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Ma è veramente divertente 2? Il ritorno.


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avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 14:01

Forse è questo il motivo per cui le simulazioni di pellicole Fuji sono così popolari. Si producono JPEG che non si devono modificare e non si deve nemmeno sviluppare una pellicola.

Il meglio di entrambi i mondi?

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 14:14

Nel BN un pellicolaro può scegliere tra diverse pellicole, diversi rivelatori e il modo in cui trattarli, e diverse carte. Leggendo i grafici delle curve può esporre e sviluppare in modo da ottenere l'effetto desiderato.


Qualunque pellicola o rivelatore tu scelga si tratta di prodotti messi a punto e testati da esperti: se li usi correttamente un buon risultato è garantito. Quando invece sviluppi un RAW ti trovi davanti una marea di cursori da regolare con centinaia di valori possibili per ognuno.

Poi è vero che anche con l'analogico si possono fare cose che vanno oltre l'uso standard e si ottengono risultati interessanti, ma non c'è paragone con quel che si può fare (nel bene e nel male) a partire da un RAW ben esposto, specie con i sensori moderni.
Mi è capititato, anni fa, di entrare in un negozio di fotografia e di sentire una sequela di imprecazioni provenienti dal retro: il fotografo che smadonnava perchè non riusciva a tirar fuori da lightroom quel che voleva, mentre "con la pellicola era così facile..."

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 14:16

Forse è questo il motivo per cui le simulazioni di pellicole Fuji sono così popolari. Si producono JPEG che non si devono modificare e non si deve nemmeno sviluppare una pellicola.

Il meglio di entrambi i mondi?


Più che altro direi la pappa pronta. E' pronta, è calda, è buona ma non l'hai fatta tu come la volevi davvero tu.
Quando ho iniziato a lavorare partendo dal RAW per un bel po' ho ottenuto risultati che erano peggiori dei jpg generati dalla fotocamera. Oggi sono migliori, non molto, ma sono migliori, o perlomeno sono un po' più come li voglio io.

avatarjunior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 14:50

Qualunque pellicola o rivelatore tu scelga si tratta di prodotti messi a punto e testati da esperti: se li usi correttamente un buon risultato è garantito. Quando invece sviluppi un RAW ti trovi davanti una marea di cursori da regolare con centinaia di valori possibili per ognuno.

Poi è vero che anche con l'analogico si possono fare cose che vanno oltre l'uso standard


Non sono d'accordo.
Non esiste un uso corretto o standard, se non per l'utilizzatore medio, che poi è quello che scatta in jpg.

esempio: espongo in un determinato modo, uno sviluppo piuttosto che un altro, o la durata dello sviluppo, mi porterà magari ad bruciare le luci, o ad avere pochissimo contrasto.
Si tratta di scegliere le combinazioni (i cursori) in base a al risultato, procedendo a posteriori.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 15:55

Il meglio di entrambi i mondi?
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Sostanzialmente si.
Una quindicina di giorni fa ho assistito a una proiezione digitale di files Fuji ripresi con la simulazione Velvia.
Erano buoni... compatibilmente con quello che offre una proiezione digitale è ovvio.
È una pappa pronta?
Sostanzialmente si, anche perché l'hanno fatta i tecnici Fuji che probabilmente la Velvia la conoscono anche meglio di me, in ogni caso, se non mi dovesse soddisfare il lavoro fatto dai tecnici Fuji, posso sempre creare, da me, o sotto la mia supervisione da qualcuno ben più capace di me, due profili che nella mia intenzione si richiamino alla Velvia e alla Astia... per poi adoperare sempre quei due profili.
Più facile di così Sorry

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 16:05

Più facile di così.

Lo faccio allo stesso modo. Scatto tutto in RAW, sia con Fuji che con Canon. Questo è anche il motivo per cui ho un abbonamento a Lightroom.

