| inviato il 17 Maggio 2022 ore 17:05
Sono scuole di pensiero. Io di solito dopo lo scarto, dove cancello senza pietà, se lo scatto va bene tengo solo il JPEG, se voglio aggiustarlo tengo il RAW. Di solito uso più l'editor raster(Photoshop) e mi affido ad ACR per lo sviluppo del RAW. Però visto per me è un passatempo rawtherapee lo tengo e devo dire che, tolta l'assenza di maschere è l'editor non AI più completo e potente che si possa avere. L'altro giorno son riuscito a recuperare chiazze di alte luci bruciate, con tutti gli altri prodotti l'unica soluzione era andare al raster, clonare e sistemare i toni. |
| inviato il 17 Maggio 2022 ore 17:38
OT “ se non avete ancora visto "Connected" - titolo abominevole italiano "I Mitchell e le macchine" - VEDETELO! „ Ti prendo in parola... acceso Netflix... (Partiamo male però.... all'inizio c'è una scritta SONY grossa come una casa... ) Fine OT |
| inviato il 17 Maggio 2022 ore 18:23
“ all'inizio c'è una scritta SONY grossa come una casa „ LOL Noooo non ti far spaventare! Nell'animazione in Sony sono bravi, a me è piaciuta anche la serie di Hotel Transilvania per dire, che è sempre fatta da loro. |
| inviato il 17 Maggio 2022 ore 20:57
Chiedo per info ma il profilò lineare non è la stessa cosa se lo applichi in cr |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 8:53
“ Darp Cmq la Sony sta ingrassando alla grande grazie al suo imbattuto algoritmo di autofocus, tracking etc... nel suo caso l'IA è stata usata alla grande, io penso che in futuro avremo delle camere che difficilmente sbaglieranno una scena, quindi il manuale sarà appunto solo per fotografi che vogliono esprimere arte, perchè per il resto non si dovranno più stancare, però è vero che non uscirà mai un modello così completo anche perchè altrimenti verrebbe meno la logica di tirar fuori un modello ogni 2 anni!!! „ Io ho la a7s che non è una cima da questo punto di vista; ho provato fino alla a7III e il sistema af è molto buono in tal senso, ma sempre in relazione all'ottica usata: in generale in af-s vanno tutte bene le macchine da 10 anni a questa parte, in af-c per seguire bene il soggetto deve essere un ottica progettata in tal senso, ma serve realmente? Molti che conosco usano ancora scattare a singolo punto con af-s e misurazione spot sia che usano l'ultima sony che reflex ancora oggi, preferiscono avere sempre il controllo completo della scena dall'inquadratura studiata, alla scelta del punto dove misurare l'esposizione e quindi del punto dove mettere a fuoco, perchè? Perchè le intenzioni del fotografo non sono prevedibili dall'AI (non c'è una interazione con la nostra mente) e i generi che richiedono sistemi af-c di un certo modo sono comunque ben settorizzati. Insomma io scatto tutto in af-s e singolo punto da sempre, quelle poche volte che potrei aver necessità di scattare in af-c rappresentano una minima parte delle mie necessità al punto che non ho proprio considerato questa necessità come reale. Ogni tanto trovo sui social persone che postano la foto del cane, del bimbo etc... c'è chi parla della possibilità di catturare "momenti unici", ma la fotografia non è unica e spesso anche abbastanza falsa se vogliamo perchè possiamo benissimo trasportare uno scatto fatto in una sequenza temporale diversa del racconto del nostro album oppure far ripetere giocando con il soggetto che in base anche al nostro modo di porci potrebbe sembrare naturale dopo qualche scatto già fatto (perchè ormai sciolto dall'impatto iniziale o stimolato), per dirne una @Gerryr76 ho fatto qualche scatto ad una bimba (i bambini sono imprevedibili o quasi) in MF con un vecchio 58 1.4 minolta acquistato di recente senza particolari problemi... insomma è tutto abbastanza relativo. |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 10:35
Darp buongiorno, si si hai ragione, io mi riferivo al fatto che sony punta molto su questo fattore, Af e provando sia sony a6600 a7iii che fuji xt4 posso confermare, è uun dato di fatto. Per il resto la qualità fotografica la trovo migliore su fuji, nei video sony però è leader, quindi dipende dall'uso e dalle capacità dell utilizzatore. Poi si le lenti fanno a mio avviso il 60% del lavoro, tra stabilizzazione qualità costruttiva, apertura, sicuramente una lente fà la vera differenza. Non a caso ero molto contento della mia lumix gx80, non teneva il soggetto, lenta mella messa a fuoco, poi provato in negozio una lente f2.8 da quasi 2000 euro leica, sembrava un altra macchina, a quel prezzo ho preso una a7iii con kit lente etc.... Quindi sì la lente direi che è a mio avviso quasi più importante della macchina, il problema è il costo. Poi se vogliamo spippolarci basta andare su www.hasselblad.com/ Le foto parlano da sole!!! Ma chi l'ha provata? Marketing, realtà? |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 11:05
