| inviato il 28 Agosto 2024 ore 0:28
“ Questa è gente che produce 3D e, guarda caso, all'interno dei programmi che usano possono fruire della possibilità di gestire le sfocature per conferire EFFETTO TRIDIMENSIONALE. „ Nel video non c'è neanche un secondo dove venga spiegato come la sfocatura asserva al compito di donare tridimensionalità . E' un effetto fotorealistico che apporta maggior naturalezza alla finitura "plasticosa" del render ,come specificato dall'autore. “ Pensa te che idiozia... quando sarebbe bastato fare un cerchio e metterci un pò di luce ed ombra per fare na sfera :D „ Hai ragione tu , eventualmente ribadisci il concetto di tridimensionalità di un'immagine che centinaia di anni di opere pittoriche non sono riusciti a codificare. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 1:01
Bisognerebbe testare l'RF 35 f/1.4 senza correzioni. Forse con la sua distorsione (che pare non sia poca) e vignettatura la "tridimensionalità" tornerebbe a migliorare e a essere più piacevole. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 5:48
“ L'immagine linkata ne è un perfetto esempio. Fa tutto la luce. „ La foto linkata ha anche una attenta post produzione alle spalle che ne enfatizza l'atmosfera e di conseguenza anche la luce, difficile dire "chi abbia fatto cosa"...l'ef-s 24mm f2.8 stm lo uso ormai da un po' e le foto che restituisce al naturale sono molto diverse da quelle della foto del link, se ne vuoi vedere qualcuna basta che vai sulla mia galleria, tanto io post produzione non ne faccio, non ho tempo e non sono neanche tanto bravo a farla. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 6:03
Parzialmente OT. Il futuro è dei sensori da 1" virtuali, trascinati dagli smartphone fotografici. Fuoco a infinito, f/11, Nikkor AF 20/2.8, 800 ISO, focale equivalente 54 mm. Tutto a fuoco, nessuno sfocato. La diffrazione a f/11? Eppure la figura della signora "esce", chissà se questo è 3D.
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| inviato il 28 Agosto 2024 ore 6:08
Il sesso degli angeli esiste. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 6:13
Per me un po di tridimensionalità si può ottenene con una combinazione di cose, cioè gradualità sfocato, difetti obbiettivo, nitidezza, condizioni di luce e sopratutto la posizione del soggetto nel frame. Ci ho provato www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4066461&l=it |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 8:57
Credo che la sfera da dipingere sia uno degli esercizi base dei corsi di pittura per principianti reddotgallery.com/sphere-tutorial Chiaroscuro di ombre ed ombre portate. Poi ci so anche gli esercizi a colori ad es. Sfera arancione su tavolo marrone e pareti verdi |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:10
“ Perdonatemi ma qui con tutto sto confronto si è perso di vista il filo del discorso iniziale. Può una lente fornire risultati più tridimensionali rispetto ad un'altra? Non stiamo parlando di lenti che fanno miracoli. Ma di differente minime, anche se presenti. „ Per me sì, io lo noto nella progressione della mappa di sfumatura, ma ci devono essere oggetti che si sviluppano in profondità. Non è il bokeh, o l'apertura massima, è la progressione del fuori fuoco - a fuoco - fuori fuoco. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:15
“ No...il metodo Brenizer cerca semplicemente di simulare la resa degli obiettivi "normali" utilizzati sui grandi formati (quindi formati che, per leggi ottiche, presentano una profondità di campo nettamente inferiore)...una visione grandangolare non c'entra nulla. „ No. Il grandangolo aiuta la sensazione di 3D con un mix di indizi di profondità: - prospettiva - gradiente della texture (foglie e erba in questo caso) - grandezza relativa Con obiettivi più lunghi diminuisce l'effetto dovuto alla prospettiva sul pavimento, e la dimensione relativa della texture che diventa più fitta man mano che ci si allontana. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:25
“ A me hanno sempre insegnato che l'unica cosa che può rendere "tridimensionale" un'immagine 2D è la luce. Prendi un foglio bianco e disegna il contorno di una sfera e sarà bidimensionale, crea su questa sfera luci e ombre e apparirà tridimensionale. L'immagine linkata ne è un perfetto esempio. Fa tutto la luce. www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2173001&l=it „ Ti hanno insegnato male. Luci e ombre sono solo un indizio di profondità. Ma potresti vederla anche con luce piatta e qualcuno di questi: - il gradiente di sfocatura - L'occlusione e sovrapposizione di oggetti - La grandezza relativa - L'altezza relativa - La luminosità - Colori caldi e colori freddi - La prospettiva aerea - La prospettiva lineare - Il gradiente di texture - La dimensione familiare (Elenco non esaustivo, potrebbero essercene altri che non conosco). Esempio, se ti metti a fissare l'immagine di un cerchio rosso su fondo blu, dopo poco ti sembrerà separarsi e uscire dall'immagine, anche senza luci e ombre. È un'illusione ottica, ma non è di questo che stiamo parlando? Dell'illusione della profondità? |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:45
Ecco.
