| inviato il 25 Febbraio 2017 ore 21:27
Ma vogliamo parlare dei treppiedi....? No dico: TREPPIEDI (mica due piedi) e ci tocca portarli in spalla, a noi! E con quello che costano! Magari sono pure in fibra di carbonio. E NON CAMMINANO DA SOLI portandosi la fotocamera montata! Se non è un limite tecnologico questo, dico io! Daniel, diglielo anche tu per favore. |
| inviato il 25 Febbraio 2017 ore 22:26
L'ho trovato! Ricordavo di averlo letto da qualche parte. Forse è tropo tardi per il mainstream
www.tomshw.it/sensori-da-112-megapixel-e-nessun-problema-di-rumore-398
"Sensori da 112 megapixel e nessun problema di rumore - Spectral Instruments, specializzata nella costruzione di CCD speciali per usi scientifici, ha presentato la sua ultima creazione: un sensore 95x95mm da 112 Mpixel con una gamma dinamica tanto elevata da poter fotografare contemporaneamente sole e stelle."
Credo che con la tecnologia ci siamo. Bisognerà accendere un mutuo, ma... volete mettere la soddisfazione a fotografare un semaforo? Certo, ammesso che il monitor sia altrettanto capace in fase di riproduzione.
A proposito, l'articolo invita a "mandare i vostri suggerimenti per un possibile futuro utilizzo fotografico dei propri sensori". Il video mostra in sovrimpressione l'e-mail a cui scrivere. |
| inviato il 26 Febbraio 2017 ore 2:15
Forse non hai letto attentamente quello che ho detto.
Attualmente in base all'impostazione del diaframma ed agli Iso la fotocamera stabilisce il tempo di esposizione.
Diciamo che quel tempo sia ad esempio un valore standard x.
Si tratterebbe allora di memorizzare un'immagine dopo che è trascorso una frazione di tempo pari ad esempio ad 1/64° di x, un'altra immagine dopo che è trascorso 1/32° di x, un'altra ancora dopo che è trascorso 1/16° di x e così via fino ad arrivare ad un tempo finale, ad esempio di 64 volte x.
Quindi non è che la macchina deve sapere se il cielo piuttosto che il terreno o il semaforo devono essere esposti in un modo piuttosto che nell'altro. La macchina dovrebbe solo memorizzare progressivamente tutte le immagini che in un unico scatto della durata di 64 volte x si possono ottenere. Pertanto queste immagini dovrebbero essere memorizzate progressivamente a partire da una frazione di tempo determinata (ad esempio come detto 1/64° del tempo standard) sino al tempo finale prestabilito (nell'esempio 64 volte il valore x). Lo scatto è uno solo, le immagini memorizzate dovrebbero essere almeno una dozzina, ancor meglio se potessero essere 16 o 32 o altro ancora.
Un processore molto potente sarebbe in grado di fare tutto questo?
E' chiaro che alla fine lo stesso processore dovrebbe fare un ulteriore passo che sarebbe quello di stabilire per ogni singola zona della scena quella parte di frame che in base ai diversi fotogrammi ottenuti rende localmente l'immagine più nitida e maggiormente contrastata. Per esempio se l'intero quadro è diviso in 100 zone il processore dovrebbe confrontare per ciascuna di queste 100 zone i 16, 32 fotogrammi e selezionare quella con il maggior dettaglio.
A mio parere, con un processore in grado di fare tutto ciò in una tempo ragionevole, si potrebbe ottimizzare l'esposizione per le zone d'ombra e per le alte luci, così da ottenere un'immagine più vicina alla realtà.
|
user44306 | inviato il 26 Febbraio 2017 ore 6:22
@Diebu Hai ragione!!! Il treppiedi ha 3 gambe, quindi esattamente come me!!ma non riesce a fare quello che faccio io con 3 gambe! Questo è un limite tecnologico assurdo! Io cammino, scavalco, salto con due gambe e con la terza tr@@@o pure!!! Questo treppiedi, pure se pagato fior di centoni non sa manco dove andare per fare foto decenti!!! Gli mettessero almeno il GPS coi punti di interesse (semafori).
