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Io intendo la fotografia come forma di comunicazione, arte, passione...se diventiamo una sorta di mercenari pronti a tutto solo per avere uno scatto perdiamo il senso romantico e sprofondiamo nella freddezza di un click senz anima. Detto questo e premesso che ognuno è libero di agire e pensare come vuole (assumendosi ovviamente tutte le responsabilità delle azioni e delle parole)...buona luce a tutti!
pisolomau: già, un bel connubio la Leica compattona e la steeet...e noi (almeno io) che mi tiro dietro kilogrammo di attrezzatura...non ne vale la pena!!!g.
“ Chissa se va anche nel bronx a fare la stessa cosa.....mmmmm non credo „
Ho paura che dove scatta, possa comunque farlo, e ha a seguito una telecamera addirittura. Senza andare nel Bronx, basterebbe un paesino della periferia di qualche citta' Italiana per ridimensionarlo immediatamente !
Come ha scritto Daniele forse bisognerebbe conoscere chi e' Gilden e che tipo di reportage ha fatto nella sua carriera. Non credo che si impressioni piu' di tanto a scattare in qualsiasi posto del mondo.
Io sono come Juza, piuttosto di stare ore a convincere le persone a farsi fotografare preferisco dedicarmi a soggetti più... "collaborativi". Mi è spesso capitato però di accompagnare turisti e fotografi in Africa dell'Est, Kenya e Tanzania soprattutto, e contenerli e tenerli a bada nei loro raid alle popolazioni locali è sempre un lavoro che richiede grande pazienza. Oggi la situazione offre due scenari ben distinti: le popolazioni più sgamate, che chiedono denaro in cambio di scatti e in alcuni casi organizzano veri e propri set (vedi i villaggi Masai sulle rotte turistiche) oppure, al contrario, le popolazioni che non sono proprio abituate a vedere uomini bianchi girare con le macchine fotografiche (ad es. gli Orma alle foci del Tana River o i Samburu nell'ovest più profondo). Mi ricordo che tanti anni fa partecipai ad un workshop fotografico dove il fotografo, proprio in previsione di incontrare popolazioni poco abituate all'"intrusione fotografica", si portò con se una Polaroid. Mi disse di aver imparato a farlo a sua volta da un noto fotografo tedesco, di cui non ricordo il nome. Giunti ad un villaggio al confine tra Namibia e Sudafrica, con pochi uomini e molte donne e bambini, il fotografo chiese dapprima di parlare con il capovillaggio, che non era presente, poi chiese ad alcuni giovani il permesso di scattare delle fotografie. Intanto scattò alcune Polaroid ai giovani e ad alcune mamme con i bambini, regalando loro le fotografie. Si formarono subito dei capannelli e alcune donne vollero farsi fotografare e offrirono doni in cambio. Con l'aiuto del traduttore dicemmo loro che il ringraziamento per le foto regalate era il lasciarsi fotografare a loro volta dalle nostre reflex, e così fu, tra sorrisi e calorosi saluti quando ce ne andammo. Fu un'esperienza che tentai di ripetere per l'appunto con gli Orma, alle foci del Tana River, ma con loro funzionarono meglio due capre, donate in cambio della possibilità di andare in giro per il loro accampamento per un pomeriggio a scattare quello che volevo, come se non esistessi.
Condivido e concordo con te Lorenzo...questo è il giusto spirito! Come ho già scritto, io ho mangiato pesce crudo alle 7.30 del mattino pur di socializzare con un pescatore tunisino ed avere la possibilità di fargli degli scatti.
Chiunque sia il fotografo, indipendentemente dai passati o presenti famosi o appartenenza ad agenzie prestigiose, anche se spregiudicato, scattando di notte in quel modo vicino alla stazione di Milano o di qualsiasi altra citta' potrebbe procurarsi dei problemi non da poco. Puo' pure avere avuto a che fare con Al Capone ed essergli amico, ma non penso sia sprovveduto, fa cio' che puo' fare, calcola il rischio, non penso che la vita gli pesi. Altra cosa e' decidere di seguire le truppe e saltare su una mina. Il mio commento si riferiva a quel modo di rubare la foto, efficace si ma elegante e rispettoso no. Ovviamente e' il mio pensiero
A parte le foto, c'è anche il video del documentario in cui vengono riprese persone in un luogo pubblico. Non credo sia stata chiesta la liberatoria a OGNI passante di NY.
..inoltre, delle foto dei personaggi che stazionano nella Stazione di Milano sarebbero SICURAMENTE foto molto interessanti. Gilden non è di certo diventato famoso fotografando tramonti.
C'è chi diventa famoso fotografando campi di papaveri e striscie di colore sui prati. E sui personaggi della stazione o di un campo nomadi mi risulta che qualcuno in Magnum ci abbia già pensato. Comunque le mie osservazioni erano relative al filmato.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
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