| inviato il 29 Aprile 2017 ore 21:27
“ E pensare che si è arrivati vicino ad un incontro di boxe! MrGreenMrGreen „
e io che avevo preso i popcorn |
| inviato il 29 Aprile 2017 ore 22:40
Da battutista, oltre a farle le apprezzo e le incasso. 
Mi spiace che non operiamo in videochat per verificare che non ho mai avuto il coltello tra i denti, la bavetta alla bocca, lo sguardo alterato, i solchi tra le sopracciglia.
Confermo anche di non avere mai avuto alterazioni nella frequenza cardiaca...ma ho semplicemente trovato qualcosa di indigesto che con fermezza non mi è riuscito di far passare in cavalleria, e più saggiamente soprassedere.
Quindi con immutata serenità d'animo ho già relegato il tutto nel dimenticatoio e colgo occasione per porgere virtualmente un ramoscello d' ulivo, con immutata sincerità, alla controparte che avrei piacere almeno questo possa leggere. O qualche amico segnalarglielo.
Da domani, per quel che mi riguarda, se mai capiterà sarò nelle condizioni di rivolgermi eventualmente a lui, come non fosse mai successa alcuna divergenza...per avere così modo di poter ricominciare... 
Quella tra i puntini è l'ultima, ovvia, battuta.
OK Angus? O mi detesti ormai irrimediabilmente?
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| inviato il 29 Aprile 2017 ore 23:06
Giobol, per quel che mi riguarda ti investirei ufficialmente dell'incarico di tenere l'intera contabilità, aggiornata in tempo reale, del numero di pagine scritte di troppo per raggiungere le risposte definitive ai quesiti iniziali dei topic del Forum.
Temo che l'impegno che ti verrà richiesto, necessiti delle tue immediate dimissioni dalla tua odierna occupazione.
Per lo stipendio accordati con Juza.
Per i termos di caffè rivolgiti al tuo barista.
Infine, In Topic, almeno questo, la costante ricorrente e perpetua è quella di sovraccaricare l'importanza attrezzistica.
Alla faccia di funamboli e trapezisti.
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| inviato il 30 Aprile 2017 ore 19:38
Non mi pare che si stia sopravvalutando così tanto la componente attrezzistica; il fatto è che avere il meglio e non saperlo valorizzare ti lascia nell'anonimato da cui sei partito, ma avere il meglio e saperlo valorizzare, alla fine fa la differenza. Poi si può discutere su cosa si intenda per "meglio", e probabilmente non sarà identico in tutte le situazioni, per tutti i generi fotografici e nemmeno per ciascun fotografo.
Però vorrei sottolineare che il saper o non saper valorizzare l'attrezzatura è un mix di capacità artistiche (l'occhio) e di conoscenze tecniche, quindi non è così sbagliato il concetto secondo cui una buona produzione fotografica nasce da un equilibrio tra tutte le componenti.
Il riferimento che facevo un paio di giorni fa allo stampatore di HCB, era anche e soprattutto riferito al fatto che anche all'epoca se le stampe che presentavi non erano mediamente più che buone ricevevi più critiche che applausi; mi pare che nella fase di stampa, la conoscenza tecnica abbia il suo bel peso, o sbaglio? |
| inviato il 01 Maggio 2017 ore 0:36
“ Non mi pare che si stia sopravvalutando così tanto la componente attrezzistica „
Certo, non in particolar modo in questo topic ma la mia considerazione, o meglio...ehm... battaglia persa, è rivolta al trend dell'intero sito, o meglio ancora dei tempi.
Il forum più frequentato e di maggior successo non a caso è quello Fotocamere, e se ogni tanto si leggono vari di quei topic, ecco che emerge la costante e perpetua idea, errata, di che cosa sia fondamentale nel mondo della Fotografia. 
Non sbagli. La catena della qualità che dipende da ogni anello, ancor maggiormente in maniera superiore nell'analogico a cui facevi riferimento, dove bastava un singolo elemento per compromettere o influire negativamente sul tutto.
