user120016 | inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:11
“ Funziona da remoto con comando vocale; ad alta voce basta pronunciare "LEICA" e lui scatta ........... „ Io però ho la versione Deluxe. Per lo scatto standard devi pronunciare "Leica M". Ma se pronunci "Monochrom M" addirittura ti fa il BN senza cambiare lastra... Mica roba da poco! |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:13
Paolo non credo, quell'ottica non mi sembra abbia un otturatore tipo Compur, il falegname l'avrà celato all'interno del box |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:28
!! incredibile .............. dove sta l'otturatore ??? potrebbe essere la domanda dell'anno su Juza !!! Poveri guru e poveri noi ... “ Per lo scatto standard devi pronunciare "Leica M". Ma se pronunci "Monochrom M" addirittura ti fa il BN senza cambiare lastra... Mica roba da poco! „ Un amico ha pronunciato per errore "M9" e gli è saltato via l'obbiettivo ............. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:32
Complimenti caro Domenico. E' stato un lavoraccio, lo so, l'ho fatto per qualche anno quindi so di cosa si parla, ma francamente ne è valsa la pena soprattutto perché è la dimostrazione che per un servizio matrimoniale non occorre riprendere diecimila fotografie... e neppure duemila, bastano poco più di un centinaio di immagini riprese al momento giusto, e con un minimo di competenza chiaramente, invece di usare la reflex come fosse una Gatling Ho apprezzato in modo particolare le lastre, non tanto per le fotografie in sé ma per come le stesse sono state ambientate, insomma una fotografia d'altri tempi in un ambiente d'altri tempi... in altre parole sei riuscito a ricreare un'atmosfera completamente diversa che serve però a riportare al centro dell'attenzione i protagonisti... una cosa questa niente affatto scontata, soprattutto al giorno d'oggi. Bravo. Chiaramente qualche fotografia non mi convince appieno, nel senso che seppure nel solco classico della fotografia di cerimonia io non l'avrei ripresa, o per meglio dire l'avrei ripresa, si, ma con una diversa inquadratura, in alcune per esempio noto anche un sorta di rimando a quelle che sono le mode del momento, ma queste sono sottigliezze legate più alla percezione personale che ad altro, e comunque servono per caratterizzare il tuo lavoro. Di nuovo complimenti amico mio. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:45
“ soprattutto perché è la dimostrazione che per un servizio matrimoniale non occorre riprendere diecimila fotografie... e neppure duemila, bastano poco più di un centinaio di immagini riprese al momento giusto, e con un minimo di competenza chiaramente, invece di usare la reflex come fosse una Gatling „ Che banalità Paolo. È lo stile usato da Domenico a richiedere un basso numero di scatti, che comunque non sono poco più di un centinaio ma quattro volte tanto. Lo puoi fare solo quando agli sposi interessa un servizio di questo tipo, come Domenico ha concordato apertamente e in anticipo. Se gli sposi avessero voluto un servizio in stile fotogiornalistico questo approccio sarebbe stato incompatibile, e che ti piaccia o meno, di scatti ne sarebbero dovuti uscire alcune migliaia. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 8:48
Come detto da qualcuno, finalmente un thread di fotografia VERA non un'accozzaglia di commenti circa argomenti di dubbio gusto o ricettacoli di polemiche gratuite. Complimenti Domenico un grande lavoro che ha reso il tuo servizio fotografico qualcosa al di fuori del tempo, un tuffo nel passato dai risultati assolutamente ineccepibili anche se il processo di digitalizzazione penso abbia tolto un po' del sapore vintage che le stampe che darai agli sposi sicuramente avrà. Veramente bravo! Un caro saluto, Franco |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:05
“ Aspe'... com'è che dicono nel tennis? Ah sì: gioco, partita, incontro. „ +1 Schiaffoni morali "dritto+rovescio+ricominciare" alla Terence Hill a tutti i GURUGURU (*) del forum. (*) che, lo ricordo a chi ancora non lo sapesse, è una parola cambogiana che significa pressappoco "grullo del villaggio fotografico" |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:15
Andrò controcorrente, ma faccio una doverosa premessa: Ammiro tantissimo la capacità tecnica necessaria a fare foto in analogico, la mancanza delle sicurezze offerte dal digitale, il saper esporre correttamente senza la possibilità di "metterci una pezza" in post produzione (o comunque le possibilità limitate dello sviluppo in camera oscura rispetto al digitale), e il coraggio necessario a prendersi i rischi su un evento importante e irripetibile come un matrimonio. Detto questo, vedo dei bilanciamenti del bianco che (personalmente, sia chiaro) non riesco ad apprezzare, linee prospettiche un po problematiche (lo so, facile parlare quando in digitale si possono correggere entro certi limiti) e più in generale una resa che non mi convince. Ripeto, è una considerazione strettamente personale, sono figlio del digitale, ho iniziato 12 anni fa, ma credo che i progressi fatti col digitale permettano di offrire al cliente un prodotto migliore (e non parlo solo di nitidezza, definizione e cose del genere). Rinnovo comunque i complimenti a chi è in grado di realizzare un seervizio con attrezzature analogiche e tutte le difficoltà che comportano. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:23
