| inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:48
“ Dai, questa è una minkiata. „ dopo che hai scritto questo (tra le altre): “ Giusto per chiarire: io toglierei il diritto di voto a chi non dimostri di possedere almeno i rudimenti di diritto costituzionale. E sono convinto che oggi l'ignoranza sia una scelta. „ ritengo inutile replicare anche a quanto sopra. |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:52
Quindi, ritieni giusto che le scelte fondamentali sul futuro del paese siano prese da un elettorato ignorante, che difficilmente può scegliere rappresentanti migliori di sé stesso, immagino in nome della democrazia . Però poi ritieni che il pubblico non abbia gli strumenti per comprendere un qualsiasi "autore". Complimenti, eh. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:53
“ Quindi, ritieni giusto che le scelte fondamentali sul futuro del paese siano prese da un elettorato ignorante, che difficilmente può scegliere rappresentanti migliori di sé stesso, immagino in nome della democrazia . Però poi ritieni che il pubblico non abbia gli strumenti per comprendere un qualsiasi "autore". Complimenti, eh. „ no, prosegui pure che mi sto divertendo... lo dico sempre che non bisogna mai censurare e nemmeno bloccare. Si possono perdere queste perle. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:09
@TherealB "La questione non è eliminare dal dibattito i razzisti, ma togliere la parola ai razzisti. Le idee che non si diffondono finiscono per rinsecchirsi e morire, con il tempo." Non sono d'accordo per nulla e infatti non è mai stato vero nella storia. Il proibire rafforza le parole non le disinnesca, per questo negli anni settanta i trasgender e gli omosessuali si facevano chiamare "Froxi" (non so quanto sia permissivo il sito) volevano ucciderne il significato e rigenerarlo con nuove accezioni. Purtroppo fallirono e guarda caso oggi quella parola tanto vietata ha ripreso forza e acquisito ancora di più una veemenza disgustosa. Se vuoi un altro esempio basta citare il Cristianesimo e vedere come da pratica bandita si sia espanso fino a religione dell'impero romano o i carbonari durante il Risorgimento o i comunisti durante il fascismo. Insomma è sbagliata la premessa che oltre a non esser vera è proprio antistorica. In ultimo una piccola postilla: se togli la parola escludi dal dibattito, poiché il legame tra parole e idea è molto forte. Magri non ti piace il termine ma di fatto è quello che affermi. "La cultura funziona nel lungo termine" La cultura non funziona affatto se per primo non la rispetti e non la perpetri, dunque non c'è un lungo termine né un breve termine. Con ciò non voglio dire che non bisogna combattere il razzismo, ma tra combattere e vincere c'è differenza e quella differenza la fa la cultura. "E quindi, cosa fai? Lasci che una parte, quella più incolta, del pubblico pensi che va bene usare ragazzine in atteggiamenti anche solo vagamente sessualizzati (e ricorda che quella parte del pubblico è proprio quella più incline a guardare la ragazzina scosciata come oggetto di desiderio che come rappresentazione ) per fare la pubblicità di un'auto? Un'auto che poi è un simbolo, non è la Panda che quegli stessi fruitori incolti potrebbero comprarsi a rate" Sì glielo lascio pensare, non posso entrargli in testa, non posso dirgli come devono pensare, ma come provano a esprimerlo pubblicamento tento di spiegargli l'errore che compiono e mi batto affinché lo capiscano. Ogni giorno mi prodigo per promuovere cultura e se ne ho l'occasione parlo a più persone possibile, questo è lo scopo della cultura. Capisco che possa essere fallimentare, ma lo trovo sempre meglio che salire in cattedra e fallire rovinosamente perchè non argino la diffusione di quei pensieri ma gli alimento perpetrando quella stessa logica di odio e prevaricazione. "La censura (o meglio, la reazione da parte di una minoranza con un forte impatto mediatico) è anch'essa parte del gioco. Io potrei anche ritenere che sia sbagliato, ma non posso non guardare in faccia la realtà" Parte di un gioco che non fa vincitori ma solo vinti, in cui come unico effetto ho la sconfitta di tutti quei valori che cerco di difendere e che volente o nolente impoverisce e rende sterile ogni discussione. Bello il principio di realtà che applichi. "Chi ha più cultura deve porsi il problema di veicolare un messaggio in modo che sia comprensibile anche da chi ne ha meno, molto meno. " Ritorniamo al messaggio di Gastel, un autore fa quello che vuole e lo fa come vuole. Io in quanto uomo che spera di essere colto non posso far altro che battermi affinché nessuno censuri lui e la cultura di cui è espressione. