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L'ultimo appello


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avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:03

Sei una elettrica.. sai bene che le fonti alternative sono discontinue. Sai bene che e' necessario avere fonti stabili in appoggio, per sostenere le discontinuita'.
Uno dei paesi piu verdi d'europa, la Germania, ha fatto parziale marcia indietro sulla dismissione di centrali nucleari e brucia lignite, perche' si e' trovata zoppa dopo il sabotaggio del gasdotto russo.
gran parte del traffico marittimo del porto di Rotterdam e' costituito da carbone per alimentare le centrali tedesche.

Il solare va bene per caricare l'auto domestica e per le lavapiatti. Ma se cominciamo ad accendere anche i condizionatori gia siamo in difficolta'.

Ovviamente tu vivi in un paese che dispone di energia eolica in surplus. Non a caso son diventati produttori di ortaggi in serra. Tutti conoscono i pessimi pomodori di serra olandesi che infestano i banchi dei supermercati italiani tutto l'anno.


Ma esistono attivita' che non possono fermarsi. Ho lavorato in Ilte (seconda tipografia piu grande d'europa) Ci sono due elettrodotti dedicati che portano energia ed un impianto di cogenerazione interno. E' una struttura che non puo' rimanere senza energia.. oltre un paio di ore di blackout e la probabilita' di una esplosione dei vapori diventa altissima. Si lavora in ambiente antideflagrante.

Impianti del genere non possono funzionare con energie alternative.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:05

Per questo, chiediamo al Governo di sostenere con convinzione l'obiettivo europeo del -90% al 2040. Si tratta di una scelta che richiede coraggio politico, ma che sarà ricordata come un atto di responsabilità verso le future generazioni.



Primi/e firmatari/ie

Stefano Caserini, Professore associato, docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici, Università di Parma

Antonello Pasini, Primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), docente di Fisica del clima all'Università Roma Tre

Giorgio Parisi, Professore emerito di Fisica Teorica presso la Sapienza Università di Roma, Premio Nobel per la Fisica 2021



Nicola Armaroli, Direttore di Ricerca presso l'Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività (ISOF) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Bologna

Valentina Bacciu, Ricercatrice presso l'Istituto per la BioEconomia (IBE) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Sassari

Vincenzo Balzani, Professore emerito di Chimica, Università di Bologna

Carlo Barbante, Professore di Paleoclimatologia presso l'Università Ca' Foscari Venezia, Presidente del Centro di Studio e di Ricerca Internazionale sui Cambiamenti Climatici, Venezia

Roberto Buizza, Professore Ordinario di Fisica, Scuola Universitaria Superiore Sant'Anna, Pisa

Carlo Cacciamani, Direttore Agenzia Nazionale per la Meteorologia e Climatologia-ItaliaMeteo

Carlo Carraro, Professore di Economia dei Cambiamenti Climatici, Universita' Ca' Foscari Venezia

Susanna Corti, Dirigente di Ricerca presso l'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Claudio Cassardo, Professore associato di Fisica dell'atmosfera, meteorologia e clima, Dip. di Fisica, Università di Torino

Maria Cristina Facchini, Direttrice dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (ISAC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Paola Faggian, Ricercatrice esperta in meteorologia e climatologia presso Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) S.p.A.

Davide Faranda, Direttore di ricerca al Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (CNRS), Parigi-Saclay

Michela Gallo, Professore associato di Ingegneria Sanitaria ed ambientale, Docente del corso di Mitigation and Adaptation to climate change, Università di Genova

Mario Grosso, Professore associato di Ingegneria sanitaria-ambientale, Docente di Mitigazione dei cambiamenti climatici, Politecnico di Milano

Silvio Gualdi, Principal Scientist Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) - Direttore della Divisione di Modellistica del Sistema Terra e Data Assimilation

Piero Lionello, Professore ordinario di Fisica dell'Atmosfera e Oceanografia presso l'Università del Salento e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC)

Luigi Moccia, Primo ricercatore presso l'Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni (ICAR) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)

Paola Mercogliano, Presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), Principal Scientist presso la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC)

Mario Marcello Miglietta, Dirigente di Ricerca, CNR – Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima (CNR-ISAC)

Elisa Palazzi, Professoressa associata di fisica del clima, Dip. di Fisica, Università di Torino

Claudia Pasquero, Professoressa associata presso il Dipartimento di Scienze dell'Ambiente e della Terra (DISAT) dell'Università di Milano-Bicocca

Gianluca Ruggieri, Ricercatore e Docente di Fisica Tecnica Ambientale, Università dell'Insubria

Silvia Torresan, Direttrice della Divisione "Risk Assessment and Adaptation Strategies" (RAAS) presso la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC)

Giorgio Vacchiano, Professore associato in gestione e pianificazione forestale all'Università di Milano, presidente di Climate Media Center Italia

Dino Zardi, Professore Ordinario di Fisica dell'Atmosfera presso l'Università di Trento


Tutti climatologhi?
No.
Il clima non è materia solo dei climatogi.

avatarjunior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:18

Ora due belle notizie per chi è affetto da ecoansia ;-)

La Nuova Zelanda toglie il blocco alle esplorazioni di petrolio e gas in vigore dal 2018
www.beehive.govt.nz/release/nz-reopens-petroleum-exploration

e grazie a Trump finalmente anche in Alaska si potrà tornare a trivellare!
www.doi.gov/pressreleases/interior-withdraws-restrictive-special-area-

MrGreen

...e buone nuove anche per la Polonia, che ha da poco scoperto un grande giacimento di idrocarburi nel Baltico

energiaoltre.it/la-polonia-annuncia-una-scoperta-di-petrolio-e-gas-che

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:32

il genere umano è davvero stupido

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:46

Vai avanti tu, che io ho ancora delle cose da fare.
********************************************

Tranquillo... il primo posto te lo cedo molto volentieri.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 20:49

Sei una elettrica.. sai bene che le fonti alternative sono discontinue.


