RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Letizia Battaglia e Lamborghini


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Letizia Battaglia e Lamborghini





user1856
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 12:12

Ecco, a mio avviso questo è un problema dell'autore, in particolare se è un professionista della comunicazione, come lo è un fotografo.


Un problema dici?
È la normalità direi per chiunque.

Prendi la foto di una fragola tagliata in due su sfondo azzurro.

Riesci a visualizzarla?
Bene!

Ora prima di leggere il resto, pensa a cosa ci vedi.
Scrivilo.

Ora sappi che, la fuori, c'è chi ci vede l'organo genitale femminile. Di una bambina. L'azzurro riporta a concetti sia di fanciullezza che mariani.
Il frutto pur non essendo un pomo, il concetto di proibito.
E i semini gialli a... Semini maschili... Tanti.
Il fatto che sia un falso frutto poi porta a vedere il concetto di falsità, ambiguità.
C'è poi il concetto di contrasto dei due colori principali soggetto/sfondo.
Contrasto tra purezza e fanciullezza e questa ambiguità e falsità.
C'è il fatto che la fragola è femmina.
C'è il giallo che è il colore della menzogna.
C'è il rosso che...

Potrei continuare.
In realtà la foto era pubblicata su un sito di un venditore di ortofrutta che ha usato l'azzurro perché voleva far percepire freschezza..

Dicevo: è la normalità.
Nei gruppi di creativi per ogni adv ne nasce chi ci vede qualsiasi cosa.
Chi vede messaggi subliminali ovunque.
Tipo: stai addentando un gelato in cono?
Zac, sesso.
Ovviamente se ad addentare è un bambino/ragazzo, vuoi mica non vederci messaggi pedopornografici?
Sei a bordo piscina su una ciambella gonfiabile a forma di fenicottero?
Beh l'ho già scritto...
Vedi la pubblicità di un qualsiasi cosa Apple e... Ne esce il peccato, Adamo ed Eva etc...

L'altro giorno c'era un tizio, pubblicitario, che su una pubblicità di Amazon su italia1 sul Natale, ha letto il fatto per cui l'Italia è succursale USA... beh certo, i nomi a suo dire non erano "italiani"...

Ognuno dà una sua interpretazione a qualsiasi comunicazione, sia fatta da Tizio, sia che dietro ci siano colossi tipo Saatchi.
A questo ci mescoli l'effetto Flynn che è ormai bello e sepolto e ne escono i mostri per cui se non sei politically correct e con messaggi semplicistici non va più bene.
Devi parlare a gente sempre meno intelligente.
Sempre meno acculturata.
Sempre più guidata dalla pancia.
E non devi dire qualcosa che possa urtare qualcuno.

In pratica l'unica è non dire più nulla...

Ps
(E difatto questo accade...)

avatarsenior
inviato il 25 Novembre 2020 ore 12:15

Tipo: stai addentando un gelato in cono?
Zac, sesso.


leggendo Zac dopo addentare ho avuto un sussulto...
MrGreen

user1856
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 12:21

MrGreen

user177356
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 12:40

Con "problema dell'autore" intendevo che è una questione che sta a lui risolvere.

Ho gestito parecchi focus group per aziende di diversi settori, e so benissimo che può uscire di tutto. Ma ci sono certi atteggiamenti, o approcci, che una volta erano del tutto minoritari e che oggi sono dominanti, almeno dal punto della risonanza mediatica. Non tenerne conto è quanto meno ingenuo.

La questione della pluralità di opinioni sul significato dell'immagine credo di averla evidenziata per primo con l'esempio della bambina con il pallone.

Non credo che la pubblicità dei tempi di Carosello parlasse a persone più intelligenti o acculturate di quanto lo siano oggi, anzi.

