| inviato il 20 Novembre 2020 ore 12:13
Ho ben presente il ritrovo che menzioni. Da dove lavoro (Cenaia) ad Orciano ci metto 10 min. In pausa pranzo ed al tramonto ci faccio spesso una capatina... |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 12:20
“ Facciamo passare questo periodo orribile e funesto, ci vorrà qualche mese, ma poi coi vaccini ritorneremo, se non alla normalità, sicuramente ad una situazione molto meno pericolosa di adesso. „ Perfettamente d'accordo, aspettiamo, speranzosi, tempi migliori. |
| inviato il 20 Novembre 2020 ore 12:21
"In pausa pranzo ed al tramonto ci faccio spesso una capatina..." Beato te! Da Lucce, a Santa Luce ci vogliono 45 minuti in assenza completa di traffico. Diverse volte siamo partiti a notte fonda, in tre o addirittura in quattro, con due fotocamere a testa, cavalletti ed ottiche varie, e siamo arrivati là ben prima dell'alba, con cielo stellato o nuvole a tratti, a buio un cielo perfetto...... Poi mezzora prima dell'alba, si crea un nuvolone in direzione nord Est, sopra le colline, lo fa spesso, ed il sole, per tutta la mattinata, fin verso le 10, non lo vedi più: in quattro, con armi e bagagli, siamo tornati indietro a casa diverse volte senza uno scatto, uno che uno no, si è fatta l'uscita a notte fonda per andare a prendere il cappuccino e la brioche in campagna. Usiamo quelle uscite fallite lì per trovare posti nuovi, ma è veramente disarmante. |
| inviato il 30 Novembre 2020 ore 0:27
Anche io rimpiango i tempi in cui si poteva viaggiare e far fotografia: ti passa la voglia così. Oltretutto, da quando è iniziata questa storia del Covid, sono aumentate le preoccupazioni in modo esponenziale: sono un medico e, oltre ad essere preoccupato per me e la mia famiglia, mi sento responsabile per una piccola comunità di medici e infermieri del mio reparto. Una sensazione estremamente spiacevole. Avevo postato su Juza diverse foto nell'ultimo anno, nessuna delle quali avevo già stampato. E allora da un paio di settimane, ho ripreso con calma a stamparne 1-2 al giorno, senza fretta e solo se ho, quel giorno, qualche ora in cui sono realmente rilassato.. Questa estate avevo scattato alcune foto (Pacentro , Pietransieri, qualcuna a Campo Imperatore) che ho messo su Juza; ma non mi diverto molto a fare la postproduzione di una foto non finalizzata alla stampa, finisco per dedicarci pochi minuti, il minimo indispensabile. Ma per me fare foto si associa spesso a muoversi, viaggiare, vedere cose nuove con occhi nuovi. E come ho spesso già scritto, stampo di solito in A4: mi cerco in genere un tema fotografico o due temi e li seguo (con qualche libertà ogni tanto) e incollo le stampe in album di 35x35 cm da 60 pagine nere, 120 facciate per 120 foto che raccontano una storia o seguono un filo. Ogni tanto faccio degli A3+ che ho a casa nel mio studio oppure nel mio studio professionale o in casa in montagna o che regalo. Qualcuna la conservo nelle scatole o in buste. Alessandro: ho visto i passepartout che hai fatto vedere: alcuni anni fa ne avevano di quel tipo da Fotomatica Treviso e ne comprai alcuni. Ma, in ogni caso, qualunque corniciaio è in grado di farne; sono quelli che si utilizzano per i quadri: il cartoncino può essere di qualunque colore e larghezza e lo sguscio, a 45 gradi in genere, si può fare del colore che si vuole. Speriamo di potere uscire ancora |
| inviato il 30 Novembre 2020 ore 0:41
Stampo solo A2, che faccio rilegare in grandi libri. Convid o non covid, continuerò finché campo (o comunque sino a che avrò i soldi per farlo) |
| inviato il 30 Novembre 2020 ore 9:15
Anche per me è lo stesso, se smetto di stampare, smetto di fare le fotografie. Comunque, usciremo da questo brutto, orrendo periodo e torneremo a divertirci. |
| inviato il 30 Novembre 2020 ore 9:23
“ Domande: 1) c'è qualcun altro che di questi sciagurati tempi ancora stampa ed archivia le proprie foto senza farle vedere ad altri come purtroppo sono costretto a fare io? 2) a me sta prendendo lo sconforto...........Voi continuerete a farlo? „ io continuo a stampare anche se le foto non le vede nessuno o quasi. Non ho ne tempo ne voglia di frequentare corsi e, non ultimo dei problemi, a nessuno frega una fava di guardare le foto stampate. Ma io continuo a stampare perché mi da gioia! |
| inviato il 30 Novembre 2020 ore 12:54
IO ho il mio piccolo pubblico privato (ah ah ah) costituito da mia moglie (anche a lei piace fotografare ma, se deve stampare, chiede a me di farlo) e dalle due mie foglie: controllano, esprimono pareri, suggeriscono composizione e colori guardando la stampa. Purtroppo, nonostante io viva in una grande città, di circoli fotografici nemmeno l'ombra e parlare con altri fotoamatori ( a parte il periodo particolare) non mi è possibile. Ma anche per me la foto vera è solo quella stampata |
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