| inviato il 27 Maggio 2022 ore 20:58
Facciamo però un attimo di attenzione a chi mi mette sullo scaffale il vasetto dello yogurt di "non plastica", potrebbe benissimo essere un acchiappa green mascherato da produttore green,
quando poi il vasetto di "non plastica" me lo ricicli per farne uno successivo voglio vedere come lo lavi e cosa impieghi per lavarlo e per smaltire quello che hai usato per lavarlo,
oltretutto conteneva un alimento deperibile e magari ci metti dentro di nuovo un alimento,
diverso è se prima conteneva l'olio del trattore e poi ci metto quello per il tosa erba,
la trafila va seguita tutta da quando fai il contenitore, lo riempi, lo consumi e lo rifai,
se ci limitiamo a leggere sullo scaffale riciclabile al 100%, usciamo felici e contenti da salvatori e magari lo abbiamo anche pagato quel filo in più......poi ci serve anche la vasellina per completare l'operazione....
....e non in barattolo di plastica. |
| inviato il 27 Maggio 2022 ore 21:03
Per la sostituzione della plastica da imballo la speranza é che questa esigenza del sostituirla sviluppi la ricerca nel sostituirla.
Soprattutto se diventa vantaggioso non solo per motivi meramente legislativi, ma anche economici.
Però ora differenziarla resta importante ed é importante sia efficientare il suo riutilizzo ma nel sapere che gran parte dobbiamo smaltirla, in modo da arrecare il minimo danno possibile, e nel qui e ora, significa anche (non solamente) bruciarla.
Ad esempio ho letto di usarla per le piastrelle delle rotonde e mi viene in mente la rotonda l'uscita dell' A1 a modena nord, con il traffico pesante, i mattoncini sono sbriciolati se ci fosse plastica in mezzo questa finirebbe la fine delle altre plastiche disperse. |
| inviato il 27 Maggio 2022 ore 21:07
I cinesi hanno superato i napoletani in quel senso, escogitando il marchio CE (China Export) con il font preciso che replica il marchio CE, cosicchè gli utenti ordinari non ne possano cogliere le differenze quando prendono i biscotti o le spugne dagli scaffali dei supermercati.
Senza nulla volere contro la Cina, ma quanti di noi non possiedono in casa almeno dieci prodotti cinesi in questo momento?
Dice: "mamma mia, che schifo!"
---e vabbè, che dovemo fa'? |
| inviato il 27 Maggio 2022 ore 21:20
Per conto mio per ora la soluzione migliore è raccoglierla il più possibile, se fattibile separarla per tipi, comprimerla e stoccarla, non sono scorie radio attive, non deperisce e così intanto non prende strade "alternative" tipo in mare, sotto terra, bruciata in modo non sicuro ( i famosi e buoni termo valorizzatori tra qualche decennio saranno enormemente più sicuri di quelli odierni)
poi sicuramente anche il riciclo sarà molto più qualitativo e per il momento evitiamo soluzioni inventate dai furbi. |
| inviato il 27 Maggio 2022 ore 21:42
Lo yogurt Yomo in contenitore di carta l'ho preso, il contenitore è ottimo, pesa poco, si lava in un attimo e si butta nella carta, che come è noto è maggiormente riciclabile della plastica.
Nessun inganno.
Anche il latte ad esempio lo puoi comprare in contenitori di plastica o di cartone... |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 0:17
Totale mancanza di correlazione (anzi correlazione inversa) tra crescita della popolazione e produzione di plastica.
I paesi più ricchi NON crescono in popolazione ma sprecano tremendamente.
Se aggiungiamo che i paesi che inquinano di più sono quelli che crescono di meno (la cina inquina perché produce massimamente per l'ovest e il Giappone), ecco dimostrata con i numeri l'inconsistenza della tesi del numero eccessivo di esseri umani.
Lasciate stare le ideologie sulla popolazione: è troppo comodo incolpare chi nasce o fa nascere invece di individuare il vero responsabile. |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 0:31
Per aggiungere qualche chiarimento, qui si può vedere che l'imballaggio è il settore principale (36%) dell'impiego di plastica ma non è il totale.
L'imballaggio ricorre massimamente a LDPE, HDPE, PP, PET, PS. Sono i polimeri più prodotti.
Di questi, il PET si ricicla ottimamente mentre gli altri no per tanti motivi.
