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La fotografia analogica che costi aveva?


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avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2015 ore 14:20

io l'unica cosa per cui tornerei all'analogico è per il modo di fotografare della gente. Ho cominciato a fotografare, come fotoamatore, 40 anni fa e allora quando si fotografava che fosse un museo siti storici si riusciva sempre a fare scatti decenti, ora che tutti hanno qualche "cosa" per fare foto è impossibile uno scatto senza una testa, un braccio o una "cosa". Per il resto non rimpiango nulla.
Ciao a tutti

user5164
avatar
inviato il 24 Ottobre 2015 ore 15:34

se qualcuno cerca una hassy ho appena visto un'occasione imperdibile Eeeek!!!Eeeek!!!... sarei fin tentato di farmi il doppio corredoMrGreen

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2015 ore 17:09

Dal punto di vista economico non cambia niente.
Un confronto con le spese che affrontai e adesso.
La mia esperienza:

Analogico:
Canon Eos 33 Lire 1.100.000 circa
Proiettore DIA Braun Novamat E 130 Lire 150.000
Spesa media mensile per Dia e sviluppo: Lire 12.000 circa (2 rullini al mese mediamente, 72 foto)

Digitale:
Canon Eos 5D mk2 Euro 2000 circa
Notebook Lenovo Z500 Euro 700 circa
Lightroom 6 Euro 132

I pro a favore dell'analogico sono la proiezione delle immagini (circa 60" di dimensione immagine): magico ed emozionante. Gli scatti sono però limitati, non possono essere condivisi facilmente su internet ed occupano uno spazio fisico.

I pro a favore del digitale sono la possibilita' di elaborare le immagini, il numero infinito di scatti a costo zero, la facile condivisione via Web, migliaia di scatti rimangono all'interno dell'hard disk senza occupare spazio. Queste immagini però finiscono per essere visualizzate su monitor 24", quando va bene, altrimenti tablet o smartphone (5"-10") e bisogna impegnare un certo quantitativo di tempo per la postproduzione.

avatarjunior
inviato il 24 Ottobre 2015 ore 17:24

Se parlassimo di costi forse bisognerebbe inserire l'elememto stampa.
vero che con il digitale si può guardare le foto sul monitor, ma non comprendo le migliaia di euro in full frame top leve e relative lenti per guardare le foto sul portatile, o peggio condividerle sui social.
Se iniziamo a stampare sia da analogico che da digitale i costi iniziano a convergere.

avatarsenior
inviato il 24 Ottobre 2015 ore 19:03

Concordo. Se inseriamo nel processo tutto quello che serve per avere il prodotto finale, i costi sono sovrapponibili.

avatarsenior
inviato il 25 Ottobre 2015 ore 18:02

Concordo. Se inseriamo nel processo tutto quello che serve per avere il prodotto finale, i costi sono sovrapponibili


Dipende. Il computer non lo conterei perchè lo si usa anche per molte altre cose, il lavoro su tutto. E poi dipendeva molto da quanto uno scattava. In viaggio o in vacanza, se la situazione meritava, di rullini se ne potevano fare anche 4-5 al giorno. Una volta mi portai 100 rulli di Velvia per un mese e gli ultimi giorni dovevo scattare col contagocce. E poi, se in proporzione le macchine costavano meno, le ottiche, soprattutto quelle importanti, invece costavano parecchio di più. Il 600/4 Canon all'uscita costava 27 milioni, il 500/4.5, 16 milioni. Poi si assestarono rispettivamente sui 18-20 e 10-11, rispettivamente. Siamo nei primi anni '90. Con quei soldi veniva fuori anche un monolocale. Ora il 600/4 costa 9-10000€, cosa compri con questa cifra. Le macchine digitali forse sono aumentate, è un po' relativo, comunque hanno potenzialità e prestazioni enormi, e sono il componente che fa risparmiare la pellicola, posto che le schede di memoria costano ormai molto poco

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2015 ore 9:50

...le ottiche in generale probabilmente erano più onerose (un 400mm f/5.6 di produttori terzi richiedeva uno stipendio medio). Gli zoom poi avevano costi di produzione più alti e il risultato faceva abbastanza schifo (rispetto a zoom di fascia medio bassa di oggi).

