| inviato il 31 Agosto 2023 ore 12:38
“ Ovviamente c'è da credere che i progettisti avranno equilibrato quel j-peg in modo che esso restituisca, al meglio delle sue possibilità, TUTTO QUELLO CHE QUEL SENSORE È IN GRADO DI REGISTRARE. A questo punto cosa vi spinge a credere che voi possiate conoscere quel determinato sensore meglio di chi quello stesso sensore l'ha ideato, progettato e infine realizzato? „ Sottoscrivo!!! Se si presta la dovuta attenzione in fase di scatto per fare PP non ci vuole più tempo di quello necessario a fare pipì o, in casi veramente eccezionali, per fare pupù... Poi se ci sono problematiche specifiche come nel caso delle foto astronomiche, degli uccellatori e/o si vogliono stravolgere le immagini la PP è sempre benvenuta! @Salt Secondo me c'è una grossa differenza tra la "normale" PP che noi pratichiamo per "aggiustare" le foto a nostro gusto e quella che poi serve per mandarle in stampa e che deve tenere conto dei vari supporti |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 12:45
Ma è normale che anche in stampa in camera oscura si faccia della postproduzione anche..."pesante"! Già guardando la prima stampa io ( che non ero certo un mago della c.o., ma un pochino di esperienza l'avevo accumulata) se avessi voluto migliorarla in c.o., avrei cercato di recuperare dettaglio nella cancellata informe a destra. Occorreva poi poter distinguere meglio il viso dell'uomo, sempre con mascherature, far risaltare l'ombra dell'uomo su un marciapiede che sotto la pioggia doveva essere più chiaro e dall'aspetto più lucido. In tutto questo far venir fuori il fondo meglio in modo da restituire quel senso di giornata uggiosa, nebbiosa, ma recuperando un po' di particolari. Con mascherature e bruciature avrei cercato di esaltare il più possibile la figura. Valutando anche la carta più adeguata. Senza contare anche il lavoro sul negativo ( tipo di sviluppo, temperatura, agitazione). In camera oscura a volte si lavorava quanto e più della camera chiara. Occorre sempre saperci fare: e quanto più ci sai fare, con pellicola o digitale, più ci si lavora. Si può sempre migliorare un piccolo particolare. E non è vero che ci vuole poco tempo per la post digitale: uno veramente bravo, uno stampatore professionista sa come e quanto metterci le mani. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 13:30
Paolo, ti posso garantire (e tutti qui lo possono confermare) che quello che esce da una macchina digitale è sempre buono... Ma non è "perfetto"... Ci sono sempre (piccole) regolazioni che lo migliorano. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 13:35
...inoltre mi viene in mente un paragone... Negli studi di registrazione hanno dei monitor (inteso come casse acustiche) enormi e di ottima qualità... Poi hanno anche delle casse più piccole che servono a fare la media tra quello che a casa ha degli ottimi diffusori e quello che ascolta la musica con la radiolina ... Ecco, anche le macchine fotografiche (almeno, la maggior parte) restituiscono "la media"... Perché è quello che serve alla maggior parte degli utenti. Gli esigenti scattano in RAW e spremono ben bene il file. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 13:53
Per camminare è più importante la gamba destra o quella sinistra? La domanda del titolo è analoga a questa… Due citazioni di Ansel Adams: "My last word is that it all depends on what you visualize" (La mia ultima parola è che tutto dipende da ciò che visualizzi). "To visualize an image is to see clearly in the mind prior to exposure, a continuous projection from composing the image through the final print" (Visualizzare un'immagine significa vedere chiaramente nella mente prima dell'esposizione, una proiezione continua dalla composizione dell'immagine fino alla stampa finale). |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:01
il fotografo non vede la realtà ma la fotografia che farà |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:06
PaoloMcmlx ma quando c'era la pellicola perchè il fotografo Dennis Stock fece fare delle modifiche alla foto, non era ok quella uscita dalla macchina? all'epoca nei forum c'era la guerra il mio stampatore era meglio del tuoMrGreen *********************************************************************************** Murphy, sinceramente, ma tu pensi davvero che fra le due fotografie di James Dean quella taroccata sia migliore dell'originale? Ma ne sei proprio sicuro? Tanto per cominciare nell'originale si respira chiaramente quell'atmosfera umida, piovosa e dall'oscurità incombente che caratterizza profondamente certe giornate uggiose... in quella modificata quest' atmosfera è semplicemente SCOMPARSA! Nella fotografia originale i chiaroscuri presenti nelle pozzanghere e sull'asfalto bagnato sono evidentissimi