| inviato il 18 Aprile 2018 ore 16:48
Ognuno fotografa quello che vuole. Che io sappia non e' mai morto nessuno e/o ne ha tratto beneficio chi viene fotografato in street Per me il barbone ha la stessa dignita' come soggetto fotografico della regina d'inghilterra |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 16:50
@massimiliano sicuramente ognuno è libero di fare ciò che vuole, si è anche liberi di essere poco educati |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:04
Non ho capito cosa c'entra l'educazione.. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:07
Opisso, pienamente d'accordo e come sai ognuno la pensa in modo diverso e va rispettato. Ho scatti rubati fatti ad alcuni bambini e credimi sono bellissimi. Ho riflettuto molto in merito e devo ammettere che per ottenere quelle immagini davvero si rischia grosso. Passare per maniaci il passo è breve se non vogliamo trovarci ritratti banali. Il cacciatore d'immagini deve saper attendere il momento adatto per ottenere un buono scatto (anche se non sempre va a buon fine), ed è proprio quest'attesa che può far nascere equivoci. Devo essere sincero i miei figli sono ottimi soggetti, l'unico problema non da poco è la "mamma" che me la ritrovo sempre nell'inquadratura rovinandomi tutti gli scatti!!! |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:10
@Esse D'accordissimo, le persone in difficoltà sono a rischio di perdita di dignità se rappresentate nel loro contesto, che subiscono e non scelgono. Infatti, oltre che poco educato, o etico, o opportuno, ci si esprima come si vuole, è anche passibile di interventi dell'autorità in caso di pubblicazione. Ci sono dei precedenti. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:30
Evidentemente non vi siete mai presi 5 minuti per fermarvi a parlare con un senzatetto. E tutta la papprdella sul discorso della dignita' e' solo un retaggio borghese e anche un po classista. La prossima volta che fate street fermatevi a parlare con un senzatetto, chiedetegli se fargli una foto lo umilierebbe o in qualche modo danneggerebbe la sua dignita'. Per quanto mi riguarda non fotografo senzatetto ma solo per una qestione espressiva non di certo per una questione morale, anzi. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:50
“ tutta la papprdella sul discorso della dignita' e' solo un retaggio borghese e anche un po classista. „ Può anche essere, capisco il senso di quello che dici... ma rischiare, molto, per pubblicare una foto, di solito brutta, non ha nessun senso. Tra l'altro credo che ti potrebbero denunciare non solo il senzatetto con cui ti sei fermato a chiacchierare e che probabilmente non vedrà mai la sua foto pubblicata, ma anche terzi. Naziskin compresi... Cioè pensare che fotografare disagiati ti possa aiutare a migliorare la tua fotografia ottenendo scatti più interessanti... il problema non è solo etico ma anche di metodo. Poi concordo che se segui un progetto e sei Berengo Gardin otterrai di sicuro degli scatti significativi. Ma come punto di partenza... mi sembra tale e quale a cercare di imparare il tiro con l'arco andando a caccia di ippopotami |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 17:56
Ma infatti come ho scritto sopra io non fotografo i senzatetto, e non per una questione morale ma espressiva. Per quanto riguarda la denuncia chiunque ti puo' denunciare. Se un giorno succedera' me ne faro' una ragione. Ma Credo che se in vita mia mai prendero' una denuncia, non sara' per una foto street pubblicata |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:00
Io invece non capisco proprio la questione del retaggio borghese un po' classista, ma sarei curioso di capire: puoi spiegare perché farsi scrupoli nel fotografare persone indifese ed in difficoltà dovrebbe essere borghese e classista? |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:03
Perche' se lo fotografi non gli fai ne del male, ne del bene, come a qualsiasi altra persona, quindi escluderlo da una possibilita' di essere un soggetto del tuo lavoro fotografico, solo in virtu' della sua condizione e' un retaggio borghese e classista. A lui se lo fotografi o no, non frega assolutamente nulla, anzi la peggior sensazione che un senzatetto puo' avere e' quella di essere invisibili e suscitare indifferenza o compassione. Quindi e' un problema di chi scatta (spesso borghese e benestante) non certo un problema loro. Ne hanno altri. La domanda da porsi poi e' bisogna avere compassione per il clochard o per il signore in giacca e cravatta stressato dal lavoro che a 40 anni ha degli esami del sangue da 70enne, che si fa due ore in mezzo al traffico al giorno per andare a chiudersi davanti ad una scatola a a fare le addizioni? |
user117231 | inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:08
Se io fossi un barbone, senzatetto, clochard.... mi guadagnerei da vivere con questa fissa che avete voi streeter di fotografare la gente per strada. 1 euro tu, 1 euro lui....1 euro l'altro....per ogni scatto.... e la pagnotta per la giornata sarebbe assicurata. ... Da piccolo sognavo di fare da grande il barbone. Poi crescendo mi ero dimenticato del perchè avessi questa splendida ambizione. Ultimanente... me lo sono ricordato. Siamo tutti degli schiavi circondati da pochi uomini liberi che chiamiamo senzatetto !!! |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:11
Continuo a non capire il nesso con l'essere borghesi e classisti, hai utilizzato una petizione di principio nel tentativo di argomentare. Ma fa niente, anche perché non è una scelta personale, è la legge che proibisce la pubblicazione di fotografie ritraenti soggetti in condizioni di difficoltà. Non solo i mendicanti, anche i portatori di handicap, ed è la legge che parla di dignità della persona. Può essere che tu interpreti la legge stesse come borghese e classista, io sono del parere diametralmente opposto ma non non importa, essa vige insieme alle sue motivazioni. Beninteso: si parla di pubblicazione (non di esecuzione in sé dello scatto) e senza il consenso. E nel caso di persona in serie difficoltà, magari estremamente bisognosa tanto da accettare in cambio due spiccioli, o con problemi di salute mentale, la firma su una liberatoria potrebbe non bastare. |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:14
Non mi pongo il problema legislativo in quanto non li fotografo e tantomeno li pubblico. Se non hai capito il mio pensiero mi dispiace. Piu' di cosi' non so come spiegarlo. A me pare chiarissimo Ovviamente si, ritengo quella legge classista e borghese |
| inviato il 18 Aprile 2018 ore 20:20
Il pezzo che hai aggiunto sull'analogia tra mendicante o handicappato e povero signore in giacca e cravatta stressato dal lavoro mi fa capire perché non comprendi il senso della tutela dei deboli che vuole indicare la legge. Non farò comunque da saputello azzardando una spiegazione. Ma la questione del borghese e classista non solo non la capisco, ma mi sembra paradossale proprio ai sensi della questione in sé - oltre che non argomentata. Ho aggiunto questo ultimo post per fornirti spunti di riflessione, fanne ciò che vuoi, saluti. |
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