D'altra parte, e questa è un'opinione ovviamente personale, a me il politically correct va benissimo, nel senso che accetto di perdere il lavoro di una Battaglia se questo mi consente di censurare (sì, proprio censurare) gli attacchi razzisti su Facebook o altrove. Insomma, preferisco eccedere nell'applicare principi di protezione delle minoranze, o di situazioni di disagio o di esposizione ad abusi, sia pur al costo di comprimere gli spazi di espressione degli autori.

avatarjunior
inviato il 25 Novembre 2020 ore 13:12

"ci sono certi atteggiamenti, o approcci, che una volta erano del tutto minoritari e che oggi sono dominanti, almeno dal punto della risonanza mediatica. Non tenerne conto è quanto meno ingenuo"
Qui ritorniamo al problema che pensiamo da consumatori e non da osservatori e fruitori di cultura. Pensiamo con la testa del pubblicitario e lo additiamo come un problema dell'autore se lui non lo fa.

Scrivi una cosa di questo tipo:
"La questione della pluralità di opinioni sul significato dell'immagine credo di averla evidenziata per primo con l'esempio della bambina con il pallone", ma poi aggiungi:
"accetto di perdere il lavoro di una Battaglia se questo mi consente di censurare (sì, proprio censurare) gli attacchi razzisti su Facebook o altrove" si vede come accetti la pluralità...
Se non si è capaci di riconoscere le differenze che vi sono tra la Battaglia e i razzisti, forse c'è un problema a monte. Se la cultura non viene riconosciuta in quanto tale il problema non è dell'autore, ma dell'osservatore. Spero che questo concetto venga riconosciuto come vero, anche se non dico che è "oggettivo".

"Non credo che la pubblicità dei tempi di Carosello parlasse a persone più intelligenti o acculturate di quanto lo siano oggi, anzi" per l'appunto e nonostante viviamo in un'epoca più colta (nel senso che è più facile reperire testi e dunque acculturarsi) continuiamo a preferire un messaggio evidente piuttosto che uno strutturato e quando ne incontriamo uno di questo secondo tipo lo travisiamo impauriti. Ergo siamo rimasti i pecoroni di quegli anni lì, se non peggio visto che adesso anche delle foto che all'epoca ci apparivano innocenti sembrano cariche di messaggi sessualizanti e "perversi". Invece di incensare la nostra epoca sarebbe meglio analizzarla criticamente e renderci conto in cosa sia migliorata la società e in cosa sia peggiorata. Certamente l'incapacità di cogliere dei sottotesti, o peggio il bisogno di vederli dove non ci sono, non sono sinonimi di positivi di questo tempo

user1856
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 13:24

Con "problema dell'autore" intendevo che è una questione che sta a lui risolvere.


Non è detto che lo voglia fare, ammesso e non concesso che sia possibile farlo.
Vedi esempio della fragola.

Non credo che la pubblicità dei tempi di Carosello parlasse a persone più intelligenti o acculturate di quanto lo siano oggi, anzi.


L'effetto Flynn dal 70 al 93 è diminuito ma comunque rimaneva col segno + l'aumento del QI.
Da vent'anni invece è col segno -.

A questo aggiungi l'impoverimento del vocabolario: se una parola non la conosci o non esiste, non la puoi immaginare, dicono gli studiosi di comunicazione.

Meno QI, meno parole conosciute = pensieri più semplici e meno articolati.
Per comunicare oggi meglio usare poche parole e concetti semplicistici.
Con le figure come ai tempi delle piramidi o nella preistoria (emoticon odierne) è pure meglio: più semplice.

C'è impoverimento in ogni luogo.
Ahimè.

Sul politically correct: io invece, opinione mia, un domani non vorrei trovarmi nipoti che nei libri di scuola non troveranno rappresentazioni dei mappamondi perché altrimenti si urtano i terrapiattisti.
O musei chiusi perché il passato urta qualcuno (vedi statue abbattute).
O vorrei poter mangiare spaghetti alla carbonara anche sapendo di urtare e una fetta di naxivegani e una fetta di animalisti e i fedeli di una religione che genera proprio uno spaghetto.