“ Il RAW è nemico del fotografo „ Io si. Peccato che Mauro Boscarol ci abbia lasciato lo scorso autunno |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 13:38
Centauro rosso Tutte queste pagine stanno a dimostrare che è nemico del fotografo. |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 13:41
Non dimostrano nulla, se non che (almeno fino a questo momento) c'era voglia di discutere e confrontarsi, come se trent'anni fa l'avessero fatto un gruppo di persone appassionate di sviluppo in CO. |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 13:47
@Kwlit i produttori ci danno uno strumento che di base è "finito". Prendi una nikon z, mettici le ottiche z, quindi una sony e ottiche GM, quindi una canon RF con le sue ottiche, scatti raw+jpg, dove hai "sbagliato" apri il software suggerito dal costruttore, no.. la verità e che oggi come ieri prendi un corpo macchina, ci metti tutte ottiche di terze parti e apri tutto con il software che ti pare più congeniale a te senza valutare quale sia il migliore per il sistema o se conviene esportare in altri formati e poi lavorare i file. La maggior parte dei fotografi che conosco difficilmente si affida interamente al percorso proposto dal costruttore... penso che in tanti abituati al proprio modo di lavorare ha cambiato sistema continuando ad usare lo stesso software. |
| inviato il 18 Maggio 2022 ore 14:02
“ Centauro rosso Tutte queste pagine stanno a dimostrare che è nemico del fotografo. „ No, bisogna conoscere per poter decidere. Molti fanno il gelato artigianale. Le scelte sono tre: 1) faccio tutto da zero o quasi, partendo dagli ingredienti (raw) 2) compro dei semilavorati (raw con "dritte" del produttore per lo sviluppo) 3) compro il preparato già bello e fatto, compresi i "gusti" se non addirittura un preconfezionato (jpeg) La soluzione più diffusa è quella di mezzo, giusto compromesso, con infinite sfaccettature a seconda della qualità dei semilavorati. Tutti i dettagli su: "La verità sul gelato..." |
| inviato il 06 Ottobre 2022 ore 18:48
ho cliccato il secondo link e un pò mi sono alterato visto che i vari capitoli sono in pratica uguali al libro di Olivotto uscito qualche settimana fa e che ho comprato….bah a saperlo mi risparmiavo due lire. |
| inviato il 06 Ottobre 2022 ore 19:41
Scusa l'autore e' lo stesso perché dovrebbe scrivere cose diverse? Ti dovresti alterare se scrivesse diversamente! Per inciso, pur avendo letto quelle cose sul web, i suoi due libri li ho presi e li ho letti. Scrivere un libro e' uno sforzo che va premiato. |
| inviato il 06 Ottobre 2022 ore 19:43
Quel che ci ho capito io, da un punto di vista strettamente empirico (altri punti di vista non mi interessano): 1) Non si può "vedere" il raw originale. Il RAW è l'insieme di dati registrati dal sensore (più altre cosine tipo gli exif che al momento possiamo trascurare) registrati e salvati dalla fotocamera. 2) Si suppone che il software della fotocamera non manipoli in alcun modo questi dati prima di scriverli nel RAW. Però l'intervento di Pollastrini ci dice che invece perlomeno Nikon qualcosa ci fa, se la fotocamera è settata in un certo modo. Tuttavia dopo che il Raw è stato scritto quelli sono i dati che abbiamo. Se ci sono settaggi della fotocamera che è bene evitare per cautelarsi da un eventuale "impoverimento" del RAW sarebbe meglio conoscerli. Pare che con Canon il problema non si ponga. Io scatto con Canon, Nikonisti e Pentaxiani approfondiscano... 3) per sapere cosa c'è davvero nei dati del Raw secondo me non c'è altro mezzo che infilare il RAW in un software di sviluppo il più possibile "trasparente" (nel senso che si capisca cosa sta realmente facendo quando muoviamo i cursori: io uso rawtherapee e mi pare faccia al caso) e provare a "stressarlo" per vedere se è possibile cavarci oppure no quel che vorremmo ci fosse: trovare informazioni nelle ombre scure o nelle alte luci non visibili dal jpg, demosaicizzare con tipi diversi di algoritmi per vedere a che punto si può arrivare con la nitidezza "nativa" del file (non quella che si può aggiungere con le maschere di contrasto), provare a manipolare i colori per vedere se davvero è possibile ottenere quelle sfumature che abbiamo in mente. Ci sono ovviamente altri modi per vedere la faccenda, ma questo forse è l'unico alla mia portata. |
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