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“ se questa scelta impiantistica viene fatta integrandola in un progetto termo-elettrico complessivo, vedi che il vantaggio cambia vistosamente. „
Guarda che io ho detto di "dirottare" l'investimento dell'accumulo proprio sulle scelte impiantistiche. Metti il caso che uno ha già il FV e 10.000 euro da investire (quelli e solo quelli!), anzichè spendere quel denaro su un impianto di accumulo lo dovrebbe spendere su pompa di calore, coibentazione, vfc, induzione ecc. Il riscaldamento o raffrescamento lo fai funzionare di giorno e la casa resta calda o fresca fino al giorno dopo. Quel poco di energia che consumi al buio, la recuperi parzialmente con lo scambio sul posto. In pochi anni sei rientrato, hai smesso di bruciare gas e ti rimane da spendere praticamente solo per gli allacci se consideri il rientro ANNUALE dello scambio sul posto. Neanche io mi fermo al solo aspetto economico, ma REALISTICAMENTE le genti badano solo a quello. Però sarebbe uno dei tanti primi passi verso la maturazione di una coscienza collettiva ecologica. Non è facile cambiare secoli di prassi consolidate. Nessuno in questa discussione ha nominato per esempio l'impatto ambientale degli allevamenti. Si monta l'accumulo e la piastra ad induzione, ma sopra ci si cuoce la bistecca, magari scelta con cura da allevamento estensivo, che è anche molto più impattante dell'intensivo. Benzina a 5 euro al litro, ma anche bistecca a 20 euro al kg, perchè questo è il costo reale che paghiamo in termini di "consumo" di risorse ambientali.
user198779
inviato il 07 Aprile 2022 ore 13:36
Se non ci decidiamo di preservare la nostra casa ogni sforzo sarà inutile. Non è che producendo più energia le cose vadano meglio. Ogni attività umana e non non fa che aumentare l'entropia.
“ Non è che producendo più energia le cose vadano meglio. „
Assolutamente daccordo. La produzione di energia va ridotta! Non c'e' altra strada percorribile. E lo ripeto per l'ennesima volta: non abbiamo percezione del costo dell'energia, la benzina veramente ci costa più di 5 euro al litro. L'acqua addirittura costa molto più del petrolio!
“ Nessuno in questa discussione ha nominato per esempio l'impatto ambientale degli allevamenti. „
forse perché si parla di energia rinnovabile e non di impatto sull'ambiente? Stavo studiando un po' l'effetto serra dovuto alla CO2, e ho letto (ma da verificare) che il metano ha un effetto serra maggiore della CO2. il che significa che magari sono proprio gli allevamenti a emettere più gas serra di qualunque altra attività antropica!
“ Assolutamente daccordo. La produzione di energia va ridotta! Non c'e' altra strada percorribile. „
Beh! Io non mi fisserei sulla quantità di energia prodotta ma su quanto efficientemente la si usa. Una eventuale riduzione è conseguente al corretto uso dell'energia. Se ci pensi, un impianto decentralizzato (su singola casa o condominio) è il superamento del concetto di produzione centralizzata, che comporta sprechi di trasmissione ed è basato in genere su materie prime fossili. Un impianto che renda indipendente una abitazione sarebbe il trionfo del controllo dell'energia: vedi quello che consumi e se vai oltre resti a piedi! Automaticamente ti correggi e ti limiti.
“ non abbiamo percezione del costo dell'energia, la benzina veramente ci costa più di 5 euro al litro. L'acqua addirittura costa molto più del petrolio! „
Puoi dare un indicazione di come sei arrivato a queste conclusioni? se hai fatto dei calcoli, li condividi? L'acqua che costa più del petrolio è abbastanza strano.
