| inviato il 18 Giugno 2024 ore 12:45
Istoria grazie, per i complimenti e per l'intervento. Forse l'amico in questione ha risvegliato in me il ricordo dei miei primi acquisti, degli errori e delle delusioni, formulando il quesito a titolo. Ad oggi mi tengo stretta l'attrezzatura che ho dove posso usare le stesse ottiche e stesse batterie, lavorando senz'altro in post. Nel caso delle mie gallerie, per me è un cassetto degli appunti perché il mio maggior divertimento è sperimentare, anche con colla a caldo, biadesivo e quant'altro serva e postandolo sul mio blog, e penso sempre con la massima umiltà, perché tutto questo per me è un hobby. Comunque la soddisfazione di aver avuto una Editor's Pick è stata grande per me e non lo nascondo. Concludo ricordando che come mi è stato insegnato, il dito preme quando il cuore comanda, quando un'emozione nasce. Questo per me è fotografare e non potrò mai spiegare ad altri cosa stavo provando, come dire, non riuscirò mai a spiegare che sapore ha una fragola a chi non l'ha mai mangiata.
Grazie per gli interventi di tutti nessuno escluso, ogni scambio di pensiero lo trovo estremamente utile e anche se non lo fosse stato, almeno si è fatto due chiacchiere insieme.
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| inviato il 18 Giugno 2024 ore 13:27
Io scambierei volentieri la capacita' di saper fare ottime foto (PP compresa) con l'obbligo di dover acquistare la peggior macchina fotografica sul mecato.... |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 14:19
Non compro mai perche' ho visto qui su Juza (e nemmeno su altri forum particolari).
Sicuramente mi informo in rete e mi informo anche su Juza, ma diffido dai giudizi e spiego subito la motivazione (senza voler mancare di fiducia verso nessuno).
Se leggo in generale in rete, posso finire o su siti piu' o meno professionali o legati a riviste.
Spesso le riviste inevitabilmente hanno qualche legame di simpatia verso un marchio o l'altro (e' inevitabile, ciascuno da' un parere in base alla propria esperienza). Quindi prendo i consigli con le pinze.
Se leggo su siti, diciamo "liberi", non legati ad una testata ad un editore ed inevitabilmente a qualche sponsorizzazione particolare, i giudizi sono spesso pareri di utenti che possono essere molto qualificati, mediamente qualificati o poco qualificati.
Ciascuno e' libero di scrivere cio' che vuole. Inoltre spesso ci sono scuole di pensiero, tifosi di un certo marchio o denigratori di quel marchio. Quindi e' difficile trovare giudizi veramente obiettivi.
Se guardo i video di YouTube anche qui valgono le stesse considerazioni viste sopra con l'aggravante che spesso i vari revisori ed influencer hanno la necessità di prendere i like, di conseguenza spesso tendono ad esaltare il problema, il particolare, il titolo, per spingere piu' gente a guardare e dare un like, spesso hanno o hanno avuto collaborazioni con i vari marchi.
Leggo sicuramente i pareri di piu' persone, li confronto, mi faccio un'idea di massima di chi scrive e poi verifico.
Vado sul sito del produttore (sapendo benissimo che l'oste dirà sempre che il proprio vino e' ottimo) leggendo le specifiche.
Poi io non sono uno che cambia marca di fotocamera, nel bene e nel male, per cui avendo Nikon non mi interessa se qualcuno fa confronti con altri marchi, a prescindere dal fatto che abbia ragione o torno, non sono dell'idea di vendere tutto e di cambiare marchio come si cambiano i calzini.
Ritengo che ogni marca abbia punti di forza e punti negativi.
Diffido sempre (perche' spesso li ritengo in malafede) di coloro che hanno sempre certezze (sia pro sia contro un qualsiasi marchio).
Per esperienza di vita, gioie e dolori, prodotti ottimi e prodotti pessimi, ottima o pessima assistenza, oggetti validi ed oggetti scadenti li ho sempre trovati piu' o meno distribuiti tra i vari marchi.
Quindi coloro che esaltano a priori o scartano a priori un qualsiasi marchio non lo considero a prescindere.
Inoltre non considero nemmeno coloro che avendo un marchio iniziano a criticare i menu', i bottoni, i pulsanti di un altro marchio perche' penso che un oggetto si debba scegliere se piace oppure non si sceglie se non piace, essendo liberi di scegliere cio' che ci piace di piu'. Poi liberissimi di criticare, ci mancherebbe, solo che non posso seguire nelle mie scelte questo genere di pareri (assolutamente leciti ma non utili per chi deve scegliere un prodotto).
Diffido da tutti i 'progettisti' con il senno di poi che criticano spesso dando pareri diametralmente opposti (lo specchio va bene, lo specchio non va bene, si pero' hanno messo troppo, potevano mettere meno e fare pagare di meno, potevano far pagare poco piu' e aggiungere questo o quello). 
Molto spesso, alcuni (ovviamente non tutti, per fortuna) sono bravi a criticare e a dare giudizi con il senno di poi. 
Non ti va il modello non sei costretto a comprarlo, oppure se sei cosi' bravo fatti assumere dall'azienda produttrice e diventa capo della progettazione.  |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 14:20
Beh io sono un assiduo frequentatore pur sapendo che non serve un clinz..... e compro anche..... specie vecchie carrette... |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 18:27
Io faccio dei distinguo.
