| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 19:06
“ E qui arriva la parte che nessuno vuole sentire, ma è pura fisica ottica. Perché le Leica M hanno una resa “diversa” soprattutto a diaframmi chiusi? -Cover glass sottilissimo Il sensore M ha un vetro di copertura molto più sottile rispetto a Sony/Canon/Nikon. Le ottiche simmetriche e semi-simmetriche delle M lavorano come su pellicola: niente rifrazioni extra, niente micro-perdita di contrasto. -Raggi d'incidenza più diretti Le ottiche M non devono attraversare mille strati e correttivi. Questo mantiene il microcontrasto locale (che è ciò che crea il famoso “pop”). -Transizione dello sfocato più ripida La caduta nei primi 3–5 mm dietro il piano di fuoco è più netta. E a diaframmi chiusi è proprio questa transizione che tiene viva la sensazione di volume. Morale: Una M con un buon vetro, a f/8, ::::!!!! può !!!!:::: dare un look più tridimensionale e pulito di una MF con grandangolo buio, non perché è “più buona”, ma perché il sistema M è otticamente più semplice e perde meno strada tra lente e sensore. „ Ecco, questa cosa pari pari la prendi ed invece di applicarla al sensore 36x24 della M, applicala ad un sensore 30x45 ed otterrai il sistema Leica S www.milanswolfs.com/blog/the-one-the-leica-s |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 19:15
“ Qui il sole fa capolino sul tetto della chiesa, i riflessi parassiti sono inesistenti, e come si può notare il contrasto rimane elevatissimo. „ Hai la nuvola che fa velo come fosse una softbox... Prova a sole pieno, f11 o con un soggetto come l'auto davanti. “ Ecco, questa cosa pari pari la prendi ed invece di applicarla al sensore 36x24 della M, applicala ad un sensore 30x45 ed otterrai il sistema Leica S „ uhm... UHMMM La M usa lenti simmetriche con raggi molto inclinati. La S è medio formato reflex: ha bisogno di disegni più retrofocus. Il sensore S riceve luce molto più perpendicolare. Quindi tutta la magia della M nel fuori-asse… non si trasferisce ma rimangono un filtro sottilissimo e delle lenti fatte per avere quel look. |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 19:45
“ La M usa lenti simmetriche con raggi molto inclinati. La S è medio formato reflex: ha bisogno di disegni più retrofocus. Il sensore S riceve luce molto più perpendicolare. „ Questo per quello che ho visto io non va ad inificiare la resa 3d pop. Stack sottile e schemi ottici semplici si. Inoltre, aggiungiamoci il 30x45 CCD ed abbiamo fatto bingo. Quello che invece rimane a deciso vantaggio delle M è la portabilità (a parte tutto il resto, vedi telemtro, che la rende un prodotto totalmente diverso). |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 20:36
Paco, qui bisogna distinguere cosa si trasferisce e cosa no. -Stack sottile, vetro davanti al sensore poco spesso, pipeline “pulita” e sì, questo avvicina S e M più di quanto avvicini Sony/Canon/Nikon alla M. -Progettazione delle ottiche S (poche superfici, semplicità, microcontrasto alto) e anche qui, ok: è roba fatta bene. Ma la parte della M legata al modo in cui la luce arriva al sensore… quella non si sposta, perche' La M usa schemi simmetrici con raggi che arrivano al sensore molto inclinati; la S, come ogni MF reflex, usa ottiche retrofocus, perché deve fare spazio allo specchio. Il risultato e' che la geometria dell'ingresso luce cambia completamente e Le ottiche S mandano luce molto più perpendicolare al sensore. È qui che la M crea il famoso “micro-contrasto immediato attorno al piano di fuoco”, la caduta di nitidezza rapidissima nei primi millimetri, quella transizione secca che dà il pop. La S ha una resa bellissima, piena, scolpita… ma è un altro linguaggio. Lo stesso vale per il CCD 30×45 dell'S2/006: è un pezzo di storia, sì, ma non c'entra niente con la micro-ottica M. È “peso MF”, non “pop M”. Due magie diverse E infatti la parte della M che nessuno può replicare non è il sensore, ma il rapporto ottica-sensore estremamente breve e diretto. queste tre sono uscite tutte dalla M9 : 25 Biogon a 6.3
 28 Ultron II a f8
 90 Elmarit M a 5.6
 Vedi anche te lo stacco imperioso fra soggetto e sfondo nonostante nei due wide di fatto e' tutto a fuoco e nel 90 cmq non sto usando una focale lunghissima o aperture grandi? |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 20:53
“ Vedi anche te lo stacco imperioso fra soggetto e sfondo nonostante nei due wide di fatto e' tutto a fuoco e nel 90 cmq non sto usando una focale lunghissima o aperture grandi? „ Si.. ed è esattamente quello che vedo sulla S. Poi... non so se sarà lo stack, il fatto che sia CCD o le ottiche (che Comunque uso le hasselblad), ma è maggiore di quello che vedo con la GFX |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 21:46
“ Ma la parte della M legata al modo in cui la luce arriva al sensore… quella non si sposta, perche' La M usa schemi simmetrici con raggi che arrivano al sensore molto inclinati; la S, come ogni MF reflex, usa ottiche retrofocus, perché deve fare spazio allo specchio. Il risultato e' che la geometria dell'ingresso luce cambia completamente e Le ottiche S mandano luce molto più perpendicolare al sensore. È qui che la M crea il famoso “micro-contrasto immediato attorno al piano di fuoco”, la caduta di nitidezza rapidissima nei primi millimetri, quella transizione secca che dà il pop. „ “ Vedi anche te lo stacco imperioso fra soggetto e sfondo nonostante nei due wide di fatto e' tutto a fuoco e nel 90 cmq non sto usando una focale lunghissima o aperture grandi? „ Mi sembra di aver capito che attribuisci alla maggior inclinazione dei raggi del sistema M la sensazione di stacco o "pop"; però al centro non c'è differenza fra come cadono i raggi sul sensore fra tiraggio corto o lungo. Allora non capisco perchè lo stacco distintivo M si dovrebbe verificare anche in centro come nel secondo e terzo esempio che hai proposto, sempre che non siano crop estremi e che in realtà i soggetti siano decentrati nell'immagine completa. |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 22:43