I polimeri biodegradabili possono aiutare a ridurre la quantità di materiale plastico da origine non sostenibile usato nell'imballaggio. Non ci sono in giro ancora numeri autorevoli per fare un discorso basato sui fatti in merito alla efficacia nella sostituzione ma si possono dare tantissime considerazioni.
La PRIMA considerazione da fare (come alcune aziende hanno già capito, per fortuna) è che i materiali di "scarto" non sono un rifiuto ma una risorsa.
Il discorso è semplice ma purtroppo non banale perché tanti concetti (sostenibilità, circolarità dei processi produttivi e del ciclo di vita di un prodotto in primis) hanno bisogno di un po' di studio per essere compresi ed interiorizzati. Il motivo è che la nostra cultura è da 50 anni improntata a principi di consumo non responsabile piuttosto che al rispetto della natura e del nostro futuro. |
user198779 | inviato il 28 Maggio 2022 ore 4:02
Luinge
"Se aggiungiamo che i paesi che inquinano di più sono quelli che crescono di meno (la cina inquina perché produce massimamente per l'ovest e il Giappone), ecco dimostrata con i numeri l'inconsistenza della tesi del numero eccessivo di esseri"
Questi paesi in verità sono quelli che hanno una crescita più rapida rispetto ai paesi più ricchi e stanno facendo gli stessi errori del passato pari pari .
Il problema è che sono arrivati tardi quando la torta ce la siamo già mangiata noi e chiediamo a gli altri di sacrificarsi la vedo dura . |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 9:00
Vissuto in Germania sette anni. Si usano poche bottiglie in plastica perché si sono organizzati (alla tedesca, cioè bene) per il riciclo delle bottiglie in vetro. I vuoti vengono ricompensati adeguatamente per cui la gente ricicla bottiglie in vetro volontieri.
La COOP ricicla bottiglie PET. 200 bottiglie=2€. Per cui le PET le getto direttamente nel bidone "plastica" senza passare per COOP. |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 9:24
comunque la vedo dura mettersi a lavare ogni contenitore non di plastica per poterlo riciclare......visto gli sprechi e quello che costa l'acqua.....bene primario indispensabile e non eterno......altro problema non indifferente e' quello dei contenitori per la frutta, specialmente quella estiva facilmente deperibile....sostituire i relativi contenitori in plastica con carta.....arrivi a casa che e' tutto da buttare, anche perche' di solito uno preferisce la frutta abbastanza matura. Come e' strutturata la societa' d'oggigiorno: ricca di centri commerciali e dove i piccoli negozi sono praticamente scomparsi......una volta c'era la casalinga che andava ogni giorno a fare la spesa e quindi la portava a casa sua nei sacchetti di carta perche' il tragitto tra casa sua ed il negozio era breve.....ma oggi |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 9:53
Io invece dello yogurt mi faccio il kefir d'acqua esiste anche di latte te lo fai a casa a km 0
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| inviato il 28 Maggio 2022 ore 10:00
In Germania fino a 2 anni fa (non ci torno dal 2019) le bevande in bottiglia di plastica erano vendute ad un prezzo maggiorato. L'extra costo era restituito con la restituzione della bottiglia.
Non vendevano solo vetro.
Aggiungo che le bottiglie in PET tedesche erano molto più spessa di quelle che troviamo in Italia. Ne ho tenute 4 che uso ancora da 7 anni come botriglia da 0.5 litri quando mi sposto. Sono talmente resistenti che possono essere usate come arma bianca. Ma davvero! |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 10:27
Goldrake, è da diversi anni che "coltivo" il kefir. Ho contagiato mezzo quartiere.
Altro che probiotici del supermercato
È simpatica la storia, regolarmente viene gente a casa per darmi regalini
Sto costruendo una kefirland  |
| inviato il 28 Maggio 2022 ore 11:46
“ Goldrake, è da diversi anni che "coltivo" il kefir. Ho contagiato mezzo quartiere.
Altro che probiotici del supermercato
È simpatica la storia, regolarmente viene gente a casa per darmi regalini
Sto costruendo una kefirland „
All'inizio me ne sono morti un paio......il secondo stava morendo come il primo e non capivo il perchè l'avevo messo nello stesso posto dell'altro, scoperto il motivo era vicino al piano induzione e soffriva l'emissione del piano, lo allontanato e adesso ha ormai 3 anni |
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