Sia mai che per il politically correct, che ha anche questa faccia della medaglia volendo, poi non troverai più uno spago allo scoglio al ristorante o libri di storia in libreria.
Perché, là fuori, qualsiasi cosa tu possa fare, o non fare, dire o non dire, stai infastidendo qualcuno.
La controparte è essere ignavo... Ma forse infastidisci anche lì.

I terrapiattisti come minoranza, hanno anche loro diritto ad essere protetti?
Se si: via per sempre i mappamondi.
E la scienza.
W il politically correct che altrimenti li si fa star male!

Se no; allora vogliamo farli ragionare diversamente e stiamo semplicemente dicendo che noi siamo migliori.
Che non è diverso da certi pensieri dove l'uno presume di essere meglio dell'altro.

In ogni caso c'è un imposizione da fare.

Togliamo quindi i mappamondi?
Ok siamo stati gentili coi terrapiattisti.
Li abbiamo protetti.

E nel frattempo per ogni mappamondo eliminato hai un uomo di scienza che da qualche parte muore.
Ops, sei un assassino! MrGreen




user177356
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 14:09

Se non si è capaci di riconoscere le differenze che vi sono tra la Battaglia e i razzisti, forse c'è un problema a monte.

Non provare ad attribuirmi opinioni che non ho e che non ho espresso.

Ho solo detto che sono disposto a rinunciare alla prima (alla quale attribuisco un valore positivo) per evitare i secondi (ai quali attribuisco un valore negativo).

Se la cultura non viene riconosciuta in quanto tale il problema non è dell'autore, ma dell'osservatore.

Giusto per chiarire: io toglierei il diritto di voto a chi non dimostri di possedere almeno i rudimenti di diritto costituzionale. E sono convinto che oggi l'ignoranza sia una scelta.

Ma so che la realtà è diversa da come la vorrei. Quindi, se voglio veicolare un messaggio ho due possibilità: (a) farlo nel modo che ritengo più coerente con il mio modo di vedere le cose, accettando il rischio che venga travisato, oppure (b) adeguarmi alle modalità interpretative del probabile pubblico degli osservatori, accettando il rischio che ne risulti annacquato.

Tertium non datur.

Certamente l'incapacità di cogliere dei sottotesti, o peggio il bisogno di vederli dove non ci sono, non sono sinonimi di positivi di questo tempo

I sottotesti, le raffinate metafore, le suggestioni sono meravigliosi. Soprattutto se voglio fare arte. Ma se voglio trasmettere un messaggio devo essere chiaro e diretto. Un artista incompreso può aver senso, un comunicatore incompreso no.

Ricordiamo sempre che stiamo parlando di pubblicità.

Meno QI, meno parole conosciute = pensieri più semplici e meno articolati.

In alcuni casi è necessario che i pensieri siano più semplici. Ti faccio un esempio, visto che è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

Non si fa sesso con una ragazza ubriaca o sotto l'effetto di sostanze psicotrope. Punto. Neanche se si è ubriacata apposta per sentirsi meno inibita. Neanche se ti ha detto prima, quando era sobria, che voleva farlo. Neanche se l'avete già fatto in passato. Neanche se sei anche tu ubriaco.

Non. Si. Fa. Non ci sono sfumature, non ci sono eccezioni.

Ci sono regole che vanno fissate in modo semplice, netto. Situazioni nelle quali le sfumature vanno eliminate, anche quando oggettivamente ci sono.

Perché il rischio che una sfumatura, una complessità, un'articolazione porti a disconoscere un diritto o a mettere a rischio un'incolumità fisica o psicologica è troppo forte.





E poi, vedo una contraddizione in quello che scrivi.