Inserire il computer di casa nei costi della fotografia digitale è un po' come inserire nel costo dell'analogico il valore della stanza in cui allestivi la camera oscura.

Ci si dovrebbe limitare ai costi aggiuntivi: che oltre al software specifico, potrebbero comprendere anche lo schermo adatto al fotoritocco (che di solito va al di là del minimo richiesto dai computer domestici).

avatarsenior
inviato il 26 Ottobre 2015 ore 10:10

Usavo carta Ilford lucida e semimatt nelle gradazioni 2 e 3 al max di varie misure (ho ancora parecchi metri di carta larga 1 metro...), perchè con quelle si copre il 95% delle stampe se no vuol dire che hai sbagliato qualcosa...

Per quella lucida non usavo la smaltatrice, ma nelle poche occasioni in cui serviva... usavo un "trucco"
suggeritomi da un vecchissimo stampatore; Procurati un vetro spesso non meno di 3 mm. e che sia perfettmente pianparallelo. Passa un attimino la stampa nell'acqua distillata e poi, con un rullo di gomma (credo lo vendano ancora) passalo sulla stampa che hai steso sul vetro, il mio misurava cm. 50x60, passaci il rullo con forza sino a quando tutta l'acqua o quasi, non sia uscita dalla stampa.
Non dovrai fare altro che lasciare il vetro appoggiato in verticale in un posto caldo non a diretto contatto con i sole o la sorgente di calore...Dopo x tempo (dipende da tanti fattori...) avrai la stampa che si staccherà da sola e sarà perfettamente lucida...Provare per credere:-P

user5164
avatar
inviato il 26 Ottobre 2015 ore 13:41

provero senz'altro il vetro gia lo ho, il rullo no ma potrei provare con la racla...
grazie per la dritta;-)

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2015 ore 8:23

Se parlassimo di costi forse bisognerebbe inserire l'elememto stampa.
vero che con il digitale si può guardare le foto sul monitor, ma non comprendo le migliaia di euro in full frame top leve e relative lenti per guardare le foto sul portatile, o peggio condividerle sui social.
Se iniziamo a stampare sia da analogico che da digitale i costi iniziano a convergere.


Vero, se si confronta l'analogico del passato con il digitale attuale.

Ma confrontandoli entrambi al giorno d'oggi... con quello che si spende per un solo corpo macchina digitale (5d mark III o D750) si può portare a casa un corredo analogico sia 35mm che medio formato (uno dei due) di altissima qualità, una camera oscura completa per sviluppo e stampa e avanzerebbero ancora non pochi soldi per pellicole, carta e chimici.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2015 ore 18:11

Ma confrontandoli entrambi al giorno d'oggi... con quello che si spende per un solo corpo macchina digitale (5d mark III o D750) si può portare a casa un corredo analogico sia 35mm che medio formato (uno dei due) di altissima qualità, una camera oscura completa per sviluppo e stampa e avanzerebbero ancora non pochi soldi per pellicole, carta e chimici.


Anche se fotografare a pellicola è molto gratificante, un confronto attuale non ha molto senso. Stiamo confrontando la tecnologia del momento con un'altra ormai praticamente morta. Bisogna confrontare le due tecnologia quando entrambe sono all'apice, tenendo anche conto del diverso potere d'acquisto.

Coi soldi necessari per comprare un sistema Rollei o Hasselblad (per un corpo macchina, 3 obiettivi e qualche accessorio, negli anni 80-90 potevano non bastare 20 milioni), o un 500-600mm f4 più o meno anche, ci si comprava un'auto buona o anche un monolocale.

