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Nuovo Sigma 135mm f/1.8 DG HSM Art - Parte 2


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avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:03

...partendo dal 20 mn serie art fino ad arrivare a questo nuovo 135 si parla di una serie di fissi a f1.8...
Chi mi sa spiegare come mai i sigma hanno dimensioni di filtro più grosse rispetto hai serie L ?
Anche se sono f 1.2 ?

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:04

C'è anche da considerare che i famosi "pozzi" dei sensori sono molto cambiati nei tempi. Vuoi per le micro lenti, vuoi per l'avvento di nuove tecnologie (come il sensore retroilluminato dei cellulari e della A7RII).

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:11

Ziojack, la grandezza dell'obiettivo non è finalizzata solo alla luminosità, ma anche alla risolvenza. I Canon 1.2 sono lenti luminose, e anche il 50 0.7 di Kubrick lo era. La risolvenza di queste lenti però non è la stessa di lenti più moderne come gli Otus. Sempre ammesso che a te serva tale risolvenza.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:15

.....e la copertura di campo..... se voglio poca vignettatura devo aumentare il diametro delle lenti....

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:15

Vero.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 12:24

Che vuoi che ti dica Giancarlo, se i bordi dei vecchi AI non peggiorano rispetto a quando li adoperavi sulla pellicola evidentemente anche in ambiente chimico non erano dei fulmini di guerra!
Una cosa comunque è certa: e cioè che i vecchi Nikkor AI, e nella stragrande maggioranza dei casi anche gli AI-s, tendevano di brutto a favorire la resa in asse a scapito dei bordi tant'è che se vai a rispolverarti i confronti, che all'epoca erano di fatto solo gli MTF di Tutti Fotografi, con i Canon FD per esempio la cosa si notava regolarmente così come, altrettanto regolarmente, si notava la migliore correzione dei Canon sul fronte della distorsione e la notoria superiorità dei Nikkor nel controllo della vignettatura.

Comunque il fatto che la resa dei nuovi obiettivi, di tutte le case peraltro, sia nettamente più calligrafica dei vecchi è una cosa davvero evidente anche se, per quel poco che ho potuto verificare finora con le mie lenti, la pellicola riesce comunque a smorzare questa tendenza a riprodurre la realtà in maniera ... come dire ... digitale (passami il termine) che hanno i nuovi obiettivi.
Insomma secondo me succede che sommando la tendenza calligrafica dei nuovi obiettivi alla congenita tendenza calligrafica dei sensori il risultato finale assume una freddezza e una impersonalità uniche ... in ambiente chimico invece la cosa si nota meno perché alla fine di calligrafico resta solo l'obiettivo ... e a questo punto direi che la calligrafia diventa davvero un vantaggio: perché la resa complessiva data dal connubio obiettivo+pellicola aumenta senza assumere però quella ... non saprei come definirla ... artefazione forse? Triste (o meglio ... contraffazione?) che tutti ormai notiamo in ambiente digitale.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 16:30

Dovranno trovare un soluzione prima o poi, i sensori diventano sempre più pixellati e lenti non si evolvono comunque alla stessa velocità e quando lo fanno diventano una sorta di dinosauri.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 17:44

Che vuoi che ti dica Giancarlo, se i bordi dei vecchi AI non peggiorano rispetto a quando li adoperavi sulla pellicola evidentemente anche in ambiente chimico non erano dei fulmini di guerra!


noooo;-), o mi sono espresso male o non hai capito cosa intendevo.;-)
I bordi del mio 20mm e 35mm (a diaframmi aperti e soprattutto il 20) sono peggiorati da pellicola a sensore da 12mp.
Dove non ho visto peggioramenti è stato tra D700 e D800 anzi, al centro e zone mediane li ho visti un pochetto migliorati

user28666
avatar
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 19:14

Mi ricordo Gian Carlo che una volta ti chiesi di confrontare il 16-35 col 20mm. Il 16-35 ai bordi andava meglio.
Per me i grandangolari nati con la pellicola sul digitale (per le questioni sopra discusse) vanno bene dei nuovi zoom.
Nelle altre focali le cose si aggiustano. Appena torna il bello ritiro fuori le invertibili e le Rollei retro in BN e vedere come vanno certe ottiche moderne.

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 21:03

Mi ricordo Gian Carlo che una volta ti chiesi di confrontare il 16-35 col 20mm. Il 16-35 ai bordi andava meglio.

esatto, d'altra parte il 16-35mm sembra un tele da tanto è lungo, il 20mm/4 è un nanerottolo, i raggi ai bordi arrivano sicuramente belli inclinati.....

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 22:22

noooo;-), o mi sono espresso male o non hai capito cosa intendevo.;-)
I bordi del mio 20mm e 35mm (a diaframmi aperti e soprattutto il 20) sono peggiorati da pellicola a sensore da 12mp.
Dove non ho visto peggioramenti è stato tra D700 e D800 anzi, al centro e zone mediane li ho visti un pochetto migliorati


Ah, ok, adesso ci troviamo!
Già il fatto che anche un 20 che apre solo a f 4 sia peggiorato a partire anche solo da un sensore di 12 mega la dice lunga sulle difficoltà che le ottiche non-telecentriche devono affrontare nel passaggio dalla pellicola al sensore.
Ovvio anche che passando da 12 a 36 mega, nelle zone del sensore meno critiche chiaramente, tu abbia notato un incremento di nitidezza ... perché significa che alla fine la formula di Katz (che molto semplicisticamente vuole che la risolvenza totale sia la somma della risolvenza della lente più quella della pellicola) funziona, ovviamente devo dire, anche se al posto della pellicola si trova un sensore!

avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 22:37

Mi ricordo Gian Carlo che una volta ti chiesi di confrontare il 16-35 col 20mm. Il 16-35 ai bordi andava meglio.
Per me i grandangolari nati con la pellicola sul digitale (per le questioni sopra discusse) vanno bene dei nuovi zoom.
Nelle altre focali le cose si aggiustano. Appena torna il bello ritiro fuori le invertibili e le Rollei retro in BN e vedere come vanno certe ottiche moderne.