Da un lato, sostieni che il pubblico sia poco sofisticato, dall'altro vuoi dagli in pasto concetti complessi e articolati. Per me è la ricetta perfetta per il disastro.

avatarjunior
inviato il 25 Novembre 2020 ore 15:14

@TherealB il fatto che con coscienza preferisci rinunciare a un'autrice purché si possano eliminare dal dibattito(sottolineo dal dibattito perché nella realtà quelli restano lì) i razzisti è una frase raggelante. Aggiungo che se vuoi eliminare i razzisti puoi farlo solo con la cultura, tu invece preferisci privarti della cultura pur di non leggere frasi razziste. Bene.
" Se non si è capaci di riconoscere le differenze che vi sono tra la Battaglia e i razzisti, forse c'è un problema a monte."
Te l'ho scritta perchè se ci troviamo oggi a discutere di un paio di foto della Battaglia in questo modo è perchè la gente non è in grado di disinguere la differenza tra sessualizzazione e rappresentazione. Una critica incapace di riconoscere gli autori dai sibillatori, che scambia un significato per un altro, che si fa prendere dall'umore del momento e senza ragionare giudica, non è critica e in quanto tale non dovrebbe aver il diritto di decidere cosa censurare. Questo è il problema con la tua frase.

"Ma so che la realtà è diversa da come la vorrei. Quindi, se voglio veicolare un messaggio ho due possibilità: (a) farlo nel modo che ritengo più coerente con il mio modo di vedere le cose, accettando il rischio che venga travisato, oppure (b) adeguarmi alle modalità interpretative del probabile pubblico degli osservatori, accettando il rischio che ne risulti annacquato"
Qui ritorna il problema della pluralità: che un messaggio venga travisato è il rischio del gioco, che un messaggio venga censurato è la dimostrazione del problema. Ergo puoi non capirlo e non è detto che ti debba piacere, ma da questo punto ad arrogarti il diritto di bandirlo beh...
Che bel tramonto per la democrazia...

user1856
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 15:14

Da un lato, sostieni che il pubblico sia poco sofisticato, dall'altro vuoi dagli in pasto concetti complessi e articolati. Per me è la ricetta perfetta per il disastro.


È una questione prettamente numerica: la media si è abbassata.
Le eccezioni, anche loro minoranze, esistono.
E vanno nutrite.
Puoi fare quindi una comunicazione a più livelli.
Comunichi per un target cercando di dare qualcosa anche ad un'altro target.
Come nei film Disney, in soldoni.
Sempre che tu voglia estendere il target.
Ma qui casca l'asino: dove sta scritto che tu voglia ciò?
Potresti voler comunicare solo ad un tuo specifico target e non a due target.

Sicuramente non a tutti i target, cosa impossibile. Anche storicamente.
Ti leggono anche gli altri e non sono d'accordo?
Ma ovvio!
Nessuno lo sarà mai!
Neanche il venditore Gesù c'è riuscito a non avere haters o persone che non lo considerassero per nulla.
Chi potrebbe riuscirci allora?
L'art di una qualche agenzia? Suvvia...

Ecco che parlare a tutti vuol dire o non parlare veramente a nessuno o non dire nulla.

Dici che è la ricetta perfetta per il disastro.
Ma il disastro è labile e vicino ovunque.
E sempre.
Oggi è appunto la giornata contro la violenza sulle donne.
Burger King ha postato il logo Burger Queen.
Già tra gli addetti ai lavori si parla di banalizzazione del marketing che porta uno svilimento di questo evento. (Male)
C'è chi punta il discorso sulla inutilità dell'operazione della catena (male2) e chi aspetta la mossa scontata (male3)della controparte in McDonna's.
Manca qualche scontento nella comunità vegan-LGBT che si sente preso per il sedere e via con lo shitstorm...

Altri invece hanno apprezzato!

Il problema comunicativo quindi chi lo ha avuto visto che l'idea non è stata capita allo stesso modo da tutti? (Ma ovvio)
Oh, parliamo di una notizia fresca fresca, mica come per le polemiche sulla bara coi colori Lidl di Taffo che almeno ha più giorni...

