| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:43
“ PS Antonio tu la puoi vedere come ti pare e ci mancherebbe, ma la sostanza è che chi afferma che ci sono enormi differenze di definizione vive guardando il pixel al 100%, e anche in quel caso il termine "enormi" sarebbe bene da quantificare visto che parliamo di un giudizio soggettivo. Per tutto il resto ho già ribadito diverse volte....serve luminosità? supertele Serve duttilità e minor ingombro? lo zoom in questione (o similari). „ non mi sembra che siamo su linee differenti. Aggiungo che il supertele serve anche per avere una "maggiore" distanza da certi soggetti proprio per evitare di disturbarli. Non capisco perchè questo aspetto venga spessissimo sottovalutato quando per determinate specie è fondamentale. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:51
Panna per me è esatta il contrario... In vagante è lo zoom il re... Forse non intendiamo lo stesso tipo di vagante... Ma per me vagante è sinonimo è sinonimo di leggerezza e versatilità.... Prerogative dello zoom... Anche perché in vagante io non uso treppiede e faccio km.. Chiaramente se il tuo obbiettivo finale è ottenere una qualità del piumaggio identica a quella che ottieni in un set preparato allora il tuo ragionamento fila... Perché p Puoi duplicare un 500 o un 600 e avere un migliore ingrandimento.... |
user14103 | inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:55
Date un coccio in mano ad un artista ed improvvisamente diventerà cristallo... |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 12:59
Come nel tuo caso. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:05
Antonio per le maggiori distanze, con lo scopo di non disturbare, servono mm...serve un angolo di campo molto ridotto, non necessariamente un supertele. Se ci sta poca luce...ovvio, se sufficiente quello che fa più comodo va bene...tenendo per altro in mente che un vetro anteriore molto ampio crea spesso più problemi con la rifrazione di uno più piccolo. Detto ciò...per osservare va bene anche un 4/3 con ottica lunga, ma anche la superzoommona della Nikon, per fotografare...dipende dalle condizioni, superate certe distanze è assolutamente inutile, indipendentemente dall'ottica. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:12
“ Panna per me è esatta il contrario... In vagante è lo zoom il re... „ io qua farei una distinzione per far capire a tutti....vagante ungulati (per fare un esempio), vagante avifauna....è chiaro che la leggerezza e la focale di uno zoom è più indicata per fare un cervo, a volte troppo vicino....discorso inverso per un pettazzurro su una canna a 7 metri o un limicolo a 15 metri.....io non la imposterei sulla rivalità fra le due Focali (zoom e fisso), anche perchè le trovo complementari |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:19
seguo |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:22
Panna concordo... Servono entrambi nell'arsenale del fotografo naturalista.... Ma non per discorsi legati alla nitidezza |
user209843 | inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:45
@PannaeFragola Quindi, visto che per peso e dimensioni ho escluso il Sony 200-600, con il Sony 100-400 GM non perdo in qualità globale? Lasciamo perdere l'AF, non faccio foto d'azione e focheggio manualmente su soggetti statici. Grazie! |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:49
Il 100-400 sony ha un af leggermente migliore del 200-600... Quello che perdi è I 200 mm, e se moltiplichi 2/3 stop.... Tutto lì... M |
user209843 | inviato il 06 Dicembre 2020 ore 13:53
@Angus Grazie! AF e i 200 mm in più non sono un problema, i 400 mm sono anche troppi per me, mi interessa più la qualità ottica. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 14:30
“ Detto ciò...per osservare va bene anche un 4/3 con ottica lunga, ma anche la superzoommona della Nikon, per fotografare...dipende dalle condizioni, superate certe distanze è assolutamente inutile, indipendentemente dall'ottica. „ Ma anche no. Ok il micro 4/3 anche se purtroppo si ferma al 300 f4. Sarei anche passato al 4/3 ma solo per un eventuale 400 f2.8. P.S. per l'osservazione basta un cannocchiale. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 14:38
Antonio se basta un cannocchiale basta la superzoom Nikon o un mini sensore con tele, non vedo perché non dovrebbe bastare. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 14:39
Per osservare certo. |
| inviato il 06 Dicembre 2020 ore 14:52
Letto di alcune precisazioni su quanto scritto in precedenza e d'accordo con PannaeFragola sulla complementarietà delle due lenti, approfondisco con qualche considerazione. Il difetto di fondo di questa interessante discussione è che nessuno vi partecipa precisando: a) come intende e pratica la fotografia naturalistica, di uccelli soprattutto, b) come interpreta il concetto di distanza dal/del soggetto, c) in qual misura sente la presenza di questa o quella situazione atmosferica/di luce; in altre parole ci stiamo contando i peli della barba. Dico di quanto mi riguarda. Circa il primo punto prediligo la fotografia di appostamento da capanni mimetici di mia costruzione; più nessuno spazio per la vagante anche se nei numerosi viaggi con Antino (che legge), Sepofa e Zanfabry mi sono a volte adattato. In primavera torno sempre a fotografare il martin pescatore che si presenta a tre o cinque metri con sfondo uniforme dal verde all'azzurrino a seconda dell' ora; qualcuno crede veramente che il 600 fisso può darmi di più? E questo qualcuno crede quindi che io consideri di conseguenza il 600 fisso non superiore allo zoom? Ed ora la distanza; per me si identifica con quella che mi dà un riempimento ottimale del frame da parte del soggetto con o senza molti/duplicazione ed apsc ma sempre in assenza di taglio del file (d'accordo lo faccio solo io per cui non tenetene conto). Ecco quindi in sintesi che l'1.4 lo uso soltanto per arrivare (e bene) ai 1260 mm., non agli 840 in quanto a quel punto sono molto più rapidi ed agevoli i 900 del solo apsc. Per il 2x ho portato l'esempio della tundra di Barrow dove Marco Valentini ha ottenuto scatti non ripetibili dalle nostre parti; soggetti non ulteriormente avvicinabili per il terreno paludoso ed altro. Esempio estremo ma se proprio vogliamo restare dalle nostre parti mi sento di affermare che il duplicatore permette, stante il freddo intenso di questi giorni, di ottenere ottimi scatti della pernice bianca senza arrivare alla distanza ottimale che per i miei gusti prevede il soggetto a dieci metri; l'1.4x comunque risolve anche meglio il problema. I 1800mm. sono fittizi? Non meno della discussione circa il fatto che un 300 sempre quello resta e sul 24 x 36 e sul mf. Quello che è sicuro è che l'occhio (che non capisce niente) e la mente (che invece capisce) mi dicono che non ho fotografato con un 600; per definitiva conferma aprite in Visualizzatore foto di Windows uno scatto con 300 in apsc. Troverete 300 mm. ma anche "lunghezza focale 35 mm.: 450". Il 600 è certissimamente superiore allo zoom soddisfatte volontà di spesa immensamente superiore e circostanze di scatto relative alla distanza nei personali limiti cui ho accennato; guardando gli aironi rossi di 66tonycar me ne convinco. Ecco se Tony volesse intervenire, visto che possiede e l'una e l'altra lente, potremmo proseguire con maggiore concretezza  . |
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