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Per gli stomaci forti del bianco e nero


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user120016
avatar
inviato il 04 Maggio 2021 ore 10:07

Chi ha passato nottate in camera oscura a spaccarsi la schiena..... si ricorderà sicuramente le carte fotografiche con diversa numerazione (di solito da 1 a 4 o 5), questa esprimeva il contrasto delle stesse.
Così, a tentativi e seguendo l'esperienza, si sceglieva quella più appropriata al risultato che volevamo ottenere....


In genere ci passo le domeniche pomeriggio ma siamo lì;-) scherzi a parte, oltre al contrasto sulla carta, si può agire anche con i filtri per modulare meglio gli effetti. E comunque non lo trovo particolarmente faticoso. Anzi, a me rilassa Cool

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 10:21

In genere ci passo le domeniche pomeriggio ma siamo lì;-) scherzi a parte, oltre al contrasto sulla carta, si può agire anche con i filtri per modulare meglio gli effetti. E comunque non lo trovo particolarmente faticoso. Anzi, a me rilassa


quando sviluppavo e stampavo avevo anche da andare a lavorare e prole... insomma di fatto mi restava solo la tarda serata e la notte, quindi era un bell'impegno, poi non avevo una camera oscura fissa, alla fine per me era un divertimento, ma faticoso assai....;-)

Oggi accendiamo il computer e si fa tutto comodamente in poltrona

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 10:34

Personalmente sono convinto che fondamentale è l'esposizione nello scatto, perchè si la correzione in post produzione di file digitali moderni ci danno ampissimi spazi di correzione, ma ho sempre notato, almeno in lavori professionali che uno scatto ben esposto, presenta una qualità di file, nella resa del colore/bn, nella modularità dei piani e dello sfocato che anche con leggerissime correzioni compensative non si hanno. Quindi con questa premessa, scattare ottenendo una maggiore resa di gradazione, è fondamentale. Essendo poi un amante della resa leica, ho nel tempo valutato la resa del contrasto nelle varie versioni di questi vetri, dove alcuni riproducono già una resa ed un contrasto molto diverso, vuoi per la maggiore o minore presenza di antiriflesso, un maggiore o minore resa di contrasto, per le varie epoche dagli anni 60 fino ai giorni nostri. Poi si aggiunge anche una migliore resa del colore, nelle ottiche moderne che inevitabilmente se si parte da elaborazione di un file non monocromatico, influisce non poco nella resa sul bn. In ultimo conoscenza profonda anche degli strumenti di postproduzione, perchè una corretta elaborazione dei file grezzi come i software c1 ad esempio anche con piccole modifiche ma errate portano a dei risultati molto diversi che poi si tradurranno, inevitabilmente sulla stampa finale. In ultima analisi al momento dello scatto se personalmente non vedo quella particolare luce, non scatto neanche per poi sperare di lavorarla per ottenere quel risultato almeno in campo professionale.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 11:02

Concordo molto Antonio
L'esposizione è fondamentale
Come software per il bn io preferisco Affinity e Silkypix, a cui però va rivista la scala dei grigi, lavorano più di fino secondo me rispetto C1 e DxO

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 11:40

Ciao Paco, sono belle le tue foto, ma personalmente le trovo un po' troppo dure nei contrasti. Mi sto cimentando anch'io nel b&w ed il mio benchmark personale è Michael Kenna.
Adoro le opere di Ansel Adams ed il suo sistema zonale che mi aiuta tantissimo a ragionare fin dalla fase di scatto fino alla stampa.
Sono sempre più attratto dalle stampe digitali "simil-analogico" per intenderci. Dall'esperienza che ho acquisito parto sempre da una situazione che abbia dai 4 al max 5 stop di contrasto da gestire, altrimenti diventa irrimediabilmente innaturale per i miei gusti.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 11:41

@Vincenzo per me è chiaro che tu sia superdotato, abbi pietà di chi non è alla tua altezza, suvvia!

avatarjunior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 12:06

Concordo con Mirko riguardo alla personale preferenza per il bianco e nero di Kenna.
Contrastato quando serve, ma con un totale utilizzo dell'intera scala di gradazione dei grigi.
E non è questione di pasta analogica o digitale, é proprio enorme sapiente uso delle tonalità in base alla composizione di ciascuna foto. Ed è incredibile come faccia sempre e dico sempre le scelte tonali perfette in relazione al soggetto, tra l'altro con esposizioni molto complesse.
Insomma, Paco, gusti personali permettendo (anche se non credo esista fotografo che non possa apprezzare Kenna), è lì che devi rivolgerti per migliorare i tuoi scatti a mio avviso, anche perché i soggetti sono compatibili coi tuoi.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 12:44

Ottimi esempi di Bianco e nero.

