| inviato il 03 Settembre 2015 ore 18:47
Comunque Carlo io ho visto le tue foto è trovo molto interessante il tuo occhio nello street! Perciò ho letto con interesse le tue opinioni quindi concordo con te che alla Maier manca quella preparazione e quella professionalità che hanno fotografi come Webb! Però nonostante non la ritengo tra le più grandi fotografe della storia la trovo molto interessante nonostante sia consapovole che la storia del personaggio e la spinta mediatica l abbiano portata un po troppo in alto penso che per un fotografo street sia un autrice importante da studiare e da capire. |
| inviato il 03 Settembre 2015 ore 18:49
“ Perciò ho letto con interesse le tue opinioni quindi concordo con te che alla Maier manca quella preparazione e quella professionalità che hanno fotografi come Webb! Però nonostante non la ritengo tra le più grandi fotografe della storia la trovo molto interessante nonostante sia consapovole che la storia del personaggio e la spinta mediatica l abbiano portata un po troppo in alto penso che per un fotografo street sia un autrice importante da studiare e da capire. „ Sono nuovamente d'accordo con quello che dici. Ma voglio aggiungere che se ami questo tipo di fotografia ci sono autori capaci di essere molto più intensi e poetici. Ripeto, guardiamo e osserviamo il lavoro della Maier, ma ce ne sono altri che meritano molta più attenzione. Trent Parke, il primo che mi viene in mente. Larry Towell, il secondo... |
| inviato il 03 Settembre 2015 ore 18:53
Può darsi che lo scatto della Maier sia stato casuale ma la frequenza con la quale scattava autoritratti in quel modo mi fa pensare di no....forse è stata solo veloce di occhio e di pensiero perché allenata a cercare riflessi. Mi fa riflettere però il fatto che la sua ombra coincida con la figura della signora. Credo possa avere una grossa rilevanza. Purtroppo non sapremo mai cosa ci ha visto la Maier e i dubbi resteranno: avesse riguardato la sua foto, l' avesse scelta e dato un titolo come chiave di lettura ci spazzerebbe via ogni dubbio.... ma anche tutto questo alone di mistero che oggi qualcuno cavalca. |
| inviato il 03 Settembre 2015 ore 19:20
Credo che si possa essere appassionati di fotografia senza necessariamente essere un fotografo o un fotoamatore ( e senza nemmeno avere l'ardire di esserlo ). Credo che si possa, anzi si debba considerare la fotografia una forma d'arte ed in quanto tale avulsa da quel complesso di regole che oggigiorno imprigionano i nostri occhi e la nostra mente. Reputo indispensabile osservare qualsiasi forma d'arte senza decontestualizzarla, usando metri e metodi atemporali. Sono certo che molti ai tempi dell'analogico hanno inquadrato e scattato innumerevoli volte senza avere la pellicola in macchina per il semplice piacere di udire quel click ... Credo che "giudicare" - parafrasando De Andrè - sia un'attività propria solo di "chi sa di raccogliere in bocca il punto di vista di Dio"; a tutti gli altri è concesso contemplare, ammirare, innamorarsi o anche detestare. Ci è concesso, insomma, provare emozioni più o meno positive ma pur sempre emozioni. E non sono le "diagonali" o i "terzi" ad emozionarci. Piuttosto uno sguardo, un sorriso, uno sparo ... Vivian Maier riesce ad emozionare. Moltissimo. Questo mi basta. |
| inviato il 03 Settembre 2015 ore 23:04
Con windos 10 non mi fà copiare l'indirizzo. Proverò con l'altro pc. La foto è la prima della serie. Signora super elegante con lo sfondo di un edificio neoclassico. |
user46920 | inviato il 04 Settembre 2015 ore 8:29
 questa ripresa mi pone una domanda che forse non ha niente a che fare con i motivi dello scatto: perché la signora è con due bambini piuttosto piccoli in una galleria d'arte ?? (invece di essere in un parco giochi). |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 8:49
Io direi signora della bella società, le bambine non direi che sono vestite da porcogiochi, ma vengono preparate per etrare nella società bene di allora |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 9:12
Visto che siamo qui a scambiarci idee, leggendo alcuni interventi noto affiorare il brutto vizio italico del "tifo". Anche il più attento, piano piano scivola dal confronto alla competizione ... "X è più meglio di Y !!! " A chi piace Vivian Maier piace Vivian Maier, e non capisco il perché la sua preparazione debba essere misurata, soppesata, classificata, quando poi "a parole" siamo tutti disposti ad affermare con decisione che "è l'emozione che conta", e il dono di emozionare, spesso nei "grandi" è istintivo, innato. Chiacchierando amabilmente, arriviamo ad asserire addirittura che "qualche foto buona doveva pur azzeccarla, scattando a raffica con la costosa pellicola". In questo spazio allora, viste le possibilità odierne della raffica a costo zero, dovremmo incontrare decine di Vivian Maier. Non le vedo ... Abbiamo spesso letto che, proprio la possibilità dello scatto a "cuor leggero" ha portato ad un imbarbarimento del fotografo, e che solo ponderando lo scatto e distillando i click, si possono ottenere buoni risultati. Allora? E' vero tutto ed il suo contrario? Sarà forse che se uno è "portato", che scatti tanto o poco, a raffica o meno, "imparato" o "ignorante" ... racconterà sempre delle belle storie? Godiamocele senza troppe complicazioni ... e magari impariamo qualcosa. |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 9:15
ariquoto |
user46920 | inviato il 04 Settembre 2015 ore 10:25