O la fotografia è lavoro, o è divertimento
Se è lavoro devo avere un mezzo adeguato a ottenere un certo tipo di risultato.
Se la fotografia è invece passione , hobby e divertimento, ci sono molte componenti e non tutte necessariamente presenti e necessarie.
Una delle componenti presenti è sicuramente il proprio rapporto con il mezzo, con la propria macchina fotografica che consideriamo adeguata, fino a che ci soddisfa nel risultato tecnico che vogliamo ottenere. La visibilità di potenzialità supplettive, superiori a quelle che ci servono, sono però spesso la motivazione del cambio della nostra attrezzatura.
Esempio: non facciamo fotografia sportiva, avifauna neanche a parlarne, ma l'uscita del nuovo modello col tracking, più performante, ci porta poi a voler cambiare il modello già in nostro possesso. Spesa inutile? certo. Noi le papere le fotografiamo da ferme al laghetto dell'Eur e non ci serve certo quel 400mm f4....ma se il nuovo acquisto ci porta a continuare il nostro hobby, perchè in mancanza di questo nuovo acquisto, ci saremmo già stufati di fotografare, allora va bene così.
Quanto poi a fare foto banali e non pregne di significato, non ci mettiamo un bel chi se ne frega? Anche van gogh era considerato una nullità, non per questo non ha dipinto i suoi quadri |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 19:00
“ Anche van gogh era considerato una nullità, non per questo non ha dipinto i suoi quadri „
Sì, ma Van Gogh LO SAPEVA di non essere una nullità, non aveva bisogno di conferme. Quanti di noi hanno la stessa certezza? |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 19:32
“ Non ci giurerei che lo sapesse „
Credo che tutti gli artisti di alto livello, con ben poche eccezioni, siano ben consci delle loro capacità. Se le cose non vanno bene si sentiranno frustrati, incompresi e soli, ma chi riesce a padroneggiare la propria arte ad altissimi livelli lo sa benissimo quanto vale, perchè la cosa è insita in quel che fa, non in quello che ne dicono gli altri.
“ Per lui era diventato più un lavoro che un divertimento. „
Lavoro, divertimento... probabilmente queste due parole per lui erano del tutto prive di significato. |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 19:38
“ Lavoro, divertimento... probabilmente queste due parole per lui erano del tutto prive di significato. „
Concordo, con la confusione mentale che aveva....
Un pò mi ci riconosco  |
| inviato il 18 Giugno 2024 ore 20:36
“ Quanto poi a fare foto banali e non pregne di significato, non ci mettiamo un bel chi se ne frega? Anche van gogh era considerato una nullità, non per questo non ha dipinto i suoi quadri „
che frase stupida, perchè non è nell'accezione di Van Gogh
“ Sì, ma Van Gogh LO SAPEVA di non essere una nullità, non aveva bisogno di conferme. Quanti di noi hanno la stessa certezza? „
appunto |
| inviato il 19 Giugno 2024 ore 13:51
Certo se uno si pavoneggia.... Fotografo dal 1960, prima professionalmente e poi amatorialmente. Sono una nullità ma non devo rendere conto a nessuno.
P.S. Van Gogh ha venduto un solo quadro durante la sua vita , ed era affetto da schizofrenia e da una forte depressione. I critici dell'epoca non lo hanno proprio considerato. Un domani quelle che oggi consideriamo foto banali e insulse potrebbero con canoni completamente differenti assurgere a gloria e fama. Quindi perchè rifarsi a canoni politically correct? Fotografate come cavolo vi pare. |
| inviato il 19 Giugno 2024 ore 19:38
“ (...) Un domani quelle che oggi consideriamo foto banali e insulse potrebbero con canoni completamente differenti assurgere a gloria e fama. Quindi perchè rifarsi a canoni politically correct? Fotografate come cavolo vi pare. „
In tutte le arti uno può essere fuori come un citofono, ma se ha una finezza percettiva ed esecutiva e un senso della forma al di sopra della norma se ne accorge, eccome. E la differenza tra quel che fa e quel che fanno gli altri la vede benissimo. Sono gli altri che non la vedono e che per questo pensano di aver a che fare con un povero d3mente.
I canoni estetici predominanti governano il valore di mercato dell'arte in un determinato momento, ma non c'entrano un accidenti con le qualità intrinseche di un'opera. |
| inviato il 19 Giugno 2024 ore 19:53
Invece secondo me aiuta vedere le foto....le recensioni insomma.... |
| inviato il 19 Giugno 2024 ore 23:29
“ Noto con divertimento che quelli che disprezzano l'area tecnica, poi però la frequentano.
E' proprio vero che chi disprezza compra! „
Ma non è sbagliato parlarne , ci mancherebbe , certi argomenti interessano o potrebbero interessare a molti me compreso.
Lo sbaglio è trasformare i 3ad relativi in trattati di antropologia . |
| inviato il 20 Giugno 2024 ore 3:34
Più che trattati di antropologia si tratta si materiale utile ai fini di studi sociologici o antropologici. Una specie di raccolta di chiacchiere da bar sport messa per iscritto... chissà, forse qualcuno in futuro ci scriverà la tesi di laurea. Magari un antropologo di proxima centauri... |
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