user77830 | inviato il 01 Maggio 2022 ore 16:09
Pamtom “ Noctilux, sei tu che non hai capito che la qualità massima è influenzata dal limite minimo qualitativo di una qualsiasi filiera. Inutile usare leica se poi usi un fondo di bottiglia pure di merda del tuo merdosissimo 85 del × e pararla agli altri parlando che non ti serve perchè tanto usi leica! è una ×ta inaudita senza senso. Mi viene il dubbio a questo punto che tu no abbia dei problemi cognitivi. Pure leica ha fatto all'epoca il super colorplant pro. dici che pure i progettisti di leica siano frustrati psicologicamente?!? Uno con un po' di intelletto vede che l'obiettivo da ripresa è un limite lo cambia con uno performante e basta. Se poi sei convinto che a te non serve perchè nonostante tutto anche se hai il tuo merdoso 85 del × vedi meglio degli altri erchè non usano leica ma zeiss, o canon rileggi il mio commento „ Anticipiamo il fatto! Con Velvia impressionata con Leica e visionata con una lente di ingrandimento 4,5x le differenze con Velvia impressionate con altre ottiche risaltano immediatamente all'occhio: Nikon e Zeiss non reggono il confronto con Leica, e così sarà per tutte le altre ottiche, EOS comprese. Perciò, le Velvia impressionate con le altre, per poter emergere in proiezione con decoro, necessiteranno del miglior obbiettivo e del miglior sistema che è la retroproiezione. Le mie Velvia risaltano anche al buio. Ma alla fine questa annEOSa DIAtriba mi ha stancato! Pensate ciò che vi pare, ché a me non interessa. Saluti |
| inviato il 01 Maggio 2022 ore 18:10
Noctilux, ma spiegami bene il principio ottico di quello che affermi. perchè un conto sono le chiacchere da bar e un conto sono i fenomeni fisici legata all'ottica. un colore ha una frequenza nm (nanometri non newton metro) e mettere tutte le frequenze di luce in nenometri sullo stesso asse è assai complicato. Non a caso ci sono molte lenti in un ottica di un certo livello, questo per far si che ogni frequenza sia più in linea possibile ( bilanciata in pratica) poi chiaramente il problema delle molte lenti è la trasparenza. I trattamenti anti riflesso servono per quello appunto per aumentare la trasparenza ( meno riflessi e meno perdita di luce per ogni lente) questo vale per gli obiettivi anche da proiezione. che per quanto un obiettivo sia eccellente, se poi proiettato con ottiche di merda dunque trasparenza zero e trattamento anti riflesso zero schema ottico a pochissime lenti per economicizzare hai un risultato mediocre. ti faccio notare che quando fotografi in natura o altrove la risoluzione massima è infinita, cioè un soggetto lontano lontano se tu ti avvicini sempre di più a occhio nudo vedi sempre più dettagli. se tu poi oltre la vista usi il microscopio ne vedi altri particolari. questo esempio è per farti capire una cosa. Ovvero, che secondo il tuo ragionamento anche se una lente russa lomo e fotografo, tanto quello che ho ripreso ha talmente tanti dettagli che alla fine qualcosa di buono lo ricavo comunque. Nella pratica non è così però. e pensa che in natura qualsiasi soggetto fotografato supera qualitativamente qualsiasi ottica esistente! il concetto spero che ti sia chiaro adesso. Ma non credo! |
| inviato il 02 Maggio 2022 ore 8:04
E niente... Non ce la può fare... |
| inviato il 02 Maggio 2022 ore 8:51
Le mie Velvia risaltano anche al buio. Come tutte le diapositive del resto! |
user28666 | inviato il 02 Maggio 2022 ore 9:51
il concetto del “collo di bottiglia” . In una catena di produzione dell'immagine, un pezzo scadente farà perdere la qualità dell'immagine iniziale. Questo in qualsiasi campo, anche in chimica. Lo stadio che determina la velocità di una reazione che avviene in più stadi è quello che avviene più lentamente. Ogni stadio infatti è caratterizzato da una sua velocità ma la velocità di una reazione complessiva è determinata dallo stadio più lento che è quello che determina la velocità della reazione. Quindi se riprendo con una Leica, alla fine se uso un fondo di bottiglia per la proiezione, avrò vanificato tutto perché la qualità finale sarà determinata dalla qualità dell'obiettivo più scarso. Come dice Paolo, ci sarà un perché Leica ha realizzato i super colorplan. Ma ripeto, fate prima a chiuderlo questo topic. |
| inviato il 02 Maggio 2022 ore 12:42
@Fullerenium, sarò ottimista ma magari a sentirlo dire da tutti gli utenti del forum si convincerà... Oppure è tutto un camblottttto contro il suo obiettivo? |
| inviato il 02 Maggio 2022 ore 15:04
No dai Nicodemo non può essere tutto un complotto contro l'85 Kodak... visto che siamo tutti d'accordo sul fatto che pur non essendo un obiettino da primato è sempre e comunque il migliore degli 85 mm da proiezione. Superiore per esempio anche all'Ektor Leica, giusto per rimanere in tema |
