| inviato il 06 Gennaio 2016 ore 19:10
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1640744&l=it Quando parliamo di ritratto, innanzitutto dobbiamo capire che cos'è un ritratto; il ritratto è per definizione "POSATO" cioè, quando il soggetto è consapevole di essere fotografato e si mette in posa per questo, qualunque persona che si vede a malapena da lontano in un vastissimo paesaggio, in una posa consapevole, in una posizione di posa fotografica, anche se è lontanissima e persa nello sfondo, questo è una foto RITRATTO, come questa immagine. Se questi due bambini nella foto stessero per fatti loro a giocare, senza essere consapevoli di essere fotografati, e dunque, senza mettersi in posa, questa foto non sarebbe più un ritratto, ma genere strett fotografico. Cio' che fa di questa foto un RITRATTO è la posa consapevole di chi è stato fotografato. Se questa foto l'avessi eseguita con un medio tele o con un tele, le figure umane sembrerebbero stampate sul muro, come i disegni dei murali, invece eseguendola con un 20mm, le figure umane sono ben distaccate dal muro, dunque, quando noi pronunciamo la parola "RITRATTO", significa una sola cosa "stiamo catturando l'attenzione della persona, al fine di renderla protagonista della scena con la sua posa consapevole di essere fotografato. La prima cosa dal punto di vista tecnico che dobbiamo preoccuparci è la sfericità del volto, e del corpo, e del distacco dei piani prospettici, affinché la figura umana non sembra stampata sulle cose che gli stanno alle spalle, la testa non deve sembrare un cerchio, ma una sfera, e il corpo non deve sembrare un foglio di carta ma deve essere conico, ed è proprio per questa ragione che nella fotografia da ritratto, abbiamo il problema della dicotomia tra le focali corte e quelle lunghe, una dicotomia in cui l'una presenta lo stesso problema dell'altro ma all'opposto, e cioè, se con una focale corta il problema per una foto ritratto sta nell'esasperare troppo le distanze dei piani prospettici, deformando le reali proporzioni della figura umana, nelle focali lunghe si presenta il problema opposto, e cioè, schiacciamo troppo le proporzioni della figura umana, appiattendola, facendola sembrare un foglio di carta, in cui il piano prospettico delle orecchie si vengono a trovare quasi vicino a quello degli occhi, e le braccia e le spalle sembrano fogli di carta senza nessun senso di profondità, con una testa che sembra un cerchio anziché una sfera. Detto ciò, ciascuno valuti che tipo di effetto vuole dare al ritratto, e cerca di valutare da solo quale sia il giusto equilibrio in questa dicotomia di focali da ritratti. In senso prettamente tecnico non esiste nessun obiettivo che sia qualificato esplicitamente con il nome scritto "obiettivo da ritratto", perché il ritratto è innanzitutto un qualcosa di molto creativo e interpretativo, dunque, sapendo le varie leggi della fisica ottica, sta a te sapere bene, prima di acquistare un obiettivo da ritratto, quale tipo di impressione vuoi conferire alla figura umana? L'importante è che pero' fai questo con consapevolessa, sapendo bene quali risultati, quali effetti vuoi creare alla figura umana, tenendo sempre bene a mente le leggi della fisica ottica. |
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