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2015 ore 18:26

Un dettaglio da non trascurare..Avere una camera oscura non vuol dire fare buone stampe..,io per mesi ho fatto solo "porcate"..Ci vuole pazienza,orologio in mano,manualita' e non avere nessuno che ti possa disturbare per almeno un paio d'ore..A volte m'impuntavo a fare decine di prove..questa e'la pazienza..!Aprire un rullino al buio non e'per tutti..manualita'..!Dieci secondi di troppo o di meno cambiano cambiano il risultato di una stampa..un buon cronometro..Cool

avatarsenior
inviato il 27 Ottobre 2015 ore 20:36

Ho vissuto una prima fase analogica da bambino / ragazzino, a forza di compatta e rullini formato 110, ovviamente da far sviluppare.
Errori e soldi buttati in quantità.
Adesso le foto di allora (stampate) sono INGUARDABILI: colori devastati dal tempo, definizione assente ecc ... ne ho scansionate alcune ma sono uno schifo.

Una seconda fase nel 1998-1999, con una reflex e due fissi, errori a nastro, soldi buttati a nastro.

Finalmente sono passato al digitale, prima con una bridge "evoluta" (per l'epoca) e poi con una reflex APS-C Canon ... un altro mondo: ho imparato, la percentuale di errori si è ridotta drasticamente, mi diverto molto di più.

Costi: da bambino/ragazzino potevo arrivare alla compatta e non oltre, ora mi sono potuto permettere reflex FF e ottiche top, per cui non posso fare un paragone di costi dell'attrezzatura, so che ora, acquistato l'HW, non spendo nulla se non stampo ...

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2015 ore 9:19

Anche se fotografare a pellicola è molto gratificante, un confronto attuale non ha molto senso. Stiamo confrontando la tecnologia del momento con un'altra ormai praticamente morta. Bisogna confrontare le due tecnologia quando entrambe sono all'apice, tenendo anche conto del diverso potere d'acquisto.


A me la pellicola non sembra morta. Si, si è ridimensionata tantissimo ed è diventata una nicchia, ma ci sono molte aziende che ancora investono in pellicola, chimici e carta.

Si, in effetti il titolo del thread presuppone il confronto di entrambe le tecnologie al loro apice.

Un dettaglio da non trascurare..Avere una camera oscura non vuol dire fare buone stampe..,io per mesi ho fatto solo "porcate"..Ci vuole pazienza,orologio in mano,manualita' e non avere nessuno che ti possa disturbare per almeno un paio d'ore..A volte m'impuntavo a fare decine di prove..questa e'la pazienza..!Aprire un rullino al buio non e'per tutti..manualita'..!Dieci secondi di troppo o di meno cambiano cambiano il risultato di una stampa..un buon cronometro..


Concordo. Fare buone stampe in CO è tutt'altro che semplice, mentre è semplicissimo fare porcate :-P .
Non è una cosa per tutti, servono tempo e pazienza... e anche un po' di autoironia quando, dopo due/tre ore di CO, tutto quello che ottieni sono due stampe e pure brutte.

avatarsenior
inviato il 28 Ottobre 2015 ore 10:01

Gian Carlo F: quoto !
a mio parere era tutto più difficile e costoso
- Con gli ASA (ISO) non è che potevi giocare, per avere risultati decenti guai ad arrivare a 400
- Con la temperatura del colore peggio ancora
- per fare contemporaneamente BN o colore occorrevano due corpi
- per sviluppare erano notti bianche e una stanchezza bestiale
- una diapositiva guai a sovra o sotto esporla
- soprattutto i risultati li potevi vedere solo dopo giorni!!
- con il medio formato avevi 12 o 24 pose, pensa ad un matrimonialista!

e lo spazio per sviluppare/stampare? I problemi di temperatura e polvere, rimettere tutto a posto...
Indubbiamente aveva il suo fascino e dava tanta soddisfazione, ma...

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