“ per un servizio matrimoniale non occorre riprendere diecimila fotografie... e neppure duemila „ Paolo, ora a prescindere dal fatto che 10.000 sono in effetti tantissime e troppissime (passami il termine), ma con il digitale scatti di più perchè puoi scattare in situazioni in cui in analogico magari avevi difficoltà. Questa storia che leggo spesso sul fatto che si scatta troppo rispetto a quando si scattava a pellicola non ha molto senso se consideri che i mezzi sono diversi e offrono possibilità diverse :) |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:26
Perdonami, ma è veramente incontrovertibile che si scatti troppo. E mi ci metto anche io, per onestà intellettuale, benché io non sia un "mostro" da 20mila scatti amatoriali l'anno. Al mio il "fotografo" (se così lo vogliamo generosamente chiamare, ma non dipende dal digitale o analogico, era proprio un cane di suo a prescindere ), per le foto IN POSA dei gruppi assieme a me e mia moglie col flash, ha fatto non meno di 4-5 scatti a gruppo. Ne bastavano, ad esagerare, due per gruppo, col secondo proprio solo ad evitare di beccare la gente con l'occhio chiuso o l'espressione scema... ma una volta visto, proprio grazie al digitale, che di gente con gli occhi chiusi non ce n'era, nel 90% dei casi ne bastava uno. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:44
Nei gruppi numerosi purtroppo, per esperienza, capita che per trovare la foto in cui tutti hanno gli occhi aperti servono almeno 4 scatti. Ma il mio discorso verteva più sulle possibilità offerte dalla tecnologia che su altro, soprattutto in scarsa luce. Poi personalmente ai matrimoni tra me e mia moglie facciamo 3000 scatti, ne teniamo uno su 4 in media. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:51
I momenti fondamentali del matrimonio sono pochi, ed è importante non sbagliarli. Il resto è in più, quindi credo anche io che non servano migliaia di scatti, magari quasi tutti uguali. Complimenti a Domenico anche da parte mia. Non entro nel merito delle singole foto, perchè credo che non avrebbe senso. Il progetto si valuta nel suo insieme. Inoltre, come già è stato detto e ripetuto, non stiamo guardando le stampe ma delle scansioni che, in qualche modo, influiscono sulla resa finale. Alcuni commenti mi hanno strappato un sorriso. Il medio formato a pellicola è stato lo standard dei matrimoni per diversi decenni. Mi sorprende il fatto che per qualcuno rappresenti una scelta eccentrica, mentre è evidente che continua a funzionare, nonostante siano arrivate nuove tecnologie. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:55
“ Ma il mio discorso verteva più sulle possibilità offerte dalla tecnologia che su altro, soprattutto in scarsa luce. „ Eppure in chiesa senza flash dove di certo non c'era chissà quale luce Domenico ha gestito tutto con pellicole che, forse, arrivavano ad 800 iso. Siamo proprio sicuri che il numero di scatti sia dovuto alle mirabolanti capacità delle nuove macchine? Perchè poi guardi gli album... il mio matrimonio fu fatto con due 5D Mark I 10 anni fa e la differenza con l'album di un caro amico fatto l'anno scorso con corredo nettamente più moderno e performante... non è visibile. E nel 90% delle foto che vediamo in giro di nuovo tutte queste cose mirabolanti che prima erano impossibili... boh, non pervenute. Certo, è tutto più semplice, veloce, garantito e affidabile... eppure nonostante questi elementi di sicurezza (per carità, legittimi e comprensibili per chi deve portare a casa la pagnotta) le foto fatte sono molte, ma molte di più. Un po' fa pensare. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 9:59
Lo stile, signori, lo stile. Uno stile posato come questo non richiede molti scatti. La copertura di una giornata intera, evento di magari 18 ore in stile fotogiornalistico non si può coprire con 400 scatti. Non si può. Se pensate che si possa non avete idea di cosa significhi. E se te lo richiedono decidono loro, mica tu. Un amico che lo fa, a cui ho chiesto di preciso quanto scatta, mi ha risposto che non c'è un numero standard. Si scatta quanto necessario per ottenere il risultato che si ha in mente, e lo si fa pagare a caro prezzo, mi ha risposto. Dategli torto. Qui gli sposi sapevano benissimo cosa avrebbe fatto Domenico, ed è stato grande nel realizzarlo. Se avessero voluto un altro approccio non avrebbe potuto usare questo sistema. La cosa rimarchevole in queste foto di Domenico non è il numero degli scatti o il formato utilizzato, ma il meraviglioso utilizzo della luce. |
| inviato il 16 Giugno 2021 ore 10:25
“ Eppure in chiesa senza flash dove di certo non c'era chissà quale luce Domenico ha gestito tutto con pellicole che, forse, arrivavano ad 800 iso. Siamo proprio sicuri che il numero di scatti sia dovuto alle mirabolanti capacità delle nuove macchine? Perchè poi guardi gli album... il mio matrimonio fu fatto con due 5D Mark I 10 anni fa e la differenza con l'album di un caro amico fatto l'anno scorso con corredo nettamente più moderno e performante... non è visibile. E nel 90% delle foto che vediamo in giro di nuovo tutte queste cose mirabolanti che prima erano impossibili... boh, non pervenute. Certo, è tutto più semplice, veloce, garantito e affidabile... eppure nonostante questi elementi di sicurezza (per carità, legittimi e comprensibili per chi deve portare a casa la pagnotta) le foto fatte sono molte, ma molte di più. ;-) Un po' fa pensare. „ Poter scattare a 6400iso, tirando anche a 8000 se serve, offre possibilità in più, soprattutto in chiesa e a casa della sposa. Io stesso tra 5d1 e 5d4 noto una bella differenza di possibilità, e ho notato proprio che a "parità di chiesa" le cose dai tempi della 5d1 e 5d2 sono migliorate. Poi c'è proprio un approccio diverso, soprattutto se ti chiedono un reportage della giornata, come oramai fanno in tanti. |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 253000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |