| inviato il 13 Maggio 2025 ore 9:41
Quando l'acqua e poca ,la papera non galleggia ....fatevene una ragione |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 10:07
“ Io dico sempre che con poca luce, ancor prima di alzare la sensibiltà è buona norma avere un obiettivo luminoso... „ Ok, ma se ti serve anche una discreta profondità di campo, la luminosità dell'obiettivo conta poco (se non per il fatto - non trascurabile - di facilitare la vita all'autofocus) |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 10:14
@Campi Il denoise di DxO photolab (vers. elite) secondo le prove di dpreview.com è il prodotto migliore attualmente disponibile, ed oggettivamente quello che fa lo fa molto-molto bene Su LR non so cosa dire, ho l'ultima versione a licenza perpetua e lo uso molto poco, in pratica solo per quei files raw che non riesco ad aprire con DxO Su Topaz Denoise: è sicuramente inferiore a DxO, lo conosco da molto tempo e lo impiego principalmente per eliminare la grana sulle scansioni delle vecchie dia e lavorandoci un po', ottengo risultati molto buoni, solo che come processo è adatto a singole immagini mentre DxO si presta in modo eccellente per elaborare moltissime immagini contemporaneamente in batch (e funziona meglio e più velocemente) come esempio, questo 'caso disperato': www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4836413 è stato elaborato con il denoise 'prime XD' di DxO Photolab 7, e successivamente ridimensionata a circa 15 mpix con Topaz Gigapixel AI versione 7 come puoi vedere il noise realmente non è più un problema, indipendentemente da quale sensore -anche vecchio- utilizzi, e l'esempio postato da @Iw7bzn sul recupero di 5 stop è perfetto per dimostrare come sia molto meglio alzare gli iso -ed anche di molto- piuttosto che cercare di recuperare le ombre. |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 10:46
“ @Giggi Topp DXOmark ti propone una misura ai diversi valori nominali di sensibilità riportando : valore ISO effettivo e rapporto segnale/rumore a quella certa sensibilità. Il valore di 30db di rapporto segnale rumore è solo una indicazione di massima di valore "buono" (al di sopra di 30 è migliore e al di sotto è peggiore) Se guardi quei grafici vedi che (grosso modo) è una linea retta che scende al salire della sensibilità. Ai vari punti trovi il valore di rapporto segnale/rumore misurati. „ Appunto, quindi osservando i valori attribuiti alle diverse macchine e mettendoli in relazione alle loro caratteristiche si notano diverse incongruenze. Per questo nutro qualche dubbio rispetto alla possibilità di riportare gli esiti di quella misurazione alle condizioni di utilizzo concreto. |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 12:04
Chiedo scusa all'opener, magari vado off topic ma volevo chiedere a chi usa DxO se le differenze tra il denoise di Lr e il denoise di DxO giustifichino pagare l'abbonamento a entrambi i software o se non siano poi così determinanti (come range di iso diciamo un 6400-12800 o comunque foto serali/notturne) Invece sul discorso sensore la regina degli alti ISO dovrebbe essere la A7SIII (dual iso a 640 e 12800), solo che è una macchina che ammicca decisamente al reparto video. Mi pare la usino anche tanti astrofotografi. www.premiumbeat.com/blog/dual-native-iso-explained/ qui spiega bene come funziona il dual ISO, puoi anche cercare altre camere che abbiano questa caratteristica se non vuoi cambiare brand :) |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 12:45
“ DxO se le differenze tra il denoise di Lr e il denoise di DxO giustifichino pagare l'abbonamento a entrambi i software „ secondo le prove di dpreview.com il denoise 'prime' di DxO Photolab 8 -elite- rappresenta il benchmark dei SW di denoising. poi... per Photolab NON paghi l'abbonamento. Acquisti la licenza a vita. che poi... ogni anno facciano una nuova release e se vuoi beneficiare degli upgrade devi pagare... di fatto diventa una specie di abbonamento. Ma se non paghi, ti tieni la versione che hai acquistato (valida per due pc) |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 14:35
