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Lente Decentrabile con Photoshop


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avatarsupporter
inviato il 18 Novembre 2021 ore 8:04

Insomma con i grandangolari a me capita abbastanza spesso di annullare o ridurre fortemente correzioni prospettiche troppo invasive

Con gli ultragrandangolari è molto importante scegliere appropriatamente il punto di ripresa, in questo modo gli inestetismi prospettici quasi si annullano

Sempre lui, il 17



Se avessi ripreso frontalmente la parete con il ritratto avrei avuto la finistra di sinistra lunga 2 metri Sorriso ma così credo sia ancora accettabile e trovo che anche la composizione sia più armoniosa

Altro esempio




avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2021 ore 8:10

Giancarlo, la versione con il 24mm è rispondente alla realtà, ma come Roberto ha già avuto modo di scrivere ci sono situazioni dove anche un 24 è troppo lungo ed allora bisogna ricorrere al 17...

Comunque resta il fatto che se anche avessi scattato con una lente tradizionale e corretto le linee cadenti in post, avrei comunque avuto gli stessi problemi di prospettiva allungata

Dipende tutto dalla focale utilizzata ed ovviamente dalla distanza dal soggetto

Ho ripreso i grattacieli di Milano dalle alture del varesotto con l'equivalente di un 2000mm ed in quel caso la geometria è perfetta, ma non sempre si può fare ;-)


Zeppo la mia non vuole essere una critica, ma una constatazione.
A me piacciono molto i grandangolari quindi mi ritrovo abbastanza spesso in quelle situazioni, per esempio questa immagine (con 24mm) avevo provato a raddrizzarla, ma non mi piaceva più, peggiorava, così invece la trovo gradevole.....



avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2021 ore 8:13

Con gli ultragrandangolari è molto importante scegliere appropriatamente il punto di ripresa,


esatto, infatti quelle immagini sono perfette, non si notano stranezze.


PS
In C1 ho notato che si può addirittura simulare un diverso punto di ripresa, credo si possa anche con Silkypix

user225138
avatar
inviato il 18 Novembre 2021 ore 9:38

Questa è una delle due o tre foto che ho nella mia galleria in cui ho potuto allontanarmi abbastanza da prendere tutto l'edificio con un normale:

In casi simili, però, io taglio in basso e compenso "aggiungendo" del cielo in alto. In questo modo riporto l'edificio al centro dell'immagine.

avatarsupporter
inviato il 18 Novembre 2021 ore 11:44

In casi simili, però, io taglio in basso e compenso "aggiungendo" del cielo in alto. In questo modo riporto l'edificio al centro dell'immagine.


Si... può essere una buona soluzione. Ovviamente si deve valutare caso per caso.



per esempio questa immagine (con 24mm) avevo provato a raddrizzarla, ma non mi piaceva più, peggiorava, così invece la trovo gradevole.....


Ciò capita quando si prendono edifici molto alti in spazi riestretti (e non c'è la possibilità, che hanno i pittori, di demolire virtualmente i palazzi alle spalle come fece Giovanni Paolo Panini in Piazza Navona).

Ieri avevo messo quella foto di Sant'alessandro in Zebedia con le verticali inclinate e la linea d'orizzonte nell'inquadratura.

Un esempio ancora più eclatante è rappresentato dalla Torre Velasca.

www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3480415



Si tratta di un edificio alto 100 metri in una piazza decisamente angusta.
Qui ho esposto la ragione per cui ho tenuto la linea d'orizzonte nell'inquadratura, pur con le verticali inclinate, e ho messo il link a un'immagine (visibile con Dropbox) della mostuosità che si ricava mettendo a piombo le verticali.:
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=3479347&show=last#19648187

In questa galleria ho ripreso più volta la torre da quello stesso PdR con un 12-24 a 12mm, per documentare il restauro in corso:
www.juzaphoto.com/me.php?pg=287929&l=it

avatarsenior
inviato il 18 Novembre 2021 ore 12:01

a me piace molto Roberto! Da un bel senso di profondità

avatarsupporter
inviato il 18 Novembre 2021 ore 12:06

Grazie Giancarlo.

Effettivamente, se avessi tagliato in basso per rispettare la regola canonica della linea d'orizzonte fuori dall'inquadratura con le verticali inclinate, si serebbe perso proprio il senso di profondità.

Poi volevo mostrare la torre nel contesto della piazza.

user653
avatar
inviato il 18 Novembre 2021 ore 20:49

ma non c'era modo tramite decentrabile di rendere piu dritta la torre?cosi sembra si appoggi di schiena

avatarsupporter
inviato il 18 Novembre 2021 ore 22:14

Non c'è nessun obiettivo decentrabile e suppongo nessun banco ottico che ti consenta, da qual PdR, di tenere le verticali a piombo e nel contempo prendere la sommità della torre nell'inquadratura.

Stiamo parlando di una torre di 100 metri da circa 30 metri di distanza.
Questo basta a dare l'idea di quanto si debba guardare verso l'alto per vederne la cima.

Quanto più prendi nell'inquadratura qualcosa che si può vedere solo guardando in alto, tanto più, mettendo a piombo le verticali, hai un'immagine "innaturale".