Fabio, ci sarebbe da dire che il motivo dell'apertura di questi topic ad autore era di dare lettura delle opere, possibilmente anche una lettura preparata, fatta da persone preparate in questo sottile campo della critica. Il combattere/rsi tra opinioni a capocchia o a sentimento, non ha nessun risvolto positivo, né di crescita: se Carlo di Giusto può portare una disamina preparata , per me diventa importante una sua lettura, indipendentemente dai miei gusti, per il fatto che la mia preparazione sul campo "critica ponderata e preparata", è sicuramente ad un livello penso inferiore e/o insufficiente. Quindi va bene godersi le immagini di Vivian, ma magari conoscendo tutti i risvolti del caso, senza ascoltare soltanto ed esclusivamente il proprio gusto. Tutto qui |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 11:01
per chi non l'avesse letto, Michele Smargiassi descrive le opere di Vivian MAier come “ impressionanti per sicurezza di composizione, freschezza dello sguardo, ecletticità dei soggetti, audacia del concetto. Una straordinaria fotografa di strada, ma non solo questo. „ . I dubbi di Smargiassi e anche di altri critici sono legati più che alla qualità della produzione alla straordinarietà dell'evento del ritrovamento, ma il critico di Repubblica conclude dicendo che in fotografia "i miracoli esistono". Qui l'articolo: smargiassi-michele.blogautore.repubblica.it/2010/01/30/vivian-mistero- Aggiungerei che nel frastuono di una produzione sovrabbondante di immagini, poesie, libri, film, è ingenuo pensare che l'establishment della cultura e dell'arte abbia le possibilità e la capacità di individuare tutti i talenti nascosti. E' piuttosto più probabile che ci siano tante Vivian Maier nascoste e in attese di essere scoperte. |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 12:17
Per questa ultima foto, credo che sia stata letta nel modo giusto. Gente della società bene in un giro culturale al museo. La piccola però non segue..sta guardando chi sta facendo la foto. Per quello che ne sappiamo possono anche essere insieme. Tornando al discorso di prima..la foto digitale ha dato la possibilità a molta più gente di scattare foto senza avere il peso dello sviluppo e stampa di prima. Ora tutti sono all'altezza di produrre il meglio che si può pensare. Il fatto è che questo ha portato la soglia minima (la famosa asticella)di qualità molto in alto rispetto a prima e quindi è più difficile emergere rispetto a prima e proporre un buon materiale. Poi c'è sempre la divisione tra foto belle e foto buone. Le foto belle possono stare anche isolate. Le foto cosidette buone, hanno bisogno di una platea più preparata culturalmente. Cambiando discorso ..non riesco a mettere le foto qui. Anche in windows 7 il menù tasto dx non mi dà copia indirizzo....boh |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 12:19
“ Chiacchierando amabilmente, arriviamo ad asserire addirittura che "qualche foto buona doveva pur azzeccarla, scattando a raffica con la costosa pellicola". In questo spazio allora, viste le possibilità odierne della raffica a costo zero , dovremmo incontrare decine di Vivian Maier. Non le vedo ... Abbiamo spesso letto che, proprio la possibilità dello scatto a "cuor leggero" ha portato ad un imbarbarimento del fotografo, e che solo ponderando lo scatto e distillando i click, si possono ottenere buoni risultati. „ Come non essere d'accordo? |
| inviato il 04 Settembre 2015 ore 13:31
@ L'occhiodelcigno: continuo con te questo simpatico dialogo, non perché la questione riguardi noi in prima persona ed in particolare questo topic, ma noi due rappresentiamo due modi di approccio verso un Autore e le sue Opere e continuerò impropriamente ad usare il "tu ed io" per semplificare. Io, sono dalla parte del fotografo, tu del critico. Io produco immagini, tu le esamini ed esamini anche chi sono io e come penso e mi spieghi cosa volevo dire. Io sono quello che vede interpretato, spiegato, lodato o distrutto il proprio lavoro. Tu quello che interpreta, spiega, loda o distrugge il lavoro altrui, spesso con intuizioni molto distanti dalla realtà. Per questo non faccio concorsi ne' mi sottopongo alla, spesso risibile farsa, della lettura dei portfoli, ma preferisco mettere qualche foto in un Forum pubblico, dove la "gente comune" come me, a pelle mi comunica le sue reazioni davanti ad una mia foto. Niente analisi psicologiche dell'Autore, niente patenti di "quello preparato" per chi lascia un commento. Come una Poesia ... se le parole mi colpiscono, mi colpiscono anche se a scriverle è stato un semianalfabeta. Come la Musica ... se le sue note mi colpiscono, mi colpiscono anche se a comporla è stato un sordo (il riferimento è scontato). "Chissenefrega" se Vivian Maier aveva studiato le regole compositive, la profondità di campo o l'iperfocale ecc. Ha lasciato un archivio di tutto rispetto, per me bellissimo, di situazioni che erano "sotto gli occhi di tutti", ma che lei ha saputo isolare. Detta così, sembrerebbe una feroce "critica alla critica" ed un'invito a considerare le parole inutili e vuote. Assolutamente no. Ci mancherebbe. Benvenga la critica, purché non si sostituisca al ruolo di protagonista che è dell'Opera. Ciao |
user46920 | inviato il 04 Settembre 2015 ore 13:31
OT: “ Cambiando discorso ..non riesco a mettere le foto qui. Anche in windows 7 il menù tasto dx non mi dà copia indirizzo....boh „ prova a prendere la foto con la manina e trascinarla sul + della nuova scheda (dipende dal browser), a quel punto potresti avere l'indirizzo sia nel banner predisposto, che nel modo tasto destro |
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