Ecco ... questa è una prova molto interessante e da fare quanto prima anche perché la Rollei Retro 80 S, che nelle normali condizioni di ripresa garantisce una risoluzione di 150/160 coppie di linee/mm (ossia il 50% in più della Velvia 50 ... e scusate se è poco), è un eccellente banco di prova per questi obiettivi.
Comunque fin d'ora posso tranquillamente anticiparti due cose, la prima è riguardo al fatto che le prestazioni di queste ottiche saranno anche più alte rispetto a quanto non siano già ora sul digitale; la seconda però è che per rendertene pienamente conto dovrai proiettare a non meno di 62,5 X lineari ... 150 x 225 insomma.

P.S. - visto e considerato che stampare una fotografia a quelle dimensioni, a meno di non ricorrere alla stampa di un particolare ... un crop chimico insomma, è impresa pressoché impossibile ti consiglierei caldamente di sottoporre le Retro 80 S a trattamento di inversione e poi cercare uno spazio sufficiente per proiettare in grande le spettacolari diapositive che ne ricaverai.
P.S. 2 - resta inteso che se non sai (lo sai di certo ma nel dubbio ...) a chi affidarti per il trattamento di inversione delle Retro 80 S non hai che da chiedermelo.

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 9:39

noooo;-), o mi sono espresso male o non hai capito cosa intendevo.;-)
I bordi del mio 20mm e 35mm (a diaframmi aperti e soprattutto il 20) sono peggiorati da pellicola a sensore da 12mp.
Dove non ho visto peggioramenti è stato tra D700 e D800 anzi, al centro e zone mediane li ho visti un pochetto migliorati


Ah, ok, adesso ci troviamo!
Già il fatto che anche un 20 che apre solo a f 4 sia peggiorato a partire anche solo da un sensore di 12 mega la dice lunga sulle difficoltà che le ottiche non-telecentriche devono affrontare nel passaggio dalla pellicola al sensore.
Ovvio anche che passando da 12 a 36 mega, nelle zone del sensore meno critiche chiaramente, tu abbia notato un incremento di nitidezza ... perché significa che alla fine la formula di Katz (che molto semplicisticamente vuole che la risolvenza totale sia la somma della risolvenza della lente più quella della pellicola) funziona, ovviamente devo dire, anche se al posto della pellicola si trova un sensore!


concordo.;-)
mi pare che la formula della nitidezza sia di tipo armonico tipo 1/a + 1/b , quindi c'è sempre e comunque il contributo del sensore e obiettivo.
D'altra parte non fosse così non si spiegherebbe come mai, su vecchi sensori poco densi, si apprezzano ugualmente differenze di qualità, anche tra obiettivi molto risolventi

avatarjunior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 16:39

una situazione inoltre che si trova a essere ulteriormente complicata dal fatto che il singolo pixel non è solo poggiato sulla superficie del sensore stesso ma è addirittura affossato in fondo a un buco


Mi pare d'aver letto che Canon e un altro produttore (credo Leica...), abbiano brevettato un sensore curvo sui bordi estremi proprio per risolvere il problema dei raggi luminosi non perpendicolari al piano focale, problema sentito particolarmente dai grandangoli.
In qualche modo è un problema noto.
Ciao Paolo!!

avatarsenior
inviato il 27 Febbraio 2017 ore 17:01

Mi pare d'aver letto che Canon e un altro produttore (credo Leica...), abbiano brevettato un sensore curvo sui bordi estremi proprio per risolvere il problema dei raggi luminosi non perpendicolari al piano focale, problema sentito particolarmente dai grandangoli.
In qualche modo è un problema noto.
Ciao Paolo!!



Ciao Alberto,
si, ne ho sentito parlare, e in effetti potrebbe essere l'uovo di Colombo!
Purtuttavia qualche dubbio me lo fa sorgere perché, visti i diametri pressoché nulli dei singoli pixels, questa curvatura verso i bordi dovrebbe essere calcolata specificamente a seconda della densità del sensore e della capacità di risoluzione dell'obiettivo che si intende usare.
Insomma direi che un ipotetico futuro sensore di questo tipo, casomai anche capace di una risoluzione superiore a quella della EOS 5 Ds-R, potrebbe contare solo su un numero molto limitato di obiettivi con i quali poter essere accoppiato in tutta tranquillità, senza contare il fatto che si finirebbe per correre il rischio di dover ricalcolare tutte le ottiche ogni qualvolta la casa decidesse di aumentare il numero di megapixels dei suoi sensori!
Insomma credo che sia più facile, e alla lunga anche molto più redditizio, progettare tutta una serie di obiettivi perfettamente telecentrici piuttosto che impelagarsi in una palude del genere.


Ti abbraccio amico mio,
Paolo.

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