| inviato il 25 Luglio 2020 ore 19:55
Luinge “ quanti geologi hanno davvero visto rocce lunari? Queste sono informazioni non "civili", e pochi hanno accesso diretto ai campioni per analisi. „
La NASA è un ente civile, non militare. Le rocce lunari sono state analizzate moltissime volte da laboratori di tutto il mondo, e i laboratori ancora oggi possono chiedere dei campioni per le analisi: "NASA provides lunar rock, soil, and regolith-core samples for both destructive and non-destructive analysis in pursuit of new scientific knowledge."
curator.jsc.nasa.gov/lunar/sampreq/requests.cfm
curator.jsc.nasa.gov/lunar/
Inoltre Google ti è amico, cerca “analisi rocce lunari” o “moon rocks analysis”. Ad esempio queste sono notizie recenti:
www.reccom.org/2019/07/08/nuove-analisi-sulle-rocce-lunari-raccolte-da
www.focus.it/scienza/spazio/le-molecole-organiche-nelle-rocce-lunari
micro.magnet.fsu.edu/publications/pdf/rocks.pdf
spaceref.com/moon/modern-analysis-of-apollo-moon-rocks.html
Se poi cerchi "moon rocks analysis" in Google Libri trovi 138.000 risultati.
“ Se mi fanno vedere foto tipo quelle della sonda indiana „
Sonda indiana?. Io ho messo i link alle foto della sonda LRO, che ha scattato immagini come queste:
^ Apollo 11 landing site captured from 24 km (15 miles) above the surface by NASA's Lunar Reconnaissance Orbiter.
www.nasa.gov/mission_pages/LRO/news/apollo-11.html
^ Apollo 15 landing site imaged from an altitude of 25 km lroc.sese.asu.edu/posts/491
Vedi anche questo articolo di un gruppo di astrofili italiani:
www.grag.org/lunar-reconnaissance-orbiter-le-immagini-dei-siti-di-allu
“ Le foto che hai messo hanno tutte una notevole sfocatura degli astronauti, quindi possono essere state scattate con tempi non bassi (quanto?) „
Non ho postato foto sfocate degli astronauti. E comunque il tempo di scatto può influenzare il mosso non la sfocatura.
Gli astronauti avevano questo schema incollato sui dorsi delle Hasselblad usate sulla superficie lunare, con i tempi/aperture consigliati per le pellicole che avevano sensibilità basse, 64 ASA quelle a colori (e anche 160 nelle missioni successive all'Apollo 11) e 80 ASA quelle in bianco e nero.
Solo per le foto scattate in orbita alla superficie lunare vennero usate pellicole ad alta sensibilità, le Kodak 2475 e 2485.
Qui un PDF sulla fotografia nelle missioni Apollo, che può interessare anche ad altri visto che siamo in un forum di fotografia:
PHOTOGRAPHY EQUIPMENT AND TECHNIQUES www.hq.nasa.gov/alsj/apollo.photechnqs.pdf
Se invece ti riferisci ai filmati con la bandiera, per l'appunto sono filmati tratti da DVD che ho postato anni fa in Youtube, che per risparmiare spazio con la compressione spappola ancora di più le immagini. |
| inviato il 25 Luglio 2020 ore 21:43
Old_pentax“ Gli scettici, questo è il termine adeguato, non hanno prove, non hanno mai mostrato una foto in cui gli astronauti ubriachi escono dal bar mentre ufficialmente erano sulla luna. „
Secondo Bill Kaysing, il padre di tutta la fuffa lunacomplottista, gli astronauti erano nascosti a Las Vegas. Non sto scherzando, visto che sono pignolo per documentarmi ho acquistato il suo... ehm... libro " We Never Went To The Moon " (1976) ed è proprio questo che dice, pubblicando pure delle foto con piscine e ragazze in bikini e tavoli da gioco.
Ho scritto " ehm... libro " perché in realtà è una raccolta di orrende foto ritagliate da libri e giornali, fotocopiate e riprodotte in modo pessimo, e il testo è composto in gran parte con la macchina da scrivere:
www.diegocuoghi.it/apollo/Kaysing_LasVegas_1.jpg
www.diegocuoghi.it/apollo/Kaysing_LasVegas_2.jpg
Questo libro è considerato la "bibbia" del moon-hoax.
In questa pagina web che pubblicai tanti anni fa ho raccontato chi era Bill Kaysing e cosa sosteneva: www.diegocuoghi.com/Moon_hoax.htm |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 9:34
Non conoscevo Mr. Kaysing ma questo era il mio precedente intervento:
"Ogni tanto anche su questo forum saltan fuori ste stupidate.
