| inviato il 31 Gennaio 2022 ore 19:11
Lastprince “ il libro su t*faut e Hitchcock lo lessi negli anni 80 (edizioni Guanda). „ Io ricordo che la mia era quella con copertina tutta bianca e col solo testo, pubblicata da Pratiche Edizioni, e credo fossero anche per me i primi anni '80. Tempo dopo mi è stata regalata la monumentale edizione illustratissima del 1999, della stessa casa editrice “ Non leggerlo è una gravissima colpa :))))) „ Soprattutto a non leggerlo ci si priva di un immenso godimento. Su Hitchcock e in particolare sull'uso dei colori rosso e verde in "La donna che visse due volte" , consiglio anche un libretto di Roberto Calasso, edito dalla "sua" Adelphi: "Allucinazioni americane" www.ilfoglio.it/il-bi-e-il-ba/2021/05/12/news/un-viaggio-allucinato-ne www.pulplibri.it/calasso-e-hitchcock-vertiginoso-e-il-cinema/ |
| inviato il 01 Febbraio 2022 ore 17:05
approfitto delle considerazioni di Lastprince e Trystero per chiedere se sia l'unico ad essere convinto che le gambe della Ardant in "Vivement dimanche" siano l'equivalente del toupé della Novak in "Vertigo"e che entrambi i film definiti "noir" alla fin fine sono due storie d'amore con risvolti feticisti. |
| inviato il 01 Febbraio 2022 ore 17:31
.azz..... siete andati oltre! |
| inviato il 01 Febbraio 2022 ore 17:46
beh , è ovvio che sia cosi'. lo stesso Hitchcock non lo ha mai negato e lo stesso t*faut è quasi ossessivo sulle gambe delle donne . «Le gambe delle donne sono dei compassi che misurano il globo terrestre in tutte le direzioni, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia». cit " L'uomo che amava le donne" 1977 . aggiungo anche "bianca" di moretti dove l'elemento feticista delle scarpe è presente dall'inizio alla fine. per quanto riguarda i verdi ( soprattutto i verdi )e rossi di Vertigo molto bella la citazione della scena di LaLaLand

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| inviato il 02 Febbraio 2022 ore 11:35
AMAZON PRIME VIDEO Ariaferma (regia di Leonardo Di Costanzo, 2019, Italia/Svizzera). Silenzi, pause, sguardi, tensioni , umanità di vario genere ... una suggestiva, malinconica, forse triste ambientazione in un carcere in dismissione (nel film .... nella realtà ex carcere di San Sebastiano, Casa Circondariale di Sassari chiusa nel 2013). Piaciuto. |
| inviato il 02 Febbraio 2022 ore 12:29
AngeloPrinzo“ entrambi i film definiti "noir" alla fin fine sono due storie d'amore con risvolti feticisti. „ Hitchcock andò oltre il feticismo, e nell'intervista arrivò a parlare di necrofilia. A.H. - C'è un altro aspetto che chiamerò «sesso psicologico» ed è qui la volontà che spinge quest'uomo a ricreare un'immagine sessuale impossibile; in poche parole, quest'uomo vuole andare a letto con una morta, si tratta di necrofilia. F.T. - Infatti le scene che preferisco sono quelle in cui James Stewart accompagna Judy da un grande sarto, per acquistarle un tailleur identico a quello che portava Madeleine, la cura con la quale sceglie le scarpe, come un maniaco… A.H. - È la situazione fondamentale del film. Tutti gli sforzi di James Stewart per ricreare la donna, cinematograficamente, sono mostrati come se cercasse di spogliarla invece che di vestirla. E la scena che sentivo di più era quando la donna torna dopo essersi fatta tingere i capelli di biondo. James Stewart non è completamente soddisfatto perché non ha raccolto i suoi capelli in uno chignon. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che è quasi nuda davanti a lui, ma si rifiuta ancora di togliersi le mutandine. Allora James Stewart si mostra supplichevole e lei dice: «D'accordo, va bene» e ritorna nel bagno. James Stewart attende. Attende che ritorni nuda questa volta, pronta per l'amore.
 Kim Novak in " La donna che visse due volte (Vertigo) ", su Amazon Prime. |
| inviato il 03 Febbraio 2022 ore 9:40
The Last Duel su Disney "visto e piaciuto". Apprezzato anche il nastro narrativo. Unico neo riscontrato è il personaggio (il conte) interpretato da Ben Affleck e in parte anche il sovrano Carlo VI, questi vengono rappresentati come soggetti superficiali rispetto al ruolo rivestito. Il film è tratto dal romanzo storico "L'ultimo duello", non avendolo letto non ne conosco l'impostazione di questi soggetti, ma anche se fedele l'ho trovata troppo "moderna" rispetto a tutto il resto. Insomma ci vedo l'impronta degli sceneggiatori Affleck-Dammon, gli stessi di Genio ribelle, ma quello che ha funzionato perfettamente nel primo non trova riscontro, a parer mio, nel secondo film che è ambientato in un contesto governato da modi d'agire molto diversi. |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 15:13
Netflix : Cocaine - La vera storia di White Boy Rick |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:27
Ho iniziato a vederlo ma poi mi hanno interrotto... ormai vedo i film i 3 o 4 puntate. Che tristezza! |
| inviato il 04 Febbraio 2022 ore 18:32
Diventano miniserie, sei avanti! |
| inviato il 05 Febbraio 2022 ore 23:32
NETFLIX: IL t*faTORE DI TINDER una storia pazzesca, tanto vera quanto surreale, un tizio che ha fatto per anni la bella vita (e che bella vita!) t*fando donne adescate online usando tinder e instagram (potenza delle immagini!). con un finale amaro. |
| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 13:41
Perdonate l'OT IlCentauroRosso, il thread 5 dedicato alle serie si è chiuso. Apri tu la parte 6 come sempre fatto? Grazie! |
| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 14:44
Fatto |
| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 16:32
Stai diventando superficiale. Ci dai per scontati… non metti nemmeno il link. Trustpilot negativo |
| inviato il 08 Febbraio 2022 ore 21:37
Netflix : The Good Liar buon thriller Lo consiglio. |
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