| inviato il 18 Aprile 2020 ore 20:03
é il telo o è una cosa fisiologica a migliorare il tutto o entrambe le cose!?!? No, molto semplicemente la vera forza, anzi l'unicità della diapositiva è la sua trasparenza... trasparenza che inevitabilmente si perde con la stampa ma anche, seppure in maniera leggermente minore, con la normale proiezione sul classico telo bianco. La retroproiezione invece rimette la diapositiva nella sua condizione originaria, quella cioè di essere trasparente... in pratica caro Michele anche tu avrai certamente notato quanto è diversa, e più appagante, l'osservazione di una diapositiva, quando essa è posta sul piano luminoso, rispetto a quanto lo sia proiettata vero? Ecco, questo avviene perché sul piano luminoso la diapositiva è trasparente mentre invece in proiezione non lo è più... la retroproiezione a questo punto rimette in equilibrio le cose perché unisce le doti di entrambe le tecniche: consente l'enorme ingrandimento della proiezione e con esso la sua pronta fruibilità preservando, nel contempo, la vera forza della diapositiva: ossia la trasparenza dell'originale! |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 20:10
per ora mi deve arrivare il golden navitat 70-125 f2.8, credo che lo userò per la totalità ai 70 mm, comunque no credo di recuperare moltissimo passando da un 85 mm ad un 70 mm Beh Michele tantissimo forse no, ma ipotizzando una proiezione anche solo da tre metri di distanza con l'85 osservi una immagine di 80x120 cm col 70 mm invece l'immagine proiettata misurerà 100x150 cm. Certo, non ti cambia la vita... ma col 70 mm l'immagine che osservi è di oltre il 50% più grande rispetto a quella che osservi con l'85 mm |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 20:28
ho girato per la casa per cercare quello spazio e ho visto che 3 metri li trovo ma con uno spazio limitato fra me e il telo, circa 1.5 metri domani misuro meglio e recupero un metro e misuro con più precisione comunque circa siamo li con le misure |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 21:36
"Mario, scusa, il tuo 85/2,8 Retinar ha la struttura di metallo vero?" Sì è quello. Diaframma variabile dell'MC-B: da quel che ho letto sembra che una leggera diaframmazione serva per aumentare la resa ai bordi (rendendo così la resa globale più omogenea) e per avere una maggior uniformità di illuminazione (meno vignettatura), mentre la massima apertura serve ovviamente a sfruttare tutta l'elevata luminosità quando non si dispone di proiettori particolarmente potenti o l'area di proiezione è ampia. Anche le aperture più piccole, secondo alcune fonti, avrebbero un loro perchè: considerando che i diaframmi sono continui variando la suddetta ghiera sarebbe possibile trasformare le 11 lamelle in una sorta di dimmer ottico, in altri termini il diaframma continuo consentirebbe di creare dissolvenze variabili in apertura e chiusura. Questa tesi è confermata dal fatto che esistono accessori che messi attorno all'obiettivo permettono di comandarlo a distanza come avviene con le ottiche cinematografiche. Un esempio di questi accrocchi è questo: kxcamera.com/S-85-210MA-Z1.html Il modello da me linkato è per gli zoom, ma ce ne sono altri simili che permettono di variare il diaframma, il fuoco o la prospettiva nelle ottiche PC. La testa motrice che giace sopra l'obiettivo è collegata all'unità esterna che a sua volta può essere comandata a distanza e/o collegata ad una centralina e ad un registratore multitraccia per programmare tutti i movimenti, gli effetti, le posizioni, la velocità, i tempi, il timer ecc... come se l'obiettivo fosse una lampada. Inoltre l'unità di controllo esterna che da un lato può essere pilotata da una centralina, permette (come nel caso linkato) di comandare più ottiche creando così una vera e propria dissolvenza incrociata o altri effetti particolari di zoom, fuoco o prospettiva. Il 90 MC-B che veniva offerto come opzione per i proiettori Silent (in particolare i 2500 MPC), ma che si adatta a tutti quelli col solito attacco è un obiettivo molto raro (più del supercolorplan-pro), ambito e ricercato; non capita certo tutti i giorni di trovarlo, ecco perchè appena l'ho avvistato ho voluto farvi partecipi della sua apparizione. PS. per Gsabbio Quel motore è una chicca per te! |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 21:42
Marsic1: se non riesci a caricare le foto descrivici pure gli accessori oppure se hanno un nome scritto da qualche parte comunicacelo, riceverai così ulteriori info per sfruttare al meglio il tuo ottimo proiettore. |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 21:54
ho girato per la casa per cercare quello spazio e ho visto che 3 metri li trovo ma con uno spazio limitato fra me e il telo, circa 1.5 metri domani misuro meglio e recupero un metro e misuro con più precisione comunque circa siamo li con le misure Con metà dello spazio che avevo ipotizzato c'è poco da scialare: dimezzando la distanza si dimezza anche l'ingrandimento lineare quindi la superficie di proiezione si riduce a 1/4 della precedente... quindi con l'85 proietterai 40x60 cm mentre col 70 mm il rettangolo luminoso sarà di 50x75 cm. Le proporzioni restano le stesse ma l'ingrandimento finito è davvero poca cosa |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 22:01
dopo faccio dei test per vedere se riesco a proiettare in un altro posto "corridoio" e sfruttare la cucina. Ma se proietto a 3 metri di distanza devo inevitabilmente guardarlo da 3 metri di distanza? come funziona? non va in base alla grandezza dello schermo e quello che gli occhi riescono a visualizzare in base all'angolo di campo degli occhi? |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 22:04