Concordando in generale con Giggi Topp, esprimo una perplessità (salvo la possibilità -tutt'altro che improbabile- che non abbia capito un "razzo"!): sbaglio, o si parla di recuperi di 4 o 5 stops? Parlo di perplessità poichè, tra il 1965 ed il 2001, me la sono "sfangata" con le diapositive (latitudine di posa nell'ordine del MEZZO stop"); successivamente, passato al digitale (da 24 anni, ormai), NON ricordo errori di esposizione superiori ad UNO stop (e pure rari, tra l'altro!). Per cui (sempre che abbia capito bene!) parlare di recuperi di 4 o 5 stops mi fanno pensare ad una discussione tra Ferrari e Lamborghini da scegliersi sul fatto che una faccia 321 Km./h., e l'altra 323 ... Ma avrò sicuramente capito male tutto quanto il discorso ... GL |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 20:11
“ questa foto veniva uguale, forse anche meglio, con una OM-5/Om1 e un 20mm Pro 1.4, ancor meglio con un 17mm Pro „ l' accoppiata 6D+ 40 f2.8 costa non supera i 600€ L' accoppiata OM-5 + 17 pro 2300€ con un 50 f1.4 Art la 6D avrebbe fatto mooooooolto meglio |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 20:23
“ Appunto, quindi osservando i valori attribuiti alle diverse macchine e mettendoli in relazione alle loro caratteristiche si notano diverse incongruenze. „ Non ho mica capito... |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 20:34
“ Ok, ma se ti serve anche una discreta profondità di campo, la luminosità dell'obiettivo conta poco (se non per il fatto - non trascurabile - di facilitare la vita all'autofocus) „ Se ti serve una discreta profondità di campo mi sa che devi fare sacrifici per fotografare "al buio" A quanto vuoi scattare? A f/5.6? E a quanti ISO? La Profondità di Campo per quel che mi riguarda è un NON problema... l'ultima cerimonia che ho fotografato in Chiesa (un Battesimo) l'ho fatta tutta a f/2 e 4000 iso (con un 50mm) e i soggetti sono perfettamente a fuoco... mica gli stavo addosso... Chi fa foto sportiva nei pallazzetti scatta spesso a 200mm e f/2.8... ma mica ha il problema della PdC... Comunque non è un obbligatorio usare sempre obiettivi molto luminosi... ma è altamente consigliabile. E io preferisco usare un f/2 a 4000 iso anzichè un f/2.8 a 8000 iso. Poi uno deve usare quello che è più adatto allo scopo e al portare a casa le foto che vuole. |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 20:51
“ sbaglio, o si parla di recuperi di 4 o 5 stops? Parlo di perplessità poichè, tra il 1965 ed il 2001, me la sono "sfangata" con le diapositive (latitudine di posa nell'ordine del MEZZO stop"); successivamente, passato al digitale (da 24 anni, ormai), NON ricordo errori di esposizione superiori ad UNO stop (e pure rari, tra l'altro!). Per cui (sempre che abbia capito bene!) parlare di recuperi di 4 o 5 stops mi fanno pensare ad una discussione tra Ferrari e Lamborghini da scegliersi sul fatto che una faccia 321 Km./h., e l'altra 323 ... Ma avrò sicuramente capito male tutto quanto il discorso ... „ Infatti, sembra proprio una gara combattuta per un nonnulla. Quando poi esaltare certe prestazioni in post porta anche ad avere risultati poco "realistici". |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 21:10
Posso aggiungere sommessamente che ogni volta che sento parlare di "recuperi" mi viene l'orticaria? Come fastidio, se la gioca con "file malleabile" e "raw lavorabile". |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 21:14
“ Se ti serve una discreta profondità di campo mi sa che devi fare sacrifici per fotografare "al buio" A quanto vuoi scattare? A f/5.6? E a quanti ISO? La Profondità di Campo per quel che mi riguarda è un NON problema... l'ultima cerimonia che ho fotografato in Chiesa (un Battesimo) l'ho fatta tutta a f/2 e 4000 iso (con un 50mm) e i soggetti sono perfettamente a fuoco... mica gli stavo addosso... Chi fa foto sportiva nei pallazzetti scatta spesso a 200mm e f/2.8... ma mica ha il problema della PdC... „ +1 |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 21:43
La PdC dipende da ben cinque fattori, di cui il diaframma dell'obiettivo è solo uno di questi. Questo secondo me bisogna sempre tenerlo a mente. |
| inviato il 13 Maggio 2025 ore 21:49
“ La PdC dipende da ben cinque fattori, di cui il diaframma dell'obiettivo è solo uno di questi „ La PdC dipende unicamente dal diaframma e dal rapporto di ingrandimento A sua volta, il rapporto di ingrandimento varia al variare di altri fattori (distanza dal soggetto fotografo e lunghezza focale). Ma se vario distanza e lunghezza focale in modo da mantenere inalterato il rapporto di ingrandimento, la pdc resta costante (a patto di mantenere costante il diaframma, ovviamente) |
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