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“ Invece secondo te un progetto di colonizzazione di un nuovo pianeta si intraprenderebbe su piccola scala, senza pianificazione e affidandosi unicamente a quello che si troverà in loco? „
fondamentalmente a questa domanda intelligente rispondono due variabili. e la domanda è intelligente proprio perchè richiamado queste due variabili possiamo immaginare il livello di questi eventuali "arrivati". 1. la prima variabile è "cosa vado a fare?" Un conto è se devo fare terraformazione di un mondo come Marte, un altro è se arrivo su un mondo come la fantasiosa Pandora in Avatar, dove la vità pullula da un pezzo. 2. la seconda variabile è il livello d'evoluzione di questi viaggiatori dello spazio. Per assurdo più il livello è alto e più la risposta è si, cioè si intraprenderebbe su piccola scala e senza pianificazione, affidandosi unicamente a quello che si troverà in loco, questo perchè subentrata una certa abilità a fare questa cosa si può andare più sciolti e con maggiore capacità di improvvisazione. un po' come un po' come un freestyle che in arrampicata sa fare più in fretta di un alpinista tradizionale con piccozza e chiodi.
“ Senza poi tenere conto che i robot sono facilmente governabili, „
ho la sensazione che sia Daniele sia McBrandon, non vi rendiate conto che il vostro è un ragionamento legato ai vostri tempi. i vostri (e miei) tempi sono quelli dell'uomo e il dominio della meccanica, delle macchine, con le fantasie emergenti dell' IA che schiavizzerà l'uomo.
è normale quindi che nell'epoca in cui al massimo sappiamo contare gli atomi del nostro genoma, senza capirne il significato, oppure a mala pena facciamo digerire un mRNA virale alle nostre cellule come se fosse nostro, siate scettici sul potenziale della fabbricazoine biologica.
Se fossimo un po' più avanti nella genetica, in cui si potrebbe decidere di produrre la bistecca di manzo dalla pianta di pomodoro forse non sareste così scettici sulla versatilità dell'ingegneria genetica.
“ Se fossimo un po' più avanti nella genetica, in cui si potrebbe decidere di produrre la bistecca di manzo dalla pianta di pomodoro forse non sareste così scettici sulla versatilità dell'ingegneria genetica. „
Guarda... meno male. Una bistecca di manzo fatta da un pianta di pomodoro non è un bistecca di manzo.
Mi spiace, ma dopo tutti questi interventi si può solo desumere che abbiamo idee totalmente diverse ed inconciliabili (almeno su questo argomento): rispetto le tue idee, ma non le condivido. Nessun problema, amici come prima.
Ooo, ma ti rendi conto che solo per arrivare dalla comparsa della nostra specie (cioè già in un'epoca successiva all'ipotetica manipolazione genetica) fino all'età in cui l'uomo sarebbe stato sfruttabile economicamente (Sumeri, Egizi ecc.) sono passati oltre 100.000 anni? Di cosa avrebbero vissuto nel frattempo gli extraterrestri sbarcati sulla Terra, piantando patate con la zappa? Ok, ci rinuncio, Buon Anno e buona prosecuzione del 3d.
“ Guarda... meno male. Una bistecca di manzo fatta da un pianta di pomodoro non è un bistecca di manzo. „
ma tu Mc lo hai capito che con l'ingegneria genetica si può produrre una vera bistecca di manzo da una pianta di pomodoro? perchè mi pare che sia questo concetto a sfuggirti.
“ ma tu Mc lo hai capito che con l'ingegneria genetica si può produrre una vera bistecca di manzo da una pianta di pomodoro? perchè mi pare che sia questo concetto a sfuggirti. „
Sia quello che sia non sarà mai una vera bistecca.
“ Buon Anno „
Grazie. Buon anno anche a te e a tutti voi juzzini.
Intanto sarebbe già molto avere le idee chiare su cosa sia la bonta', assoluta per giunta. A questo punto sarebbe per contrapposizione definibile il male. Ovvio che avendo una visione parziale e limitata siamo in grado di usare con disinvoltura questi due concetti, ma appunto derivano da questo particolare ed egoistico (come specie) punto di vista. Sono fritto dell'umanesimo imperante, religioso e non.
“ Intanto sarebbe già molto avere le idee chiare su cosa sia la bonta', assoluta per giunta „
ottima osservazione, non è così semplice.
forse sarebbe semplice in un mondo istantaneo, dove non esisterebbe il divenire, in un mondo così la bontà assoluta potrebbe girare attorno all'eroina o altri stupefacennti, tanto non c'è un dopo.
Ma in un mondo dove c'è un divenire, quello che poteva sembrare buono diventa una droga che ti schiavizza. E una insegnate austero, che tanto ti ha fatto soffrire con interrogazioni e autorità può rivelarsi un buon aiuto nel tuo domani, per gli insegnamenti che ti ha dato.
Concordo Ooo, il divenire complica le cose e cio' che puo sembrar buono in realta' non lo e' in prospettiva e viceversa; ma io mi riferivo in particolare al PDR attraverso cui necessariamente, credo, si giudica un evento buono o cattivo. Siamo vincolati al nostro punto di vista ed e', entro certi limiti corretto esserlo, ma cio' che e' buono per noi non e' detto lo sia per altri esseri viventi in senso stretto o comunque esistenti. Es. stupido forse e terra terra, annientare la specie "zanzare" e', valutato l'impatto ambientale della loro sparizione, cosa buona per noi non di certo per loro, quindi bonta' assoluta per noi o assoluta sul serio?... Comprendo che la tua domanda iniziale e'strettamente indirizzata al campo religioso. Provo ad azzardare una ipotesi, dato come postulato che Dio e' bonta' assoluta direi che razionalmente non si puo' conciliare con la presenza del male. Questa contraddizione, e'probabilmente funzionale allo spiluppo di tutta la costruzione teologica (che ignoro al 99%) va accettata e basta, Un po' come succede in geometria che e' stata postulata l'inesistenza di dimensione del punto e poi si dice che un segmento di linea e' composto da un numero infinito di punti .
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