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:15
Ma il bello è che nemmeno sanno il valore del termine razzisti. ripassino: art. 3 della Costituzione: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. " Quindi vuole eliminare i razzisti perchè discriminano ma nemmeno si rende conto di quanto sia discriminatorio il suo assunto. Peraltro purtroppo è anche di fatto accontentato perchè l'oligarchia, bandita nell'antica Grecia, è oggi ampiamente presente come cancro dei nostri sistemi democratici. Ma siamo OT e mi scuso, zona pericolosa per il padrone di casa, giustamente. |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:15
Scheletro, abbiamo due visioni della società molto distanti. Ho capito il tuo punto di vista e ti ringrazio per averlo espresso in modo chiaro e pacato. Tuttavia, rimango convinto della validità delle mie argomentazioni. |
user1856 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:22
“ @Cos78 Io sono d'accordo con quanto scrivi, ma sono anche - per formazione e per convinzione - una persona che cerca soluzioni pratiche e attuabili „ . Dillo a me che per formazione ingegneristica e per lavoro in pratica sono un problem solver... Solo che più passa il tempo e più mi accorgo che non c'è troppa soluzione. Pensavo fosse un problema italico e invece anche questa recente pandemia mi ha fatto capire che 4 regole 4, scritte in modo semplice sono reinterpretabili in ogni modo da chiunque. Pro domo sua se comprese o anche direttamente a livello inconscio. “ Ho scritto "ragazza ubriaca o sotto l'effetto di sostanze psicotrope" perché in questo modo colgo il 90% dei casi di violenza ai danni di persone temporaneamente incapacitate. „ A 18 anni e un giorno sei donna per definizione. Non ragazza. Non ho dati alla mano e non so se il 90% dei casi di violenza sia solo su non adulte (minorenni). Molto probabilmente è come dici ma io avrei esteso anche a chi ha superato la maggiore età. “ Perché in questo modo il mio target (uomini di età prossima a quella delle potenziali vittime) possa avere un messaggio chiaro e inequivocabile. Incompleto, approssimativo, perfino parzialmente contraddittorio, se vuoi. Ma efficace in un'alta percentuale dei casi. „ Hai usato il non quando ti ho quotato la frase. I maggiori autori della comunicazione odierna direbbero che è fortemente inefficacie. La soluzione pratica e attuabile è usare un linguaggio che giunga non solo alla neocorteccia e che sia efficacie e non reinterpretabile. In effetti magari tu per ragazza intendi pure una 19enne. Per me è già donna. Giovane quanto vuoi, ma donna. E voglio proteggere tutti, anche loro. “ Perché l'obiettivo non era scrivere una disposizione giuridica (sulla quale Mirko ha espresso considerazioni che non potrei non condividere) ma fornire una "regola di comportamento" facile da comprendere da parte di quelli che più probabilmente potrebbero trovarsi in quella situazione. „ Ma ti capisco benissimo e la penso come te! I miei puntini sulle i sono dovuti al fatto che come l'hai scritta, per me, è facilmente reinterpretabile. “ In sintesi, credo che il linguaggio debba adattarsi al pubblico al quale si rivolge, e questa responsabilità sta in capo a chi comunica. „ Certamente sì! Oggi le 2000 parole del lessico base delle circa 7500 parole conosciute dai ragazzi, sta diminuendo. Leggiamo, leggono, sempre meno. Ma siamo bravissimi a postare video su tiktok o a comunicare per emoticon su whatsapp. Significa che devi comunicare a immagini o video perchè con le parole