Se pensi alla sola fase della camera oscura del B/N con la qualità di un bagno chimico, la sua freschezza o conservazione, l'esatta temperatura, la manualità alle prese con tank e spirali, passaggi decisivi che non permettono errori fino al lavaggio agli imbibenti estrazione spirale ed asciugatura, ritaglio e poi ingranditore...un granello in uno di questi passaggi, un gesto infelice e via con un negativo compromesso con rigature, bolle d'aria, sovra o sottosviluppo...e poi qualità dell'ottica dell'ingranditore... capacità nel ritocco con pennelini e china...
Tutto questo per dire che oggi col digitale quella catena della qualità è enormemente semplificata anch'essa, così come nella fase di ripresa.
Chiarisco che sono felicemente utente digitale, ma con la consapevolezza che questa "condizione" semplificata comporta.
Concludo ribadendo, per la felicità di chi non sopporta o trova assurde graduatorie e percentuali , il mio sunto alla questio posta nel topic.
In generale, escludendo qualsiasi riferimento ed uno speciico settore, indico :
- Capacità (Talento e Tecnica) 80/90%
- Attrezzatura 10/20%
P.S. - @ Giobol...
Ma cos'hai pentimenti del giorno dopo che ti fanno cancellare le risposte?
Manco fossi un'estemporanea amante con la quale ti sei pentito di esserti congiunto, il mattino dopo.
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| inviato il 02 Maggio 2017 ore 8:41
“ Certo, non in particolar modo in questo topic ma la mia considerazione, o meglio...ehm... battaglia persa, è rivolta al trend dell'intero sito, o meglio ancora dei tempi. „
In questo senso sono pienamente d'accordo, ma purtroppo viviamo in un'epoca in cui per molti è sempre più facile (leggi "comodo") cullarsi nell'idea che la tecnologia risolva da sola le nostre lacune personali.
Mi vengono in mente i rimbrotti degli adulti (e il NIET dei miei genitori ), quando ero un ragazzino, per il fatto che le prime calcolatrici tascabili iniziavano a prendere piede tra i banchi di scuola; rimbrotti che poi si rivelarono almeno in parte profetici qualche anno più tardi, quando ormai nella scuola ci insegnavo e gli alunni delle superiori se ne stavano con le braccia conserte, durante i compiti in classe, in attesa che qualche loro compagno gli passasse la calcolatrice per eseguire una semplice operazione aritmetica a due cifre; e non era solamente pigrizia, ma vera e propria ignoranza, perché venivano regolarmente "sgamati" durante le interrogazioni a tu per tu.
Il fenomeno della tecnodipendenza ha una portata ben più vasta della sola fotografia e dipende dal non avere più coscienza del fatto che l'attrezzo, per quanto sofisticato possa essere, non ha una volontà propria e continua ad eseguire solamente ciò che tu gli fai fare: se tu non sei più in grado di raggiungere certe mete, anche l'attrezzo si fermerà sui primi gradini della scala. Poi è anche vero che chi riesce ad uscire dal "piattume" massificato c'è e (spero) ci sarà sempre. |
user46920 | inviato il 02 Maggio 2017 ore 9:44
“ per molti è sempre più facile (leggi "comodo") cullarsi nell'idea che la tecnologia risolva da sola le nostre lacune personali. „
quando è la macchina che fa la foto .. si cerca di avere quella migliore: la più veloce in AF, la più risoluta in dettaglio, quella con maggior gamma dinamica, quella che fa tutto da sola, quella che sbaglia meno l'esposizione, quella più punta e scatta ... quella che basta premere il pulsantino e vedrai che qualcosa salta sempre fuori, quella che su 400 scatti in 30 secondi qualcosa avrò preso di buono ... ecc, ecc ...
come fa l'uomo medio a non dare importanza alla tecnologia, quando vive praticamente sulla speranza che essa sopperisca alla mancanza di tecnica ???
... siccome la fotografia la vogliono fare tutti, allora si cerca di farla nel modo più semplice e banale possibile .. per cui, normalmente si crede che la tecnologia possa risolvere tutto, anche l'incompetenza. |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 10:33
Sembrano le discussioni tra "sacro e profano".