C'è chi se le racconta e ci crede pure.
Insomma, la terra è piatta, del resto la mappa della terra appesa dietro la schiena del mio maestro lo era!
Mercatore? Un burlone che ha inventato un sistema di proiezione geometrico per proiettare su una sfera la terra piatta.
Ha cerchiato il quadro (!!!???!!¿¿¿} Eeeek!!!
Andare sulla luna??
Non è possibile! Se la terra è piatta non esiste l'effetto fionda che lancia le astronavi chissà dove.
Gli astronauti americani?
Una banda di ubriaconi che venivano nascosti in un bar dell'Arizona ben rifornito di Wiskey.
Infatti quando uscivano dalla navicella non stavano in piedi e venivano messi in quarantena perché puzzavano di alcool come le capre.
Gli astronauti russi?
Ubriaconi anche loro, solo che li nascondevano in siberia in una dacia ben fornita di vodka.
Le foto e i filmati?
Realtà virtuale e ottimo uso di Photoshop.
Photoshop?
L'hanno inventato alla NASA con la collaborazione dei russi alla fine degli anni '50.
Poi, decenni dopo, hanno costituito una societá di nome Adobe con la quale hanno fatto un sacco di soldi vendendo a noi fessacchiotti questa strana applicazione.
I satelliti? Il GPS?
Una palla clamorosa.
L'atmosfera? Le onde radio?
Frottole.
Ma fate delle foto e parlate di peperonate magari ci capite di più.
Io vivo sulla terra che è rotonda (a forma di pizza napoletana) e non mi faccio tutte queste pippe.
Adesso vi saluto perché ho appena pestato un po di sugo al pomodoro misto ad acciuga e sono un po in difficoltà. "
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| inviato il 26 Luglio 2020 ore 10:10
seguo |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 10:26
Come ovvio, considerata la competizione tecnologica e le ragioni militari, il primo allunaggio fu seguito dai russi con grande attenzione. Dopo la caduta del muro di Berlino, in pochi mesi la Russia "si aprì al mondo" lasciando entrare giornalisti senza limitazioni, se non quelle di non accedere nei lochi militari troppo delicati, che se ben ricordo, concernevano i super bombardieri "invisibili" e poco altro, cioè quello che le spie della NATO non erano ancora riuscite a documentare. Ai giornalisti che volevano vedere anche quelli, un ufficiale rispose... "non esageriamo!" Una missione tedesca si recò in Russia per intervistare gli scenziati preminenti alle missioni spaziali, per conoscere come avevano vissuto le missioni americane andate a buon fine, mentre le loro erano fallite perlopiù in incidenti alla partenza o abortite poiché in ritardo tecnologico o precedute dagli allunaggi americani (i russi avevano pronto un modulo di allunaggio grosso come una FIAT punto ma per un solo astronauta e solamente per questo avrebbero fatto una figura barbina...). Gli scenziati russi confessarono di aver provato "cattiva" invidia per gli americani, ma di avere in ogni caso "tifato" per loro affiché tutto andasse bene. Dubbi sulla veridicità delle missioni americane, mai emersero. In verità le prime illazioni negative sugli allunaggi, apparsero negli anni a venire in ambienti "postmodernisti" o ideologicamente avversi al mondo occidentale, in particolare agli americani, per non far sfigurare troppo quello sovietico ormai in dismissione e salvarne in qualche modo l'esperienza comunista uso propaganda. Nell'anno che seguì il "crollo del muro", vivevo in Germania già da qualche anno ed avevo delle difficoltà di salute che mi costrinsero a stare in casa la maggior parte del tempo e di questi documentari ne feci scorpacciate... Purtroppo quelli che vedo oggi nelle tv, sono dei riassunti confezionati in guisa di romanzo tratti dal materiale generale. Le "revisioni storiche" fatte dai tedeschi nell'immediato dopomuro, erano accuratissime e spettacolari... |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 10:53
A parte il caso specifico della discesa o meno dell'uomo sulla Luna, quello che più mi preoccupa del negazionismo in generale è il fatto che fondamentalmente si alimenta della progressiva scomparsa dei testimoni diretti e, quindi, del fatto che gli eventi diventino "storia" nel senso pieno del termine.
All'inizio si nega la credibilità dei testimoni stessi, ma con armi ancora spuntate per il fatto che la parola di chi ha toccato con mano contro quella di chi nemmeno era presente non valgono entrambe 1; poi però la cosa si ingigantisce man mano che diventa impossibile un contraddittorio diretto con i protagonisti.
