| inviato il 19 Aprile 2020 ore 17:30
E che devo dirti Michele... ormai sei partito in quarta e non ti ferma più nessuno! |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 22:31
Diciamo che sono atratto da questa retro proiezione, peró non posso escludere la fattibilità dovuta dalla praticità. Chiaro che se fisicamente non trovo un posto dovrò accontentarmi del classico telo anche se mi dispiacerebbe. Tutto dipende anche da come questo 70-125 riesce a fare. Se mi da possibilità ok altrimenti opto quello che posso. |
| inviato il 20 Aprile 2020 ore 23:39
Pantom:
"Invece vorrei virare la discussione sui teli. C'è qualche telo specifico? Marche materiali ecc."
Premetto che non sono esperto, ma in attesa che tu riceva dritte e consigli vorrei solo porre alla tua attenzione alcuni cenni su eventuali parametri da valutare.
1) Planeità: ci sono vari sistemi per ottenerla ma con risultati diversi. Ci sono teli avvolgibili montati su stativo, altri con molle di trazione, altri ancora fissi motorizzati oltre a quelli applicabili a parete ecc...
2) Gain: varia in base al materiale, al colore, alla eventuale trasparenza e influisce sul livello di luminosità e sul contrasto; da valutare anche in base alla lampada di cui si dispone e all'ambiente.
3) Diffusione: qui abbiamo schermi lucidi, opachi, perlinati, lenticolari ecc..., ognuno riflette diversamente la luce; da scegliere in base alla posizione degli osservatori, alla distanza e alla loro localizzazione nella sala rispetto ad esso, tenendo conto che questo parametro influisce sull'angolo di visione di ognuno.
4) Colore: anche qui la scelta non manca, ci sono tutte le gradazioni possibili, l'importante è che sia neutro. Questo parametro influisce sulla riflettanza quindi è da tenere in considerazione particolarmente nel caso di retroproiezioni dove un maggior assorbimento è garanzia di assenza del fastidioso hot-spot, ma nello stesso tempo richiede una lampada più luminosa; inoltre più assorbe e meno sarà fluttuante l'immagine: quindi da valutare sempre in base a cosa vogliamo ottenere.
5) Double face o single face: anche qui occorre tener conto se si vuole proiettare da un lato oppure vogliamo una fronte-retroproiezione contemporanea.
6) Avvolgibilità: considerare lo spazio disponibile nel locale e/o le necessità di trasporto.
Per la retroproiezione ci sono le soluzioni più eteroclite possibili.
Qui puoi dare un'occhiata generale alle tipologie:
www.schermionline.it/
Intanto valuta bene le tue esigenze e poi chiedi, così potrai ricevere consigli dai più esperti. Io te ne do uno solo: prima di comprare prova (tanto) e se compri a distanza fallo con possibilità di restituzione perchè qui contano molto anche le tue preferenze.
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| inviato il 21 Aprile 2020 ore 0:40
Mi state facendo venire la voglia di proiettare.
Ho praticamente tutto, soprattutto le dia 6x6 di mio nonno fatte in giro per l'Italia in motocicletta (ora la Rolleiflex ce l'ho io).
Ho proiettore (credo si chiami P66) Rollei 6x6, ho un Carousel che ho comprato quando io facevo diapositive e ho anche il telo (anch'esso ereditato) luminal color 130x130. È perlato non so se c'è in giro di meglio ma non avendo budget per ora me lo faccio andare bene.
Scusate la banalità ma tranne il proiettore Kodak tutto il resto è degli anni 60 e va ancora meravigliosamente....
Carlo |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 11:03
Scusa Carlo, ma qualcuno, o qualcosa ti impedisce forse di farlo?
Le conoscenze le hai (e non ne occorrono tante), il materiale da proiettare ce l'hai e, come con i proiettori, ne hai su due formati e in casa un minimo di spazio libero non credo ti difetti... in pratica devi solo vincere la pigrizia!
Dai, stasera prova... e domani raccontaci  |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 11:16
Ah Michele, a proposito, c'è poco da vedere come rende il Golden Navitar... è di gran lunga il migliore obiettivo della sua categoria, superiore anche all'osannato, e quasi omologo Ektapro Select e non solo... rivaleggia pure con i migliori fissi che trova nel suo sufficientemente ampio range di focali coperte, cosa questa che in realtà è anche nelle notevoli possibilità dell'altro zoom Ekrapro Select (l'87-200/3,5) e pertanto diciamo che non mi sorprende insomma, credimi, sei in una botte di ferro! |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 14:35
Paolo, quello che dicevo era vedere se riuscivo con semplicità e comodità senza troppi problemi a mettermi un telo per la retro proiezione. con un 85 mm ci riesco appena, vedo se con il 70 mm riesco bene e con semplicità comodità quello che con 85 mm non riuscivo, altrimenti prendo il classico telo e morta li.