Unico dubbia la resa di un contrasto simile su carta.
Quando provai poi dovetti correggere e ora su carta ci vado moolto ma moolto più leggero su baritata calibrata per godermi tutti i passaggi tonali; diciamolo, su monitor e su carta col BN siamo su due mondi diversi.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 13:12

Concordo Uly. Ansel Adams adorava una immagine di partenza che fosse "brutta" e l'opera finale non doveva essere assolutamente anemica. Lui adorava e stampava i suoi b&w su carta lucida, alcune volte ci impiegava un giorno intero per una sola foto. Sapeva il fatto suo senz'altro e soprattutto sapeva come arrivare per realizzarlo. Una delle cose che terrei più controllata oggigiorno in una stampa digitale su carta lucida, o semilucida, è quel fastidiosissimo effetto bronzing si può verificare ed è, per quanto mi riguarda, una palata di m su un muro bianco. Rovina tutto.

Ot 1 per Uly: per creare un profilo il più possibile flat in fase di scatto con Sony (ho la a7R3) applico il Neutro con -3 -3 -3 (contrasto, saturazione,nitidezza). Hai qualche altro suggerimento, in merito, da darmi per avere una coperta più lunga possibile?

Ot 2 sempre per Uly: ho sviluppato di recente degli X3F di alcune sigma col Foveon. Eventualmente potreste creare dei profili dedicati per questo (spettacolare!) o non servirebbero nemmeno perché è già "perfetto" di suo? Parlo chiaramente e se possibile, da applicare a SPP e non ad altri software, per sfruttare tutta la matematica del software madre. Grazie!

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 13:18

Mirko, la coperta più lunga che hai su a7 la trovi con il profilo repro di Cobalt, e non lo dico perchè è roba nostra ma perchè di fatto è quello che permette di partire quasi in "modalità LOG" .

Ovviamente usare uno standard neutral abbassando il contrasto se la foto è esposta bene o ancor meglio sottoesponendo di 2/3 e poi recuperando le ombre per avere luci ed ombre perfette (sempre su Sony)permette ampissimi spazi senza scomodare il turbo del Repro.

Su spp si usa solo SPP... non puoi fare altro.
Il mio consiglio senza consigliare di acquistare nulla (ne ho sviluppati tanti se con spp o kalpa nel mio blog) è quello di sviluppare col "vivid" desaturando un filo e poi spostare la tinta dell'arancio di un filo verso il giallo e sei sereno.


avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 13:34

Sì intendevo solo in fase di scatto, perché su altri brand (tipo Olympus ho visto) esiste proprio il profilo flat, mentre su Sony uso lo standard neutral abbassando tutti i valori. In post il Repro è incredibile come ti allunghi la "coperta" e alcune volte ti permette di tirare fuori tutto con un unico scatto, chiaramente il discorso vale esponendo saggiamente prima di fare click.
Grazie mille!!!

Scusate per l'ot.

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 14:46

Uly, siamo sulla stessa lunghezza d'onda ...

avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 17:17

Dunque, vorrei fare alcune precisazioni.

Non ho esperienza di B/N, non scatto mai in B/N.

Quindi, questi esempi, sono degli esperimenti che sto facendo per impratichirmi, una volta acquisito il corretto flusso di lavoro, lo step successivo sarà "pensare" in B/N in fase di scatto.

Inoltre, le lavorazioni sono per una visione a monitor, sicuramente in stampa bisognerà stravolgere il file creando più gradazioni tonali e meno secchezza .

Da un punto di vista operativo, il metodo che sto usando è curioso, mi è venuto in mente due settimane fa e ci sto provando, non ho visto nulla del genere in internet e quindi non sono nemmeno sicuro che sia il flusso corretto.

praticamente opero sempre sul file a colori, se devo scurire il cielo e solo quello, carico di blu il cielo e desaturo tutte le cose blu dello sfondo e così via per gli altri colori, praticamente il file a colori diventa una chiazza schifosa di colori improbabili misti ad aree desaturate.

Convertita però in b/n ed andando ad agire sulla luminosità singoli colori, ecco che otteniamo il risultato voluto.


avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 17:28

cmq i bn intensi sono una cosa che adoro.

Occhio a come scendi il blu o altri colori quando ci sono oggetti in mezzo..
esempio di uno scatto fatto dall'auto in Svizzera con rx100





guarda i controni critici



avatarsenior
inviato il 04 Maggio 2021 ore 19:44

A me piacciono. In particolare la penultima



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