Allora, almeno per il sensore siamo apposto! 95*95 e finalmente abbiamo risolvenza, gamma dinamica e rumore senza quei fastidiosi limiti tecnologici! La banca mi ha chiesto di iscrivere ipoteca sul sensore per darmi i soldi per comprarlo, ma ne vale la pena!
Ecco qui, ho dato i consigli giusti!
|
| inviato il 26 Febbraio 2017 ore 23:28
Leggendo, mi sembrava di scorrere le pagine de " Il Giovane Holden".... Quando Holden chiede al tassista che fine fanno le anatre nel laghetto di Central Park...
Questo post è delizioso! |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 0:37
“ Leggendo, mi sembrava di scorrere le pagine de " Il Giovane Holden".... Quando Holden chiede al tassista che fine fanno le anatre nel laghetto di Central Park...
Questo post è delizioso! „
|
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 9:21
“ Un processore molto potente sarebbe in grado di fare tutto questo „ ?
Farlo fare al processore del computer a casa no?
Ma la domanda vera in realtà è un'altra: dopo che è passato 64 volte x ed è scattato il verde... nella foto finale il semaforo come deve risultare? Rosso? Verde? Marrone (rosso+verde)?
Io farei scegliere il colore alla macchina fotografica  |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 12:05
Se il semaforo cambia colore resterà impressa nell'immagine finale la colorazione che ha dato il miglior dettaglio.
Del resto anche quando si fanno le lunghe esposizioni notturne (classiche scie luminose delle automobili) i colori possono cambiare, ma questo che vuol dire? |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 12:10
Io penso che se la tecnologia lo permettesse tutti vorrebbero avere una macchina fotografica che, on board ed in tempi ragionevoli, ti genera un'immagine equilibrata senza perdita di dettagli nelle ombre e nelle luci. |
user44306 | inviato il 27 Febbraio 2017 ore 12:16
@Fausto se cambiano i colori nelle scie delle macchine vuol dire che c'è un limite tecnologico!!!! |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 12:20
No, vuol dire che forse, anzichè un'istantanea, avresti dovuto fare un video. |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 12:26
Fausto secondo me per fare quello che dici ci vorrebbe un computer con un obiettivo..... ma a parte questo, non vedo l'utilità di complicarsi così tanto la vita per una cosa del genere...
nel mio piccolo credo che il miglior dettaglio contrasto si ha quando l'esposizione è corretta, perciò credo che non ci sia bisogno di far scegliere alla macchina in quale zona e in base a quale esposizione, ci sia più dettaglio perchè la parte ben esposta generalmente dovrebbe avere un buon dettaglio(o forse il migliore?) in una scena generalmente si avrà una buona parte della foto ben esposta e un altra o poche altre mal esposte (sempre se si vuole esporre ogni parte della foto a 0 altrimenti il tuo ragionamento già non servirebbe)...
chi ti vieta oggi di fare un bracketing? o di fare un HDR? davvero non capisco questo limite tecnologico che dici...
tu stesso hai descritto il funzionamento dell'hdr....con l'aggiunta di far decidere alla macchina quale parte del fotogramma ha maggiore contrasto... poi parli che fai un solo scatto, ma comunque se tu premi una volta il pulsante non vuol dire che fai una foto perchè come dici tu stesso si tratterebbe di unire molte immagini, perciò gli scatti che fa la macchina sono di più, non è solo uno... perciò sempre di unione di più scatti si tratta... |
| inviato il 27 Febbraio 2017 ore 13:18
Ciò che intendo io è che la macchina con un solo scatto potrebbe realizzare una serie di immagini (da molto sottoesposte a molto sovraesposte). Lo scatto però sarebbe unico.
E' vero che quello che intendo io sarebbe una specie di HDR, ma lo sarebbe su un numero considerevole di immagini e su un' ampia gamma dinamica e perciò molto più vicino a ciò che può vedere anche l'occhio umano che ha una capacità di adattamento estremamente flessibile. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
