| inviato il 25 Ottobre 2025 ore 20:22
“ Sviluppa e stampa della pellicola in bianco e nero sono un lavoro da artigiano sopraffino. „ Forse una volta era più applicato anche alle matricole, il mio inizio nel 1980 fu iscrizione ad un circolo fotografico, acquisto di una reflex 42x1, classico trio 28/50/135 ( tutto usato ) e tramite i componenti più esperti e anziani fu subito scattare, ritrovo in sede dove ti insegnavano a mettere il film nel tank, preparare lo sviluppo granulare a 50° per poi lasciarlo raffreddare fino a 20° e tutta la trafila sviluppo, fissaggio, lavaggio e stenderli con le mollette e poi provare le stampe (piccole da prima ), poi discussioni e analisi, ma mi sa che ste robe son tutte sparite da un pezzo, oggi va molto più di moda chiede quale zainetto comprare per andare li e quale ottica comperare per andare la, e ovviamente aggregarsi alle varie frange fan boy per avere alleati nelle dispute sul web. |
user271096 | inviato il 26 Ottobre 2025 ore 7:21
“ Questo mi sembra sia per tutti scontato ma l'argomento è un altro. „ Prendi nota che è stato il sig. Perazzetta ad introdurre la pellicola... che poi, non è ben accettata da tutti. |
user271096 | inviato il 26 Ottobre 2025 ore 7:38
“ Beh, insomma, sviluppare le pellicole e stampare decentemente ( non dico da maestri) con ingranditore non è poi così difficile: con un po' di pratica si fa. „ Certamente! Ma questa condizione andava bene nel lontano passato, quando si credeva di avere stampe di elevata qualità ma che confrontate con stampe Ink-Jet di pellicola risultano nettamente inferiori. Io mi impegnavo molto a stampare su baryt con risultati piuttosto piacevoli, ma il confronto con le mie recenti stampe I/J - sempre da pellicola - è decisamente impietoso. |
user271096 | inviato il 26 Ottobre 2025 ore 7:47
Eh sì, la Scala è stata una splendida diapositiva che mi proietto in continuazione e con grandissima soddisfazione. Ma per non farmi mancare nuove sensazioni in proiezione, da parecchio tempo faccio inversioni con i miei numerosi negativi di differenti pellicole - Rollei RX25 - PanF - Delta100 - Rollei Retro - e più recentemente con Rollei Superpan 200 |
user271096 | inviato il 26 Ottobre 2025 ore 7:56
Proiezione di Rollei RPX25
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| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 8:28
il bn in camera serve per avere un'idea di come verrebbe poi la foto. ho notato che photoshop, rispetto a prima, apre in camera raw mantenendo la versione monocromatica. quindi si può partire da lì per fare varie regolazioni. |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 10:10
Krokkett: ma ti riferisci a stampe ottenute da scansione di pellicole poi stampate in digitale con stampanti a getto d'inchiostro? Ma con quali apparecchi di scansione, quali pellicole ( 35 mm o 120?) e con quali stampanti a quanti inchiostri? In proprio o laboratorio? |
| inviato il 26 Ottobre 2025 ore 10:39
“ Eh sì, la Scala è stata una splendida diapositiva che mi proietto in continuazione e con grandissima soddisfazione. „ Si era bellissima ma anche le pellicole Ilford col kit d'inversione Tetenal non scherzavano...ne ho fatte tantissime (ne ho qualcuna in galleria), lo sviluppo era un po lungo e fastidioso (seconda esposizione con una lampada da 500w, ecc..) ma si poteva fare a casa con solo una tank di sviluppo, e il risultato che meraviglia ...con l'HP5 usciva una grana enorme ma bellissima. |
user271096 | inviato il 29 Ottobre 2025 ore 11:46
“ Krokkett: ma ti riferisci a stampe ottenute da scansione di pellicole poi stampate in digitale con stampanti a getto d'inchiostro? Ma con quali apparecchi di scansione, quali pellicole ( 35 mm o 120?) e con quali stampanti a quanti inchiostri? In proprio o laboratorio? „ Scusa il ritardo ma non mi ero accorto del tuo messaggio: Ma quante domande! In sintesi: utilizzo tutto...ma proprio tutto! Dalla pellicola al sensore. Stampe I/J da pellicola e da sensore, e questo è essenziale per poter eseguire dei confronti seri ed attendibili tra i due sistemi e per non lasciarsi suggestionare dai "sentito dire" o dagli "ho visto"...il WEB è pieno di millantatori e venditori di fumo... |
| inviato il 29 Ottobre 2025 ore 16:08
