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Qualche pagina fa si faceva cenno a Lustmord ed alla corrente darkAmbient. Questo è un esempio di blackAmbient, ovvero l'esperienza blackmetal travasata nella sfera darkAmbient con un risultato non molto distante ma un pelino più cupo:
"E invece... dopo una mezzoretta li ho ritrovati belli intonsi! Giusto un po' di polvere sopra!" Non ho avuto la stessa fortuna in un'altra occasione. Ero su una spiaggia nei paesi baschi francesi, il luogo dove era solito fare il bagno Ravel, insomma ad un certo punto data la prostata sento un bisognino. Che faccio? Beh non sto lì a togliere occhiali da vista fotocromatici, semplicemente entro in acqua e mi accuccio per fare pipì, ma mentre sono intento arriva una bella onda oceanica e mi ribalta. Mi rialzo, rivedo gli occhiali per un secondo (che poi con 8,5 diottrie di miopia ...) Poi nulla, in tre a cercare ma spariti, inghiottiti dall'oceano e la sua risacca.
Tra l'altro c'è un aneddoto che avevo letto sulla biografia di Ravel che mi aveva veramente toccato il cuore. Ravel in ultimo aveva iniziato a sviluppare una demenza probabilmente alzeimer. Il primo sintomo lo ebbe nuotando a largo di quella spiaggia. Cone era solito fare stava nuotando a qualche centinaia di metri dalla riva quando non capì più dove fosse e cosa ci facesse lì in mezzo all'acqua. Altra cosa che mi rattrista è il racconto di quando la sua amica lo portava ai concerti dove suonavano sue composizioni e lui le chiedeva se avesse scritto lui quella musica.
In un'altra discussione aperta qualche tempo fa si parlava di loudness. Tendenzialmente la gente estranea al mondo metalloso associa l'ascolto di quel genere musicale alla manopola del volume girata a tutta mandata, ma non tutto il metallo va fruito a volumi folli. Ad esempio esistono degli album registrati in low-fi ricreando un effetto lontananza del tutto verosimile. Questi due album li ascolto a volume regolare in quanto è già bello che basso quello di registrazione. Se alzassi il volume resterei deluso perchè si perderebbe quella sensazione di lontananza:
“ Tra l'altro c'è un aneddoto che avevo letto sulla biografia di Ravel che mi aveva veramente toccato il cuore. Ravel in ultimo aveva iniziato a sviluppare una demenza probabilmente alzeimer. Il primo sintomo lo ebbe nuotando a largo di quella spiaggia. Cone era solito fare stava nuotando a qualche centinaia di metri dalla riva quando non capì più dove fosse e cosa ci facesse lì in mezzo all'acqua. Altra cosa che mi rattrista è il racconto di quando la sua amica lo portava ai concerti dove suonavano sue composizioni e lui le chiedeva se avesse scritto lui quella musica. „
Charlton Heston, affetto dallo stesso morbo, quando ritirò un premio alla carriera (mi pare) disse al microfono: "siate comprensivi e se vi racconterò due volte la stessa barzelletta, ridete lo stesso"
@Caneca e @Andrea Taiana, a proposito di occhiali persi - un mio amico (normalmente ciorbo come un pipistrello) li perse nel pogo a un festival musicale chiamato (ironia della sorte) Vision Festival. Quando li ritrovo' (inciampandoci sopra per caso) erano completamente disintegrati, e una volta fuori dalla sala concerti mi chiamo' tra il divertito e il terrorizzato dicendomi che era nei guai perche' non riusciva nemmeno a leggere i numeri sulla palina della fermata del bus gli consigliai di accendere la fotocamera dello smartphone e piazzarselo davanti agli occhi a mo' di visore, e in quel modo piu' o meno riusci' a orientarsi abbastanza per tornare a casa fine OT
Io comunque non riesco ancora a capaticarmi di come sia riuscito a recuperare quegli occhiali in quelle condizioni. E non ero nemmeno ubricaco quel giorno, avevo bevuto soltanto dell'acqua
Vorrei spendere due parole per quei poveri Floyd che sempre (o quasi) vengono trascinati nelle discussioni vertenti la bontà o la profondità della musica e che poi finiscono anche con l'essere presi a calci in culo. Io non sono mai stato un loro fan, ho giusto quattro album e A H M resta tuttora il mio preferito. Qui la title:
dall'incedere vagamente western, o comunque agreste, ma con quella nota oscura che accompagna l'intero ascolto e che si ritaglia il suo spazio per intero nel bridge, sconfinando nel jazz/blues e nella lirica.
Poi ci sono questi. Io li ho scoperti tardivamente grazie ad una collaborazione tra Sivert Høyem e Sigurd Wongraven nei Satyricon, ma lostile dei Madrudaga mi piace, almeno quello dei primi tre album, perchè combina insieme il postPunk, il desertRock, l'indieRock e il popRock con quel collante torbido cui ho accennato più volte.
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