Si tratta quindi della negazione della storia in quanto tale e della credibilità dei metodi che questa utilizza per tramandare le informazioni.
Un po' come per il fanatismo religioso che pretende di giudicare la scienza senza prendere in considerazione e studiare la mole di lavori che questa produce a spiegazione e testimonianza delle proprie teorie e scoperte.
Il fatto è che se realmente non ci si deve fidare degli uomini, il primo di cui il negazionista dovrebbero imparare a diffidare è colui che non ha toccato con mano: cioè dovrebbe diffidare di se stesso.
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| inviato il 26 Luglio 2020 ore 11:27
“ A parte il caso specifico della discesa o meno dell'uomo sulla Luna, quello che più mi preoccupa del negazionismo in generale „
Concordo in tutto. Il problema peggiore è il negazionismo a prescindere, che obbedisce a strategie di propaganda e dei fatti non si cura. Il fazioso sa che se ripete le medesime fandonie all'infinito, queste assurgeranno a verità proprio per il progressivo venire meno dei testimoni diretti e strettamente correlati. Ricordo che nel dopomuro molti dettagli e dati (soprattutto responsabilità e conteggi delle vittime) sulla seconda guerra mondiale vennero corretti e i tedeschi (che ne erano i maggiori interessati) approfittarono in questo dei buoni rapporti tra il cancelliere Helmut Kohl e Gorbačëv. Oggi però le stesse "imprecisioni" si ritrovano pari pari sulle varie Wikipedia... |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 17:09
C'è una cosa che mi da molto da pensare e che potrebbe dare la stura a uninfinità di pensieri, anche malevoli.
Ci sono tantissimi filoni di complottismo.
Molti sono in negativo: si negano le evidenze storiche della shoah, si nega l'arrivo dell'uomo sulla luna, si negano i vantaggi e i benefici delle vaccinazioni che risponderebbero a un complotto delle case farmaceutiche, si nega anche il COVID che sarebbe uno stratagemma politico per non farci più uscire di casa e comprare merci (a vantaggio di chi andrebbe, è ancora da chiarire però è così...).
Poi ci sono i complottismi, per così dire, in positivo: si crede in qualcosa di ridicolo e antistorico.
Allora, ecco la congiura dei Savi di Sion (c'è caduto anche il senatore Nonmiricordochifosse, il paladino delle associazioni dei consumatori), ecco che Giovanotti ci racconta di una misteriosa riunione in cui i dieci (o venti, non li ha contati bene neppure lui) più ricchi e potenti della Terra decidono ad arbitrio le sorti del mondo (a proposito, cosa ci faceva lui la in mezzo???).
Mi domando come mai nessuno abbia montato una teoria complottistica su Gesù. Intendiamoci, limitata al mero ambito storiografico o documentale, la sacralità della figura non si tocca e non ha neppure bisogno della storia per sussistere. Se Domineddio ci dice che uno è suo figlio, non c'è ragione di credere che menta e non c'è neppure bisogno della storia a giustificare le Scritture: l'esegesi ci dice che moltissimi passi hanno chiavi di lettura simboliche, metaforiche (pensiamo solo alla creazione in sette giorni...).
La storia è altra cosa, e non sarebbe neppure difficile costruire delle teorie.
La figura dell'Uomo di Nazatreth non ha nessun riscontro storico documentale.
Tra il periodo della sua esistenza e delle sue azioni e le prime scritture che ne parlano - i Vangeli - c'è un gap temporale di molti decenni.
Questo significa il racconto della vita di Gesù fu tramandato oralmente e senza nessun controllo sui passaggi che portarono, in tempi prossimi al 100 d.c. alla comparsa dei primi scritti.
Ora, nessuna verità storica verrebbe accettata supinamente quando poggiata su presupposti così fallaci, però i libri di testo di storia (NB, di storia, non di religione) sono pieni della cronaca (...!!??) della vita di Gesù e delle sue opere, quando magari non parlano di eventi recenti e certi come quelli del novecento.
Sotto, complottisti. Divertitevi!!
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user155906 | inviato il 26 Luglio 2020 ore 17:19
“ libri di testo di storia (NB, di storia, non di religione) sono pieni della cronaca (...!!??) della vita di Gesù e delle sue opere „
devi aver frequentato delle scuole particolari, ne nei miei, ne in quelli dei miei cugini, ne in quelli dei miei nipoti o nei libri di storia dei miei figli ho mai letto le avventure di gesù... |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 17:26
È semplice: i complottisti non hanno nulla da dire perché la faccenda delle religioni l'hanno inventata i loro avi usando la stessa logica.