Invece le fossili?
É bastato un conflitto, in Europa, per far saltare tutti i programmi energetici , hai sentito parlare dell'invasione dell'Ucraina, vero?
Non arrampicarti sugli specchi, non c'è nulla di certo e definitivo, basta un nulla e ... pluff tutto svanito.
Che poi, nessuno vuole eliminare gli idrocarburi, solo incentivare le fonti rigenerabili, ma chiacchere a parte, nessuno che lo voglia sul serio.
Sai in cosa investono le banche?, in petrolio e gas fossile, non in green, far soldi a qualsiasi costo, il resto è problema degli altri.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 21:08

Le banche investono in cose che non ti immagini neppure. Io ho un fondo, gestito da una delle maggiori banche globali, che comprende parecchi carbon credit. Il green è una palla galattica, ma la notizia che i grandi investitori vi si oppongano è una palla *mega*galattica.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 21:23

no, che e' successo in Ucraina? ;-)

Beh le banche investono in molti settori. Si son resi conto tutti che il green, come e' impostato oggi, e' il suicidio del topo.
Di fatto la riduzione dell'impronta e' una necessita' e su questo siamo tutti d'accordo. Ma purtroppo per far presa sulla massa si scade spesso in slogan e si inseguono soluzioni impossibili.

Sappiamo bene che con le ideologie fanatiche si fa poca strada.

Quando poi la massa deve scaldarsi e devi far arrivare Glovo fin davanti al televisore, brucera' anche il catrame, se necessario.

Insomma io credo si possa uscirne solo con enormi economie di scala e con energia nucleare di nuova generazione.

I minireattori possono essere una soluzione. I russi sono riusciti a mandare nello spazio dei piccoli reattori. Significa che hanno trovato il modo di schermarli con schermi leggeri.

Insomma.. stiamo parlando di movimento terra , fondere acciaio e cemento armato.. non di far bollire l'acqua per le uova alla coque.




avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 21:48

basta poco anzi pochissimo:
La città di Medellín Colombia ha piantato più di 2 milioni di piante e 880.000 alberi, raffreddando la città di 2 gradi.

Nelle dolomiti ci sono le conchiglie fossili, che cavolo di Diesel usavano?
Alla terra della Co2 che produciamo non importa nulla, siamo noi che ci dobbiamo preoccupare se ci mettiamo un tubo di scappamento in bocca.
La barzelletta che l'Europa deve salvare l'umanità a livello di emissioni, perchè siamo gli unici ad applicare realmente dei limiti, è veramente oltre ogni ragionevole logica.
Evviva il WEF ed il "Grande RESET" che ci spiega come dovremmo vivere per i prox cento anni. Brava gente.


avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 21:49

no, che e' successo in Ucraina??
********************************************

Niente di insolito.
Un nano da circo ha tentato di riportare indietro le lancette della Storia ai tempi cupi dell'Holodomor... ma gli è andata un pochino male ed è probabile che finirà per tornare ai fasti poco gloriosi della corazzata Potëmkin.

avatarsenior
inviato il 02 Agosto 2025 ore 22:36

Puo' essere che l'europa torni indietro sulle politiche ambientali. Non ci sarebbe da stupirsi, coerentemente subalterna al grande alleato d'oltreoceano deve continuare a basarsi sugli idrocarburi e sul progressivo controllo del medioriente. Proprio in quella direzione infatti hanno diretto in questi anni la vendita di armi Usa, Germania e Italia. Lo scive anche La Stampa controllata dall'ebreo Elkann. Le armi sono anche andate ovviamente al fronte russo, x contrastare il produttore di petrolio antagonista al blocco occidentale e non meno imperialista.
Ora due folli rischiano di innescare una guerra nucleare.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2025 ore 0:36

Se c'è una cosa di cui proprio non bisogna preoccuparsi è una guerra nucleare caro Simone.
Per decenni la pace fra le due Superpotenze si è basata sul cosiddetto Equilibrio del Terrore assicurato dalla assoluta certezza della Mutua Distruzione Reciproca.
E allora le Superpotenze erano entrambe armate.
Ora di queste due Superpotenza una, la Russia, non ha più un reale deterrente nucleare... per il semplice motivo che la deterrenza nucleare COSTA e la Russia, che è in bancarotta da oltre trent'anni, non ha più i fondi necessari a manutenete la propria "minaccia nucleare" la quale, essendo del tutto priva di manutenzione, è pertanto completamente inusabile!
Inoltre poi allo stato attuale il nano Putin è letteralmente tenuto per le palle dal socio di maggioranza mandarino il quale, ammesso e non concesso che il nano del Cremlino avesse ancora la propria deterrenza nucleare, cosa che non è, MAI E POI MAI gli darebbe il permesso di usarla... perché danneggerebbe il suo commercio!
Suo di Xi...beninteso!
Quindi, in un modo o nell'altro, la millantata Apocalisse Nucleare e del tutto destituita di fondamento!

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2025 ore 1:20

Per curiosità Paolo, da dove hai attinto queste notizie? Io non le trovo neppure su ukrinform, da cui copia la nostra stampa libberah e indipendenteh. Sono ancora "migliori" delle storie su calzini, lavatrici e badili.

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2025 ore 1:31

www.geopoliticalcenter.com/prima-pagina/missili-balistici-intercontine

avatarsenior
inviato il 03 Agosto 2025 ore 6:35

"....spero che si estingua al più presto!"

Potresti cominciare tu, ci sono tanti modi per suicidarsi, uno solo non sarebbe molto a livello planetario, ma è sempre un inizio.

Prova!


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