| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:25
 E questa???? |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:26
questa non può essere classificata ritratto. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:29
Poveretta però.... |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:33
eh... per quel che mi riguarda, in Italia una persona, donna o uomo che sia, messa in quella maniera, non può entrare in nessun luogo dove è richiesta l'identificazione a vista, per es. con identificazione mediante telecamere. non per niente Diabolik stava messo così. www.tvzoom.it/wp-content/uploads/2012/09/diabolik_gazzetta_800.jpg.jpe |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:38
quelli cinematografici sono simili a quelli fotografici.....: SIMILI, appunto, non certo uguali. Questo per il semplice motivo che i ritratti cinematografici hanno un sola possibile inquadratura, quella orizzontale ... ai fini del ritratto anche alquanto riduttiva, peraltro! In ritratto fotografico invece, soprattutto con i formati adatti ossia: formato Leica - 4,5x6 - 6x7 e 6x9, consente e anzi direi quasi che impone, una inquadratura di tipo verticale e in questo caso le proporzioni, soprattutto in alcuni casi, cambiano leggermente al punto che delle sette inquadratura qui riportate di una, il mezzo primo piano, si può fare tranquillamente a meno mentre una seconda, il piano americano, è completamente diverso da quello illustrato. Andando a memoria: 1) primissimo piano (tale e quale a quello illustrato) 2) primo piano (leggermente più basso di quello illustrato che si ferma alla base del collo) 3) mezzo busto (il punto più basso è all'altezza della bocca dello stomaco, quindi un poco più alto di quello illustrato) 4) busto intero ... in altre epoche anche detto: formato gabinetto se non ricordo male, uguale all'illustrazione) 5) piano americano (che al contrario di quello illustrato, che arriva al ginocchio, si ferma a mezza coscia) 6) figura intera (anche questa, ovviamente, uguale a quella illustrata) |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:43
E questa???? Dettaglio forzato ... |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:00
va bene come fototessera
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| inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:06
“ La mia accoppiata favorita : Fuji S5 pro + Nikon 180 2,8 ED AF Aps-c a 6mpx.... Ancora oggi la ritengo insuperata nella resa dell'incarnato. L'unica macchina che mi ricorda i tempi della pellicola,dell'analogico. Tanti parlano di qualità dell'ottica ma.....la macchina nel digitale conta ! „ Ciao Giuliano, quando parli di quella macchina mi fai venire voglia di prenderla, se non avessi problemi di spazio mi sarei già tolto lo sfizio. Ho avuto la sua antenata, S2 Pro, a parte le batterie per i suoi tempi era una macchina ottima. |
user92023 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:10
Scopro ora...un pò in ritardo! Non ho letto proprio tutto, ma le immagini, quelle si, le ho guardate tutte quante con piacere ed attenzione! Come correttamente ricorda l'amico Giuliano;: un'immagine vale più di cento (ed anche mille) parole! Una personalissima annotazione: quando, millemila anni fa, mi posi la domanda circa la differenza tra ritratto e "foto-tessera", mi risposi che la "f.t." ritrae SOLTANTO la fisicità; il ritratto mostra la persona (anche se raffigura soltanto gli occhi!) nella sua interezza (il "package" come si dice in F. 1!), per lo meno in un determinato istante della sua vita. Giuliano fà ritratti! Ciao. G. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:36
bella discussione che ho letto volentieri e belle foto , alcune proprio inarrivabili ! Mi viene però un dubbio : una "fototessera" dunque non è un ritratto ? |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:40
Una foto tessera è un particolare tipo di ritratto |
user92023 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 15:42
Per me, no! O meglio: è un ritratto "LIMITATO" (al SOLO aspetto fisico!)! Poi, naturalmente, ognuno la intende come meglio crede! Ci mancherebbe! Il compianto Prof. G.P. Bolognesi, dalle pagine di "Progresso Fotografico" & "Tutti Fotografi", soleva chiosare: "Ognuno è libero di impiccarsi all'albero che preferisce!" Ciao. G. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:54
Sono ammirato dalla vostra tecnica, dalla vostra bravura e mi scuso se sono entrato nella discussione forse un pò di traverso col post contenente il ritratto dello schiavo di Avedon ma mi chiedevo se il concetto espresso da Barthes qui di seguito: <<In un primo momento, per sorprendere, la Fotografia fotografava il notevole; ben presto però, attraverso un ben noto capovolgimento, essa decreta notevole ciò che fotografa.>> valga anche per il ritratto. E cioè se siamo noi, farei meglio a dire voi, che creiamo interesse intorno alla persona ritratta, se ne costruiamo in parte la personalità, se rendiamo attraente ciò che è ordinario, se rendiamo notevole ciò che è trascurabile, attraverso artifizi tecnici, per mezzo della conoscenza della tecnica fotografica. Mi chiedevo se esiste un limite per evitare una eccessiva intromissione del fotografo nell'interpretazione del soggetto ritratto. Giuliano giustamente si sofferma sugli occhi, riducendo al minimo l'influenza del contorno, ma anche questa è una forma di interpretazione, direi quasi di decontestualizzazione del soggetto. Far perdere tutti i riferimenti fa immaginare di più e rende la foto più attraente, mentre mantenere in un ritratto elementi esterni riduce la possibilità immaginifica di chi guarda e può togliere interesse sul soggetto, ma restituisce verità al ritratto. Sono semplici domande che mi ponevo come principiante assoluto, che anche se avesse le risposte sarebbe ben lontano dal poterle applicare degnamente, ma resto desideroso di imparare da chi ne sa di più e riesce a tradurre questi concetti in immagini strabilianti come sapete fare voi. Buona serata a tutti voi. Vi seguo con attenzione. |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:00
primo piano è ritratto quando arbitro fischia. |
user170782 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 17:24
A me piace scattare e guardare ritratti in cui il soggetto non guarda in camera, nel 90% dei casi. La focale è dipendente dalla situazione, le generalizzazioni non mi piacciono, al netto di tutte le note riflessioni sulle distorsioni. |
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