| inviato il 10 Novembre 2016 ore 14:03
Credo che tu intenda Photoseiki (utente Photoseiki7). |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 14:13
“ La tua M6 e la mia FM2 potranno forse essere usate con soddisfazione anche tra molti anni „
Concordo pienamente con tutta la tua disamina ed in particolare con questa frase citata!!!
Per altro la FM2 è na gran macchina che ai tempi in cui avevo la Pentax MX mi sognavo, poi passato a Nikon comprai altro ed alla fine arrivato a Leica ho sempre visto con affetto la FM2 tanto che ogni tanto penso di comprarne una, ma poi non la userei quindi soprassiedo fermandomi all'ultimo momento spesso! |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 14:22
Grazie Andrea, pensavo proprio a loro, solo che il nome non mi veniva.
La FM2 l'avevo presa usata, ai tempi nuova era troppo cara, con un 50 f1,4 usato anche quello. Come zoom avevo solo quello a gambe, non vorrei buttarla sul sentimentale/nostalgico, ma certo è stata una bella scuola. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 14:43
@Stefano Senza voler fare il nostalgico anche io dopo aver avuto un corredo completo Pentax, poi Nikon (ed Canon) con varie focali fisse e zoom ho cercato l'essenzialità. Complice un leggero difetto di vista e la difficoltà di mettere a fuoco con l'immagine spezzata sono passato alle prime AF ed automatismi, ma senza trovar piacere nello scatto così in un momento di pazzia vendetti tutto feci un mezzo mutuo e presi la M6 con un Summicorn 35 mm le mie gambe sono diventate il mio zoom (ed ancora è così) la mia fotografia è molto migliorata tanto da portarmi a collaborazioni con grandi testate ed altre soddisfazioni.
Oggi a quel 35 mm ho affiancato un Summicron 50 ed un Summarit 75 mm e le mie gambe continuano ad essere il mio zoom |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:03
“ l'eventuale integrazione di attività commerciali nel forum non sarebbe stata ne scandalosa ne inopportuna „
Visto che questo aspetto ritorna più volte nel topic, aggiungo la mia sugli utenti non amatoriali. A me il solo aspetto che dà veramente fastidio (ineliminabile dai forum) è la presenza di venditori cammuffati da clienti, che si iscrivono per riportare le loro "esperienze negative" sui loro concorrenti. Può anche causare danni economici, oltre a essere una presa in giro per chi legge.
La presenza esplicita di rivenditori, ancora meglio se identificata con il logo "official", non mi dà il minimo fastidio. E' come i banner pubblicitari sui lati: se non vi interessa/piace non li aprite. A un leicista convinto può piacere un video promozionale, così come a un canonista può interessare una semplice foto del quartier generale.
Il logo "official" (assumendo che ci sia un controllo a monte) è un valore aggiunto. A parte le trasparenza sugli aspetti pubblicitari, a me interessa sapere se chi dà un consiglio sulla manutenzione è il titolare del camera service, piuttosto che il solito mo.na (come dite voi del nord) che giura di aver pulito il sensore con lo spazzolone del water. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 15:50
I consigli vanno sempre presi "cum grano salis", io comunque mi sono fidato di chi diceva di pulire il sensore con le salviettine del discount, e non mi sono pentito.
@Ivan: hai tutta la mia ammirazione,vorrei avere lo stesso coraggio. Attualmente mi trovo con il piede in due scarpe (Nikon/Fuji) fissi, zoom, AF, MF, vintage, accessori..inutile dire che buona parte di questa attrezzatura viene utilizzata in maniera sporadica e occupa spazio inutilmente. Questo mi costringe a subire in silenzio l'ironia di mia moglie e del figlio più grande. Vedo l'essenzialità del mondo Leica come una sorta di catarsi. Ho avuto l'occasione di prendere tra le mani una M9 e provare a mettere a fuoco. Troppo poco per avere le idee chiare. |
user2034 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:01
Ogni settore ha i propri marchi leggendari ,auto ,moto ,macchine fotogafiche ,orologi ,penne ecc. ecc.
Molti sono diventati dei feticci, ovviamente alla base della loro fama c'è della qualità ,ma il loro prezzo prescinde abbondantemente da questa.
L'intento è solo promozionale, non credo si apra nessun filo diretto azienda cliente ,anzi ormai avere un contatto diretto con molte aziende è diventato alquanto difficile se non impossibile.
Insomma un canale comunicativo a senso unico secondo me è inutile se voglio informazioni su un prodotto perchè mi interessa mi collego al sito del produttore.
Così sembra la telefonata del call center o il volantino nella posta, roba da grande distribuzione ,non da prodotto di nicchia.
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| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:07
“ @Ivan: hai tutta la mia ammirazione,vorrei avere lo stesso coraggio. Attualmente mi trovo con il piede in due scarpe (Nikon/Fuji) fissi, zoom, AF, MF, vintage, accessori.. „ 
Ho provato con una Fuji e dopo meno di 6 mesi era già stata venduta ......automatismi che non amo e hai voglia a dire che puoi usarla in manuale .....non è esattamente così
“ Ho avuto l'occasione di prendere tra le mani una M9 e provare a mettere a fuoco. Troppo poco per avere le idee chiare. „
Se avremo modo di incontrarci ti farò provare un rullo con la M6 e poi mi saprai dire |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 16:12
"" Purtroppo.....l'artigianalità ....non c'è più."