Luinge non posso riassumerti il discorso dell'acqua in due righe su un forum. Fai qualche ricerca su Google magari. Digita "oro blù" e vedi cosa viene fuori
E' una questione principalmente culturale: ad una nazione come la nostra viene facile vendere alcuni prodotti che allettano la maggiorparte delle persone, tipo le nuove automobili, i nuovi telefoni, i nuovi televisori grossi, macchine del caffè, dispositivi bluetooth che sollevano il copriwater... Il bisogno che le persone hanno, se effettivamente non c'è viene creato. Vogliamo vendere all'itaGLiano ordinario la corrente presa dalle pale che girano col vento o dagli specchi messi sopra ai tetti? E come??! Siamo quelli che fanno le battute sui laureati che friggono le patatine nei fastfood, le battute sui vegani, sui gay, sulle donne cha aprono bocca invece che fissare il pavimento... Siamo ancora quelli che, meglio mangiare pane e cipolla ma cambiare lo smatphone ogni due anni, altrimenti si è visti come pezzenti! E davvero vogliamo interessarci ad una questione collettiva? Il covid avrebbe potuto farcelo capire, con l'uso delle mascherine (prima) e con la vaccinazione (dopo), ma forse non ci è bastato. La gente indossava la mascherina per proteggere se stessa e non gli altri. "Mica sono × io a pensare agli altri!" senza capire che se tutti lo si fa qualcun altro lo farà per noi, perchè è una catena collettiva. Abbiamo ancora quella cultura arcaica della luce che trionfa sulle tenebre, dove luce è vita è oscurità e morte, dove il buio ha lo stigma sociale della povertà, mentre la luce è di chi paga le bollette, e se uno consuma più corrente elettrica è perchè vive nel benessere. Il culto dell'abbondanza e dell'avidità. Usiamo il termine "solare" in senso positivo, per descrivere le persone belle ed ammirevoli, e il termine "lunatico" per la loro antitesi. La gente, noi tutti, non abbiamo bisogno di più energia, e nemmeno di tutta quella che produciamo ed utilizziamo ora, ne vogliamo di più per poterne usare di più, come nel caso del cibo. Nei supermercati gli scaffali e i banchi frigo sono sempre gremiti di roba, perchè fa brutto venderli semivuoti e la gente non ci andrebbe più volentieri a comprare. La gente vuole la scelta, perfino sullo stesso prodotto: se sulla mensola ci sono due pacchi della stessa pasta ci si sente mortificati perchè si vorrebbe vederne almeno venti, quindi quello è segno di degrado. Per l'energia è la stessa cosa. Poi ovviamente la propaganda politica fa tutto il resto, e la politica itaGLiana viaggia a braccetto con l'imprenditoria oltre che con la criminalità e la gente viene persuasa ai consumi con un semplice flauto. Ieri Draghi ha chiesto pubblicamente se preferiamo la pace o i condizionatori accesi tutta l'estate e Lucio Caracciolo ha espresso la sua paura nel rivolgere un simile questito al popolo italiano, temendone l'esito.
user198779
inviato il 07 Aprile 2022 ore 15:53
L'acqua non ha costo senz'acqua non c'è vita. La prossima guerra sarà per l'acqua dolce.
L'acqua non ha costo? Qualche anno fa m'è arrivata una bolletta da 300-e-rotti euri, per il consumo spropositato che io e la mia fidanzata ne facevamo. Se ci fossimo lavati con l'Evian avremmo speso di meno Da allora ci siamo ravveduti e abbiamo usato la testa invece che il culo per ragionare e i consumi sono rientrati nei ranghi.
Occhio che stiamo finendo sul politico e su discorsi che accendono la miccia in un attimo, sto seguendo con interesse questo topic, manteniamolo sulle rinnovabili
Purtroppo il consumismo ci serve per campare tutti, per me l'acqua in bottiglia di plastica serve solo nei ristoranti ma immagina se di punto in bianco chiudessero tutte le industrie di acqua in bottiglia, quante migliaia di lavoratori sarebbero a casa senza una lira? lo stesso per tante cose che a me non servono e di cui faccio a meno ma che per fortuna gli altri usano, bisognerebbe cercare la quadra per un consumismo "sostenibile" (lo so, dopo la parola BIO è una parola abusatissima)... e chiudo quì l'OT.
Rimanendo InTopic, si dovrebbe calcolare quanto consuma un appartamento per poi vedere se è fattibile installare un impianto fotovoltaico "comunitario", ovviamente si dovrebbe educare le persone a consumare energia nel momento di produzione, es. riscaldamento/raffrescamento solo di giorno, un piccolo accumulo per le luci notturne e immagino per la doccia in inverno quando fa notte presto (queste sono le situazioni che mi vengono in mente su due piedi). Però la vedo veramente dura, è quasi come ritornare a seguire i cicli naturali ed immagino che questo discorso non si possa fare per famiglie che hanno figli piccoli.
EktorMarana, le scelte energetiche così come quelle infrastrutturali sono >sempre< di carattere politico. E la questione delle centinaia di migliaia di lavoratori che resterebbero disoccupati con le transizioni tecnologiche è il solito ricatto emotivo che motiva le persone a continuare a correre sulla ruota senza rimorsi. Progetti immensi come questi richiedo tempo, e in quelle tempistiche ci si fa rientrare l'adeguamento delle competenze e la riqualificazione professionale, altrimenti il nuovo cancellerebbe soltanto il vecchio senza miglirarlo o rivalutarlo.
“ Rimanendo InTopic, si dovrebbe calcolare quanto consuma un appartamento per poi vedere se è fattibile installare un impianto fotovoltaico "comunitario" „
Normalmente si prendono i consumi di un anno e si installa un impianto che in un anno produce la stessa quantità di energia In autoconsumo puoi arrivare al 33% del totale se sposti un po' i consumi quando produce, oltre è complicato, se poi non si guarda solo il discorso economico, si puo pensare ad un accumulo di corrente per abbattere il consumo di fondo della casa, soprattutto nelle ore serali e notturne
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