diventa sempre più difficile essere precisi. “ Il rischio di essere travisati è ineliminabile, ma mettersi nella condizione di vedere il proprio messaggio rigettato perché non si è tenuto conto della probabile reazione di una parte consistente del pubblico per me indica una certa approssimazione o ingenuità, oppure (all'estremo opposto) la supponenza di chi ritiene che debba essere il pubblico ad "elevarsi" in modo da comprenderlo. „ Certo. Verissimo Una parte consistente a quanto ammonta? Io che vivo a numeri ragiono con essi. E senza dati alla mano potrei dire che la parte che urla sul web potrebbe essere una minoranza. O anche no. Servono dati. Dati misurabili e verificabili. Perchè se per esempio pensiamo al caso di Gian Butturini o anche questo della Battaglia, chi ha protestato è un numero veramente rilevante? tra i possibili usufruitori della campagna Lamborghini che percentuale è quella corrispondente agli urlatori che hanno protestato? “ Perché il pubblico può sempre legittimamente dirti: "Sei tu che vuoi dirmi qualcosa, non sono io ad avertelo chiesto: se non capisco la colpa è tua." „ Alchè potresti rispondere che sei responsabile di quello che dici (e mostri), non di quello che gli altri capiscono. E in campo artistico o autoriale è sempre così. Mica mi dirai che fatto 100 persone prese a caso la fuori, più di 3 capiscano veramente il Guernica o Rhein II di Gursky o 4'33" di Cage? I più ti direbbero che è una ca_gata pazzesca come la corazzata Kotiomkin, non sapendo nemmeno che il riferimento alla corazzata Potëmkin ha segnato la storia del cinema e quindi male non era... Ho bene a mente ancora (ahimè) le polemiche e la censura all'Abramovi? riguardo la 50esima Barcolana. C'era sì un coro di gente contraria. Quant'era? Non lo so ma era starnazzante e quindi faceva rumore. Tanto rumore. La Barcolana per loro era solo street food sulle rive di Trieste e far festa e "bever come non ci fosse un domani". "Marina chi?" dicevano. Oh, hai presente quel politico triestino convinto che l'atto omosessuale sia un rito satanico nato da un lavaggio del cervello e che può essere curato? Ecco, sai quanti così? Bene, ora a quell'insieme (che è pure cospicuo eh!) comunica il fatto che non è così. Diventerebbero tuoi haters. La prima cosa che fai, zack, centinaia di tamtam contrari che poi diventano migliaia. Shitstorm che cresce e chi vince sono loro. Tornando al discorso del pubblico: che percentuale di target di una campagna lamborghini (auto che va odiata a prescindere in quanto per ricchi snob) si è lamentata? Oppure si sono lamentati tutti quelli che si sarebbero lamentati a prescindere? Stanno nascendo fenomeni per cui qualunque cosa fai, la critica è già pronta. Vedi Taffo sempre più criticato con addirittura corsi online che vengono a spiegarti perchè sbaglia. Tragicomico... |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:23
Mirko, scomodare la Costituzione mi sembra davvero fuori luogo. Vedo che quando arranchi, ti rifugi nell'ambito di competenze nelle quali sei più ferrato. Mi ricordi un noto adagio anglosassone: Quando non hai che un martello, tutto finisce per sembrarti un chiodo. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:32
TheRealB tranquillo, non era un tentativo di convincerti. Come ti ho scritto sopra: la cultura è anche rispettare il pensiero altrui sebbene discordante e cercare nel limite del possibile di perpetrare questo precetto di convivenza. |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:40
