| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 15:59
Ho dato un chiaro riferimento a come sia intesa la fotografia ai massimi livelli mondiali..poi ognuno può avere le sue idee e inventarsi le sue definizioni ma la Fotografia resta tale |
user46920 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:04
ah, ok ... ora mi è più chiaro |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:05
“ secondo me fai molta confusione ... due scatti sono un fotomontaggio, se poi cloni qui e la o lavori con livelli e maschere e timbri, ecc è manipolazione ... „ Avevo capito che la foto riproducesse la realtà così come è invece mi sono sbagliato rappresentare un cielo bianco in un panorama è la realtà solo che noi non vediamo la realtà. Ok avevo inteso male |
user46920 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:06
“ Mah... „ Paco, ti vedo confuso ... |
user46920 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:13
Labirint, però mi pare che i tema sia l'onestà della fotografia, non in quanto rappresentante della realtà rispetto alla visione umana, ma per il concetto: [...] Con tutti i suoi limiti, e le sue uniche virtù. E se un'immagine sembra una fotografia, deve esserlo (se invece è fotopittura, me lo dici ). Se una serie di fotografie sembra un reportage, deve esserlo (se invece è un immaginario d'artista, me lo dici).[...] |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:18
Non sono assolutamente d'accordo. Un cielo bianco non è fotografia è una schifezza. Detto ciò io credo che a meno di non dover fare un lavoro giornalistico in cui non racconto un particolare fatto la mia visione è quella che metto nelle foto e lo faccio scegliendo la luce, modificandola con flash se necessario, cambiando temperatura bianco contrasti ecc.. in macchina e poi finendo dopo con una scelta della foto e una postproduzione coerente alla mia idea. Detto ciò se hai visto mio link sulla magnum praticamente li accusi di aver ingannato per anni chi è andato alle mostre non avendo dichiarato la post in camera oscura |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:29
Occhiodelcigno: io sinceramente, nonostante abbia letto ormai tutti i tuoi post "contro" la postproduzione, non ho ancora capito cosa sia per te una fotografia e cosa sia una, cosìdetta, "fotopittura". Ancora di più mi confondo se faccio un giro sulle tue gallerie Comunque, per quanto mi riguarda, la fotografia di reportage e documentale, dovrebbe rappresentare o comunque riportare la realtà del momento immortalato, (anche se "inquinato" dal punto di vista del fotografo che difficilmente potrà essere neutrale al 100%), quindi dovrebbe essere bandito l'uso di timbro clone o l'uso di fotocollage o qualsiasi altro tipo di manipolazione che modifichi il senso e il messaggio dell'immagine. L'altra fotografia, tutta di qualsiasi tipo, (tranne la naturalistica pura e dura, che dovrebbe seguire le stesse regole del reportage e della documentazione) essendo espressione del fotografo, del suo pensiero, del suo essere e del suo messaggio, può essere manipolata in qualsiasi modo e non vedo perchè lo si debba per forza dichiarare. A meno che non venga istituito il tribunale della "fotografia pura" che cominci a citare fotografi e fotoamatori per "millantata fotografia". Comunque è la solita storia, ognuno ha il suo punto di vista e difficilmente farà cambiare idea agli altri e viceversa, quindi... cui prodest? |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:30
L'occhiodelcigno, immagino che tu sia andato qualche volta a vedere delle mostre fotografiche. Sappi che in quelle immagini, sicuramente ci sono delle manipolazioni (le facevano 100 anni fa, le fanno oggi), eppure nella didascalia delle immagini, nessuno ti scrive: "ATTENZIONE foto manipolata clonando un palo e scurendo il cielo". Se la tua preoccupazione è che l'autore della foto si prenda la premura di avvisarti, stai dimostrando che non guardi il messaggio fotografico ma guardi altro. Il messaggio fotografico è scevro da qualsiasi tecnicismo, altrimenti sarebbe come dire tutte le lettere di una parola (facendo lo spelling) senza pronunciare e capire il senso della parola. Mio personalissimo pensiero. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 16:34
Amen |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:02
Aggiungerei che io una didascalia del genere non la vorrei proprio leggere, distoglierebbe la mia attenzione con informazioni irrilevanti. |
user3834 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:09
“ Il messaggio fotografico è scevro da qualsiasi tecnicismo, altrimenti sarebbe come dire tutte le lettere di una parola (facendo lo spelling) senza pronunciare e capire il senso della parola. „ Secondo me il problema invece è che senza elaborazione la maggior parte delle foto sarebbero delle semplici immagini, oggi si punta sugli effetti speciali per stupire e dare un tono a foto altrimenti anonime e con poco significato, al tempo della pellicola di faceva quello che forse oggi si potrebbe fare su un Jpeg e non quello che si può fare su un Raw! Giusto per rimanere su qualcuno che di sicuro non si offende...
 Questa è una foto spettacolare, costruita da questa foto...
 più questa
 Le singole sono anonime e relativamente mosce, insieme sono spettacolari. La maggior parte dei paesaggi, macro, ritratti e quant'altro proposti, senza postproduzione sarebbero delle foto estremamente mosce che nessuno caricherebbe, la post è stata, sotto molti punti di vista, un freno alla fotografia, molti scattano e poi cercano di tirare fuori la foto con Photoshop, mentre si dovrebbe cercare di fare lo scatto studiandolo senza la postproduzione... ma ormai è inutile. |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:30
Vero Blackdiamond, però la postproduzione può anche essere usata non per stupire, ma per avvicinare l'immagine a ciò che l'occhio e il cervello umano avrebbero percepito al posto del sensore. E spesso questa finalità può richiedere l'impiego di tecniche molto complesse. |
user3834 | inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:39
“ Vero Blackdiamond, però la postproduzione può anche essere usata non per stupire, ma per avvicinare l'immagine a ciò che l'occhio e il cervello umano avrebbero percepito al posto del sensore. E spesso questa finalità può richiedere l'impiego di tecniche molto complesse. „ Quella di cui tu parli è la postproduzione utilizzata per la cronaca o per la fotpgrafia documentale, dove comunque se vuoi aprire le ombre o diminuire le alte luci nessuno ti ammazza, la vera differenza è nella postproduzione che cerca di far diventare bella una foto che non lo è, ed è applicata almeno nell'80% delle foto, anche perchè se ho fatto una foto bella non la tocco |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:48
Sbaglio o nessuno ha preso in cosiderazione il post dove facevo presente che una foto costruita nel reportage puo portare a conseguenze anche pericolose? |
| inviato il 09 Dicembre 2014 ore 17:55
io l'ho letta ma non avevo una risposta particolare. cioè quindi? Non ho capito che risposta ti aspetti |
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