Vogliamo parlare di concetti semplici?
Un'esempio: l'assicurazione è obbligatoria per usare un sapr in Italia.
L'affermazione è semplice, giusto?
Nessuno dovrebbe fraintendere o obiettare, giusto?
Ecco, andiamo a leggere i commenti nelle comunità social circa quell'affermazione che al mio occhio, errando, appare semplice da capire e priva di appigli...
Te lo anticipo: è tremendo.
Non si capisce come possa accadere ma c'è chi questiona su tutto.
Quale è quindi l'unica parola che tutti capiscono?
La negazione. Il no.
Eppure eppure, come anche le teorie sui tre cervelli (semplicistiche pure loro) insegnano, il nostro cervello non recepisce ad esempio il "non".
Esempio già fatto: "non pensare ad una pizza". Taac-> c'hai pensato.
"Non aver paura di mangiare questo fungo" taac -> non mi fido!
E i vari frame "fidati" "ad essere onesto" "veramente" "giuro". Tutti modi di dire che nella maggior parte (non tutti) delle persone sortiscono l'effetto inverso.

La verità è che comunicare in modo oggettivo a tutti (e intendo tutti) è quasi impossibile o addirittura impossibile.
Un esempio citandoti:
"Non si fa sesso con una ragazza ubriaca" scritto così sembra che se invece di una ragazza c'è una donna allora l'estensione non è scontata. (E invece deve esserlo).
Quindi meglio "Non si fa sesso con una femmina ubriaca" anche perché ragazza indica adolescente, quindi minorenne.
Non adulta insomma.

Ma anche così non va bene!
Perché non si estende al sesso maschile.
La frase più corretta potrebbe essere "Non si fa sesso con chiunque sia non capace di intendere e/o volere".
C'è un doppio "non". In comunicazione male, malissimo. Praticamente incomprensibile.

Quindi ancor meglio " vietato fare sesso con chi è incapace di intendere e/o volere".
Ho tolto i non e ho esteso.
Molto molto meglio.
Ora rimane una questione importante!
Chi legge ha idea di cosa significhi "incapace di intendere e/o volere"?
Fosse stato scritto "ubriaco" escludeva invece una certa casistica.
È una questione importante...

avatarsenior
inviato il 25 Novembre 2020 ore 15:44

La verità è che comunicare in modo oggettivo a tutti (e intendo tutti) è quasi impossibile o addirittura impossibile.
Un esempio citandoti:
"Non si fa sesso con una ragazza ubriaca" scritto così sembra che se invece di una ragazza c'è una donna allora l'estensione non è scontata. (E invece deve esserlo).
Quindi meglio "Non si fa sesso con una femmina ubriaca" anche perché ragazza indica adolescente, quindi minorenne.
Non adulta insomma.

Ma anche così non va bene!
Perché non si estende al sesso maschile.
La frase più corretta potrebbe essere "Non si fa sesso con chiunque sia non capace di intendere e/o volere".
C'è un doppio "non". In comunicazione male, malissimo. Praticamente incomprensibile.

Quindi ancor meglio " vietato fare sesso con chi è incapace di intendere e/o volere".
Ho tolto i non e ho esteso.
Molto molto meglio.
Ora rimane una questione importante!
Chi legge ha idea di cosa significhi "incapace di intendere e/o volere"?
Fosse stato scritto "ubriaco" escludeva invece una certa casistica.
È una questione importante...