@Cos78 Innanzitutto, ringrazio anche te, i tuoi ragionamenti sono sempre molto puntuali. Ho capito la questione della reinterpretabilità di regole anche semplicissime. Non pretendo di aver formulato quella del mio esempio in modo impeccabile, ma sono convinto tutt'ora che abbia un margine di fraintendibilità accettabile. Ma non intendo contrappormi su questo punto, perché almeno gli intenti li condividiamo. Faccio più fatica, invece, a condividere la tua esigenza di misurare quantitativamente il peso sociale e mediatico di una quota di pubblico. Anche io ho una formazione quantitativa, sia pur in ambito economico. Ma ricordo bene, per citare un esempio che attiene al mio campo di competenze, di quando Enrico Cuccia (nume tutelare del capitalismo italiano per decenni) sosteneva che le azioni non si contassero ma si pesassero. All'epoca ritenevo che questo fenomeno fosse il male assoluto del sistema finanziario del nostro paese. Cionondimeno, aveva ragione. Ci sono minoranze numeriche in grado di diventare maggioranze mediatiche, culturali, sociali. Credo sia sempre stato così, e questo è ed è stato anche un bene (basti pensare al movimento gay). Ancora una volta, credo che questi fenomeni vadano valutati nel loro apporto complessivo alla società. Io, ad esempio, sono inorridito per il linciaggio subito J.K.Rawling per le sue posizioni sulla distinzione tra sesso e genere. Tuttavia, non mi sognerei mai di attaccare il movimento LBGTQ per questo. |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:47
“ Ma io non chiedo che sia tolto il diritto di voto a chi non ha rudimenti di diritto costituzionale „ Oddio, a questo punto mi sembra che tu stia facendo il finto tonto per trollarmi. Comunque, le mie opinioni le ho espresse in modo articolato, ho letto con piacere alcuni degli interventi, non credo si possa aggiungere molto di più. Lascio che la discussione, se del caso, vada avanti senza di me. |
| inviato il 25 Novembre 2020 ore 18:50
“ Oddio, a questo punto mi sembra che tu stia facendo il finto tonto per trollarmi. „ Ti chiedo scusa, ho cancellato il mio messaggio prima di aver letto tua la replica, che ho visto dopo. Ho cancellato perchè è meglio che finisca qui anche per me. Sono contento di aver letto alcuni interventi interessanti con la mia linea di pensiero. Poco di nuovo come argomentazioni contrarie. |
user1856 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 19:06
“ Ci sono minoranze numeriche in grado di diventare maggioranze mediatiche „ Certo! Come scrivevo diversi post fa, pensa però se mediaticamente acquisissero veramente importanza ad esempio i terrapiattisti e quindi per farli stare calmi e tranquilli, fosse censurata una certa rappresentazione del planisfero. Siamo sicuri che potrebbe essere comunque sempre un bene? Non lo so, qualche domanda me la pongo. Quello che so è che un attimo fa ho osservato una vignetta di un papà che alzando in cielo suo figlio all'affarmazione "che bel maschietto" è stato cazziato da un'osservatore chegli ha dato del fascista sottolineando che il sesso lo sceglierà lui appena sarà grande. Ecco, vignetta a parte potrebbe essere realistica una situazione così? Direi certo che si. E aggiungo, ahimè certo che sì. Quando pesi e non misuri dai comunque dei coefficienti di peso alle misure. E il peso chi lo stabilisce? La forza mediatica? Ma quella è facilmente creabile, manovrabile e falsificabile! Che peso diamo ai succitati terrapiattisti? Quello mediatico è sicuramente maggiore di quelli che li prendono per ignoranti ma che non protestano o vengono intervistati con tale frequenza. Il peso mediatico è dato, anche, dall'importanza assegnata dai media che possono creare dei fenomeni ad hoc. L'anno scorso come oggi si parlava di sardine. Era IL fenomeno assieme a Greta. Poi è uscito un pesce più grosso e il loro peso è scemato. Oggi rispetto a 12 mesi fa quanto vale il peso di una manifestazione (magari in streaming via team o meet...) di sardine? Contare vuol dire non dare nessun peso che non sia il medesimo. A volte, nel bene e nel male, è il male minore. Ad esempio si contano i voti alle elezioni, mica si pesano in base al valore culturale del singolo che vota. (il voto di un terrapiattista vale tanto quanto quello di un luminare... ). Su dicevo di contare perchè non voglio certo dar maggiore peso a chi fa vendere più giornali o aprire link sul web. Vero che le oche col loro starnazzare han salvato Roma, però... |
user177356 | inviato il 25 Novembre 2020 ore 19:35
