user12181 | inviato il 07 Giugno 2021 ore 14:09
Sarebbe stato poco dignitoso se l'Assunta di Tiziano ai Frari, ascendendo in gloria, avesse sbattuto a velocità sostenuta contro una cornice troppo bassa, senza contare lo spazio scomodo a disposizione del padreterno che si apprestava ad acchiapparla al volo. Sarebbero stati contenti i luterani. Peraltro, i cattolici avrebbero tranquillamente rimediato con un culto dei sacri bernoccoli, lucrandoci pure, considerando le usanze del tempo. |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 16:03
Beh un'ascensione in orizzontale fa un po' strano anche dal punto di vista logico e geometrico...  |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 16:55
Quindi se è vero che il formato lo determina il "committente" con le sue esigenze: le dimensioni delle nicchie nelle chiese, oppure il formato prestabilito delle inserzioni pubblicitarie o di un calendario, è pur anche vero che il soggetto stesso determina il formato e il suo orientamento. Si può far tutto per carità, anche un'ascensione (religiosa o alpina) in formato orizzontale, ma in certi casi il formato verticale enfatizza il soggetto e migliora l'impatto finale dell'immagine, foto o dipinto che sia.
Almeno noi, che in gran parte siamo fotoamatori senza vincoli, approfittiamo di questa grande libertà di scelta.
Il discorso che il vincolo sviluppa le capacità compositive è verissimo, e vale anche in altri campi artistici, ma non mettiamolo a priori.
Personalmente quasi sempre compongo l'inquadratura all'interno del fotogramma (orizzontale o verticale), ma spessissimo so già che taglierò parecchio e inquadro di conseguenza. Visto che non devo render conto a nessuno, lo faccio senza troppi pensieri  |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 17:00
Ma chiaro, non ci piove su questo... come già scritto, ho una grossa varietà di formati in galleria e non me ne vergogno manco un po'! :)
Parafrasando Mourinho: ZERO VINCULI! |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 20:13
Propongo un formato verticale semiquadrato come realizzato dal bravo Tiarini.
Da notare come, se non lo avessero costretto a riempire quella "cupola" in alto, avrebbe di certo optato per un 3:4 puro, formato che io stesso ho consigliato un po' prima di lui qualche secolo fa |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:14
È un 3:4 senza la cupola? Davvero? 
Magari è la posizione di ripresa che inganna, avrei detto 2:3 a occhio... |
| inviato il 07 Giugno 2021 ore 22:55
Qui è la cupola a fare la differenza.
Provate a coprirla!
Il dipinto cambia completamente. |
user12181 | inviato il 08 Giugno 2021 ore 0:12
La vedo con lo smartphone. Sopra c'è più di un terzo vuoto, sotto non c'è quasi spazio per i piedi... mi sa che qualcuno ha croppato a posteriori, con forbici o sega. Però l'angelo è bruttino, sarà di bottega, Tiarini era andato a mangiare in trattoria, o con i preti. |
| inviato il 08 Giugno 2021 ore 10:31
“ La vedo con lo smartphone. Sopra c'è più di un terzo vuoto, sotto non c'è quasi spazio per i piedi... mi sa che qualcuno ha croppato a posteriori, con forbici o sega. Però l'angelo è bruttino, sarà di bottega, Tiarini era andato a mangiare in trattoria, o con i preti. „
Sopra non è vuoto, c'è uno sfondo scuro poco leggibile ma qualcosa c'è...
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| inviato il 08 Giugno 2021 ore 12:20
Un po' di ricerca...
si tratta del dipinto di Alessandro Tiarini, SantaFrancesca Romana e l'angelo, 1612-14 nella Chiesa di S. Michele in Bosco, Bologna.
Nella parte alta della pala si distinguono a malapena delle nubi. L'opera sembra sia stata copiata successivamente dal Guercino che nella parte alta all'interno dell'arco, tra le nubi, ha dipinto due angioletti.
Tuttavia la forma del dipinto è solo simile. www.scalarchives.it/web/dettaglio_immagine_adv.asp?numImmagini=217&pos
aggiungo che, in effetti, il Guercino, aggiungendo gli angeli al cielo, ha correttamente riempito gli spazi, che invece il Tiarini aveva lasciato inspiegabilmente vuoti (mancanza di fondi del committente? ) |
| inviato il 08 Giugno 2021 ore 18:04
No, vi spiego: Il Tiarini sapeva che sarebbe passato a breve (solo qualche secolo più tardi) un fan del 4:3 quindi ha dipinto in modo che io potessi croppare per bene presentando solo la parte bella del dipinto, senza la cupola. Solo che io non sono capace a fare foto e lui non se lo aspettava, cosa che gli impedisce di essere rivalutato oggi.
@Gsabbio: cliccando sulla foto si va nella mia galleria dove qualche info l'avevo proposta, ma non più di ciò che scrivi tu, perché sono un po' ignorante in fatto di arte e non mi va di apparire diverso quando non è vero.
Sono però un eccezionale e dotto critico di grigliate e pasta ripiena. |
| inviato il 08 Giugno 2021 ore 19:27
Parlando -quasi- seriamente e con una cultura dell'arte prossima a 1 (su 100), in effetti questa pala del Tiarini mi sembra incompleta, il cielo è vuoto ed in pratica non giustifica una stesura del dipinto con quella impaginazione (taglio). Non per nulla, il Guercino, pur copiandola, l'ha completata popolando il cielo con degli angioletti.
Ora... a mio parere -di fotografo- le ipotesi sono:
Il Tiarini doveva completare la pala ma non ne ha avuto il tempo
Il dipinto è tanto deteriorato che i dettagli del cielo si sono persi
Il Tiarini non l'hanno pagato interamente e di conseguenza...
Il Tiarini aveva finito la pittura e poi si è dimenticato...
a parte il faceto, in effetti, così com'è impaginata, la pala è gravemente incompleta, andrebbe tagliata sopra la testa della santa.
Sbaglio? |
| inviato il 08 Giugno 2021 ore 20:30
No, ma è possibile che una o più delle tue ipotesi siano corrette. Non è detto che il lavoro fosse finto, per esempio. Onestamente a parte questo dettaglio, poter ammirare un dipinto del genere gratis in una chiesa ad accesso libero è una grande cosa e ce ne sono altre, opere rilevanti in quella chiesa. E molte di più erano prima che passasse Napoleone. |
| inviato il 08 Giugno 2021 ore 22:00
Un dettaglio relativo al taglio ed al formato di SantaFrancesca Romana e l'angelo:
Se si completa idealmente la circonferenza che sta nella parte alta del dipinto, si vede come la testa della Santa sia tangente alla circonferenza, come se sostenesse il cielo con il suo capo.
il dettaglio non è banale, di sicuro ha una valenza teologica.
Non va dimenticato che dietro ad ogni raffigurazione sacra c'è SEMPRE uno studio teologico/biblico sulla base del quale viene eseguita l'opera.
Una specie di storyboard - per dirla in termini attuali, che costringe il visitatore attento a studiarne ogni particolare per comprenderne appieno il messaggio.
Insomma... roba mica facile.
Rimando alle regole compositive delle icone russe, dove formato, inquadratura, taglio e soggetti sono tutti strettamente correlati... roba che la regola dei terzi sembra la tabellina del tre paragonata alla teoria della relatività |
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