E' un tema noto nel mondo giuridico emerso ed affrontato in modo particolare nel giuspositivismo.
Una norma astratta valevole per tutti in egual modo, non deve essere troppo astratta, me nemmeno troppo concreta.
Si possono rivenire molte esempi analoghi nella teoria della norma, colpendo in primo luogo proprio la norma fondamentale di ogni ordinamento giuridico ossia la costituzione. In questo modo se cade la norma che sta sopra tutto, crolla tutta il castello sottostante.
Temi più filosofici che reali, ma che hanno senz'altro un perchè di cui si dovrebbe avere contezza.
In realtà il pessimo modo di legiferare è dovuto più alla incapacità delle persone, e non è pari in tutti gli ordinamenti.
Vuol dire che altri lavorano meglio di noi.
La norma generale ed astratta perfetta è impossibile, ed il giudice come bocca della legge un concetto utopistico.
Tuttavia vi sono differenze tra il mondo della comunicazione e quello giuridico. Il secondo ha necessità di raggiungere un auspicato grado di certezza più alto possibile per implicazioni che non avrebbe senso qui discutere, ma che sintetizzo nel principio di legalità.

Nel mondo della comunicazione (al pari di altri) diciamo che non dovrebbe essere necessario un principio così stringente, anzi semmai si può correre il rischio di danneggiarlo eliminando una componente importante come quella creativa.
In sostanza il problema è ineliminabile in termini assoluti.
Il modo con cui si lavora assomiglia più, mutate la situazione, al giusnaturalismo nel quale le regole non dovrebbe nemmeno occorrere che siano scritte, insite nella natura umana, nell'etica, nella morale...

Il problema dovrebbe essere eliminabile in termini soggettivi con gli adeguati strumenti che lo studio, l'applicazione (ed anche il talento) forniscono.
Che il genio sia incompreso è notorio, a mio avviso il problema sta nell'eccessivo allargamento degli i.d.i.o.t.i.
Se poi sono scambiato per presuntuoso, arrogante, ed altre amenità poco m'importa.

Mi fa invece piacere di aver potuto leggere pensieri ben descrittivi di quanto volevo esprimere, in forma assai chiara e migliore della mia.

Qui ritorna il problema della pluralità: che un messaggio venga travisato è il rischio del gioco, che un messaggio venga censurato è la dimostrazione del problema. Ergo puoi non capirlo e non è detto che ti debba piacere, ma da questo punto ad arrogarti il diritto di bandirlo beh...


Triste Triste verità...

user177356
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 16:27

@TherealB il fatto che con coscienza preferisci rinunciare a un'autrice purché si possano eliminare dal dibattito(sottolineo dal dibattito perché nella realtà quelli restano lì) i razzisti è una frase raggelante. Aggiungo che se vuoi eliminare i razzisti puoi farlo solo con la cultura, tu invece preferisci privarti della cultura pur di non leggere frasi razziste. Bene.

La questione non è eliminare dal dibattito i razzisti, ma togliere la parola ai razzisti. Le idee che non si diffondono finiscono per rinsecchirsi e morire, con il tempo.

La cultura funziona nel lungo termine, nel breve bisogna togliere il diritto di espressione a certa gente, c'è poco da fare.

Te l'ho scritta perchè se ci troviamo oggi a discutere di un paio di foto della Battaglia in questo modo è perchè la gente non è in grado di disinguere la differenza tra sessualizzazione e rappresentazione.


E quindi, cosa fai? Lasci che una parte, quella più incolta, del pubblico pensi che va bene usare ragazzine in atteggiamenti anche solo vagamente sessualizzati (e ricorda che quella parte del pubblico è proprio quella più incline a guardare la ragazzina scosciata come oggetto di desiderio che come rappresentazione ) per fare la pubblicità di un'auto? Un'auto che poi è un simbolo, non è la Panda che quegli stessi fruitori incolti potrebbero comprarsi a rate.

Qui ritorna il problema della pluralità: che un messaggio venga travisato è il rischio del gioco, che un messaggio venga censurato è la dimostrazione del problema. Ergo puoi non capirlo e non è detto che ti debba piacere, ma da questo punto ad arrogarti il diritto di bandirlo beh...


La censura (o meglio, la reazione da parte di una minoranza con un forte impatto mediatico) è anch'essa parte del gioco. Io potrei anche ritenere che sia sbagliato, ma non posso non guardare in faccia la realtà.

