| inviato il 25 Marzo 2024 ore 12:17
Anche perché, come ha sottilmente fatto notare il buon Ivano, senza Luce non ci sono neppure i COLORI una grande verità che l'asservimento totale alla imperante estetica digitale ci ha fatto un pochino perdere di vista |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 14:53
Mi accorgo solo ora di questo interessante thread, mi permetto di fare un intervento "dissacrante" (non me ne voglia l'autore) ma ricordo che la percezione del colore è molto diversa tra individuo e individuo (anche tra quelli che non hanno difetti o patologie del visus), non solo, la percezione dei colori e dei toni varia anche a seconda del sesso quindi, come al solito in questo mondo, è sempre tutto molto relativo! Certo, in assenza di specifiche patologie, la percezione dei colori non viene alterata e stravolta ma quel determinato messaggio, quel determinato effetto che voleva trasmettere l'autore dello scatto con un utilizzo sapiente dei colori, potrebbe non essere compreso da tutti, e magari percepito in modo ben diverso. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 14:56
Certamente si Matteo, ma nei casi da te postati si confrontano due situazioni tanto diverse da essere diametralmente opposte, molto più interessante sarebbe stato vedere ognuna di queste due fotografie nelle due versioni: ovverosia con colori sia caldi che freddi. Per esempio la prima fotografia è un classico esempio di "ritratto solare" alla Velvia, lo stesso ritratto, ripreso però con una Astia, avrebbe regalato sensazioni certamente simili, ma anche con un retro gusto emozionale assai diverso! |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 15:10
“ A proposito: in un telefilm di una qualche serie televisiva americana di che colore sarebbe il cielo sopra il Deserto Libico? ROSSO andrebbe bene? „ Direi un grigio tendente al marroncino sabbia. questa sarebbe indicata come tinta: rgb(188 168 148) Con una tempesta di sabbia che all'orizzonte fa quasi sparire il sole. Oppure questo grigio azzurro : rgb(182 206 210) Dopo che la tempesta è passata. Vedi film: Dune diretto da Denis Villeneuve E a proposito di palette ecco qui la palette di Dune. colorswall.com/it/palette/168968 Se nei tempi antichi il cielo era dipinto in oro oggi il cielo non è blu come nelle canzoni di qualche decennio fa, oggi l'immaginario collettivo e soggettivo supera la realtà. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 15:12
“ Certo, in assenza di specifiche patologie, la percezione dei colori non viene alterata e stravolta ma quel determinato messaggio, quel determinato effetto che voleva trasmettere l'autore dello scatto con un utilizzo sapiente dei colori, potrebbe non essere compreso da tutti, e magari percepito in modo ben diverso „ ci sono cose che sono invece più o meno standard, il colore freddo di sfondo lo fa apparire più distante con soggetto dai colori caldi, il rosso sembra occupare una porzione maggiore di immagine rispetto a un verde, queste sono cose fisse per chiunque. Poi il significato può variare, per esempio che il blu oltremare è associato al vestito della madonna fa parte della nostra cultura occidentale, come il fatto che l'abito nero è sinonimo di eleganza e viene dal little black dress di fine 1300 ecc.. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 15:34
@MatteoGroppi certamente, non volevo sminuire il tuo thread che, ripeto, trovo molto interessante, è che quando si parla di colore (che è il mio mestiere, anche se non in ambito fotografico) si da per scontato che la percezione visiva sia uguale per tutti ma così non è; quando poi si vuole ottenere un determinato effetto proprio con colori e tonalità, non sempre è facile capire cosa percepiscono gli altri, nel mio caso a volte è semplice in quanto il pubblico è assai ristretto ... in altri è ben più ampio e allora si fa un calcolo statistico in base alla media delle capacità percettive degli esseri umani ... il che non sempre corrisponde a quello che sarebbe stato ideale per me a livello cromatico! |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 15:45
Sarebbe interessante approfondire quanto scrivi in base alla tua esperienza lavorativa. Ci fai qualche esempio che credo sarebbe molto istruttivo per tutti? |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 15:51
Mi associo alla richiesta di Matteo. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 16:21
Ok, ma non sono solito scrivere romanzi! Quello che è stato scritto fino ad ora è corretto e gli esempi postati sono stati esplicativi, però, tanto per far capire una cosa, le donne vedono il mondo con colori più caldi e vedono “rosso” quindi nel mio lavoro, che è l'architettura, devo tenere in forte considerazione questo aspetto, soprattutto de devo progettare uno spazio al femminile, quindi l'utilizzo di colori caldi fino al rosso viene percepito in maniera più intensa, fino al disturbo, rispetto ai maschietti, così come cerco sempre di non essere intransigente con la committenza non tanto sulle scelte cromatiche quanto sulle relative tonalità, più o meno marcate basandomi sulla percezione di chi ho davanti. Capisco che in fotografia o nel cinema possa essere diverso, l'artista ha il suo timbro e quello imprime nelle sue opere. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 16:40