Krokkett: io chiedevo per curiosità ma anche per informazione più dettagliata. Non ho più alcun interesse nel confrontare i due sistemi; se ne è parlato su Juza anche troppo tra fazioni opposte e non lo trovo più argomento interessante, anzi noiosissimo. Ognuno faccia come gli pare. Io uso solo il digitale e stampo da me con stampante I/J a 8 inchiostri in formati fino all'A3+. Per un periodo ho affiancato alla Nikon digitale che avevo all'epoca una Mamiya 7, una 6x7 a pellicola. Usavo diapositive Velvia e Provia Facevo poi io stesso le scansioni con uno scanner piano , il top di gamma di allora, Epson 4990, per poi stampare sempre da me..Il problema è che se facevo le scansioni da una dia 6x7 il risultato era buono ( ci sono foto fatte cosi qui su Juza), mentre con dia 35 mm le foto e le stampe non potevano competere con gli scatti ottenuti, all'epoca (ti parlo del 2013/2016 ) con la D800. I negativi colore meglio lasciar perdere. Ecco perché ti chiedevo cose molto dettagliate tipo che macchina fotografica, che formato, che rullini, che tipo di scansione,ormai assodato che le scansioni vere a tamburo sono un mito e non le fa praticamente nessuno e pochi fanno scansioni con ex Hasselblad. Infine chiedevo che stampante. Del confronto tra digitale e pellicola ormai è venuta ( scusa il termine) la nausea. Non so a chi possa piu6 interessare. Io ormai scatto in digitale e stampo in digitale: qualche difficoltà sussiste per il B/N ma io faccio quasi esclusivamente il colore. Mi interessava capire un'altra persona che stampa come lo fa. Ecco il perché delle tante domande; per confrontarsi. |
user271096 | inviato il 29 Ottobre 2025 ore 19:28
 Bene! Tu fotografi solo in digitale e stampi di conseguenza e perciò non necessiti di confronti: ti adegui a ciò che riesci ad ottenere con il digitale, che certamente sarà superlativo. Io, invece, che pratico assiduamente la pellicola - 24x36 - Medio Formato - BN - ColorNEG - DIA - avverto la necessità di fare un confronto con il digitale, soprattutto, in stampa. Tutti sanno che il digitale rappresenti la "quasi" perfezione dell'immagine ed io posseggo 5 corpi digitali professionali che sono utilissimi nella mia professione che, però, non è la fotografia. Perciò, stampando I/J (A3) da sensore, ottengo un campione a colori che dovrà essere da veicolo per le mie successive stampe I/J da pellicola; non è che io mi diverta a fare i confronti, ma questi sono una necessità per comprendere la qualità da raggiungere. Ribadisco la perfezione dell'immagine su stampa da sensore ma, trovandola fredda e piuttosto fasulla, mi dedico alla stampa da pellicola; stampa da pellicola che, pur non essendo perfetta, mi regala una magica atmosfera che nessun sensore potrà mai offrire. Le mie nuove stampe a colori sono superiori per qualità alle mie vecchie e nobili Cibachrome che, ai tempi, valutavo molto qualitative. Stampo con Epson a 9 colori sino al formato A3+ I fotogrammi 24x36 vengono duplicati con un fantastico sensore da 60MP che mi restituisce tutte le informazioni presenti sul fotogramma...non si perde nulla! Il MF viene scandito con Epson V850. Tutti files ottenuti, subiscono un potente trattamento in PS per rendere ai miei occhi quanto io pretenda: Nitidezza sbalorditiva - Colori ben saturi e brillanti - Contrasto equilibrato e, dulcis in fundo, il fascino inimitabile della pellicola. Io non avverto nausea...  |
| inviato il 29 Ottobre 2025 ore 20:26
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4126043 Da pellicola negativa T-MAX 100 pro. Fotocamera Zenza Bronica SQB 6x6 + Ottica Zenzanon PS 80 f2.8 - Scanner Epson V800 Photo + Silver fast 8 con relaltivo profilo pellicola. In PP sono intervenuto solo sulla regolazione dei livelli. Comunque con questo esempio non rispondo alla domanda di chi ha aperto la discussione . . si ritorna al solito dilemma B&N da pellicola o digitale. MENTRE La domanda iniziale del topic era: “ CdO, i risultati qualitativamente migliori si ottengono scattando direttamente col profilo BN in-camera o lavorando il RAW in post produzione, almeno secondo la vostra personale esperienza? „ . . . da qui sono scaturite diverse opinioni ! al riguardo avevo risposto che dove sussistono esigenze di velocità di consegna delle immagini mi ero costruito dei profili ottimizzati da caricare su corpi Canon evitando ogni tipo di PP, riservando il raw in tutte le occasioni dove serve una PP per avere file qualitativi pronti per la stampa. “ Mi interessava capire un'altra persona che stampa come lo fa. Ecco il perché delle tante domande; per confrontarsi. „ . . . Claudio . . . personalmente le stampe B&N le faccio fare esclusivamente a laboratori esterni ponendo attenzione al tipo di supporto, quasi sempre Stampa a pigmento ad inchiostro liquido Fine Art satinata per il B&N e lucida per il colore. |
| inviato il 29 Ottobre 2025 ore 22:43
Cirillo Donelli: anche io i migliori risultati, come ho scritto prima, li ottenevo con una medioformato. E la scansione la ottenevo con uno scanner piano di livello come quello che hai usato tu, il migliore all'epoca disponibile. Vedo che il B/N lo affidi ad un laboratorio. Ma che significa inchiostro liquido? Io uso carta satinata sia per il B/N che per il colore. In genere utilizzo carte Canson Krokkett: ho capito, grazie |
user271096 | inviato il 29 Ottobre 2025 ore 22:45
Bella fotografia Cirillo...complimenti! Le stampe in BN solo su carta Ilford Smooth Cotton Rag; le stampe a colori solo su carta Glossy Oriental Graphica che importavo direttamente dagli USA e che, purtroppo, si sta esaurendo. |
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