| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 12:56
Perbo, dici che il bilanciamento del bianco non si potesse fare (magari con più difficoltà) sul jpg? |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:07
“ dici che il bilanciamento del bianco non si potesse fare (magari con più difficoltà) sul jpg? „ Rispondo quotando una spiegazione che l'utente Raamiel, come sempre molto tecnico ed esauriente, ha scritto in un post riguardante EOS 1DsIII e incarnato: “ tutti i sensori sono analogici intanto e il segnale di uscita è una tensione proporzionalmente lineare all'integrale di carica. In soldoni più raccatta luce più la tensione di uscita è alta. Quello che viene digitalizzato è questo valore di carica. Nel RAW ci sono solo questi dati, più i tag aggiuntivi, come può essere il WB registrato dall'esposimetro (NON dal sensore). I dati grezzi del RAW divengono coordinate colorimetriche solo dopo aver passato le fasi : decompressione/decrittazione --> linearizzazione --> demosaicizzazione --> WB A questo punto i dati sono ancora device dipendent; per passare a scene referred, e quindi acquistare valenza come coordinate colorimetriche, devono essere caratterizzati. Ogni motore RAW compie queste fasi in modo leggermente o pesantemente diverso. ACR per la caratterizzazione usa due profili interni (non icc) un CIE A e un CIE D65. Che si riferiscono, ovviamente, a due illuminanti diversi. Nel caso il tag WB differisca da questi illuminanti ACR calcola per interpolazione un terzo profilo temporaneo. Questo profilo caratterizza quel modello di fotocamera con il dato illuminante; o almeno dovrebbe. Questo perché il profilo è figlio di una interpolazione di due profili, originariamente creati da Adobe in questo caso; che sono stati costruiti prendendo a modello un esemplare di una certa macchina, ma non certo quella in nostro possesso. Inoltre nulla ci viene detto della bontà e precisione di tali profili; in sostanza ci si fida, e ci si accontenta. La foto arriva ad avere un gamut solo DOPO tutte queste fasi; quindi se il volto della modella è giallo la colpa non è del sensore, ma piuttosto di quello che è accaduto dopo. Questa è la ragione per cui ogni RAW converter ci restituisce cromie diverse partendo dagli stessi dati. „ Aggiungo io: il jpg on-camera è un'immagine raster che ha già subito questi procedimenti, anche se in maniera diversa, per cui il bilanciamento del bianco postumo in realtà è farlocco , la terna dei valori adiacenti a ogni fotosito (parlando di Bayer) che formano l'immagine è già stata calcolata per interpolazione tenendo conto del WB . |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:12
“ Aggiungo io: il jpg on-camera è un'immagine raster che ha già subito questi procedimenti, anche se in maniera diversa, per cui il bilanciamento del bianco postumo in realtà è farlocco , „ E con questo hai appena seppellito tutta la Color Correction, Dan Margulis, Marco Olivotto, il CCC, il metodo LAB e un'altra mezza dozzina di persone/enti/teorie che non sto a citare perchè sennò divento didascalico. In realtà essendo il Jpg un raster appunto, ovvero un insieme di punti, qualsiasi modifica che ne varia la quantità o la posizione è distruttiva (e quindi è meglio farla PRIMA), ma le modifiche che intervengono su luminosità e "coordinate", che siano esse RGB, CYMK, o LAB no. Ed è quasi indifferente farle prima e dopo o solo dopo . Cambia il fatto che ACR è decisamente più ostico che PS per farlo. A meno che per WB non si intenda il solo automatismo fatto col contagocce, o i valori inseriti arbitrariamente per temperatura e tinta. Perchè dico prima E dopo? Perchè è più facile dover correggere MENO cose essendosi avvicinati al WB da ACR. Ma tecnicamente, recuperate le luci ecc ecc ed aprendo un JPG in PS non c'è nulla in termini di colore che tu non possa fare, e nulla che che tu potessi fare solo in ACR. Aggiungo, nulla che tu potessi fare meglio in ACR. nota: l'ininfluenza del formato RAW e l'inferiorità strumentale di ACR rispetto a PS le intendo e riferisco solo alla gestione del colore ed in quest'ambito. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:17
peccato che il jpg2000 non abbia preso piede rispetto al classico jpg... |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 13:47
Grazie Mac89 e Shambola (e anche a Raamiel ) |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:14
@Shambola: non ho mai scritto che con i metodi avanzati con curve in Lab o RGB non si possano fare correzioni di vario tipo. Con "farlocco" (termine effettivamente dispregiativo, mi scuso per la poca chiarezza) intendevo rispetto al bilanciamento del bianco pre-rasterizzazione di cui parlava Raamiel nel processo Raw->jpg. Prendendo per buona questa "definizione" il jpg ha comunque giá subito un bilanciamento del bianco al momento dello scatto, quello che viene dopo e' correzione colore. Tra l'altro, osservando alcuni esempi dello stesso Dan Margulis, spesso prende dei file in cui il WB era giá sballato al momento dello scatto. Questo fa un po' sorridere perché in quel caso si sarebbe potuto evitare il suo workflow (non proprio semplice) facendo attenzione al momento dello scatto e utilizzando i Raw. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:26