user77830 | inviato il 04 Maggio 2022 ore 0:34
Gsabbio “ In fondo a tutta la sua analisi tecnica troverai un'analoga affermazione 'falsa e senza senso' mi dispiace per le tue certezze... „ Lieto di informarti che il buon Cavina fece le prove su sensore; prove - grafici e testo davvero eccellenti - che hanno poco valore reale e dunque ben poco senso. Io, invece, disquisivo di prove serie e professionali effettuate con Velvia. E con Velvia l'APO-Telyt 180mm è assolutamente superiore a tutti gli altri obbiettivi. Figurati che l'Elmarit 180/2,8 a TA, e sempre su Velvia, è piuttosto morbido ma con il solito delizioso sfocato tipico di Leica. Il Canon non lo conosco ma credo sia sul medesimo livello del Nikon AF 180/2,8: buono ma non a livello Leica. Le mie certezze, perciò, essendo fondate su mie personali prove Velvia, sono granitiche. L'unica mia mancanza è di non essere ancora riuscito ad effettuare prove serie e professionali con Velvia, con l'APO-Elmarit/2,8; ma prima o poi dovrà pur capitare. Comunque, non mi pare il caso di tenermi il broncio per una mia affermazione della quale sono convinto; era solo per farti meglio comprendere quanto sbagliavi. |
user77830 | inviato il 04 Maggio 2022 ore 0:44
Nicodemo “ @Fullerenium, sarò ottimista ma magari a sentirlo dire da tutti gli utenti del forum si convincerà... Oppure è tutto un camblottttto contro il suo obiettivo? „ Ma io non mi devo far convincere! Sono già convinto di mio; e cioè, che le vostre DIA sono talmente modeste che necessitano di potentissime ottiche da proiezioni onde tentare di poter far risaltare quel poco che appare nel fascio luminoso. Perché chiudere questo topic? Ne aprirei immediatamente un altro sul tema...mi sto divertendo alla grande a notarvi in difficoltà... |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 2:29
“ mi sto divertendo alla grande a notarvi in difficoltà...Sorriso „ una birra pls |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 8:23
E con Velvia l'APO-Telyt 180mm è assolutamente superiore a tutti gli altri obbiettivi. Figurati che l'Elmarit 180/2,8 a TA, e sempre su Velvia, è piuttosto morbido ma con il solito delizioso sfocato tipico di Leica. Di questo ovviamente nessuno può dubitare visto che l'Elmarit di cui parli non è APO. Il confronto, come ho già detto, andrebbe fatto con l'APO Elmarit e, soprattutto, con l'APO Summicron! In ogni caso, molti anni addietro, un mio amico aveva le stesse tue granitiche certezze... fino a che non gli ho mostrato le Velvia impressionate col 300 alla Fluorite |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 13:07
Si, in effetti sono in grandissima difficoltà... Per cui confesso che lascerò perdere l'impresa. Perché a lavare la testa all'asino si sprecano tempo e sapone.... |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 19:15
Ma è anche vero che una Velvia proiettata con un fondo di bottiglia, pur impressionata con il miglior obiettivo da ripresa, rimane una Velvia proiettata con un fondo di bottiglia... |
| inviato il 04 Maggio 2022 ore 19:23
Alla fine, come sempre, se si parla con dei dati oggettivi è sempre meglio. Prendiamo due obiettivi a caso: il Canon EF 100/2,8 macro USM e il Leica APO macro Elmarit R 100/2,8 e, tralasciando di elencare tutti i dati per una mera questione di spazio disponibile, diciamo che alla MMaF risolvono: il Canon 74/62 lp/mm a TA contro 70/70 del Leica; e 83/73 lp/mm a 5,6 contro le 78/78 del Leica APO. Le prestazioni fra i due obiettivi quindi risultano essere abbastanza simili, anche se appare chiaro che la risoluzione in assoluto più alta è appannaggio del Canon, mentre la uniformità di resa è migliore nel caso del Leica. A questo punto è evidente che questi valori di risoluzione, molto alti in entrambi i casi, producono delle diapositive comunque assai nitide che però, per essere fruibili da noi osservatori, dovranno necessariamente passare attraverso l'ultimo collo di bottiglia costituito, per l'appunto, dall'ottica da proiezione! Ma se le prestazioni del Leica si strozzano passando attraverso il Kodak 85/2,8 - circa 50 lp/mm - mentre quelle del Canon fluiscono libere e ariose attraversando un Super Colorplan da 70 lp/mm, appare evidente che a prescindere dalla presunta -assai presunta invero - superiorità di un obiettivo sull'altro col Kodak, nella migliore delle ipotesi, ritroverai sullo schermo 50 lp/mm mentre ne riavrai, a patto ovviamente di averle ben registrate sulla diapositiva, e +/- ce l'hai, l'assai superiore bellezza di 70 lp/mm. Questa è la nuda realtà dei fatti... poi è chiaro che ognuno è libero di pensarla, e di cantarla, come meglio gli aggrada ma i dati, ripeto, questi sono e questi restano |
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