere umano, pur avendo la maggior coscienza di se, del mondo che lo circonda e dei meccanismi evolutivi non cerca di mitigare tale logica.
“ Ciò che stride è che l'essere umano, pur avendo la maggior coscienza di se, del mondo che lo circonda e dei meccanismi evolutivi non cerca di mitigare tale logica. „
Ci aveva già provato Socrate più di duemila anni fa a farci capire che bisognerebbe ragionare prescindendo dai nostri interessi privati ed immediati. Ma non gli è andata molto bene...
Certo che siamo stati sfigati non poco, prima il serpentone che gli ha spiegato come funzionava il fichi-fichi, poi l'asteroide che ha ammazzato i velociraptor che ci avrebbero mangiati tutti, o forse prima è stato l'asteroide e dopo la biscia hard?