| inviato il 25 Giugno 2020 ore 22:13
@Sceriffoh725 ... ma l'arte abitava in loro, non era dettata da null'altro. IL cercare mecenati è umano visto che l'essere umano per vivere deve comunque nutrirsi. Di artisti riconosciuti tali postumi e morti in miseria ne è pieno il mondo... 
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| inviato il 25 Giugno 2020 ore 22:23
Infatti, ma se non la portavano a conoscenza dei molti forse manco se sarebbero accorti di averla. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 9:58
"L'estetica è la madre dell'etica. Le categorie di buono e cattivo sono – in primo luogo e soprattutto categorie estetiche che precedono le categorie del bene e del male . In etica non tutto è permesso , proprio perché non tutto è permesso in estetica.[...] L'arte perciò non è un sottoprodotto dell'evoluzione della nostra specie, bensì proprio il contrario.[...] è, per dire le cose fino in fondo, la meta della nostra specie. "
Iosif Aleksandrovič Brodskij
Padroneggiare un linguaggio è una meta da conquistare e " non tutto è permesso " poiché non tutto ha senso compiuto. Siamo ben lontani dalle garrule idee che i forum fomentano, prima fra tutte quella che ogni balbettio - ciò che Matteo definisce giustamente "spazzatura digitale"- abbia di per sé valore: puro infantile narcisismo da cui bisogna liberarsi se si vuole diventare umanamente ed espressivamente adulti.
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| inviato il 26 Giugno 2020 ore 9:59
“ Da ingegnere ti posso dire che creatività ed arte non sono sinonimi. „
Certo, Alessandroprof. Infatti io avevo scritto che l'arte viene influenzata da vari fattori tra cui la creatività.
“ Quindi, dal mio punto di vista, un artista nasce come tale, perchè per sua natura vede ed applica concetti che vanno oltre il rispetto della pura razionalità anche se conservata nel metodo. „
Però l'arte si sviluppa anche in base al contesto in cui l'artista vive: se si vive in un contesto molto stimolante e creativo l'arte subirà uno sviluppo diverso rispetto ad un ambiente con pochi stimoli. Per questo ho dei dubbi che artisti si possa essere tali solo nascendo.
Un bambino che nasce in una famiglia di artisti avrà un sviluppo diverso da uno che nasce in una famiglia che non si interessa di arte (o se ne interessa molto poco). |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 10:17
Scianna ha sempre preso le distanze dal concetto di artistico, ma ricordo un'intervista dove parlava di talento e spiegava come agli inizi conoscesse un ragazzo con un enorme talento, ma che si basava solo su questo, mentre lui di talento nè aveva meno, ma ci metteva molta applicazione e impegno.
Scianna ha raggiunto dei risultati, la persona talentuosa alla fine no proprio perchè anche se si ha una predisposizione questa va affinata, alimentata e sviluppata.
C'è un po' la figura romantica dell'artista che crea di getto con la sua arte già in testa e dentro di se... bè non è praticamente mai così e non lo è in genere nemmeno in fotografia.
Certo il colpo di fortuna capita e magari si fa 1 bel lavoro, ma per avere una serie di foto o di opere interessanti e valide...bè non è fortuna, non è nemmeno che uno ci è nato, in genere dietro c'è esercizio, prove, studio e preparazione |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 12:23
“ Scianna ha sempre preso le distanze dal concetto di artistico, ma ricordo un'intervista dove parlava di talento e spiegava come agli inizi conoscesse un ragazzo con un enorme talento, ma che si basava solo su questo, mentre lui di talento nè aveva meno, ma ci metteva molta applicazione e impegno.
Scianna ha raggiunto dei risultati, la persona talentuosa alla fine no proprio perchè anche se si ha una predisposizione questa va affinata, alimentata e sviluppata. „
Il problema è che l'arte diventa tale quando viene riconosciuta dagli altri e per uscire necessita di qualcuno che la sappia veicolare nel modo giusto. Ci sono fotografi bravissimi i cui lavori rimangono sconosciuti e altri che, pur meno validi, vengono fatti circolare negli ambienti giusti e solo così possono essere conosciuti. Purtroppo oggi anche il mondo dlel'editoria e dei circuiti promuove poco e nulla gli emergenti. Così solo chi oltre ad autoprodursi sa anche promuoversi nel modo giusto (anche vendendo un po' di fumo) risce ad emergere |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 12:28
Già, pensavo ad esempio a Battiato, che diventò famoso per aver prodotto alcuni album TunZ TunZ (per l'epoca) come l'era del cinghiale bianco e voce del padrone… Eppure il suo pensiero volge su tutt'altre tematiche. Lui è prima di tutto un mistico e i miei album preferiti sono quelli come Caffe della Paix o Apriti Sesamo. Se però non avesse prodotto alcuni album TunZ TunZ negli anni '70 e '80 probabilmente non avrei mai avuto il piacere di scoprirlo neanche per la sua opera che apprezzo. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 13:20
Uno chiede consigli su come migliorare i propri scatti, e si ritrova a leggere le frasi di Iosif Aleksandrovič Brodskij.  |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 13:20
Sicuramente dove è come ci si propone cambia le cose, per questo parlavo di target di pubblico.
Peró questa cosa ho notato che diventa un alibi spesso un po' ridicolo per gli amatori.
Si arriva al ragionamento che x sia famoso perché ha le conoscenze e che io non sono famoso perché non ho questi agganci.
Può essere ma gran parte delle volte banalmente non ci si rende conto del proprio livello
Per questo io credo che il confronto anche con persone diverse può arricchire, capire cosa c'è intorno e cosa davvero stiamo dando noi non è così banale |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 13:23
A me la fama non interessa affatto. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 13:36
“ Si arriva al ragionamento che x sia famoso perché ha le conoscenze e che io non sono famoso perché non ho questi agganci „
è una questione di essere portati o meno per le pubbliche relazioni. I fotoamatori in genere rimangono soddisfatti del solo scattare o condividere i propri scatti in detrminati ambienti ristretti; i professionisti hanno altri giri. Per fare il fotografo oggi non basta solo saper scattare bene. Una volta, se trovavi un editore, pensava lui alla promozione e distribuzione. Oggi se vuoi fare un libro te lo devi pagare e se vuoi recuperare i soldi spesi devi riuscire a vendere le copie stampate. Non so a voi, ma a me questo aspetto non interessa proprio, mica ci devo vivere con la fotografia |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 13:49
Infatti si parlava di critica e autocritica e del luogo di pubblicazione delle foto per raggiungere lo scopo di ricevere i commenti desiderati |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 15:21
“ Uno chiede consigli su come migliorare i propri scatti, e si ritrova a leggere le frasi di Iosif Aleksandrovič Brodskij. MrGreen „
Dura la vita!
In ogni caso la riflessione vale per novellini e navigati, naïfs e scafati. |
| inviato il 26 Giugno 2020 ore 18:33
Penso che l'autocritica debba sempre accompagnare un buon fotografo,perché nella fotografia non si smette mai di imparare...ti accorgerai tra qualche anno che le foto che hai scattato adesso ti sembreranno orribili ( questa secondo me è la base per crescere)
Le critiche altrui dipende da chi sono fatte,se ritieni che le foto di chi ti sta criticando siano di un livello superiore al tuo allora nel 90% dei casi hanno ragione:) |
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