ho in effetti trovato questo on line: “ I ricercatori hanno notato che le persone di sesso diverso tendono ad attribuire sfumature diverse agli stessi oggetti. Le donne vedono l'erba più verde rispetto agli uomini, i quali percepiscono gli oggetti verdi un po' più giallognoli. Un oggetto arancione può invece apparire più rossa a un uomo che a una donna, questo perché una lunghezza maggiore è associata a colori più “caldi” come ci spiegano i ricercatori. “Per gran parte dello spettro visibile i maschi hanno bisogno di una lunghezza d'onda leggermente superiore rispetto a quella delle femmine per poter percepire la stessa tonalità”. Una ricerca effettuata nel 2004 presso la Arizona State University, aveva scoperto che le donne hanno una migliore percezione dei colori rispetto agli uomini: il gene che produce l'opsina, una proteina che serve per percepire il rosso e il verde, ha 85 versioni diverse. Le donne risultano favorite poiché questo gene si trova sul cromosoma femminile X, di cui la donna ha due coppie (XX), contro una soltanto degli uomini (XY), quindi in concentrazione doppia. „ |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 16:46
altro aspetto meno collegato alla scienza dei colori, ma all'aspetto che questi hanno sulle nostre sfere emotive è capire a che sfera è collegato un colore. In aiuto o meglio per rendere più comprensibile quello che tento di dire è la lettura o capire i nostri centri energetico/emotivi e la corrispondenza cromatica che hanno. Lo studio dei chakra e le relative miriadi di tabelle grafici simboli che ci sono in rete con brevi spiegazioni possono aprire un mondo se uno da un significato all'abbinamento. |
user207727 | inviato il 25 Marzo 2024 ore 17:09
Mah, secondo me, al di là delle sfumature sulle percezioni, valgono molto di più le "sensazioni", se si domanda: quale colore ti piace maggiormente, non risponderemo tutti allo stesso modo. Quindi, una scena dominata da colori caldi, solari può mettere allegria in alcuni ma può risultare "fastidiosa" per altri. Non tutti, nelle immagini, cerchiamo le stesse cose, per questo, immagini che suscitano alcune emozioni sono più apprezzate da alcuni e meno da altri. Chi ha un umore malinconico e ricerca queste emozioni nelle immagini apprezzerà di meno immagini con abbinamenti cromatici che portino a stimolare altre emozioni. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 17:20
“ quindi nel mio lavoro, che è l'architettura „ Ciao @NoPhotoPlease L'arredamento per quello che mi sembra di sapere oggi è attento all'accostamento dei colori e produce delle palette di colori a cui poi danno dei nomi con una coerenza cromatica. Inoltre anche la distribuzione dei colori ha la sua importanza. Esiste una regola se non sbaglio dal nome "60 30 10". Il 60% è il colore principale, dominante. Il 30% è rappresentato da un colore secondario. Il 10% è un colore d'accento; è quel colore che dà un tocco di carattere in più all'ambiente. Ci sono anche palette di colore basate sulla ruota dei colori. Tipo i complementari o i contrapposti o anche i triadici. Però che ci fosse anche una differenza tra sesso lo potevo immaginare, ma che sia così determinante forse è anche da considerare l'emancipazione femminile che ha portato più donne a vivere da sole o anche il fatto della convivenza tra persone dello stesso sesso. Interessante seguire l'evolversi di questo discorso inserito anche nella cultura moderna dell'abitare. |
| inviato il 25 Marzo 2024 ore 17:58
“ L'arredamento per quello che mi sembra di sapere oggi è attento all'accostamento dei colori e produce delle palette di colori a cui poi danno dei nomi con una coerenza cromatica. Inoltre anche la distribuzione dei colori ha la sua importanza. Esiste una regola se non sbaglio dal nome "60 30 10". Il 60% è il colore principale, dominante. Il 30% è rappresentato da un colore secondario. Il 10% è un colore d'accento; è quel colore che dà un tocco di carattere in più all'ambiente. „ Ti confesso una cosa, sono sempre andato ad occhio, senza mai basarmi su schemi fissi e ti posso garantire che si ottengono ottimi risultati (per me ) anche con il rapporto "40 40 20" ma io non sono uno famoso! Comunque il genere umano è troppo vario per essere confinato in rigide "classi", anche le differenti percezioni tra i due sessi sono la regola, ma c'è sempre l'eccezione che la conferma ... insomma, magari certi contrasti incontrano di pù i favori delle masse piuttosto che altri ma un 100% di gradimento non ci sarà mai ... trovo anche difficile (per me) dire che una certa combinazione di colori in precise tonalità possa avere un'alta percentuale di gradimento, alla fine non si può piacere a tutti e non ci può piacere tutto ... poi magari oggi mi piace un certo accostamento, in futuro magari lo aborro! |
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