La tecnica ovviamente rappresenta sempre il profano, mentre l'occhio é il sacro. Consapevolezza (del fine), idea, talento, occhio, tecnica e se vogliamo anche attrezzatura. Non esistono graduatorie. Tutto diviene "sacro" nel momento il cui ogni ingrediente utilizzato diventa necessario per raggiungere tale espressione/risultato.
@Remember: Fontana? E allora Ansel Adams, Minor White, Galen Rowell, Ward, Cornish and much more...come vedi dipende molto dal fine. Se stai in Scozia, sopra una scogliera, con i venti a 150kmh forse un buon cavalletto é meglio avercelo.
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| inviato il 02 Maggio 2017 ore 11:47
Beckerwins, infatti il problema dello stilare graduatorie di questo tipo risiede nel fatto di non avere ben chiaro che l'importanza di questo o quell'elemento è relativa al fotografo, a ciò che vuole ottenere, alle sue conoscenze, abilità ecc., alle situazioni che affronta ecc.
- con l'occhio da solo si fotografa? No, ma nemmeno si dipinge, si scolpisce ecc. Se Leonardo non avesse avuto le conoscenze tecniche che aveva, forse non sarebbe stato Leonardo (e dipinse persino poco: sono di più le sue opere di carattere tecnico/scientifico)
- con l'abilità tecnica da sola si fotografa? No, devi almeno avere qualche cosa da raccontare, qualche cosa da far vedere in modo diverso dal solito ecc., e poi uno straccio di scatola con un foro devi pur averlo
- con la sola tecnologia si fotografa? A meno di non voler continuare a chiamare Fotografia (con la F maiuscola) ogni cosa che esce da quella scatola, sia pure modernissima, ogni volta che viene premuto il pulsante di scatto, no.
Ognuno deve costruirsi un proprio percorso, in cui non è assolutamente certo che i valori che assegnerà ad ogni componente del gioco siano i medesimi che verranno assegnati dal suo collega. Però è vero che oggi c'è una tendenza a idolatrare la componente tecnologica (lo strumento) senza nemmeno lo sforzo di comprenderne al 20-30% le reali potenzialità e limiti. |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 12:10
direi che Daniele chiude brillantemente la discussione |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 12:53
Sono felice di constatare che il mio modo di pensare è allineato a quelli di Fortunato (beckerwins)...
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| inviato il 02 Maggio 2017 ore 13:49
Vorrei sapere:
nel caso di un recipiente contenente dell'acqua calda, è più importante il recipiente (vuoto) , l'acqua (fredda) o la resistenza elettrica che la riscalda?
Aiutatemi, sto impazzendooo!!!!!1 |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 13:51
per me è la cipolla Caneca |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 16:33
“ @Remember: Fontana? E allora Ansel Adams, Minor White, Galen Rowell, Ward, Cornish and much more...come vedi dipende molto dal fine. Se stai in Scozia, sopra una scogliera, con i venti a 150kmh forse un buon cavalletto é meglio avercelo „
Beck. infatti ci mancherebbe che avessi sostenuto l'inutilità dell'accessorio, ma ho solo ribadito la non assoluta imprescindibilità, portando l'esempio del più grande paesaggista italiano a dimostrazione (scrissi non è una bestemmia non usarlo ).
Senza dimenticare l'odierna tenuta iso digitali ripetto, agli analogici di quel tempo.
Comunque avrei voluto vedere Adams a mano libera col banco ottico e i tempi di scatto relativi.
Mentre con venti di 150 km/h, ma anche no, a meno di ancoraggi cementiferi col terreno, o se ami il rischio che tutto ti voli via. personalmente preferirei tempi da 1/250 in su e mano libera, in orari consoni. (scelte personali) |
| inviato il 02 Maggio 2017 ore 16:35
Caneca, non so che dirti, io l'acqua la scaldo ancora col gas, non sono un maniaco della tecnologia ultimo grido |
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