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La nostra musica in relax durante il lockdown


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avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2021 ore 22:49



Luca Bassanese - Un uomo migliore


avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2021 ore 22:56



Luigi "Grechi" De Gregori - Bastava un fiore

avatarsenior
inviato il 07 Settembre 2021 ore 23:09



Mimmo Locasciulli - Dolce vita

avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2021 ore 15:00



Alberto Fortis - La sedia di lillà
(Storia di un uomo, costretto sulla sedia a rotelle a seguito di un incidente)

avatarjunior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 11:44

... Dessi retta alla mia passione... riporterei una mezza tonnellata di canzoni di Jacques Brel...

Temperando il mio entusiasmo [tranquilli! MrGreen] , mi limito a proporre l'interpretazione particolare che Marianne Faithfull ha dato della famosa Dans le port d'Amsterdam . La canzone è tradotta in Inglese con minime variazioni fedeli al testo ed al senso originali.



Il testo inglese:

In the port of Amsterdam
There's a sailor who sings
Of the dreams that he brings
From the wide open sea
In the port of Amsterdam
There's a sailor who sleeps
While the river bank weeps
To the old willow tree
In the port of Amsterdam
There's a sailor who dies
Full of beer, full of cries
In a drunken town fight
In the port of Amsterdam
There's a sailor who's born
On a hot muggy morn
By the dawn's early light
In the port of Amsterdam
Where the sailors all meet
There's a sailor who eats
Only fish heads and tails
And he'll show you his teeth
That have rotted too soon
That can haul up the sails
That can swallow the moon
And he yells to the cook
With his arms open wide
Hey, bring me more fish
Throw it down by my side
And he wants so to belch
But he's too full to try
So he stands up and laughs
And he zips up his fly
In the port of Amsterdam
You can see sailors dance
Paunches bursting their pants
Grinding women to port
They've forgotten the tune
That their whiskey voice croaked
Splitting the night
With the roar of their jokes
And they turn and they dance
And they laugh and they lust
Till the rancid sound of the accordion bursts
And out of the night
With their pride in their pants
And the sluts that they tow
Underneath the street lamps
In the port of Amsterdam
There's a sailor who drinks
And he drinks and he drinks
And he drinks once again
He'll drink to the health
Of the w-hores of Amsterdam
Who've given their bodies
To a thousand other men
Yeah, they've bargained their virtue
Their goodness all gone
For a few dirty coins
Well he just can't go on
Throws his nose to the sky
And he aims it up above
And he pisses like I cry
On the unfaithful love
In the port of Amsterdam
In the port of Amsterdam

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 17:38

La fisarmonica "ha ceduto il passo" alla chitarra ...

Grazie infinite Altenmich ...,

Ben

avatarjunior
inviato il 02 Ottobre 2021 ore 18:07

Proprio così... nel riprendere quel passo mi è parso interessante paragonare all'originale la versione inglese, fra similitudini e differenze. Parlando di voci londinesi, della stessa canzone aveva fatto una buona cover anche David Bowie.
Personalmente, sarà per la generazione a cui appartengo, preferisco ancora l'originale, fisarmonica compresa.

A proposito... è lo strumento che accompagna, da solo, un'altra canzone di Jacques Brel che non resisto a proporre, sia per il testo sia per l'arrangiamento: L'Eclusier




Ricambio il ringraziamento

A.


Aggiungo, per comodità, il testo:

Les mariniers
Me voient vieillir
Je vois vieillir
Les mariniers
On joue au jeu
Des imbéciles
Où l'immobile
Est le plus vieux
Dans mon métier
Même en été
Faut voyager
Les yeux fermés

Ce n'est pas rien
D'être éclusier

Les mariniers
Savent ma trogne
Ils me plaisantent
Et ils ont tort
Moitié sorcier
Moitié ivrogne
Je jette un sort
À tout c'qui chante
Dans mon métier
C'est en automne
Qu'on cueille les pommes
Et les noyés

Ce n'est pas rien
D'être éclusier

Dans son panier
Un enfant louche
Pour voir la mouche
Qui est sur son nez
Maman ronronne
Le temps soupire
Le chou transpire
Le feu ronchonne
Dans mon métier
C'est en hiver
Qu'on pense au père
Qui s'est noyé

Ce n'est pas rien
D'être éclusier

Vers le printemps
Les marinières
M'font des manières
De leur chaland
J'aimerais leur jeu
Sans cette guerre
Qui m'a un peu
Trop abîmé
Dans mon métier
C'est au printemps
Qu'on prend le temps
De se noyer

avatarsenior
inviato il 08 Ottobre 2021 ore 13:53


www.jonroseweb.com/a_jonrose_definitions_of_music.php


archive.org/details/cd_the-fence_jon-rose-bagni-di-dolabella-the-fence

buon ascolto ...

Ben


avatarjunior
inviato il 09 Ottobre 2021 ore 14:16

Grazie, Ben-G. E' un ascolto di certo stimolante ma talmente diverso da quello della più diffusa musica tonale da richiedere (per dirla con Adorno) una “diversa disposizione intellettuale”.
Riporto quel che in merito scrisse Mauro Mancia:

www.psychomedia.it/pm/culture/music/lingmus.htm


Personalmente, sono di quelli che pensarono che l'evitamento sistematico dei modi rassicuranti da parte della cd. Musica Contemporanea (specialmente quella delle avanguardie del secondo dopoguerra) recasse, a monte di altro, l'angoscia dell'Uomo del Novecento derivante dalla sua progressiva separazione dalla Natura. Al riguardo un compositore come Edgard Varése, negli anni '30, disse più volte che il senso della Natura ormai risiedeva nei suoni della civiltà corrente, delle città.

Tuttavia… Non riuscii a decidere del perché non mi risultava inquietante una musica certamente “urbana” come, ad esempio, il Free Jazz: forse perché ne avevo già metabolizzato gli stilemi e le dissonanze? O forse perché esso non reca trasgressioni e dissonanze eccessive (cioè in contraddizione sistematica con le regolarità della struttura stessa della vita)?
Insomma, la solita questione del confine fra natura e cultura.






Per quanto il lockdown non ci sia più, ai fini di un “relax” completo, per mia inclinazione, preferisco appoggiarmi a qualcosa di più suadente, minimalista in genere, come nel caso seguente:





Un saluto cordiale
A.

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2021 ore 16:32



cns.gatech.edu/~predrag/friends/Nenad/don_allum/don_allum.htm

avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2021 ore 19:09



Metallica: Blackened 2020


avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2021 ore 19:12



Rainbow - The Temple Of The King


avatarsenior
inviato il 03 Novembre 2021 ore 19:20



Mike Oldfield - Tubular Bells Full Album

avatarjunior
inviato il 03 Novembre 2021 ore 19:58

Ringrazio Louis-cyphre per aver riportato dei buoni “vecchi ricordi” Sorriso .


Ringrazio Ben-G per il consueto pregio dei suoi interventi e per l'ultima sua segnalazione, davvero interessante…

… Specialmente per la figura dai tratti quasi mitologici di Don Allum, figura che mi fà pensare ad un Sisifo ribelle che ha sostituito l'inautentica ripetitività degli usi comuni con la propria: autentica, eroica nonché compiaciuta, così reclamando la proprietà del suo destino. Non lo conoscevo. Forse sarebbe piaciuto ad Albert Camus.

Suggestivo il testo dei Marillion:

www.thewebitaly.it/testi/ocean_cloud.php


Un saluto cordiale



avatarsenior
inviato il 11 Novembre 2021 ore 11:37

Entre Ses Bras - Cécile Corbel & Pomme


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