e di conseguenza conferiscono uno "spessore" all'immagine che si è completamente perso nella versione "abbellita"... che infatti appare "piallata"! Inoltre poi il palazzo sullo sfondo, che nell'originale è quasi incombente sul soggetto, nella versione "addolcita" è lontano dalla scena, distante, del tutto ininfluente. Infine osserva bene l'atteggiamento raccolto su sé stesso di James Dean: è perfettamente adatto all'atmosfera che si respira nell'originale mentre risulta forzato nella seconda versione... in definitiva nell'originale la posa raggomitolata del soggetto è tipica di chi si difende dall'inclemenza del tempo, nella seconda, vista la luminosità del cielo, quella stessa possa raggomitolata sembra quella di uno storpio! Prova a rileggerla adesso quella fotografia taroccata... davvero ti sembra bella come ti sembrava inizialmente o non sei anche tu dell'avviso che quel tarocco è semplicemente eccessivo? P.S. in una sola cosa il tarocco è meglio dell'originale... ossia nella perfetta leggibilità dei particolari della staccionata metallica, ossia dell'unica parte della fotografia che l'autore, e/o lo stampatore, non aveva richiesto che si modificasse. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:19
Mi ritrovo in toto nelle considerazioni di Paolo sulle due versioni. Anch'io preferisco la versione originale (alla quale qualche aggiustatina andava comunque data). Il succo rimane però. Come Paolo sa benissimo, la PP c'è sempre stata. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:25
Paolo, ti posso garantire (e tutti qui lo possono confermare) che quello che esce da una macchina digitale è sempre buono... Ma non è "perfetto"... Ci sono sempre (piccole) regolazioni che lo migliorano. *********************************************************** Lorenzo sono perfettamente d'accordo con te ma in fondo nessuna fotografia è perfetta... neppure quella che al primo sguardo SEMBRA perfetta dopo la modifica. |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:30
Come Paolo sa benissimo, la PP c'è sempre stata. ****************************************************** Infatti Biga in un caso del genere anch'io, con la diapositiva, avrei fatto una piccola modifica: avrei adoperato la Provia 100F al posto della Velvia 50 |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:37
paolo non è così, i progettisti del software di una macchina digitale hanno previsto alcuni preset (modificabili dall'utente) per intervenire su un'immagine di base prodotta dal sensore e modificata dallo stesso preset che si sceglie con la pellicola, invece i progettisti dell'emulsione fornivano un'immagine di base modificabile dal fotografo con filtri in camera e da chi la sviluppava con le composizioni chimiche dei prodotti che venivano usati nel primo caso le possibilità di intervento sono semplicemente maggiori **************************************************************************** Ma infatti Lorenzo io considero il negativo chimico e il file digitale le due facce della stessa medaglia! Non li metto in competizione fra loro. Ed è appunto per questo che io fotografo in diapositiva... fotografassi a pellicola anch'io sarei passato al digitale, anche se non certo venticinque anni addietro |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:38
Non avevo visto la foto di James Dean... Ebbene si concordo di nuovo con @PaoloMcmlx. Aggiungo soltanto che quella foto prima e dopo la "cura" rende benissimo l'idea di cosa significa per me stravolgere le immagini... |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:42
Il Jpg fornito dalla camera di solito e' adatto a trasmissione su social e stampa a sublimazione in piccolo formato. ************************************************** Quindi Salt, se ho capito bene, mi stai dicendo che quel j-peg non è adatto a una comune stampa su carta fotografica? |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 14:44
“ Mi ritrovo in toto nelle considerazioni di Paolo sulle due versioni. Anch'io preferisco la versione originale (alla quale qualche aggiustatina andava comunque data). Il succo rimane però. Come Paolo sa benissimo, la PP c'è sempre stata. „ con tutto il rispetto, non centra quale versione tu preferisca, Stock ha fatto quella foto vedendo il risultato finale (quello che poi ha ottenuto in CO), la versione iniziale non era la foto che aveva visto la fotografia è sempre quella finale che sia frutto di 10 minuti di PP o di 3 giorni la realtà non ha nulla a che fare con la fotografia se non come base di partenza quando decidiamo come esporre, quale lente usare, quale preset digitale scegliere, operiamo una trasformazione della realtà |
| inviato il 31 Agosto 2023 ore 15:18
Trovo il concetto condivisibile. |
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