Io invece dico: meno male che l'artigianato non c'è più.
Artigianato significa non ripetitività in produzione, complessivi che sono composti da pezzi unici, non intercambiabilità dei pezzi, etc,
In altre parole, in un mondo tecnico, l'artigianato è roba da bottegai di altri tempi, con garanzie di qualità medie, mai elevate ( non hai ripetitività elevata in profìduzione), pagate però a prezzi salatissimi e del tutto ingiustificati.
Un processo industriale fatto bene, è migliore sempre e comunque di qualsiasi artigianato.
Io ho ripetutamente visitato a suo tempo la Leitz Canada, a Midland, in Ontario, per proporgli del lavoro per noi: erano attrezzati benissimo, con camera bianca 1:100.000, operavano in CAD - CAM ed avevano macchine NC che tenevano il micron sul metallo, normale lavorazione ottica e diamond turning per gli asferici, roba di lusso, a quei tempi, rara, e lavoravano con qualità di eccellenza.
Leica Italia ci doveva far vedere diffusamente un video con quella roba lì, ce l'hanno anche a Wetzlar, l'hanno mostrata un secondo, e poi hanno insistito su gente che con una tuta bianca ed amano libera avvita una vitina in un trabiccolo, o una fresetta che incide un numero su un pezzettino di metallo, riempito con la biacca, sembra roba da garagista cinese.
Leica è molto gelosa dei suoi segreti, e non vorrei l'avessero fatto per non diffonder segreti industriali, segreti che oggi sono........ i segreti di Pulcinella. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:01
“ Se avremo modo di incontrarci ti farò provare un rullo con la M6 e poi mi saprai dire „
Grazie di cuore. Ho avuto, tra le altre, anche una X100, che avrebbe dovuto avvicinarsi parecchio all'idea di cui si parla, ma nella realtà mi parsa piuttosto lontana.
Riguardo al video trovo normale che si faccia vedere solo una parte delle lavorazioni, ogni azienda ha delle fasi del processo che preferisce mantenere riservate. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:04
“ Ho avuto, tra le altre, anche una X100, che avrebbe dovuto avvicinarsi parecchio all'idea di cui si parla, ma nella realtà mi parsa piuttosto lontana. „
Idem!!! Comprata con quell'idea e avuto la stessa sensazione! Eccellente macchina, ma completamente diversa da una M |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:04
“ Io invece dico: meno male che l'artigianato non c'è più. „
Altroché se l'artigianato c'è! Bisogna definire però, che cosa si intende per artigianato nell'ambito delle costruzioni ottiche, che in concreto è la piccola serie. Leitz (e costruttori come Mayer con le nuove ottiche rimodernate) lavoravano lotti di qualche centinaio di unità, con ottime macchine a controllo numerico disposte singolarmente, in quanto le serie sono limitate e non giustificano automatizzazioni adatte soltanto a grandi produzioni. Quindi artigianato in questo caso, definisce un processo industriale in cui sono rispettati quei canoni di accuratezza, ma in una serie limitata. Sino agli anni '90 Leitz lavorava così (ho vissuto in Germania otto anni e la gente di Leitz l'ho frequentata), e non sono aggiornato per la situazione odierna, ma con obiettivi di quel costo, invece dei quattrocento pezzi per un 19mm, magari ne fanno tre volte tanto, ma non migliaia di migliaia. Ovviamente, vengono assemblate a mano. Vantaggi della piccola serie, sta che è più facile capire un errore di montaggio e quindi smontare l'ottica e riassemblarla, come Leitz faceva, e di evitare grossi investimenti.
Pollastrini nessuna macchina e neppure se cnc, fresa o tornio, tiene il micron sul metallo, accuratezze raggiungibili soltanto con la rettifica e altre macchine di rifinitura, che non esercitano qualsivoglia pressioni durante la lavorazione. (Non esiste metallo stabile al cento per cento). Perlomeno precisioni su una lavorazione di venti centimetri, che ricordo essere il parametro per giudicare la precisione di una macchina utensile. Ma forse tu intendevi la precisione sul millimetro... Sarebbe interessante l'opinione di chi con le macchine utensili ci lavora o ci ha lavorato. |
user39791 | inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:06
Ivan io sarò capatosta ma ho una vecchietta M analogica ma con il telemetro non sono mai entrato in sintonia. |
| inviato il 10 Novembre 2016 ore 17:26
“ Ivan io sarò capatosta ma ho una vecchietta M analogica ma con il telemetro non sono mai entrato in sintonia. „
Il telemetro è ideale per la fotografia dinamica, in quanto consente di osservare nel mirino una parte di scenario attorno alla sezione ripresa e quindi gestire meglio l'inquadratura. Altro vantaggio, il telemetro consente una messa a fuoco rapidissima e precisa, teoricamente migliore di un automatismo AF, ma nell'epoca della mitraglia, dello "mono scatto triplo differenziato", questi pregi diventano scrupoli di archeologia ergonomica. |
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