 Comunque, in questa foto, con luce piatta, più piatta che non si può, la sensazione di 3D è data da: - Prospettiva del grandangolo, - gradiente della texture che diventa man mano più piccola più si allontana, - occlusione (persona che nasconde texture di fondo) - gradiente di sfocatura (fuori fuoco - a fuoco - fuori fuoco, progressivo). Luce e ombre non pervenute, mi spiace. |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 9:58
“ Per me invece sì e pure le foto postate da Uly. „ Forse avrebbe potuto esserlo se non avessi appiattito il quel modo il contrasto agendo sulla curva,così invece è piuttosto piatta e senza offesa ma non la metterei a paragone con le foto postate |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 10:26
L'elenco proposto sia da Maurese che da Uly rappresenta le fondamenta degli elementi che il nostro cervello utilizza per orientarsi nello spazio pertanto se in un immagine bidimensionale si ritrovano anche solo alcuni di quegli elementi ognuno, con la propria soggettività sensoriale, percepisce un indizio di tridimensionalità. Ma la cosa veramente assurda è il tentativo continuo di negare questi processi fisici al fine di sostenere, ed oltretutto divulgare, la propria erronea convinzione che le differenze tra i punti focali non incidano sulla creazione di questa percezione. L'occhio umano, o meglio gli occhi, svolgono un numero pazzesco di movimenti per ricomporre una singola scena e poter dare al cervello il quadro completo dell'ambiente in cui una persona si trova. La visione periferica e progressiva fino al punto di maf nella sua complessità rappresenta proprio il fuori fuoco che si usa anche per stabilire le distanze. La qualità (progressività) del fuori fuoco è, come detto mille volte (ma non mollo) uno dei tanti elementi che concorrono. Ribadisco anche che la differenza di resa di una lente difficilmente si nota nel rendering complessivo di un'immagine ma se si riduce il campo di l'analisi a due lenti la differenza sulla gestione dei passaggi c'è ed è innegabile. Poi soggettivamente uno potrà essere più stimolato dai microcontrasti oppure dall'effetto figurina però il negarlo non ha senso. @Mc beh... se non riesci a trovare nel video postato l'indicazione che la variazione dello sfocato dei piani focali concorre alla "CREAZIONE" di una sensazione tridimensionale non dipende da me. Quindi puoi anche negare l'evidenza ma non puoi pretendere che facciano lo stesso le altre persone ;) |
| inviato il 28 Agosto 2024 ore 10:38
Maurese la foto che hai postato avrebbe avuto il senso della profondità (quindi la terza dimensione) anche senza essere sfuocata. In effetti poi è abbastanza facile da verificare, quanto ti capita l'occasione scattane due a diaframmi diversi nelle circostanze che hai indicato e noterai che il senso della profondità (se presente) e quindi la c.d. tridimensionalità è egualmente presente anche senza sfuocatura dei piani. Questo non vuol dire che non possa agevolarne la percezione o comunque renderla più naturale alla visione umana che non è mai tutta a fuoco. esempio simile al tuo, sempre grandangolo, sulla progressione di piani è questo, dove la texture e sostituita della direzione del promontorio verso l'interno, ma al di la della gradevolezza o meno se fosse stata scatta a F36 non sarebbe cambiato nulla in termini di senso della profondità.
 Ad ogni modo discutere se una lente sia di per se "tridimensionale" è una boiata. Altro è dire se la progressione dei piani (fuori fuoco-fuoco-fuori fuoco) come indicato correttamente possa agevolare dei meccanismi, non misurabili, che agevolano la percezione del nostro cervello, ma per tale scopo tutte le lenti sono capaci di modificare la profondità di campo. Ricordo che in tal senso anche il formato non è che non conta niente.. ma lasciamo stare. Altro ancora è dire (correttamente) che alcune lenti gestiscono le transizioni dal fuori fuoco-fuoco-fuori fuoco in modo migliore rispetto ad altri. Solitamente oggi sono richieste lenti "perfette" da TA e tendenzialmente queste caratteristiche tendono a far perdere qualcosa sotto altri profili. Ma anche qui non esistono parametri misurabili. E' un atto fideistico.. è possibile vederlo solo se ci si crede. |
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