"Mario, scusa, il tuo 85/2,8 Retinar ha la struttura di metallo vero?" Sì è quello. Come immaginavo. C'è da credere allora che la disparità di prestazioni fra l'85 provato da Nadir oltre vent'anni addietro, e che a questo punto è da ritenersi sia uguale al tuo, e quello di Michele potrebbe spiegarsi proprio col fatto che il tuo, il Retinar quindi, è tutto in metallo, e quindi vanta una costruzione molto più accurata che evidentemente garantisce anche delle prestazioni ottiche migliori visto che, e questo è molto probabile, sono piuttosto le prestazioni dell'85 che risultano scarse per via del fatto che il barilotto in plastica di quest'ultimo, molto poco rigido evidentemente, non riesce a garantire la necessaria centratura e il conseguente, perfetto, allineamento dello schema ottico. |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 22:39
più che altro credo riguarda le tolleranze, ovvero con u barilotto in metallo è possibile lavorare alle macchine utensili con molta precisione, negli anni 80 utilizzavano macchine utensili tradizionali e con un compuretino che segnava e che in molte officine utilizzato tutt'ora un monito che riesce a leggere pure il millesimo di millimetro. chiaramente impostando la macchina con giochi zero. era possibile avere una precisione molto elevata pure ai tempi e facendo una produzione in serie anche senza un C.N.C e di conseguenza la precisione delle ottiche come la distanza fra lente e lente e dal piano focale. le tolleranze erano molto ridotte. chiaramente con un materiale plastico "resine" lavorano di stampo e con le tolleranze del caso ottiche scentrate fra loro e con il piano focale fra lente e lente molto grossolano e la qualità e precisione ottica va a farsi benedire, come nel mio caso dopotutto. ora che ti leggo paolo , ti ricordi che ti dissi che mi sembrava che la qualità della proiezione dopo aver smontato per l'ennesima volta il mio proiettore era aumentata? E bene quella volta avevo oltre a lubrificato bene la messa a fuoco manuale avevo pure ridotto un po' la tensione della ruota dentata che va sulla cremagliera, possibile che come dici te la flessione e dunque i raggi delle ottiche faccia un percorso più rettilineo di prima. prima ho visto che riesci a proiettare 3 metri avere altri 3 metri di distanza dal telo, ma non posso fare immagini più grandi di 1.50 metri |
| inviato il 18 Aprile 2020 ore 22:42
"Ma se proietto a 3 metri di distanza devo inevitabilmente guardarlo da 3 metri di distanza? come funziona? " Siediti ad una distanza minima doppia rispetto alla base dell'immagine proiettata in orizzontale. Paolo ma il 93/2,5 Select è in metallo o in plastica? Perchè anche questo esiste in 2 versioni: S-AV 2000 e Ektapro Select, possono esserci anche qui differenze? |
| inviato il 19 Aprile 2020 ore 10:01
"Ma se proietto a 3 metri di distanza devo inevitabilmente guardarlo da 3 metri di distanza? come funziona? " Siediti ad una distanza minima doppia rispetto alla base dell'immagine proiettata in orizzontale. Questa che ti ha suggerita Mario è un'ottima soluzione perché anche se perdi un attimino i dettagli più fini la visione è molto appagante anche per il fatto di essere riposante per gli occhi. Se vuoi mantenere maggiormente la leggibilità dei dettagli più fini in genere è preferibile porsi a una distanza pari alla diagonale del formato di proiezione, in questo modo però si comincia un poco a perdere la visione completa della scena proiettata, il colpo d'occhio insomma... in pratica osservando dalla distanza suggerita da Mario hai una completa e quasi perfetta visione di insieme, ossia osservi tutta al scena senza dover muovere gli occhi, posizionandoti invece alla distanza che ti ho indicato io guadagni in fuibilità del dettaglio fine ma perdi la visione di insieme, che non potrai riavere se non spostando lo sguardo sulle varie zone della scena inquadrata. Tradotto in freddi numeri, e ipotizzando una proiezione a 50X lineari, la distanza suggerita da Mario è pari a tre metri e mezzo; quella suggerita da me invece scende a poco più di due metri. |
| inviato il 19 Aprile 2020 ore 10:16
Paolo ma il 93/2,5 Select è in metallo o in plastica? Perchè anche questo esiste in 2 versioni: S-AV 2000 e Ektapro Select, possono esserci anche qui differenze? Eh Mario, questo non te lo so dire con certezza. La serie cui appartiene il 93/2,5 è quella definita Ektapro Select, ossia la linea degli obiettivi alto di gamma, quelli migliori insomma, che appunto hanno il barilotto in metallo, ragione per cui, pur non avendone mai visto uno, gli unici 93/2,5 che conosco sono entrambi dei Retinar (quindi realizzati per i proiettori della linea S-AV) e sono in metallo, direi di si, anche questo dovrebbe essere in metallo. |
| inviato il 19 Aprile 2020 ore 15:12
Super flash a guardare dalle immagini in rete sembra proprio che il barilotto sia in metallo, e lo si capisce dalla superficie della vernice che ha una opacità e "rugosità" tipica da verniciatura su metallo mentre la parte frontale è in plastica. E se si capisce palesemente che la parte frontale è in plastica ed il resto no, un dubbio mi viene anche a me nel pensare che sia in metallo. Se guardi bene nelle parti dove manca il colore è "colore" metallo. Dovresti chiedere al venditore e vedere che ti dice |
| inviato il 19 Aprile 2020 ore 15:13
Paolo, allora dai, ci sono con gli spazi per fare una retro proiezione un po' fuori dall'ordinario,ma ci siamo. prendo le misure uno di questi giorni e poi vedo se ne vale la pena sempre |
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