Mi inserisco nella discussione dopo aver letto diverse pagine della stessa (non tutte lo ammetto ) per allargare un po' la questione: ho una D600 e mi rendo conto che, opportunamente settata e con i giusti Picture Control personalizzati è possibile avere ottimi jpg direttamente dalla fotocamera. E' chiaro però che nel 99% dei casi, aprendo le ombre, regolando il contrasto, la nitidezza, magari raddrizzandola e/o ritagliandola un po', la foto sarebbe migliore e quindi vai di NEF. Il problema però, nel caso di Nikon almeno, è che i SW proprietari, quindi parlo di Capture NX2 essenzialmente oppure il viewnx2 o il più recente NX-D sono ESTREMAMENTE lenti nell'applicare i vari settaggi, nel senso che non sono affatto reattivi, con attese a volte di qualche secondo per applicare una sola impostazione. I menu li trovo poi piuttosto ostici e le regolazioni poco intuitive. Per questi motivi preferisco molto di più Lightroom, dall'usabilità esemplare. In questo caso però perdo la "resa Nikon" ossia la resa derivante dall'applicazione dei Picture Control disponibile anche sui NEF; i vari profili Adobe che simulano i PC Nikon non sono all'altezza e quindi il dilemma: o uso i sw Nikon o rinuncio ai Picture Control... Oppure.... Ritocco al volo i jpg in Lightroom!! OK OK, non uccidetemi, sono consapevole dell'eresia che ho detto... Però nel 99% delle situazioni, limitando le correzioni a pochissime cosucce (raddrizzamenti, apertura ombre e poco altro) la differenza tra un NEF elaborato con Capture NX2 e convertito in JPG ed un JPG uscito dalla macchina ritoccato con Lightroom non la vedo. Magari ingrandendo o stampando in A3 forse si può notare qualcosa (forse).... Insomma, almeno nel caso della D600, non mi sembra dopotutto così eretico ritoccare leggermente i jpg che escono dalla fotocamera... Certo il matrimonialista o il professionista in genere non farà mai qualcosa di simile, ma tutti noi altri... Perché no? |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 15:44
@Mac89 Tutto più chiaro. E' comunque evidente che Margulis debba prendere un jpg farlocchissimo ( ) per dimostrare la potenza del LAB. Sennò che demo farebbe? Già me lo vedo "boh, quest'immagine va già bene così, grazie a tutti, ciao". 5 secondi su youtube... Scherzi a parte la sua tecnica tende in realtà a fare tutt'altro che raddrizzare il bianco, che è un di cui del suo workflow (Le sue sono curve ripidissime in LAB, e di solito rendono "bene" per staccare i verdi). E se posso dirla tutta, quel che fa a me non piace praticamente mai. Però mi è servito a capire quel che ho scritto poco sopra, ovvero che a meno di luci bruciate o neri tappati (ovvero, a meno di 255 255 255 o 0 0 0, situazione che si può migliorare col RAW), se esiste l'informazione del colore , si possono tirare fuori cose da un'immagine che uno non si aspetterebbe, specie introdurre variazione cromatica dove in apparenza non ce n'è. Riguardo al bilanciamento del bianco nella fattispecie, se lo vedi fare da chi lo sa fare è di una semplicità disarmante e di solito comporta l'uso di un solo livello curve ed un paio di puntatori sparsi nelle zone strategiche. Non distruttivo, e a peso 0 sul file. Continuo a ritenere che sia ovviamente meglio scattare bene, non aver bisogno di grandi correzioni nè su ACR nè su PS, ma che non sia corretto dire che per quanto concerne il colore sia il RAW a salvare la vita al fotografo. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:31
Ragazzi ho un amico che ha preso la certficazione adobe photoshop e tiene corsi in giro, quindi penso sia competente in materia, ma ha smontato tutto quello per ora ho letto. Lui dice che scatta in jpeg, ma non so spiegarvi il perchè visto che di quello che mi ha detto ho capito un terzo, dice che salva con qualità 9 per risparmiare spazio e che salvare in tiff non serve a nulla, perchè tutta la qualità che si cerca di preservare va comunque a farsi bendedire in fase di stampa. Ha fatto riferimento al gamut e altre cose tecniche che sinceramente non ricordo, in pratica se non ho capito male dice che avere tutti quei colori a disposizione non serve a nulla perchè poi in fase di stampe i colori utilizzabili sono molti meno. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:37
Con la Em1,scattando in jpeg, si vede già a monitor/mirino come verrà la foto e si può cambiare al volo il WB e altre amenità (se non si ha l'esigenza di essere superveloci ),però è una m4/3 !! Io mi trovo bene!! Ciao,Raffaele |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:37
“ Viserion „ Non preoccuparti, Ps non è ancora obbligatorio e il tempo rimarginerà la ferita della delusione... |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:40
“ ma una volta senza il fotoritocco al pc come facevano? „ Il fotoritocco si faceva senza PC, non è un caso che diversi comandi di PS abbiano il nome di quello che si utilizzava in analogico (pennello, scherma, brucia, ecc). Qui un esempio del lavoro richiesto a uno stampatore:
 Questi comunque sono argomenti già trattati in miriadi di thread simili a questo, per cui prova a cercare nel sito perchè ci sono discussioni infinite. “ in pratica se non ho capito male dice che avere tutti quei colori a disposizione non serve a nulla perchè poi in fase di stampe i colori utilizzabili sono molti meno „ Che i colori utilizzabili in fase di stampa siano una piccola porzione di quello che è contenuto in un raw è poco ma sicuro, ma dire che il tiff non serve a nulla, insomma, già a monitor a volte si vede la differenza senza "smanettarci" su. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:43
Si la vedi a monitor, ma dice che poi la perdi in fase di stampa. |
| inviato il 10 Ottobre 2014 ore 16:43
Mac89 è una lotta impari!... |
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