E quando uso questo termine, "innaturale", metto sempre le virgolette, dal momento che su questo punto la penso come Andreas Feininger, che ha coniato in proposito il termine di "menzogne positive della macchina fotografica"
www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&show=9&t=1780926#8408592

Se con DxO WiewPoint provo a mettere a piombo le verticali ottengo questa mostruosità:



Ed è la stessa configurazione geometrica che otterresti con un obiettivo decentrabile, se ce ne fosse uno che in grado di permettere tale decentramento. Ed è anche la stessa configurazione di un rigoroso disegno prospettico, sia a mano che con il CAD. Le leggi dell'ottica sono ineludibili.

Il risultato è che l'aggetto costituito dalla parte alta (quella a destinazione residenziale) appare di gran lunga esagerato rispetto a come è nella realtà.
E oltretutto pare che il tetto sia piano (o piatto); mentre in realtà ha delle falde piuttosto inclinate e un'ulteriore struttura al di sopra di esse, come si constata in questa foto presa da Piazza del Duomo.



Ovviamente, anche nella foto prima del raddrizzamento non si vedono le falde; però le verticali convergenti verso il punto di fuga suggeriscono l'idea di una vista dal basso, in cui dette falde non si possono notare.

Invece le verticali a piombo alludono a un PdR abbastanza distante che, se le falde ci sono, si dovrebbero vedere.

Ecco, non penso che il buon vecchio Feininger direbbe che quella foto racconta una "menzogna positiva".

Dal terrazzo del palazzo di nove piani di fronte alla torre
www.google.it/maps/@45.4590602,9.1899954,161a,35y,39.45t/data=!3m1!1e3
si riuscirebbe a prendere appunto la torre con i muri a piombo, con l'attacco a terra nell'inquadratura e un aggetto della parte alta meno peggiore che nella mia foto raddrizzata qui sopra.
Le falde del tetto non so se si vedrebbero, ma ad occhio direi di no.

avatarsupporter
inviato il 18 Novembre 2021 ore 22:48

ma non c'era modo tramite decentrabile di rendere piu dritta la torre?


Rileggendo questo passaggio, forse intendevi un raddrizzamento parziale.

Si, Quello è fattibile con un decentrabile e anche in post produzione con un non decentrabile.

La solta foto




Raddrizzata parzialmente con l'opzione Perpective>Up/Down di DxO ViewPoint 3 e un fattore -32




P.S.: Un ulteriore raddrizzamento e stiratura (fattore -62)



Oltre questo punto non andrei, altrimenti ci si avvicina alla mostruosità visibile nel post qui sopra.

user653
avatar
inviato il 18 Novembre 2021 ore 23:03

bisogna anche avere gusto Cool

user225138
avatar
inviato il 19 Novembre 2021 ore 17:03

Credo però che l'esempio della Torre Velasca sia un po' al limite, ad essere onesti.

Io cerco sempre dei PDR sufficentemente distanti (anche in relazione alla focale) da non creare immagini che appaiono "innaturali". Ovviamente, questo significa talvolta rinunciare alla foto. C'est la vie.

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2021 ore 19:25

Non sono pienamente d'accordo su quel "un po' al limite".

La trovo MOLTO al limite. MrGreenMrGreenMrGreen

In effetti la foto "ufficiale" della Torre Velasca... (ufficiale nel senso che è quella che in genere trovi nei testi di storia dell'architettura moderna) è questa, presa da una certa distanza, e che è stata scelta per la sovracopertina della prima edizione italiana di questo dizionario di architettura a cui hanno lavorato tre dei maggiori storici britannici.

www.ebay.it/itm/362958608000

Ora come ora non so dire il nome del fotografo. Probabilmente è scritto nel retro della sovracopertina; ma la mia copia (come la stragrande maggioranza della mia biblioteca) è nella mia casa di Sesto Calende e ora sono a Venezia.
Altrimenti avrei fatto uno scan di quella foto, ottenendo un immagine migliore.

user225138
avatar
inviato il 19 Novembre 2021 ore 20:37

Peraltro, vedo che Einaudi ha cambiato la veste grafica di quel libro, adesso c'è una foto di una scala a spirale che su Juza avrebbe un certo successo MrGreen

avatarsupporter
inviato il 19 Novembre 2021 ore 21:00

Si, l'ho presente.

Poi ce n'è un'altra di edizione, con un disegno del Guggenheim.

www.google.it/search?q=pevsner+fleming+honour&rlz=1C2FKPE_itIT968IT968

Entrambe con una prefazione di Vittorio Gregotti.

Però, dal punto di vista grafico, la versione che preferisco è la prima, quella con la Velasca.

La mia copia è alquanto consumata dall'uso; nonostante che, come tutti i bibliofili, tenga i libri con cura.

Lo consulto spesso. D'accordo che oramai le notizie di base sull'architettura le trovi con Google e, se hai il pc acceso, fai anche prima che non a prendere il libro dallo scaffale e sfogliarlo per cercare quel che ti interessa.

Ma è una questione di affidabilità delle notizie.
Inutile che dica che in rete si trovano un mucchio di castronerie e inesattezze su ogni argomento; mentre questo dizionario è stato compilato da tre grandi storici. Poi è stato pubblicato da editori del livello di Penguin Books in Inghilterrae e da Einaudi in Italia; quindi passando attraverso opportune correzioni di bozze.
Di conseguenza trovare qualche refuso oppure un errore di datazione o di riferimento alle fonti o di altro tipo è, non dico impossibile, ma credo molto difficile.

P.S.: Osando un paragone un po' forzato (e fatte le debite proporzioni); è come, nell'ambito della ricerca scientifica, cercare le informazione con Google o Wikipedia, oppure prendere come fonte un articolo sottoposto a peer review su una rivista con un adeguato impact factor.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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