Riprendo l'esempio di Butturini (l'accostamento tra la foto di un gorilla nello zoo di Londra e una bigliettaia nera della metro della stessa città). Io sono convintissimo della buona fede dell'autore e del fatto che la querelle sia nata dalla scarsa conoscenza dell'autore e della diversa sensibilità al tema all'epoca nella quale le foto furono originariamente pubblicate. Ma credo anche che ci sia stata una certa dose di ingenuità, o sprovvedutezza, nel ripubblicare il libro senza evidenziare quelle foto, evidenziando come oggi possano essere percepite in modo diverso rispetto a quarant'anni fa e soprattutto in modo diametralmente opposto alle intenzioni dell'autore.

Chi ha più cultura deve porsi il problema di veicolare un messaggio in modo che sia comprensibile anche da chi ne ha meno, molto meno.

user177356
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 16:40

@Cos78

Io sono d'accordo con quanto scrivi, ma sono anche - per formazione e per convinzione - una persona che cerca soluzioni pratiche e attuabili.

Ho scritto "ragazza ubriaca o sotto l'effetto di sostanze psicotrope" perché in questo modo colgo il 90% dei casi di violenza ai danni di persone temporaneamente incapacitate. Perché in questo modo il mio target (uomini di età prossima a quella delle potenziali vittime) possa avere un messaggio chiaro e inequivocabile. Incompleto, approssimativo, perfino parzialmente contraddittorio, se vuoi. Ma efficace in un'alta percentuale dei casi.

Perché l'obiettivo non era scrivere una disposizione giuridica (sulla quale Mirko ha espresso considerazioni che non potrei non condividere) ma fornire una "regola di comportamento" facile da comprendere da parte di quelli che più probabilmente potrebbero trovarsi in quella situazione.

In sintesi, credo che il linguaggio debba adattarsi al pubblico al quale si rivolge, e questa responsabilità sta in capo a chi comunica. Il rischio di essere travisati è ineliminabile, ma mettersi nella condizione di vedere il proprio messaggio rigettato perché non si è tenuto conto della probabile reazione di una parte consistente del pubblico per me indica una certa approssimazione o ingenuità, oppure (all'estremo opposto) la supponenza di chi ritiene che debba essere il pubblico ad "elevarsi" in modo da comprenderlo.

Perché il pubblico può sempre legittimamente dirti: "Sei tu che vuoi dirmi qualcosa, non sono io ad avertelo chiesto: se non capisco la colpa è tua."

user1856
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:01

Che poi, cito tutto il lavoro di Paolo Borzacchiello, almeno quello degli ultimi anni, circa l'intelligenza linguistica.
È un territorio veramente interessante per chi comunica e per capire diversi aspetti legati alle parole e alla nostra (mal)interpretazione.

Estendo però alle immagini visto che parliamo di fotografie.
Oggi un utente in modo semplicistico riguardo alla foto della bambina col pallone ha subito decretato che il vestito fosse bianco e quindi simbolo di purezza ed innocenza.
Ora noi in Italiano il bianco lo chiamiamo bianco appunto.
I latini invece (torniamo ai tempi in cui i colori basilari erano SOLO 3: bianco, rosso e nero) differenziavano tra albus (opaco) e candidus (brillante come il vestito del "candidato" politico).

Anche per le lingue derivanti dal germanico c'è il termine blanck (bianco brillante laddove black è nero brillante) e weiss (opaco).
Più parole danno la possibilità di dare significati diversi.
Da noi bianco.
Certo, ci sono tutte le sue sfumature ma di base una parola unica.
E cosa significa da noi?
I più, semplicisticamente dicono purezza !
Vero.
ma una pagina bianca di un libro è una pagina pure o il fatto di essere bianca indica semplicemente essere vuota?
Una notte in bianco è una notte pure o una notte senza sonno?
E ancora, andare in bianco che significato ha nella nostra lingua?
Mangiare in bianco significa mangiare cibo puro o mangiare cibo scondito? mancante di condimenti?

