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Ma Andrea, attento a pensare di sapere tutto. Capita fi incontrare altri fotografi, ma spesso è una attività solitaria o, al massimo svolta insieme a mia moglie. Alle 5 Tetrr co sono stato più volte anche in inverno e spesso ero da solo. È capitato a Eilean Donan ( ti consiglio di andarci, è un luogo piacevole) e quella volta eravamo in /6.. nelle città incontri fotografo più spesso col cellulare. Fotigrafo molto borghi abruzzesi e sono sempre da dolo. Ah, una volta per fotografare il ponte sul Sagittario ero in compagnia delle...papere! Capisco il tuo discorso, ed è ovvio che cerchi fi metterlo in pratica, ma non partire prevenuto. Tutti cerchiamo di migliorare e fi essere originali ma chi vi riesce? Tu ne conosci qualcuno? Io trovo banalità anche in chi professa , a chiacchiere, il " famoso strano". Poi ci sarà anzi c'è di certo un mare di persone che fa cose molto migliori delle mie. Accendere una lampadina, dici? Ma chi sei?l
NOTA importante: tengo a precisare una cosa. Tempo fa una psicologa mi redarguì dicendomi che si giudicano i comportamenti ma non le persone. Quando mi sono espresso sopra ho scritto che "io mi sentirei scemo" e successivamente ho scritto che per me "è una pratica demenziale". Dunque preciso che non sto dando dello scemo o del dem3nte a nessuno, ma altresì mi ritengo del tutto libero di esprimere giudizi su certe pratiche fotografiche. Per stemperare il clima con un sorriso ricordo un aneddoto che c'entra parzialmente con la questione. La mia prof del ginnasio ricordava un suo alunno che aveva tradotto la celebre frase latina "ridendo castigat mores" con "ridendo castiga i mori", ecco la traduzione corretta sarebbe "ridendo castiga i costumi", che è il principio con cui funzionerebbe la Satira. Io non sono certo un autore satirico ma anche lì si castigano i comportamenti non i mori o i saraceni o i turchi
E fai bene a esprimere la tua opinione. Ma, permettimi, lo hai fatto nel modo peggiore. Il "mi sentirei scemo" è offensivo e non c'è altro modo di interpretarlo. Ma immaginavo già prima che fosse un po'..sfuggito. E accetto la precisazione con esempio simpatico relativo
"[ I morti sono vivi, sono tra noi. Solo che noi non li sappiamo sentire, perché noi siamo i veri morti, ombre piegate sulle nostre miserie, i nostri cellulari, le nostre carriere.]
Come sarebbe più facile vivere in un mondo che conferma i pregiudizi. Un mondo fatto di francesi supponenti, italiani corrotti, polacchi antisemiti, tedeschi filonazisti, serbi violenti eccetera. Ma il mondo è complesso, ti smentisce regolarmente, e c'è chi non lo tollera. Così c'è sempre qualcuno che vuole banalizzarti perché non regge la tua complessità. Qualcuno che ha bisogno di un nemico per esistere."
[QUOTEQualcuno che ha bisogno di un nemico per esistere." „ Interessante.Se non erro sono stati scritti anche libri sulla costruzione del nemico. Il ragionamento ha una sua attinenza e sostenibilità. Certo il nemico,a volte.è alle porte.Non dobbiamo costruirlo.Anche se è un'operosità più che sostenibile.Direi naturale.
Ah, solo ora vedo che Andrea ci era arrivato prima di me... (bravo!) Non avevo ancora letto il suo commento...
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