Ho definito che ci sono piu elementi, quello che incolli distingue esclusivamnte le Leica S e M... rileggi bene e trova gli altri elementi che sse ne fregano di dove sta il fuoco nel frame prima di ricominciare a fare il debunker, ti viene bene l'approccio, ma non la sostanza |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 23:01
“ rileggi bene e trova gli altri elementi che sse ne fregano di dove sta il fuoco nel frame prima di ricominciare a fare il debunker „ Quello che dico io, è che gli altri elementi non influiscono alla resa. Il fatto che ci sia poca distanza e i raggi obliqui, non è quello l'elemento che crea il Leica look Perchè ciò che vedo uscire dalla S, è la resa di una M con steroidi. La M l'ho avuta e so di cosa parlo. La S la gente la sottovaluta, ci sta, fotocamera vecchia e morta ma in quanto a resa, con il suo CCD, è qualcosa che la gente ignora. Non ha F1,4 e da questo punto di vista non isola il soggetto in una bolla, ma ti fa "entrare" nell'immagine con il classico Leica look. |
| inviato il 02 Dicembre 2025 ore 23:15
@Uly Credo di sapere tutto quello che c'è da sapere su come le lenti M agiscono sui sensori delle Leica. Per quanto mi riguarda non è quello il punto. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 0:04
“ È qui che la M crea il famoso “micro-contrasto immediato attorno al piano di fuoco”, la caduta di nitidezza rapidissima nei primi millimetri, quella transizione secca che dà il pop. „ Quindi la caratteristica spesso considerata positiva di un obiettivo, cioè quella di creare passaggi graduali tra fuoco e fuori fuoco, in realtà è controproducente per il "pop" che necessita di transizioni secche? Ma poi per avere "pop" tutto il soggetto (nel senso di tutta la sua profondità) deve essere a fuoco in modo da avere i bordi netti, e lo sfondo deve essere non nitido o leggermente sfocato (anche se non serve che sia tanto sfocato); quindi la zona di transizione, secca o graduale che sia, dovrebbe verificarsi in una zona poco dietro il soggetto, dove spesso non c'è niente (se non un po' d'asfalto, sempre riferendomi ai tuoi esempi), ma allora se non c'è niente perchè dovrebbe avere importanza come avviene la transizione? Correggimi se ho capito male, ma la definizione “micro-contrasto immediato attorno al piano di fuoco” mi risulta di difficile comprensione e forse ho interpretato male. Magari intendevi che, appena fuori dalla PDC, il contrasto cala bruscamente; cioè lo sfocato, grande o piccolo che sia, perde contrasto rispetto al soggetto a fuoco favorendo l'effetto di stacco. Questa è una cosa che ho notato come differenza fra obiettivi moderni e vecchi (e forse anche moderni progettati con criteri particolari); spesso i vari Sony GM e simili hanno uno sfocato anche piacevole a livello di morbidezza, ma il contrasto e la saturazione rimangono molto alti anche nello sfocato, mentre generalmente con obiettivi vecchi contrasto e saturazione mi pare che perdano rispetto al soggetto a fuoco, e la cosa per me è positiva. Però questo l'ho notato su fotocamere Sony, quindi secondo me dipende dall'obiettivo e non dallo stack. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 7:12
Paco, la resa del CCD della tua S la trovo spettacolare. Questa resa, secondo me, viene ancora più esaltata se stampi in formati non da cartolina. Mi riferisco soprattutto al senso di plasticità e matericità che trasmette una foto fatta con la tua fotocamera. L'occhio umano tende a percepire in modo limitato la texture di alcuni soggetti, come quelli troppo lisci, ma con la presenza della grana diventa più facile distinguere i cambiamenti di tonalità di colore e apprezzarne la tridimensionalità. La granulosità è una delle principali differenze estetiche tra la pellicola e l'immagine digitale. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 8:01
Onestamente dopo più di dieci anni con fotocamere Leica e i migliori obiettivi Leica m e L (apo e summilux) e non cinesate o simili, posso dire che i migliori obiettivi Hasselblad Canon Nikon Sony e sigma con le fotocamere “giuste” nulla hanno da invidiare, anzi spesso fanno meglio, degli equivalenti Leica. Le differenze e/o presunta superiorità nei piani, nello sfocato, nella tridimensionalità sono chiacchiere da forum di cui la gente spesso ama riempirsi la bocca. La differenza vera la fa il sensore a condizione che il vetro sia decente e oggi quasi tutti lo sono… Il confronto di Giuseppe ha senso ma solo fino a un certo punto, l'importante è che serva a lui per capire quello che deve capire. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 10:20
Signori, io ho postato esempi e sono l'unico (come sempre mi pare di capire). Chi vuole continuare a parlare in teoria senza guardare i file… continui pure. Io fotografo, non faccio debunking da salotto. |
| inviato il 03 Dicembre 2025 ore 10:50
Io i file li ho guardati... |
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