| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 14:41
Per me nel ritratto le portra sono irraggiungibili. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:24
@Izanagi fatto il confronto su diverse e Ars-Imago ha prezzi migliori. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:29
Il fascino della pellicola è ineguagliabile,...mi hai fatto ritornare in mente molti ricordi,... quasi quasi fine settimana prendo un rullo e rispolvero uno dei miei corredi analogico . complimenti bel lavoro |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:30
soprattutto hanno scelta...insieme a fotomatica penso siano i più forniti e possono avere materiale fresco!
anche puntofoto anche se in delle cose ha prezzi un pelo più alti |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 15:36
si sono negozi che hanno dalla loro assortimento e prezzi, poi la scelta cade da dove uno vive, io essendo a Roma mi avvalgo di Ars-Imago per comodità. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 16:23
Buongiorno,
per chi afferma che la scansione da pellicola od invertibile non funziona. Scanner Nikon Coolscan 9000. Quella B/N 6X6 scattata con Hasselblad, quella a colori da 35 mm. pellicola Velvia 50 scattata con Leica R8 ed Elmarit 135/2,8. Ogni scansione ha richiesto da 10 a 15 minuti.
Saluti.
Graziano.
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| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 17:04
Paolo, io non mi sono mai messo in cerca di uno scanner come Dio comanda, ma come Graziano se lo prendo il tempo ce lo metto tutto. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 18:02
Uno scanner offre tante, tantissime possibilità, anche solo la possibilità di riportare a nuova vita vecchie foto da distribuire ai vecchi amici e che stampate costerebbero un patrimonio.
Poi la scansione non esclude di fare anche (o solo) stampe con ingranditore, ma avere un buon file torna sempre utile. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 18:15
Ho fatto la stessa scelta
Ottime foto
Bravo |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 19:57
Che uno scanner offra tantissime possibilità caro Diego questo è fuori discussione, ma da qui a considerarlo parte integrante, addirittura insostituibile secondo la visione (completamente errata) di alcuni, è ben altra cosa.
Il procedimento chimico prevede dei passaggi, quello digitali ne prevede altri, che i due possano interagire è nella logica delle cose ma è assurdo pensare che la scansione di un negativo, o di una diapositiva, dia origine a qualcosa di meglio dell'originale altrimenti, come ho già detto e ora lo ripeto, tanto varrebbe scansionare una diapositiva per poi proiettarla con un videoproiettore invece di proiettare la stessa con un Ektapro! |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 20:28
@Mb339, ottime foto, il BN a pellicola é troppo bello. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 20:35
Scansionare e poi proiettare le diapositive con un sistema digitale non ha nessun senso in termini di qualità anche se logicamente si può fare, meglio senza ombra di dubbio utilizzare un proiettore analogico.
Mentre scansionare un negativo 6x6/6x7/4x5" con uno scanner di qualità (basta anche un Epson V700/V800) permette di fare stampe chimiche di ottima qualità, lo scanner se usato con i software adeguati non deteriora la qualità delle informazioni contenute nel negativo se non in una misura molto piccola e quasi impercettibile, non deteriora affatto i passaggi tonali tipici dell'analogico dove invece il digitale 24x36 arranca inevitabilmente per la sua struttura di cattura.
Un file digitale ricavato da una pellicola MF e da una normale fotocamera digital hanno la struttura delle cromie e dei passaggi tonali diversi e in stampa si vede e percepisce benissimo, ho già fatto delle prove in merito anche con pellicole B&N ilford delta 400 e poi stampate 30x40 e più, il B&N da fotocamera digitale non ci tiene dietro nella distribuzione dei toni grigio  . D'altronde vorrei vedere chi mi fa una stampa in B&N o colori 60x60 cm proiettata con un'ingranditore per pellicole 6x6 o 6x7, saranno pochissimi laboratori specializzati a costi di tutto rispetto e introvabili. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 20:41
Bhe no Paolo, il limite della proiezione digitale non è il file (pellicola scansionata) ma i proiettori, che ad oggi hanno ancora una risoluziobe molto bassa.
Poi purtroppo ad ogni passaggio (proueziobe, stampa conningranditore, scansione) l'immagine subisce un piccolo degrado tispetto all'originale ma ciò non ci impedisce dibusare tali strumenti, quindi non vedo perché fare un'ecceziobe per la scansione.
Per me la scansione ormai fa parte del processo fitografico poiché sebbene tutte le mie stampe b&n vengano realizzate con l'ingranditore, avere un file ad altissima risoluzione mi consente di osservare particolari che in stampa non vedrei (salvo stampare gigantografie), valutare la qualita della fito e, volendo, realizzare stampe in fornati impossibili con ingranditore, nonché potrei optare per stampe digitali in wuei cadi di foto particolarmente difficili da stampare in camera oscura.
Inoltre ornai anche la condivisione (che sua su un sicial network, su un sito cone wuesto o tramite files distribuiti agli amici) fa parte del processo fotografico quindi per fare ciò la scansione è necessaria.
In definitiva dalla pellicola si possono avere entrambi i "mondi", analogico e digitale, a partire dallo stesso fotoframma... e scusate se è poco |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 21:04
“ In definitiva dalla pellicola si possono avere entrambi i "mondi", analogico e digitale, a partire dallo stesso fotoframma.. „ . . . dalla pellicola di medio formato in su e per mia esperienza con negativi 6x6 si può avere un mondo digitale di alta qualità con passaggi tonali gratificanti in stampa, questo non esclude l'ingranditore con tutta la catena analogica per i puristi che ammiro e vogliono impegnarsi in tal senso. |
| inviato il 26 Febbraio 2020 ore 21:26
Esattamente Cirillo, sarà che infatti faccio 6x6 ma trovo una incredibile qualità e piacevolezza nei file da scansione. |
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