per quanto riguarda la qualità dell'obiettivo ho trovato un po' di info sui forum inglesi e americani, ma nulla di più, sembra sconosciuto questo obiettivo |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 14:52
per quanto riguarda la qualità dell'obiettivo ho trovato un po' di info sui forum inglesi e americani, ma nulla di più, sembra sconosciuto questo obiettivo
E' sempre la stessa storia: la diapositiva (e con essa tutto il mondo che le gira intorno) era allora, e continua a essere ora, una perfetta sconosciuta
Una cosa patetica... per non dire squallida  |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 15:58
Manifesto la mia ignoranza:
Ma come funziona una retroproiezione?
cosa serve?
dove si mettono proiettore ed eventuale telo?
Ai tempi ricordo di non aver acquistato un rollei 50mm (da retroproiezione?). Non l'ho preso (di seconda mano) perché mi sarebbe servito un telo troppo ampio.
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| inviato il 21 Aprile 2020 ore 18:55
Nella proiezione normale il proiettore è posto alle nostre spalle e proietta su un telo posto davanti a noi.
Nella retroproiezione noi siamo sempre posti davanti al telo ma il proiettore non è alle nostre spalle bensì alle spalle del telo.
Nel primo caso noi vediamo l'immagine RIFLESSA dal telo mentre nel secondo noi vediamo l'immagine ATTRAVERSO il telo che in questo caso quindi sarà per forza di cose semitrasparente. |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 19:49
A proposito Gsabbio, non esiste un obiettivo specifico per retroproiezione visto che per loro valgono le stesse regole degli obiettivi da ripresa.
Al che quindi se si ha molto spazio per proiettare si usa il tele in modo da lasciare molto spazio a disposizione degli spettatori, al contrario, se cioè non si dispone di molto spazio, si preferisce una focale corta.
Ovviamente nel caso della retroproiezione, dove cioè lo spazio dietro allo schermo è di fatto spazio sottratto alla disponibilità degli spettatori, si tende a preferire le focali più corte. |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 19:57
Proprio mai vista...
ne vale la pena?
si trovano ancora gli schermi? |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 20:31
Gsabbio:
oltre alle esaurienti spiegazioni di Paolo aggiungerei qualcosa sulle modalità di fruizione.
Nella retroproiezione centrale è il livello di trasparenza/assorbimento dello schermo. La resa cambia notevolmente in base a tale parametro. Ci sono teli in cui l'immagine viene retroproiettata per la mancanza di spazio nel collocare il proiettore davanti ed altri usati per rendere l'immagine fluttuante, simulando in alcuni casi anche un ologramma.
Se il telo ha un alto livello di trasparenza, conviene usare ottiche decentrabili e collocare il proiettore in basso con le dia invertite; ciò perchè il maggior nemico degli schermi trasparenti è l'hot spot. Se metti il proiettore in asse gli spettatori vedono il "sole" al centro dello schermo, ecco perchè occorre sistemarlo in modo tale che il fascio delle semirette che partono dall'ottica e formano l'hot spot non incroci (o incroci il meno possibile) l'angolo di visione degli spettatori: ragion per cui le ottiche più gettonate a tal proposito sono i grandangoli decentrabili (dal 60 in giù). In questo caso occorre fare molta attenzione alla distribuzione del pubblico, meglio una sala a corridoio piano che discendente con posti raccolti.
Nel caso invece in cui si decida si porre il proiettore dietro allo schermo ma si voglia rendere la retroproiezione come una proiezione frontale si deve optare per schermi scuri (assorbenti). In questo caso occorrerà una lampada più potente, ma il vantaggio è che qui lo schermo riuscirà bene a "schermare" l'hot spot con conseguente libertà di scelta della focale e della posizione degli spettatori.
Schermi? Hai solo l'imbarazzo della scelta.
PS:
lo conosci questo dispositivo che se accoppiato ad ottiche a diaframma variabile, consente di creare dissolvenze?
kxcamera.com/S-85-210MA-Z1.html |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 20:49
Ne vale la pena Gsabbio?
Facciamo così: hai presente vero quella che per te è stata, proprio a livello della fruizione visiva delle immagini, la più bella proiezione che tu abbia mai visto in vita tua?
Bene: adesso prova a tornare con la mente a quei momenti, prova a tornare all'interno delle sensazioni che hai provato, alla essenza ultima di quelle sensazioni.
Ci sei adesso?
Bene!
Getta tutto... al confronto fa ridere! |
| inviato il 21 Aprile 2020 ore 22:27
“ lo conosci questo dispositivo che se accoppiato ad ottiche a diaframma variabile, consente di creare dissolvenze?
kxcamera.com/S-85-210MA-Z1.html „
Mai visto, ma da quello che capisco non fa dissolvenze, controlla gli zoom. |
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