| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 15:20
“ Questa è una dispensa di un corso che ho tenuto anni fa presso la cattedra di Tor vergata qui a Roma „ Interessante |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 15:39
A proposito di roba muscolosa e di pancia tanti anni fa ho avuto pure queste: ESB 708 [IMG]
 [/IMG] |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 16:08
Le Dynaco suonavano bene con il Sansui AU4900. Poi dopo 40 anni si e' rotto.... un giorno avro' il tempo e la voglia di aggiustarlo |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 16:34
Molto interessante Bergat, di facile comprensione! |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 16:49
“ Certo se io piloto l'altoparlante con un segnale sinusoidale di 15.000 hz, sicuramente non sentirò niente, non essendo adatto, il woofer, a riprodurre tale frequenza, ma cosa succederà all'energia che attraverserà la bobina dell'altoparlante? Risposta: verrà trasformata essenzialmente in calore „ ehm, no. non dovrebbe proprio arrivarci quella frequenza al woofer, dovrebbe essere molto attenuata dall'induttanza, dipende anche dalla pendenza, se 6, 12, 18 dB ottava. quello che succede semmai è un'altra cosa. i tweeters collegati direttamente senza filtro spesso reggono a malapena 10 watt, è quando la pendenza e la freq. di taglio non sono adeguate che + spesso si bruciano i tweeters. sulle basse frequenze ci sono movimenti fisici cospiqui, il lavoro è molto maggiore. un woofer lo puoi usare per farti vento, ti scapiglia. il tweerer in confronto fa un lavorino da nulla. ti può massacrare le orecchie ma in confronto al woofer fa un lavoro molto inferiore. “ Se un amplificatore di un dato valore di potenza con un carico di impedenza di 8 ohm non varia la sua potenza al variare(più o meno 90°)dello sfasamento del suo carico e del segnale di ingresso nel range 20-20.000 hz, e non varia la sua potenza al diminuire del modulo (4,2,1ohm) e all'aumentare (16, 32 64 ohm), „ non ne ho mai visto uno che si comporta così. più spesso ho visto ampli che se a 8ohm fanno 200watt a 4 ne fanno 300 o 400, e a due ne fanno 600 o 800 se sono molto buoni. Quelli che non riescono a pilotare casse difficili di solito danno il massimo della corrente erogata a 4 ohm, poi scendendo, o hanno protezioni o comunque crollano in erogazione di potenza. Alcuni possono fondere per questo. Poi ci sono progetti pensati per erogazioni impulsive molto alte nonostante il progetto sia relativamente modesto, Nad aveva lavorato parecchio per questo. |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 18:11
Kenwood KR-2600. Questo e' attualmente, tra tutti i miei amplificatori, quello che alle mie orecchie ha il suono migliore. 18w gustosi e vellutati, con un loudness robusto e un suono bello caldo. E' collegato a delle casse a tre vie autocostruite da qualcuno, trovate in discarica cone lui e restaurate, con woofer in carta trattata e sospensione in gomma, midrange in carta e tweeter a cupola, cassa chiusa. Suona bene anche dall'uscita cuffia. Bello anche l'ascolto in radio. Qui non c'e' bisogno dell'equalizzatore. www.radiomuseum.org/r/trio_kenwo_kr_2600.html Per confronto: ho anche un sintoampli Pioneer SX-750 del '76 da 50 watt, e nonostante la potenza tripla non suona bene come il Kenwood da 18 watt. |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 21:42
“ Analogamente i transistor finali citati sopra sono in grado di fornire correnti di collettore anche di 15A ma il fattore limitante, come correttamente indicato nei datasheet, è sempre la dissipazione termica massima ammissibile. Il primo dato fornito è spesso con Tc (temperatura del case del transistor) a 25 gradi centigradi, condizione che è irrealizzabile con un raffreddamento a conducibilità termica interna e convezione naturale o forzata. Più correttamente occorre studiarsi il grafico nota la temperatura di giunzione massima ammissibile del dispositivo e scegliere l'alettatura necessaria a partire dalla resistenza termica giunzione contenitore e tutte quelle in serie fino all'ambiente. „ A quelle potenze, la tensione di alimentazione dei finali non è più banale, e le limitazioni sono più che altro legate alla corrente di secondo breakdown... Con una VCE di 60V molti finali, anche i più blasonati come i famosi MJ15024/25, non riescono a maneggiare correnti maggiori di qualche A. |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 22:37
Tralasciando per un attimo questioni tecniche e tornando in argomento col mio 3D: ..... fidandovi SOLO del vostro gusto & orecchio e mettendo da parte pippe puriste audiofile e musica hi-res, come ascoltate gli mp3 del volgo ? |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 0:02