Ma ci sono molte persone che affermano di essere soddisfatte dei JPEG che escono dalla fotocamera. Anche le cosiddette ricette vengono scambiate con le Fujis. Se avete inquadrato ed esposto correttamente, potreste non aver bisogno di fare altro, non lo so, ma trovo anche più facile lavorare sul PC.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 16:18

Si, se ti interessa riavere i colori della Velvia o della Kodachrome probabilmente ci sono delle simulazioni che ti danno quell'effetto meglio di quanto potresti fare tu smanettando in post. Il fatto è che non mi interessa rifare col digitale quel che si faceva con la pellicola. In questi giorni sto sistemando delle foto in bianco e nero, scattate in digitale. Tra le altre cose sto applicando livelli di sharpening leggermente differenti a diverse zone dell'immagine, e vorrei in questo modo evidenziare i soggetti in modo discreto senza ricorrere al magico sfocatone. In altre foto, a colori, mi piace ultimamente scaldare un pochino le ombre. Per non parlare della facilità nella correzione delle distorsioni prospettiche, o della possibilità di unire scatti per foto panoramiche. Mi interessano queste cose qua: tutta roba che mi piace e che non si può fare, se non con grande difficoltà, con l'analogico. Perché dovrei invece correre dietro all'imitazione digitale della Velvia? Dovesse venirmi voglia della Velvia comprerei la pellicola e scatterei in analogico.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 17:48

Ancora d'accordo con Miopartistica: specialmente se si guarda solo a video per processare le foto un minimo di post la si impara, senza eccedere con effetti eclatanti. Certe azioni fondamentali possono essere anche applicate ad un RAW. E penso anche che chi è abituato ai colori Velvia probabilmente per generi diversi avrà una opportunità in più col digitale : non si può applicare la stessa intonazione ad ogni soggetto e ad ogni genere..
Poi, diventare un vero esperto in postproduzione è altra cosa. Ma c'è spazio per il divertimento

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 18:39

Il fatto è che non mi interessa rifare col digitale quel che si faceva con la pellicola.
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È un ottimo approccio che trovo pertanto pienamente condivisibile.
Quelle rarissime volte che per qualche strano motivo uso il digitale, in genere se ho bisogno di qualche stampa, io riprendo direttamente in j-peg, i paramentri li tengo tutti a 0, manco a dirlo, curo l'esposizione come è mia buona abitudine, curo l'inquadratura come è mia buona abitudine, curo ovviamente la composizione, come da prassi consolidata, vado dal fotografo, gli consegno i files j-peg belli e fatti, lui li invia al laboratorio e il giorno dopo mi ridà le stampe belle, pronte, e ovviamente perfette.
Tutto molto semplice insomma.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 20:04

Strano, Paolo, non ho mai avuto un file in cui pur non correggendo niente in stampa dovevo necessariamente aumentare la luminosità.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 20:42

E perché Claudio?

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2025 ore 21:05

La diapositiva, l'ho detto già altre volte, è il supporto di gran lunga più semplice col quale fotografare
...certo che se i prezzi fossero più sensati.....é divenuto un modo di scattare molto elitario, bei tempi andati...purtroppo.

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2025 ore 13:49

@Paolo, perché una cosa è la visione per retroilluminazione, altra per riflessione. Enorme differenza.Senza aggiustare luminosità e nitidezza a me non riesce di avere una foto decente. In più poi, comunque le foto risultano un po' scialbe e non rispondenti alla realtà. Prese così e pensare che in stampa siano perfette, beh, insomma....

avatarsenior
inviato il 15 Marzo 2025 ore 21:50

...certo che se i prezzi fossero più sensati.....é divenuto un modo di scattare molto elitario, bei tempi andati...purtroppo.
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Col negativo spendi uguale.
Risparmi qualcosa con la pellicola, in media 17 € contro 30, e per lo sviluppo, circa 3/5 € contro 10/12, però dopo devi aggiungerci 12/14 € per 36 stampe.

avatarsenior
inviato il 16 Marzo 2025 ore 11:56

Col negativo spendi uguale.
in bianco e nero non mi risulta per aggiungere lo svlluppo delle dia:

Manual mounter 67 euro
100 telaietti AP. 14,50
Kit Sviluppo 1 litro 45,60
Un sous Wide per la temperatura 60
Mettiamoci che la una rullino dia costa intorno al 100% in più.

Per la stampa che faccio da me sono conti più difficili in quanto non stampo tutti i negativi.

Quanto sopra si riferisce al 24x36, usando anche formati maggiori............

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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