Quindi oltre al significato di purezza (la storia del perchè è incentrata anche con l'incapacità tecnica del tempo di creare qualcosa di omogeneo, direi quasi a tinta piatta, che non fosse perlopiù bianco) la nostra lingua ha mantenuto traccia di vari significati per lo stesso colore.
Oggi il bianco (che più bianco non si può) è pulizia ed è anche un non-colore (contrariamente al passato)
E' purezza.
Certo, poi le spose in antichità si sposavano vestite di rosso... strano nevvero?
Anche qui ci sono varie spiegazioni storiche.

Ma tornando alla bambina, ipotizzando e dando per vero che il vestito fosse bianco (ma lo era? dalla foto non è certo) siamo sicuri che il significato quindi sia solo purezza? o magari anche altro? (lacuna, mancanza etc)
Ecco, mettiamo il punto su " anche altro "!
Già il fatto che ci sia anche altro rende la lettura non univoca.
Ma soggettiva!
Ognuno di noi, se critico, darà la propria interpretazione.
Poi ci saranno quelli invece pigri o che si pongono meno domande, che semplicemente seguiranno il gruppo. Normale.
Meglio se il gruppo è di odiatori seriali...
Anche qui normale.

Allarghiamo: prendiamo la foto della ragazzina con la lambo.
Togliamo la bambina.
Rimane una fotina da cellulare (scarso) di un'auto con il colore della menzogna per antonomasia in una città, per me bellissima, ma che ha anche vissuto per anni un certo rapporto di menzogna anche con se stessa.
Uno scorcio della città che parla del passato con un prodotto che è il presente a livello di tecnologia e ricerca.
Ma che è il futuro aspirazionale di chi lo guarda.
Bugia e aspirazione.
Passato e futuro.
Un tema che per certi fotografi poteva diventare qualcosa di molto diverso.
La Battaglia però ha detto che lei, lo still life, non lo fa.
Che lei è lei.
Ha il suo stile e il suo percorso.
Di certo non è una maestra nell'uso della luce artificiale.
Di certo non è una maestra nella realizzazione di immagini dall'effetto wow.
Evidentemente in Lamborghini non volevano l'effetto wow. Non volevano still life o compositing pazzeschi.
Cercavano proprio quell'autorialità che da molti è stata malvista.
Avessero chiamato, toh, LaChapelle ci sarebbe stato ugualmente uno shitstorm tra donne, sacro e profano, trash, kitsh e tutto il suo stile.
Perchè oggi, per non far parlare male di te, devi semplicemente non dire nulla.
Essere un medioman.
Se hai da dire qualcosa di diverso, giocoforza darai fastidio a qualcuno.
Usi colori smodati? stai urlando troppo.
Metti qualcosa di simbolico? Pazzo scatenato, non si fa!
Proponi concetti di denuncia? Psss che è meglio essere omertosi...
Hai il tuo punto di vista che è tuo e personale? Tranquillo che qualcuno ti lancerà le pietre.
Già, come faceva la canzone di Antoine?
"Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai."



PS
mi è arrivato per posta il catalogo nuovo della Taschen con una foto di Newton in copertina.
Azz, prima l'ha visto mia figlia tra la pila di giornali e fa innorridita: "Uh, che schifooo!"
Spero non se ne accorga qualche perbenista censuratore che poi tocca comprare i libri di nascosto al mercato nero... MrGreen

avatarsenior
inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:02

Sei tu che vuoi dirmi qualcosa, non sono io ad avertelo chiesto: se non capisco la colpa è tua."


Se tu potessi capire saresti autore e non il pubblico.





user177356
avatar
inviato il 25 Novembre 2020 ore 17:38

Se tu potessi capire saresti autore e non il pubblico.


Dai, questa è una minkiata.



Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)



Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.

La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.

Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!





 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me