Con l'autoradio |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 0:27
“ ehm, no. non dovrebbe proprio arrivarci quella frequenza al woofer, dovrebbe essere molto attenuata dall'induttanza, dipende anche dalla pendenza, se 6, 12, 18 dB ottava. quello che succede semmai è un'altra cosa. i tweeters collegati direttamente senza filtro spesso reggono a malapena 10 watt, è quando la pendenza e la freq. di taglio non sono adeguate che + spesso si bruciano i tweeters. sulle basse frequenze ci sono movimenti fisici cospiqui, il lavoro è molto maggiore. un woofer lo puoi usare per farti vento, ti scapiglia. il tweerer in confronto fa un lavorino da nulla. ti può massacrare le orecchie ma in confronto al woofer fa un lavoro molto inferiore. „ Scusa quale induttanza? stiamo parlando di un altoparlante per le note basse senza filtro, una modellizzazione. Non ci sono tweeter nell'ipotesi che selencato nella dispensa. “ non ne ho mai visto uno che si comporta così. più spesso ho visto ampli che se a 8ohm fanno 200watt a 4 ne fanno 300 o 400, e a due ne fanno 600 o 800 se sono molto buoni. „ perchè forse ti saranno capitati solo amplificatori opportunamente progettati e realizzati, ma basta che ti sposti un po' nel passato e vedrai ampli a stato solido, che erano limitati in corrente, e con curve di carico limite che si piegavano.... ma ancora ce ne sono di schifezze vendute ancora oggi. “ Quelli che non riescono a pilotare casse difficili di solito danno il massimo della corrente erogata a 4 ohm, poi scendendo, o hanno protezioni o comunque crollano in erogazione di potenza. Alcuni possono fondere per questo. Poi ci sono progetti pensati per erogazioni impulsive molto alte nonostante il progetto sia relativamente modesto, Nad aveva lavorato parecchio per questo. „ ce ne sono come ho detto di peggio, alcuni che al di sotto degli 8 ohm riducono la potenza, mentre altri come ad esempio quelli illustrati che riescono a scendere fino a 1 ohm e a pilotare casse difficile come le Apogee scintilla, ad esempio, senza attivare le protezioni se non in regime di cortocircuito. I Nad in passato costruiva amplificatorini di pochi watt (30, 40W/Ch) che impulsivamente riuscivano ad erogare anche 200 Watt ma per pochi millisecondi. |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 0:48
“ Scusa quale induttanza? stiamo parlando di un altoparlante per le note basse senza filtro, „ io invece parlo di una altoparlante quale tu hai riportato nell'esempio, cioè all'interno di un diffusore e quindi presumibilmente dotato di filtro. “ alcuni che al di sotto degli 8 ohm riducono la potenza „ si ma bisogna un po' cercarli nei cassoneti dell'immondizia. un ampli HiFi quasi mai non ha una buona resa a 4 ohm. Le casse più diffuse sono 8 e 4 ohm e molti ampli sono predisposi per 2 coppie di casse. si, lo so dei Nad, altrimenti non li avrei citati. |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 1:04
“ io invece parlo di una altoparlante quale tu hai riportato nell'esempio, cioè all'interno di un diffusore e quindi presumibilmente dotato di filtro „ . Ok allora non c'eravamo intesi. “ si ma bisogna un po' cercarli nei cassoneti dell'immondizia. un ampli HiFi quasi mai non ha una buona resa a 4 ohm. Le casse più diffuse sono 8 e 4 ohm e molti ampli sono predisposi per 2 coppie di casse. „ prima era molto facile trovarli Phase linear , marantz, kenwood, Sansui, tutti erano limitati in corrente e diffusori egregi come le AR 3a non riuscivano a suonare minimamente. Il modulo dell'impedenza scendeva facilmente al di sotto dei 3 ohm con sfasamenti anche di 60°. I diffusori ora si orientano per un valore medio di 6 ohm, ma per essere un carico facile diciamo basta che non scendano al di sotto dei 4... 5 ohm. Quanto alla capacita' di un ampli di pilotare 2 o più coppie di casse, dipende molto dalla sua alimentazione e da come si collegano le varie coppie di casse se in serie o parallelo. |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 2:40
le AR 3a erano diffusori un po' particolari se ricordo bene, o forse erano altre AR. con una linearità ottima ma in pendenza, dove le basse superavano in potenza le medie, che superavano in potenza gli alti. erano volutamente fatte così. e sulle basse ciucciavano tanta corrente. |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 7:47
seguo |
| inviato il 28 Febbraio 2020 ore 8:14
e sulle basse ciucciavano tanta corrente. Il probelema era legatp alla loro bassa sensibilità legata a un'impedenza di carico molto bassa e tormentata. Gli amplificatori dell'epoca erano un pianto e quindi sono passate per dioffusori molto ostici. Oggi come oggi chi ce l'ha se le tiene strette. L'amplificazione non è più un problema. Una AR3a restaurata
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