“ Ad esempio si contano i voti alle elezioni, mica si pesano in base al valore culturale del singolo che vota. (il voto di un terrapiattista vale tanto quanto quello di un luminare... ). „ Eh, però così porti acqua al mio mulino. Comunque, davvero, vorrei chiuderla qui. Devo dire che ti leggo comunque sempre con interesse, in questa come in altre discussioni. Ah, no, un'ultima cosa. Ho espresso considerazioni sarcastiche su Mirko. Difendo il diritto al sarcasmo, soprattutto come strumento retorico, ma credo che Mirko sia una persona rispettabile, un ottimo contributore al forum e con principi fondamentalmente condivisibili. |
| inviato il 26 Novembre 2020 ore 5:08
Ammazza che deriva sullo pseudo filosofeggiar-pubblicitario, in modalità "menage a trois" o giù di lì, che ha sorprendentemente preso l'affair Lamborghini/Battaglia... Mi limito ad un appunto personale in merito all'ultimo post, dalle connotazioni più spiccatamente in topic che è stato scritto, riportando le parti: “ Ho raccontato questo aneddoto, perché l'autorialità si esprime anche su commissione e lamentarsi per il fatto che la Battaglia ha fotografato "il × che gli pare" (sempre di Gastel questa citazione) è una critica sterile e anche un poco insensata. „ Da aggiungere a : “ 5) Vorrei soffermarmi sulla capacità o meno della Battaglia di usare scientemente le pratiche comunicative. Il semplice fatto che abbia deciso di ritrarre sempre in secondo piano la lamborghini, sfocata o di schiena è già di suo una dichiarazione d'intenti: non c'è bisogno che te la mostri sai già che la lamborghini è una macchina bellissima, concentrati invece sulle donne (bambine e adolescenti) che vivono intorno a noi. Aggiungo che è una campagna social atta a legare il brand con una fetta di pubblico (quello italiano e in particolare un pubblico colto), non una campagna pubblicitaria „ Beh, perdonerai la franchezza se faccio notare che questa tua opinione ha le caratteristiche tipiche di una castroneria, che anzichè portar chiarezza come da tuo intento, in realtà mischi cose generando confusione. Nulla da dire sull'ottimo esempio che porti del duplice modus operandi di Gastel (pag.7), ma applicarlo in un parallelismo con questa committenza Lambo a Battaglia non c'entra nulla. La sicula infatti mica ha eseguito 2 diverse linee di produzione, una seguendo i dettami della committenza, e una seconda versione scevra da vincoli, completamente e liberamente sua, per poi metterle entrambe a disposizione del cliente per la sua opzione di scelta. A quanto si è letto nei comunicati, lo scopo del committente era di vedere inserite le sue automobili nei contesti più rappresentativi della bellezza del nostro paese e in tutte le sue Regioni. Quindi non confonderei il caos causato dai social con alcuni inserimenti di queste foto, con la campagna che non si può relegare in automatico al solo contesto italico e social, limitato a Facebook, Instagram o dove diavolo per ora sono apparse. Anzi, sembrerebbe assai più plausibile che tale progetto guardasse tanto all'ambito internazionale, e che da esso possano potenzialmente derivare svariati scopi tra pubblicazioni, calendari, promo, stand, allestimenti, concessionari, libri, cartelloni... nessuno può al momento escluderlo. Pertanto se la Battaglia ha snobbato la semplice idea guida datale, presumibilmente comune a tutti i 21 fotografi coinvolti, fregandosene di focalizzare l'interesse sulle bellezze monumentali-architettonico-paesaggistiche della sua zona palermitana e le auto... Ha in modo palese cannato completamene, incentrando il succo dell'interesse su delle pseudo-bambine per un suo personale viaggio fantasioso interpretativo (Palermo lei la vede come una bambina ) e mettendo in terz'ordine il resto di quanto doveva essere invece prioritario e protagonista. Quindi nella certezza che si sta parlando indiscutibilmente della più grande e celebre fotografa italiana di sempre, altrettanto certo è che in questa per lei inedita veste nel dover interpretare una precisa e specifica committenza commerciale... Ha preso una sonora cantonata, mostrandosi un pesce fuor d'acqua in questo ambito... E di meritarsi tutte le pernacchie del caso per le modeste fotografie che ha prodotto. |
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