Il complottismo è una forma mentis secondo la quale l'importante non è conoscere ma è dire la prima stupidaggine che ti passa per la zucca.
Chi ha questa ehm... dote ... la pratica a 360 gradi.
Quindi: niente luna, terrapiatta, streghe e maghi, dei e affini, ecc. ccc.
In ambito fotografico, ad esempio, viene spesso applicata anche nei confronti dell'EVF che alcuni lo ritengono un oggetto diabolico frutto di un complotto tecnologico.
Siamo ben messi.
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| inviato il 26 Luglio 2020 ore 19:04
“ Oggi però le stesse "imprecisioni" si ritrovano pari pari sulle varie Wikipedia... „
Wikipedia non è una fonte attendibile e “autorevole”. Se va bene (se chi vi scrive rispetta le regole) dovrebbe contenere solo informazioni ricavate da fonti autorevoli ed “enciclopediche”, non opinioni personali, ma molto spesso non è così.
Il brutto è quando la fuffa complottista contamina studi che dovrebbero essere seri e scientifici.
Avete presente quando nei cartoni animati c'è un personaggio al quale cade la mascella sul tavolo? ecco, io mi sono sentito proprio così quando anni fa, leggendo uno studio sui disegni di Leonardo da Vinci nelle collezioni reali inglesi, scritto da Carlo Pedretti, uno dei maggiori studiosi di Leonardo, se non proprio il n.1, a pag. 134 trovai questa frase: “ Secondo prove documentarie pubblicate di recente, Leonardo sarebbe stato uno dei “Gran Maestri” della “Prieuré de Sion”, una specie di loggia massonica in Francia, che risale al secolo XII… ”.
Non potevo credere che Pedretti si fosse fatto abbindolare da quei tre furbastri di Baigent, Leigh e Lincoln, autori del best-seller mysterico “ Il Santo Graal ”, definito da Umberto Eco “la madre di tutta la fuffa pseudostorica”. Eppure era proprio quella la “fonte documentaria” citata, una indagine molto fantasiosa e romanzata sul mistero di Rennes Le Chateau, quello che poi diede origine a “ Il Codice da Vinci ” e a molti altri libri precedenti che Eco nel “ Pendolo di Foucault ” definiva “i diabolici”. Un libro che basa le ipotesi storiche su una serie di condizionali: sarebbe, avrebbe, potrebbe, avrebbe potuto… e su pseudo documenti antichi, che in realtà sono dattiloscritti depositati negli anni '50 alla Biblioteca Nazionale di Parigi dal mistificatore Pierre Plantard… ma mi fermo qui perché sarebbe lungo raccontare tutta la storia. Arturo Iannaccone l'ha "decifrata" molto bene in questo libro: www.sugarcoedizioni.it/rennes-le-chateau-una-decifrazionemario-arturo-
Umberto Eco nel suo romanzo che preferisco, “ Il Pendolo di Foucault ” (1988), racconta di tre redattori di una casa editrice di mystero che inventano a tavolino “Il Piano”, un complotto storico che parte dal medioevo e si dirama per i secoli seguenti influenzando la storia europea. Quello che gli sconsiderati non prevedono è che poi il loro finto complotto viene preso per vero da una setta di “credenti”, e che per loro le cose prenderanno una brutta piega.
Se qualcuno non conosce “ Il Pendolo di Foucault ”, lo consiglio davvero, io l'ho letto tre volte e oggi, dopo aver scritto questo messaggio l'ho ripreso in mano… ci sarà la quarta? o è la quinta? non ricordo bene.
E ora mi viene in mente un'altra cosa (inquietante!), pure Umberto Eco venne sospettato dai complottisti esoterici di essere nientepopodimeno che l'ultimo Gran Maestro del Priorato di Sion!  |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 19:19
basta puntare hubble e si vedono le tracce dei residui lasciati sulla luna, compresi dorsi e gli obiettivi hasselblad |
| inviato il 26 Luglio 2020 ore 19:25
“ Leonardo sarebbe stato uno dei "Gran Maestri" della "Prieuré de Sion", una specie di setta massonica in Francia che risale al sec. XII.. „ ma che dici!!! il suo nome era Leonard Vincent nato nel 1954 nel Wisconsin e tornato nel 1988 indietro nel rinascimento e mai più tornato ai giorni nostri |
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